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Giorno: 24 Luglio 2018

Comunicato Regione: Lavoro

Demm, siglato l’accordo: un anno di Cassa integrazione guadagni straordinaria per tutti i 186 lavoratori. Parte il rilancio della storica azienda di ingranaggi di Alto Reno Terme (Bo). Costi: “Regione pronta a sostenere ogni azione per occupazione e continuità produttiva”

Dopo l’ok dei lavorati all’intesa raggiunta la scorsa settimana al ministero, la Cigs, dal prossimo 29 luglio fino al 28 luglio 2019, consentirà a Gruppo Certina di realizzare il piano industriale

Bologna – Un anno di Cassa integrazione guadagni straordinaria, a rotazione, per i 186 lavoratori della Demm per consentire alla nuova proprietà il rilancio industriale e produttivo dell’azienda meccanica dell’Appennino bolognese. Oggi pomeriggio, infatti, negli uffici dell’Agenzia regionale del lavoro, a Bologna, è stato firmato l’accordo per la Cigs tra le organizzazioni sindacali e i rappresentanti del Gruppo Certina, la società che ha presentato l’offerta per l’acquisizione della Demm storica azienda di ingranaggi di Alto Reno Terme (Bo) che occupa 186 lavoratori.

Dopo l’esito del referendum tra i lavoratori, che ha approvato a larga maggioranza l’intesa quadro raggiunta lo scorso 10 luglio al ministero dello Sviluppo economico, si è proceduto a siglare l’accordo di Cigs per 12 mesi, dal prossimo 29 luglio fino al 28 luglio 2019, per consentire alla nuova proprietà di avviare il piano di rilancio industriale del sito produttivo di Alto Reno Terme e la piena occupazione, a regime, di tutti i 186 dipendenti.

“L’utilizzo dell’ammortizzatore sociale è lo strumento necessario per accompagnare il piano di rilancio industriale tutelando, al contempo, tutti i lavoratori- afferma l’assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi-. La Regione è pronta a monitorare e supportare con i propri strumenti il piano industriale e gli investimenti che il Gruppo tedesco intenderà attuare a garanzia della continuità produttiva e della occupazionale”.

Le istituzioni – Regione, Comune di Alto Reno Terme e Città metropolitana di Bologna- sono state fin dall’inizio parte attiva in tutta la lunga e difficile vertenza, per salvaguardare contestualmente l’occupazione e il sito produttivo.

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Comunicato Regione: La musica è integrazione

La musica è integrazione: dall’Emilia-Romagna, la ‘ciurma’ Rulli Frulli a Roma l’11 agosto per aprire l’incontro dei giovani italiani con Papa Francesco al Circo Massimo. La presentazione dell’evento oggi in Regione. Il presidente Bonaccini: “Orgogliosi di una esperienza e di un gruppo che rappresentano il fare insieme della nostra terra”

La banda di Finale Emilia (Mo), creata nel 2010 da Federico Alberghini per permettere a bambini e ragazzi diversi per età e abilità di suonare insieme, aprirà la grande festa per Sinodo dei Giovani delle 200 diocesi di tutt’Italia. Dal terremoto al settimo album e ai tour, passando per Expo’ 2015 e il Concertone del 1^ Maggio, suonando con strumenti autoprodotti con materiali di riuso, coinvolgendo genitori e parenti

Bologna – Amicizia e comunità, solidarietà e collettività, diverse abilità e unico spirito di gruppo: valori, cementati ancor di più dopo essere passati per l’esperienza del terremoto in Emilia e della ricostruzione, che diventano realtà vissuta, quotidiana, e che portano l’Emilia-Romagna davanti a Papa Francesco. Saranno infatti i Rulli Frulli, con le loro sonorità allegre e scatenate, ad aprire l’incontro del Pontefice con i giovani delle 200 diocesi di tutt’Italia, sabato 11 agosto a Roma, al Circo Massimo. La banda di Finale Emilia, nata nel 2010 da un’idea dell’insegnante Federico Alberghini come progetto sperimentale della Fondazione Scuola di Musica “Carlo e Guglielmo Andreoli” di Mirandola, è stata scelta dal Sinodo dei Giovani come miglior progetto di integrazione.

Di Rulli Frulli fanno parte infatti persone diverse tra loro, per età e per abilità, che suonano percussioni in gran parte “autoprodotte” con materiali di riuso. Negli anni il numero dei partecipanti si è ampliato: la banda oggi conta ben 70 membri tra bambini, bambine, adolescenti e giovani. Un gruppo composito per età, genere e capacità che ha permesso l’inserimento nel progetto di quindici ragazzi diversamente abili. Ad affiancare Federico Alberghini oggi ci sono altri tre docenti, Marco Golinelli, Federico Bocchi e Sara Setti. Un gruppo che non si è arreso al sisma del 2012, che non ha mai smesso di suonare dopo le terribili scosse del 20 e 29 maggio di sei anni fa, trovando ‘casa’ dove poteva, prima di quella definitiva a Finale, finendo poi per essere la banda che ha accolto l’arrivo di Papa Francesco in Emilia nel 2017 quando il Santo Padre venne in visita nelle zone terremotate.

“Suonare al Circo Massimo- racconta Federico Alberghini,ideatore, anima e insegnante della banda- con artisti importanti rappresenta per noi una straordinaria conferma della nostra proposta musicale. Prima di tutto siamo musicisti e questo progetto che vive di musica trova nell’ultimo album, ‘Arcipelago’, tante delle emozioni della nostra avventura e del nostro sentire. In questo album artisti come Cristina Donà Tommaso Cerasuolo e Bob Corn hanno sentito la nostra musica e il nostro percorso come parte di loro con una tale intensità e partecipazione che i ragazzi ormai li considerano come parte della banda. In tutta questa esperienza-prosegue Alberghini-, in ciò che è la banda, e che avremo modo di raccontare al Circo Massimo, la cosa meravigliosa è vedere il ragazzo normodotato aiutare il ragazzo diversamente abile nel costruire il suo strumento: questo- dimostra quanto significhi la Rulli Frulli per l’integrazione degli allievi”.

L’appuntamento dell’11 agosto a Roma è stato presentato oggi in Regione. Sono intervenuti Stefano Bonaccini,presidente della Giunta; la presidente e il direttore della Fondazione Scuola di Musica “Carlo e Guglielmo Andreoli”, rispettivamente Elena Malaguti e Mirco Besutti; Palma Costi, assessore regionalealla Ricostruzione post-sisma; Luca Prandini, sindaco di Concordia e presidente dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord (socio fondatore, sin dalla nascita, della Fondazione), e Federico Alberghini.

“Siamo orgogliosi di questa esperienza, che nasce dal territorio e che testimonia come non mai la volontà di ‘fare insieme’ della nostra terra- sottolinea il presidente Bonaccini-, un’orchestra, appunto, un gruppo a più voci, tutte uniche e indispensabili, guidato da principi che rappresentano in sé l’Emilia-Romagna. Giovani e giovanissimi uniti in un progetto culturale, sociale e didattico di altissimo livello, che coinvolge anche parenti e amici, in una rete condivisa e solidale con dentro anche istituzioni e amministratori locali. Ma non finisce qui: l’Emilia-Romagna- aggiunge il presidente- è terra di musica e vocazioni musicali, le più diverse, molte di fama mondiale, cantautori e gruppi, contemporanei e non. Autentici miti, da Verdi a Toscanini, da Pavarotti a Dalla, ma sono davvero tanti anche i personaggi di oggi che potrei citare. Non è un caso se oggi 40mila ragazzi frequentano le Scuole civiche di musica e se come Regione ci crediamo e ci puntiamo, avendo approvato una legge regionale sulla musica, unica in Italia, con la quale stanziamo fondi per sostenere queste realtà così belle e preziose. Una tradizione nella quale Rulli Frulli lascia oggi una impronta di assoluta originalità”.

“La storia della banda Rulli Frulli è semplicemente straordinaria- commenta l’assessore Costi-. Nata come progetto sperimentale legato all’integrazione e al riutilizzo creativo di materiali di recupero, oggi è una realtà capace di superare le differenze facendo ‘musica d’insieme’. Per di più lo ha fatto negli anni del sisma, superando anche le difficoltà logistiche. Nel 2015 li abbiamo voluti nella nostra vetrina di EXPO a Milano per simboleggiare lo spirito della nostra terra. La banda- aggiunge Costi- ha una magia unica. Il sapersi tutti diversi dà loro una forza incredibile. Anche il Papa, che li ha visti esibirsi nella sua visita a Mirandola, evidentemente è rimasto colpito da questa magia che emoziona tutti”.

“Inclusione, crescita musicale e umana sono il pane quotidiano di una ‘ciurma’ che si è via via arricchita di sempre nuovi e qualificati contributi- afferma la presidente Malaguti-. Una banda figlia della più grande famiglia della Fondazione Scuola di Musica C.G. Andreoli diretta da Mirco Besutti che ha fatto della musica d’insieme un ‘dover essere’ e del mutuo sostegno una prassi metodologica e di vita. Fondamentali sono stati la condivisione del progetto e il sostegno della Regione Emilia-Romagna, della Unione dei Comuni Modenesi dell’Area Nord, nonché dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola- che hanno riconosciuto e promosso questa Scuola Civica come luogo di generatività sociale e di costante attenzione psico-pedagogica allo sviluppo degli allievi”.

“La Scuola di musica per l’Area Nord è una risorsa, un patrimonio- spiega il sindaco Prandini-, ed è proprio la musica a far da filo conduttore a questo progetto d’inclusione. È musica d’insieme, e la Rulli Frulli ne è l’espressione piena. Attualmente sono più di 1.100 i ragazzi dei nove Comuni Modenesi Area Nord che frequentano la Scuola- specifica Prandini-; una realtà che ha come soci l’Unione e la Fondazione Cassa di risparmio di Mirandola, e concepisce la musica come un’opportunità per tutti e uno strumento di integrazione”.

Dal terremoto ai tour, fino a Expo Milano e al Concerto del Primo Maggio a Roma
Rulli Frulli concentra l’attività sulla condivisione e sulla ricerca del suono e delle sue sfumature, con laboratori di costruzione di strumenti musicali a partire da materiali di recupero (tubi, piastrelle, pentole, bidoni di vari materiali, cestelli di lavatrici). Capire le potenzialità di un materiale sonoro e capire un oggetto che suona, come suona e perché è un modo istintivo di entrare in contatto con lo strumento e permette ai ragazzi di parlare il linguaggio universale del ritmo.

Un evento imprevedibile, ma estremamente significativo per il progetto della banda, è stato il sisma che ha colpito l’Emilia nel maggio del 2012. A causa delle scosse, Rulli Frulli rimane senza sede, ma la volontà di mantenere la banda come centro di aggregazione aperto ai bambini e ai ragazzi è più forte di tutto: l’attività del progetto non si ferma. Inizialmente i ragazzi si trovano a provare in sedi di fortuna, poi, finalmente, in uno spazio strutturato reso disponibile dalla sede di Finale Emilia della ong Mani Tese: è qui che si trova il “quartier generale” della Rulli Frulli, con la loro sala prove allestita anche grazie a un finanziamento privato.

A partire dal 2013, la svolta: si decide di portare in un vero e proprio tour l’album della banda, “Ciurma”. Di anno in anno, la crescita musicale della Rulli Frulli ha permesso di ampliare le opportunità di esibizione, portandola in contesti molto ambiti come Expo nel 2015, il Concerto del Primo Maggio a Roma nel 2016, la partecipazione come ospiti musicali del programma “Stasera a casa di Mika”.

Grazie a queste esibizioni è sempre più riconosciuto il lavoro portato avanti da Rulli Frulli, sia dal punto di vista sociale che musicale. La banda è stata chiamata, infatti, a presentare la propria metodologia nelle scuole dell’Emilia-Romagna e di altre regioni, e l’Università Cattolica di Milano ha annunciato di volere “codificare” quest’esperienza in un vero e proprio metodo didattico scientifico.

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Comunicato Regione: Crisi Vinyloop

Tavolo in Regione, annunciata trattiva per la vendita dell’azienda chimica di Ferrara. Gli assessori Palma Costi e Caterina Ferri (Comune Ferrara): “Vogliamo garanzie su riassorbimento di tutti i lavoratori, ripresa completa delle attività e investimenti certi”

Alla riunione presenti i sindacati e l’azienda. Sono 17 i dipendenti messi in mobilità. La proprietà punta a chiudere la cessione entro il 18 settembre, prima del termine della procedura di licenziamento dei lavoratori

Bologna – Il controllo di Vinyloop di Ferrara potrebbe passare di mano: è in corso una trattativa per la cessione dell’azienda chimica ad un’altra proprietà. La vendita potrebbe chiudersi entro la metà di settembre, prima della conclusione della procedura di licenziamento dei lavoratori.

L’annuncio è arrivato questa mattina a Bologna, nella sede della Regione Emilia-Romagna, nel corso del tavolo di salvaguardia occupazionale per l’azienda insediata nell’area industriale ex Solvay di via Marconi a Ferrara, specializzata nel riciclo degli scarti di Pvc. All’incontro, convocato dall’assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi, sono interventi, oltre la Regione, i sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil, l’azienda rappresentata dal liquidatore, Davide Rizzo, e l’assessore alle Attività produttive del Comune di Ferrara, Caterina Ferri.

Il liquidatore di Vinyloop, Davide Rizzo, ha comunicato a Regione Emilia-Romagna, Comune di Ferrara e sindacati che è in corso una trattativa per la cessione dell’attività e di tutto il personale a una azienda operante nel settore chimico. La trattativa per la vendita è in uno stato avanzato e c’è l’impegno di terminarla in tempi stretti. Ed è anche per questo che l’attuale proprietà di Vinyloop non intende sospendere i tempi della procedura di licenziamento, così come richiesto dalle istituzioni e dei sindacati nel corso dell’ultimo incontro, confidando di poter arrivare ad un accordo di cessione, e al relativo trasferimento del personale, entro i termini della procedura stessa, ovvero il prossimo 18 settembre.

“Rimaniamo convinti che la sospensione della procedura di licenziamento- hanno detto gli assessori Costi e Ferri- avrebbe sicuramente consentito di ristabilire un clima di maggiore tranquillità ai lavoratori coinvolti senza impedire di arrivare rapidamente all’accordo sulla cessione. E comunque nella cessione dell’azienda chiediamo garanzie sul totale riassorbimento dei lavoratori coinvolti, sulla ripresa delle attività industriali e strategiche all’ interno del polo del petrolchimico di Ferrara”.

L’apprensione e la cautela di Regione e Comune restano: “Seguiremo con attenzione gli sviluppi della vicenda- aggiungono Costi e Ferri- augurandoci una soluzione rapida. Siamo interessati a conoscere i piani di sviluppo futuri che metterà in campo il nuovo soggetto, pronti a sostenere gli investimenti che consentiranno di portare valore aggiunto in innovazione, ricerca e nuovi cicli produttivi in un settore strategico per il territorio e per le filiere produttive”.

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Concerto di martedì 31 luglio 2018 – Musica a Marfisa d’Este – Corso Giovecca 170 Ferrara

FERRARA – Sarà un omaggio a Gioachino Rossini, nel 150° della scomparsa, quello che il clarinettista Piero Pellecchia e la pianista Rossella Vendemia tributeranno al musicista pesarese nel concerto di martedì 31 luglio 2018 alle ore 21,15 a Musica a Marfisa D’Este, in corso Giovecca 170, Ferrara. Eseguiranno infatti trascrizioni, fantasie e parafrasi per clarinetto e pianoforte dalle opere Il barbiere di Siviglia, La Cenerentola, il Mosè, il Guglielmo Tell e altre. Il concerto è organizzato dal Circolo Frescobaldi e l’ingresso è a offerta libera.
Piero Pellecchia si è diplomato in clarinetto al Conservatorio San Pietro a Maiella di Napoli sotto la guida del M° Salvatore Natale, con il quale si è anche perfezionato. E’ stato premiato in vari concorsi nazionali sia come solista che in gruppi da camera. Subito dopo il diploma ha intrapreso una intensa attività concertistica in varie formazioni (duo col pianoforte, trio, quartetto,sestetto, da solista con l’orchestra, ecc.)che lo hanno portato ad avere all’attivo 800 concerti eseguiti nelle maggiori città italiane (Roma, Napoli, Torino, Milano, Firenze, Bologna, Palermo, Catania, Cagliari, Bari, Perugia, Parma, Ferrara, ecc.). E’ docente di clarinetto nella Scuola Media ad indirizzo musicale.
Rossella Vendemia si è diplomata in pianoforte sotto la guida della prof.ssa Annamaria Pennella ed in clavicembalo con la prof.ssa Rosa Klarer, presso il Conservatorio San Pietro a Maiella di Napoli; specializzata nella collaborazione pianistica per cantanti d’opera e nella musica da camera, da circa 20 anni svolge una intensa attività concertistica in qualità di maestro collaboratore al pianoforte, esibendosi presso teatri ed auditorium prestigiosi, all’interno di festival e rassegne di alto valore artistico, riscuotendo vivi apprezzamenti di pubblico e critica. E’ docente titolare di cattedra presso il Conservatorio Statale di Musica “Nicola Sala” di Benevento.

Da: Gli Amici della Musica

Musica a Marfisa d’Este – Corso Giovecca 170 Ferrara Concerto di mercoledì 1 agosto 2018

Musica a Marfisa d’Este – Corso Giovecca 170 Ferrara

Concerto di mercoledì 1 agosto 2018

FERRARA – Appuntamento di spicco con il recital pianistico, quello di mercoledì 1 agosto 2018 alle ore 21,15 per Musica a Marfisa d’Este in Corso Giovecca 170, Ferrara; il mese di agosto alla Loggia della Marfisa si apre infatti con un concerto della nota pianista veneziana, ma residente a Ferrara da decenni, Rina Cellini, che suonerà la Ciaccona in Sol maggiore HWV 435 di Händel; le IX variazioni su un minuetto di Duport K.573 di Mozart; le VI variazioni su un tema di Paisiello “Nel cor più non mi sento” di Beethoven; la Polacca in Do diesis minore op.26 n.1, la Fantasia-Improvviso in Do diesis minore op.66, e la Tarantella in La bemolle maggiore op.43 di Chopin; e altre musiche di grande repertorio. Il concerto è organizzato dal Circolo Frescobaldi, l’ingresso è a offerta libera.
Rina Cellini è nata a Venezia dove si è formata sia dal punto di vista culturale che da quello professionale e artistico. Ha studiato al Conservatorio “Benedetto Marcello” con i famosi Sergio Lorenzi e Gino Gorini: con quest’ultimo si è diplomata a pieni voti. Si è, in seguito, perfezionata con Luisa Baccara, Ornella Santoliquido e Vincenzo Vitale. E’ diplomata, inoltre, in Canto: ramo didattico e ramo cantanti.
Nel corso della sua carriera ha tenuto e tiene, con successo di pubblico e di critica, concerti in Italia e all’estero come solista, in duo pianistico, in varie formazioni concertistiche, in orchestra e per clavicembalo. Il suo repertorio spazia dalla musica rinascimentale a quella classica e romantica. E’ particolarmente attenta alla musica contemporanea per la quale è stata più volte invitata alle manifestazioni internazionali dell’ “Aterforum” con successo e riconoscimento di famosi compositori che le hanno dedicato dei loro lavori. Viene chiamata a tenere dei corsi di perfezionamento pianistico, dei Masterclasses e a fare parte di giurie in concorsi nazionali e internazionali di esecuzione pianistica. Ha inciso, con critiche favorevoli in Italia, Francia e Germania, per diverse case discografiche.

Da: Gli Amici della Musica

Musica a Marfisa d’Este – Corso Giovecca 170 Ferrara Concerto di domenica 29 luglio 2018

FERRARA – Domenica 29 luglio 2018 alle ore 21,15 l’ Ensemble da camera “Gino Neri” sotto la guida del maestro Giorgio Fabbri, sarà ospite di Musica a Marfisa D’Este in Corso Giovecca 170, Ferrara. Il programma è incentrato su musiche di Cauciello (Sonata in Sol maggiore), Munier (Giglio Fiorentino, un valzer cantabile di grande orecchiabilità), Mandonico (Music for play),
Marucelli (Valzer fantastico) e del compositore ferrarese Stefano Squarzina, più volte egli stesso sul podio della “Gino Neri”: di Squarzina saranno eseguite la godibile suite per orchestra a plettro Piccolo Mondo Antico e la straeseguita Festliche Ouverture.
Il concerto è organizzato dal Circolo Frescobaldi e l’ingresso è a offerta libera.

Da: Circolo Culturale Amici della Musica Girolamo Frescobaldi

Nel 2017, buona crescita del turismo: un maggior contributo anche allo sviluppo dell’economia agricola

Nel 2017, i turisti stranieri che viaggiano in Italia sono cresciuti, come mai dal 2010 (arrivi +9,8%, pernottamenti +5,6%). La teorica “popolazione aggiuntiva” determinata sulla base della differenza fra giornate (pernottamenti) trascorse dai turisti stranieri in Italia e dai turisti italiani all’estero, ha raggiunto le 246 mila persone.

Rapporto centro studi rapporto_csc_turismo_2017

Da:Confagricoltura

Musica a Marfisa d’Este – Corso Giovecca 170 Ferrara Concerto di mercoledì 25 luglio 2018

FERRARA – Sarà un “Viaggio con il Cantastorie” quello di mercoledì 25 luglio 2018 alle ore 21,15 a Musica a Marfisa D’Este in Corso Giovecca 170, Ferrara: ospite della rassegna organizzata dal Circolo Frescobaldi è il musicista e cantastorie parmigiano Francesco Pelosi (chitarra acustica e canto); assieme a lui partecipano anche Luigi Martinelli (violino e voce) ed Elena Champion (fisarmonica e voce). L’ingresso al concerto è a offerta libera.
Durante la serata Pelosi intepreterà prevalentemente canzoni sue, ma non mancherà un omaggio alla cantastorie mantovana Giovanna Daffini della quale saranno eseguite alcune ballate; ed anche canzoni popolari in dialetto parmigiano/parmense per un omaggio che Pelosi vuole fare alla propria terra.
Partecipano anche i poeti dialettali ferraresi dal Trébb dal Tridèl che nel corso della serata leggeranno proprie poesie in dialetto ferrarese, in una sorta di botta-risposta con il dialetto parmigiano/parmense: i poeti del Trébb invitati sono Iosè Peverati, Carletto Fedozzi, Giacomo Cenacchi, Cristina Rossi, Roberto Pavani.
Francesco Pelosi nel 2017 è stato il vincitore del Premio “Giovanna Daffini” di Motteggiana (Mantova) e nell’edizione 2018 svoltosi un mese fa si è classificato al secondo posto. Il cantautore ha da poco inciso il suo primo album da solista, un Cd uscito con il titolo “Il rito della città”. Cantautore eclettico e dal repertorio profondamente vasto, il cantante parmigiano calca palcoscenici da più di un decennio. I suoi progetti vanno dal rock d’autore alla musica popolare, passando per spettacoli dedicati ai suoi autori preferiti come Fabrizio De Andrè e Enzo Jannacci; molto attivo anche nella realizzazione di opere per bambini e per il teatro-ragazzi.

Come salvare il cibo dalle ‘minacce’ dell’estate: le 4 regole ‘salva-dispensa’ per prevenire e rimediare all’infestazione di piccoli ospiti sgraditi

• Proliferano a causa dell’aumento delle temperature e approfittano della nostra assenza da casa per andare a caccia di provviste: sono le ‘tignole o farfalline del cibo’, piccoli infestanti che si aggirano in cucina e contaminano cibi secchi, ma non solo

• Dall’analisi delle ricerche condotte sul sito Rentokil.it, emerge un aumento dell’interesse per questi piccoli insetti: nel periodo maggio-giugno del 2018, le visite tematiche hanno raggiunto +95% rispetto ai mesi precedenti

Milano, 24 luglio 2018 – Si ritrovano ogni anno al rientro dalle vacanze. In nostra assenza, totalmente indisturbate, hanno infestato la dispensa annidandosi nelle confezioni di farina, pasta, legumi, riso, biscotti e frutta secca. Sono quelle che comunemente vengono chiamate “tignole o farfalline del cibo”, ma dietro questa definizione vi sono in realtà diverse specie che insidiano le nostre cucine.
Le minacce, però, non si trovano solo in dispensa, ma riguardano anche cibi come formaggi, prosciutto e insaccati e bisogna ricorrere a una disinfestazione mirata per eliminarle in maniera efficace e duratura.

È in particolare con l’arrivo del caldo che si manifesta una crescita delle infestazioni perché è proprio a causa dell’aumento delle temperature che questi piccoli insetti riescono a proliferare e crescere. L’analisi delle ricerche effettuate su Rentokil.it, il sito dell’azienda leader in disinfestazione e derattizzazione, ha mostrato come nei mesi di maggio e giugno del 2018 le visite alle pagine dedicate alle farfalline del cibo, e in generale agli infestanti delle derrate alimentari, abbiano registrato un aumento del 95% in più rispetto ai mesi precedenti.

“La Plodia Interpunctella, comunemente nota come Tignola fasciata del grano, è solo uno degli insetti ghiotti delle provviste che si trovano nelle nostre dispense. In realtà esistono numerose specie che vanno a caccia di farine, cacao, prodotti da forno, cereali, spezie ma anche prodotti come carne, formaggi e insaccati. Spesso ci accorgiamo troppo tardi della loro presenza, quando hanno raggiunto lo stadio adulto e la contaminazione dei cibi è già avvenuta” – commenta Ester Papa, Technical Manager di Rentokil Italia. “Quello che molti non sanno è che la contaminazione non dipende solo dall’igiene in casa propria, ma è dovuta nella maggior parte dei casi ad ‘agenti esterni’: gli insetti arrivano nelle nostre cucine ad esempio attraverso gli imballaggi di carta che sono i più comuni veicoli di contaminazione. Anche se non ce ne accorgiamo, gli insetti possono essere già annidati nelle confezioni di zucchero o farina acquistate nei supermercati e una volta conservati in dispensa non fanno altro che proliferare e svilupparsi”.

Rentokil Initial, leader mondiale nel Pest Control e nei servizi per l’igiene, ha creato una piccola guida per conoscere ed evitare questi sgraditi ospiti che possono infestare le provviste in nostra assenza e rovinare il rientro in casa:
• Tignole della farina o farfalline del cibo: si tratta di piccole farfalline di colore variabile dal bianco-crema al bruno nerastro che amano vivere in ambienti caldi e con poca luce e, non a caso, colonizzano le nostre dispense contaminando i cibi secchi che vi conserviamo
• Acaro del prosciutto crudo: impossibile da vedere a occhio nudo, si trova nel prosciutto crudo, ma anche in altri insaccati, formaggi (specie se stagionati), funghi e frutta a guscio
• Anobio del pane: lungo circa 3 millimetri e di colore bruno-rossastro, è capace di perforare l’imballaggio dei cibi. Attacca gli alimenti derivazione cerealicola (farina, pane, pasta), oltre a frutta essiccata, spezie, erbe officinali e vegetali con abbondante contenuto di amido
• Tonchio del fagiolo: lungo tra i 2 e i 3 millimetri, di colore verdastro con chiazze variegate di colore marrone, è caratterizzato dal corpo a “lacrima” ed antenne a dente di sega. Si nutre principalmente dell’interno dei fagioli, ma attacca tutti i tipi di legumi compresi fagiolini, piselli e lenticchie.

Le 4 regole d’oro per una dispensa a prova di insetti

1. Ispezione e controllo: svuotare gli scaffali e controllare tutte le confezioni dei cibi conservati in dispensa. È importante verificare la presenza di farfalline o uova e buttare via sia le scatole contaminate sia quelle già aperte, esposte al rischio di contaminazione. È necessario controllare bene anche tutti gli spazi dove gli insetti possono aver deposto le uova, ovvero angoli e interstizi della dispensa, i coperchi di eventuali contenitori/barattoli e pieghe di confezioni di cibi ancora chiuse.

2. Pulizia: occorre mantenere sempre un elevato standard di igiene nel corso dell’anno, in particolare nei mesi più caldi quando la temperatura può accelerare lo sviluppo degli insetti del cibo. Utilizzare l’aspirapolvere per eliminare ogni residuo su scaffali e mensole (su entrambi i lati) – senza dimenticare viti, sostegni, cerniere degli sportelli e stipiti – e pulire poi ogni parte con acqua calda e aceto, aggiungendo oli essenziali quali menta, citronella, eucalipto. Asciugare bene i ripiani e i barattoli/contenitori prima di riporli in dispensa per evitare che l’umidità favorisca nuovamente la proliferazione degli insetti.

3. Conservazione: è preferibile utilizzare imballaggi robusti, meglio se anche ermetici. Il vetro è sicuramente la scelta migliore, ma anche contenitori e barattoli di plastica rigida con chiusura ermetica rappresentano un’ottima soluzione per conservare correttamente e ‘isolare’ dal rischio di annidamento di insetti.

4. Gestione dei rifiuti: la spazzatura è uno dei luoghi principali di annidamento di molti insetti (non solo di quelli del cibo) e, in generale, è bene assicurarsi che i rifiuti siano sempre ben chiusi nei sacchetti. Nel caso di una infestazione in corso, questo diventa ancora più importante. Per escludere il rischio di una nuova contaminazione, è necessario buttare via tutti i prodotti alimentari contaminati e i relativi imballaggi, senza dimenticare il sacchetto dell’aspirapolvere utilizzato per la pulizia delle dispensa. Chiudere quindi bene il sacco di raccolta e tenerlo lontano dalla cucina in attesa di smaltirlo definitivamente.

Infine, gli insetti del cibo sono molto sensibili ad alcuni odori particolarmente decisi, per questa ragione alcune piante e spezie svolgono un’efficace funzione repellente e possono essere utilizzate anche in maniera preventiva. Tra queste, troviamo ad esempio l’alloro, i chiodi di garofano, la lavanda, la citronella e la buccia d’arancia. È sufficiente posizionare all’interno della dispensa questi elementi, in piccoli contenitori aperti o in sacchettini traspiranti, per tenere lontani gli insetti.

Rentokil Initial
Rentokil Initial è il maggior fornitore al mondo di servizi per le aziende. Da oltre 90 anni l’azienda – nata dalla fusione di due società – si occupa di Pest, Textiles e Hygiene Services. Attiva in oltre 65 Paesi al mondo – in Europa, Asia, Oceania, America e Africa – conta più di 35.500 dipendenti e un fatturato annuo di £ 1.9 miliardi. La filiale italiana opera oggi con due divisioni: Initial Hygiene, specializzata in servizi per l’igiene, che si è ampliata grazie alla recente acquisizione di CWS-boco Italia, e Rentokil Pest Control, dedicata ai servizi per la disinfestazione e monitoraggio degli infestanti. Lo staff è composto ora da circa 600 dipendenti, con un personale tecnico suddiviso su molteplici filiali nel territorio nazionale, che prestano il proprio servizio ad oltre 27.000 clienti.

Da: Noesis Comunicazione

La Provincia termina lavori su 27 chilometri di strade

È ora in corso la posa della segnaletica orizzontale, al termine della quale possono dirsi conclusi i lavori di nuovi asfalti e sigillature delle fessurazioni lungo i manti stradali per circa 27 chilometri di strade provinciali.
Un intervento da 510mila euro che la Provincia finanzia con risorse del proprio bilancio.
I nuovi manti stradali sono stati realizzati su tratti della Sp 62 fra Pontemaodino e Massenzatica, sulla Sp 27 fra l’incrocio con la SS 309 Romea fino alla chiesa di Bosco Mesola, lungo la Sp 32 Luigia in zona Sipro e a San Giovanni di Ostellato. In tutto 9,170 chilometri di nuovi asfalti.
I lavori di sigillatura, invece, hanno interessato la Sp 2 via Copparo in direzione Cologna, la Sp 54 di Codigoro verso Pontemaodino e la Sp 15 via del Mare da Fiscaglia fino a Lagosanto. In totale, altri 18 chilometri di strade messe in sicurezza.
Con i ribassi d’asta di questo lotto di lavori nel quadrante viario del Basso Ferrarese è stato poi possibile procedere alla potatura di 298 platani lungo i bordi della Sp 68 fra Portomaggiore e Maiero. Altri 141 platani saranno messi in sicurezza il prossimo novembre, quando il ciclo vegetativo delle piante è fermo, in direzione Dogato.
“Stiamo procedendo – è il commento del presidente della Provincia, Tiziano Tagliani – a mettere in sicurezza il reticolo viario di competenza provinciale con le risorse che siamo riusciti a mettere a bilancio e secondo un ordine di priorità d’intervento approvato dal Consiglio provinciale”.

Ufficio Stampa
Provincia di Ferrara

Ospedale del Delta, l’Azienda Usl mette in campo un piano di potenziamento – Calvano e Zappaterra: “Occhi puntati per risolvere i disagi e garantire la piena assistenza”

La Regione Emilia-Romagna e l’Azienda Usl di Ferrara hanno gli occhi puntati sull’Ospedale del Delta per superare le criticità e i disagi. I consiglieri Paolo Calvano e Marcella Zappaterra proprio nei giorni scorsi avevano predisposto un question time preoccupati del sovraffollamento del Pronto Soccorso, evidenziato da pazienti e operatori. Oggi in Assemblea Legislativa l’Assessore Sergio Venturi ha risposto al quesito dei consiglieri ferraresi del PD.

«L’assessore ci ha confermato come l’Asl dal 28 maggio al 30 settembre, ha predisposto, analogamente agli anni scorsi, un piano di potenziamento dei servizi di emergenza – spiegano Calvano e Zappaterra –. Il Pronto Soccorso ha infatti avuto un aumento di 7 infermieri e 2 operatori socio-sanitari, mentre a fronte di una riduzione dell’attività chirurgica programmata sono state confermate le attività di medicina interna e lungodegenza. È importante sapere però, che al netto di quanto predisposto dall’Asl, l’azienda è comunque pronta a rimodulare il piano, qualora si presentassero situazioni di emergenza, in modo tale da garantire piena assistenza ed evitare l’aggravarsi di disagi a pazienti e personale della struttura».

L’Azienda sanitaria, ha inoltre potenziato l’assistenza lungo tutta la costa a beneficio sia dei pazienti cronici che dei turisti: è stato infatti aperto il Punto di Primo Intervento a Comacchio, è stata attivata la Guardia medica turistica presso 6 postazioni lungo i lidi ferraresi ed è stato potenziato il 118 tramite l’attivazione di ulteriori mezzi presso la Casa della salute di Comacchio e di postazioni ai Lidi Estensi, Spina e Pomposa. Infine, per quanto riguarda il personale medico ospedaliero, si è tempestivamente sostituito tutto quello che progressivamente è andato in quiescenza.

«L’azienda non ha nascosto le criticità, verificatesi nella prima settimana di rimodulazione dell’attività presso l’Ospedale – concludono Calvano e Zappaterra –. I disagi sono riconducibili a un ritardo nell’attuazione del piano di riduzione chirurgica e nell’utilizzo coordinato dei posti letto di medicina messi a disposizione nella rete provinciale. Tali criticità ci è stato detto che sono state però superate con l’entrata a regime del piano. Proseguirà quindi il monitoraggio da parte nostra e dell’azienda stessa per mettere in campo azioni di emergenza in caso di criticità evitando ogni possibile disagio alla cittadinanza».
La question time è stata anche l’occasione per ribadire che la Regione ha recentemente assegnato due milioni per la ristrutturazione del Pronto Soccorso dell’Ospedale del Delta che consentirà, tra le altre cose, la creazione di un’osservazione breve intensiva con sei posti letto.

Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico – Assemblea Legislativa Emilia-Romagna

Buon compleanno Le Pagine: a Wunderkammer la festa per i primi 30 anni della Cooperativa

Nata nel 1988 da un piccolo gruppo di iscritti a un corso di catalogazione promosso dalla Provincia di Ferrara, Le Pagine ha festeggiato con tutti i suoi 150 soci e gli oltre 220 lavoratori i suoi primi 30 anni.
Un pomeriggio insieme, quello di sabato scorso, aperto anche a tutta la cittadinanza, tra musica, brindisi e chiacchiere, lungo la riva sinistra del Po di Volano. Si è deciso di trascorrere così, anche in compagnia di amici e conoscenti, rappresentanti delle istituzioni e il magico quartetto ‘Light in Jazz’ un importante traguardo per la cooperativa. 
Un’occasione per ripercorrere le tappe salienti della storia, ricordate dalla presidente Patrizia Luciani, che ha accolto i presenti con una breve carrellata. Dalla gestione delle prime biblioteche di Tresigallo e a Berra all’impresa di catalogazione presso la biblioteca Nava di Reggio Calabria, il timido avviarsi presso l’Archivio del Consiglio regionale dell’Emilia-Romagna del Settore Archivi alla fine degli anni 90 e l’affermarsi, via via sempre più impetuoso, del Settore Educativo, con la gestione del primo nido in appalto, quello di Bando di Argenta nell’anno scolastico 1998-1999. I tanti progetti speciali, che testimoniano lo spirito innovativo e il legame con il territorio che ci ha sempre caratterizzati: la Libreria Ragazzi in via Scienze e la barca La Nena, oggi divenuta una realtà autonoma che continua a solcare il Po e i suoi rami affollata di bambini e turisti e ricca di leggende sul grande fiume, trasmesse con arte e sapienza.
Un momento per rimarcare numeri e dati che fanno di questa società un baluardo della cooperazione su tutto il territorio regionale, a partire dal settore Educativo, con la gestione di 13 nidi, oltre ad attività di sostegno alla genitorialità, prolungamenti orario, animazione, ludobus, attività estive, con 119 dipendenti. Servizi attivi per la maggior parte a Ferrara e nel territorio provinciale, ma anche a Udine e a Novi Ligure in Piemonte, conta un fatturato di 2.373.000 di euro. 
Il settore biblioteche – di cui festeggiamo in questi giorni l’aggiudicazione di una gara per la gestione del Servizio Sistema Bibliotecario del Comune di Parma formato da 4 plessi bibliotecari, per i prossimi 3 anni – ad oggi è operativo in 49 istituzioni, distribuite per la maggior parte in Emilia-Romagna ma anche in Veneto, Puglia, Marche e Lombardia, impegna 72 dipendenti e produce un fatturato di 1.580.000 di euro.
Seguono poi il settore Archivi con i suoi 31 servizi di gestione, 10 dipendenti impiegati, nelle aree di Bologna, Ferrara, Ravenna, Reggio Emilia, Modena, Rimini, Verona e Milano, raggiungendo un fatturato di 329mila euro e il settore Catalogazione, che ha 13 dipendenti impegnati in 20 diversi progetti tra Ferrara, Modena Bologna, Ravenna, Rimini e nel Veneto, per un fatturato di 310mila euro.
Nel ricordare che Le Pagine adotta il MOG, ossia il Modella Organizzativo Gestionale previsto dalla legge 231/2001 ed è la prima cooperativa sociale della provincia di Ferrara ad aver ottenuto il rating legalità di tre stelle, non si può, come ha affermato la consigliera regionale Marcella Zappaterra, non sottolineare anche come la cooperativa sia caratterizzata da una prevalenza di personale femminile, impiegato a tutti i livelli, esempio virtuoso di parità di genere.
Alla presenza di Giovanni Monti, presidente di Legacoop Emilia-Romagna, si è voluto inoltre ricordare come Le Pagine si sia da sempre impegnata nel rispetto dei 7 principi della cooperazione: adesione libera e volontaria, controllo democratico da parte dei soci, partecipazione economica dei soci, autonomia ed indipendenza, educazione, formazione e informazione, cooperazione tra cooperative, impegno verso la collettività.
Una montagna di auguri, quella arrivata anche via email e letta ad alta voce ai presenti da Piera Fiorito, responsabile del servizio Biblioteche: decine di messaggi da tutti coloro che non hanno potuto essere presenti ma hanno comunque voluto portare un saluto e un caloroso abbraccio a Le Pagine, in questo bel sabato pomeriggio di luglio. 

A Ferrara una impresa su dieci è “Esperta digitale”

DA CAMERA DI COMMERCIO E COMUNI 250MILA EURO A SOSTEGNO DI PROGETTI “IMPRESA 4.0”
Fino a 10.000 euro a fondo perduto per programmi di investimento presentati anche in forma aggregata

A partire dalle ore 10.00 di martedì 11 settembre 2018 e fino alle ore 24.00 del 23 novembre 2018 le imprese ferraresi di tutti i settori economici possono presentare domanda alla Camera di commercio per ottenere un contributo a sostegno di progetti “Impresa 4.0”. 250mila euro le risorse stanziate all’interno del bando multidisciplinare promosso insieme ai Comuni del territorio per programmi di investimento, presentati anche in forma aggregata, volti a introdurre, in particolare, nelle imprese soluzioni per la manifattura avanzata e additiva (stampanti 3D), la cybersicurezza, sistemi di e-commerce e di pagamento mobile, la fidelizzazione della clientela e l’automazione dei processi.

Ciascuna impresa, dunque, potrà beneficiare di un unico voucher di importo non superiore a 10mila euro, nella misura massima del 70% del totale delle spese ammissibili. Tra gli obiettivi del bando, favorire una maggiore propensione alla capitalizzazione delle imprese con strumenti di “finanza di filiera”, aumentare la collaborazione fra la nuova imprenditorialità innovativa e il mondo industriale tradizionale, agevolare la formazione di competenze digitali e manageriali.

La ricerca della Camera di commercio. L’8% delle imprese ferraresi è già esperto delle tecnologie 4.0, ma per tanti altri imprenditori il cammino verso la digitalizzazione è ancora molto lungo. La Camera di commercio evidenzia, in particolare, 5 diversi profili di maturità digitale delle imprese: quelle legate ad una gestione tradizionale dell’informazione e dei processi; quelle che utilizzano strumenti digitali “di base”; le imprese che hanno digitalizzato buona parte dei processi; quelle che applicano con successo i principi dell’Impresa 4.0 e, infine, tutte quelle imprese (ancora poche in realtà) con una buona digitalizzazione dei processi e ricorso a tecnologie 4.0. Dalla fotografia d’insieme dell’Ente di Largo Castello risulta, inoltre, che molte aziende hanno già digitalizzato alcuni processi soprattutto attraverso il ricorso a sistemi gestionali 3.0: quasi il 30 % utilizza sistemi ERP (Enterprise resource planning) e MES (Manufacturing execution systems), mentre poco più del 20% delle imprese usa sistemi di vendita on line. Significativo l’uso di sistemi per la gestione e la protezione dei dati e delle informazioni: più del 30% degli imprenditori ferraresi utilizzano il cloud e garantiscono la sicurezza delle informazioni affidandosi a sistemi di cyber sicurezza e business continuity.

I vantaggi di Impresa 4.0
• la progettazione di nuovi prodotti e servizi e la migliore capacità di reagire in breve tempo alle esigenze del mercato, a prescindere dalla dimensione dell’impresa;
• la possibilità per le imprese di collaborare tra loro con logiche di rete e di aggregazione;
• un migliore accesso alle risorse finanziarie ed una maggiore capacità di produzione personalizzata.

Al fine di consentire alle imprese ferraresi una maggiore possibilità di utilizzo delle misure adottate, è stata messa a punto da Camera di commercio, Comuni, Organizzazioni imprenditoriali e sindacali una speciale Task force di comunicazione, con l’obiettivo di agevolare il più possibile le aziende nell’ottenimento dei finanziamenti necessari.

Per maggiori informazioni: ufficio Marketing del territorio della Camera di Commercio (tel. 0532/783813-820; e-mail: promozione@fe.camcom.it), che invita le imprese anche a consultare con attenzione il sito www.fe.camcom.it.

Da: Ufficio Stampa Camera di Commercio di Ferrara

Risultati dello studio di CRIF e Nomisma sulle filiere produttive per Confindustria Emilia

Bologna, 24 luglio 2018 – CRIF e Nomisma hanno realizzato per Confindustria Emilia un’indagine dettagliata sulle filiere produttive presenti nei 126 Comuni del territorio di competenza nelle province di Bologna, Ferrara e Modena in cui opera l’Associazione, anche in rapporto al contesto italiano in generale. Questo primo rapporto si inserisce nel progetto ‘Osservatorio Filiere’ che verrà sviluppato con cadenza periodica da CRIF e Nomisma con l’obiettivo di fornire una panoramica aggiornata dell’evoluzione delle filiere stesse sulla base di un set di indicatori.

Confindustria Emilia ha infatti rimodulato la propria governance politica e di rappresentanza associativa sul nuovo schema organizzativo strutturato sulla base delle 20 filiere individuate nello studio: Agroalimentare, Automotive, Carta e stampa, Chimica e Farmaceutica, Costruzioni e Infrastrutture, Digital, Elettronica e Meccatronica, Energia, Facilities, Home, Macchine, Mobilità e logistica, Moda e Lusso, Packaging, Plastica, Metalli, Salute, Servizi professionali, Turismo e Cultura, Veicoli industriali.

Gli anelli in cui è stata segmentata la filiera Agroalimentare in questo studio CRIF – NOMISMA sono i seguenti:

materie prime: agricoltura e coltivazioni, allevamento, pesca;
trasformazione: produzione di prodotti alimentari finiti, lavorazione di materie prime per la produzione di alimenti e bevande;
distribuzione: distributori automatici, commercio all’ingrosso, al dettaglio e ambulante di generi alimentari;
servizi: Settore Ho.Re.Ca;
supporto: supporto agli anelli antecedenti (macchine agricole, macchinari per la trasformazione degli alimenti, magazzinaggio e logistica).

Le filiere collegate a quella agroalimentare sono innanzitutto quella del Packaging, in secondo luogo chimica e farmaceutica, mobilità e logistica, macchine e infine turismo e cultura.

Il valore della filiera

Nelle tre province emiliane troviamo un totale di 2.388 imprese (società di capitali) con fatturato superiore a 100 mila Euro appartenenti alla filiera (il 4,2% della filiera Italia), di cui ben il 33,5% appartiene all’anello distribuzione, il 29,3% ai servizi, il 16,4% alla trasformazione, l’11,8% al supporto e solo l’8,98% alle materie prime, percentuali che si discostano poco dalle medie nazionali.

In Italia (prese in considerazione tutte le società di capitali, le società di persone e le ditte individuali), appartengono alla filiera agroalimentare 1.286.132 imprese, che differiscono per composizione in modo sostanziale rispetto al contesto che considera solo le società di capitali: il 40,7% si trova nell’anello materie prime e solo il 5,4% in quello della trasformazione; la distribuzione si riduce al 26,9% e i servizi al 24%.

Gli addetti delle aziende con più di 100 mila euro di fatturato nelle province di Bologna, Ferrara e Modena sono 69.183 e rappresentano il 6,1% della filiera Italia.

A livello di fatturato, non sussistono differenze significative tra le tre province e il quadro nazionale. Diversamente, per quanto riguarda gli utili, su scala nazionale si nota una maggiore incidenza delle aziende dedite alla distribuzione (40,27% contro il 23,07% nelle tre province) e una percentuale più bassa nell’anello della trasformazione (34,35% in Italia contro il 45,08% delle province di Bologna, Modena e Ferrara per le quali questo anello è il più produttivo).

L’incidenza della filiera Agroalimentare – intesa come il rapporto percentuale tra il numero di addetti della filiera in regione e il numero di addetti totale in regione – in Emilia Romagna si attesta al 19,3% mentre in Italia è di media pari al 13,5%.

Il peso della filiera, calcolato come il rapporto percentuale tra il numero addetti della filiera agroalimentare in regione e il numero addetti nella filiera in Italia, registra un 85% degli addetti concentrato in Lombardia (23,6%), Emilia-Romagna (13,7%), Veneto (12,2%), Lazio (7,6%), Piemonte (6,9%), Toscana (5,9%), Campania (5,7%), Puglia (4,8%) e Sicilia (4,4%).

Le performance

Le performance della filiera agroalimentare sono in linea con quelle nazionali e risultano in miglioramento. In particolare, il tasso di crescita degli anelli materie prime e trasformazione mostra i valori più alti: in Italia, l’utile del 2016 rispetto a quello del 2015 cresce dell’11,6% nell’anello delle materie prime, e del 9,3% nell’anello trasformazione, accompagnato da un tasso di crescita annuo del fatturato pari al 3,22%. Nelle province di Bologna, Ferrara e Modena, invece, il tasso di crescita annuo del fatturato del comparto agroalimentare ha superato il 4% nel 2016.

In termini di margine operativo lordo, la filiera a livello nazionale ha raggiunto il 5% nel 2016, mentre le province di Bologna, Ferrara e Modena hanno registrato una migliore performance raggiungendo il 5,6%. L’anello della filiera con la marginalità più alta a livello nazionale è quello delle materie prime, che nel 2016 registra una marginalità pari al 9,4%.

Tutte le regioni d’Italia presentano un tasso di turnover per la filiera agroalimentare positivo nel periodo 2015-2016. L’Emilia Romagna, però, presenta il tasso più basso (0,6%) tra tutte le regioni.

L’export

Le performance delle province di Bologna, Ferrara e Modena sono leggermente meno virtuose rispetto ai risultati della regione Emilia Romagna: le imprese esportatrici nel comparto agroalimentare delle tre province rappresentano il 23,1% delle imprese della filiera contro il 25,3% a livello regionale. Il peso dell’export nella filiera (ovvero il rapporto tra l’Export e il Fatturato di Filiera) è del 11,7% nelle province di Bologna, Ferrara e Modena contro il 13,1% del totale Emilia-Romagna.

Le caratteristiche della filiera

All’interno della filiera agroalimentare, il cui fatturato mediano è pari a 815 mila euro, si nota una prevalente presenza di imprese di piccola dimensione: la classe di fatturato più rappresentata è quella delle aziende con meno di 500 mila di fatturato (20.566 unità). Analizzando le performance degli anelli, la trasformazione presenta il fatturato mediano più alto (1.512 mila euro) mentre quello dei servizi presenta il fatturato mediano più basso (439 mila euro).

Rispetto al fatturato, i costi che incidono maggiormente in tutti gli anelli della filiera sono quelli che si riferiscono alle materie prime, che nelle province in esame superano il 40%. Inoltre, in Italia, l’anello distribuzione presenta i costi più alti per le materie prime superando il 70%. Per quanto riguarda il costo del lavoro, invece, si va poco oltre il 10% (13,95% nell’intera filiera), anche se il trend dell’incidenza del costo del lavoro è in crescita. Per i costi di gestione, invece, l’anello dei servizi è quello che in Italia presenta i costi più alti, mentre l’anello della distribuzione è quello con i costi più bassi per questa voce.

Nota Metodologica

Per tutte le informazioni presenti nel report, a meno di specifici cambiamenti evidenziati di volta in volta nelle tavole, il perimetro di analisi per la costruzione degli indicatori è costituito dalle aziende attive al 31.12.2016, che per l’anno 2016 abbiano presentato un bilancio con fatturato maggiore o uguale a 100 mila euro.

Per i trend, è stato utilizzato un campione «semi-aperto», ossia un’azienda è stata inserita nell’analisi se ha presentato almeno due bilanci con fatturato superiore a 100 mila euro in due anni consecutivi nel periodo 2012-2016.

Negli indicatori in cui compare il fatturato, sono stati utilizzati i dati del valore della produzione.

Ufficio Stampa Bovindo

Comacchio by Night – quinto venerdì 27/07 dalle ore 21.15 in Centro Storico a Comacchio

E cinque! E’ arrivato il quinto venerdì con Comacchio by Night (27 luglio a partire dalle ore 21.15) in centro storico della città del Trepponti, il mix di eventi, intrattenimento e cultura promossi da Ascom Confcommercio in collaborazione con Ferrara Incoming ed il supporto dell’Amministrazione comunale.
Il quinto venerdì a Comacchio si apre con appuntamenti che hanno già visto il consueto successo: come ad esempio la Comacchio vista dall’acqua con le escursioni in batana lungo i canali del centro storico od ancora le visite serali al Museo del Delta Antico (a partire dalle ore 21.30 solo su una prenotazione con ingresso a pagamento) od ancora Una notte al Museo con l’apertura straordinaria della Manifattura dei Marinati, senza contare nella piazzetta Trepponti i racconti sul Delta del Po con le guide turistiche, a cura di Aqua. E sempre nei locali della vicina ex Pescheria approdano la consueta mostra di foto e pittura. Alla Loggia del Grano la serata si tuffa nell’etnografia locale con lo storico Luciano Boccaccini che questa volta punta la sua lente di ingrandimento sugli scumnai ovvero sui soprannomi: e quindi ripercorrerà cento anni di nomignoli caratteristici e degli aneddoti ad essi collegati, che hanno caratterizzato la comunità del Trepponti. Non mancano gli ormai tradizionali appuntamenti con le associazioni di volontariato e ancora una volta si parla di accessibilità e turismo (alla Torre dell’Orologio) grazie alla onlus “Un Po per tutti!”
Previsti una degustazione di vini all’interno del suggestivo giardino del Museo del Delta (ex Ospedale degli Infermi) e la proiezione all’aperto del film “Il padre d’Italia” .
Infine un’anticipazione: è già attesa per la Flash Run & Walk (camminata non competitiva ) che si svolgerà venerdì 3 agosto a partire dalle ore 22.00 lungo i percorsi suggestivi della città di Comacchio: organizzata e promossa dalla Polisportiva Doro di Ferrara. Per le iscrizioni è possibile andare sulla pagina Fb della stessa polisportiva oppure telefonare allo 0532.55535 o recarsi in una serie di negozi che esporranno la locandina. Ai primi 500 aderenti verrà fornita anche un’apposita maglietta fluo creata appositamente per apprezzare Comacchio…by Night.

FLASH RUN 2

Ufficio Stampa – Ascom Ferrara

Al via la seconda edizione delle “Eccellenze agricole da gustare” al Lido delle Nazioni

Al via la seconda edizione delle “Eccellenze agricole da gustare” al Lido delle Nazioni

Dopo il grande successo dell’edizione 2017, anche quest’anno Confagricoltura Ferrara e CIA Ferrara, in collaborazione con la Strada dei Vini e dei Sapori della Provincia di Ferrara, organizzano il mercato agricolo “Eccellenze agricole da gustare” al Lido delle Nazioni.
Si terrà mercoledì 25 giugno alle ore 18 in via Lungomare Italia, la serata inaugurale alla presenza dei rappresentanti e funzionari delle Organizzazioni coinvolte e delle aziende partecipanti, che offriranno una degustazione di prodotti tipici.
Le aziende che partecipano al mercato, proporranno i prodotti tipici del territori ferrarese: frutta fresca e verdura di stagione, miele, vini del bosco Eliceo, confetture varie, salama ferrarese, riso, pasta, aglio e tanto altro.
L’iniziativa si ripeterà ogni mercoledì, dalle 18 alle 24, fino alla fine dell’estate.

Da: Confagricoltura

Multidimensionale

Tool – Schism (1999)

https://www.youtube.com/results?search_query=schism+tool

Decadere da un lato all’altro dell’incontenibile oblio dei sensi ed essere accarezzati da una mano invisibile, affacciati sulla balaustra di ciò che i nostri sensi riescono a malapena a percepire, in un turbinio di emozioni che lasciano senza fiato e senza speranza. Ascoltare un brano come Schism non lascia scampo all’interiore, al fare i conti con sé stessi. Guardarsi allo specchio e sentirsi altrove, scissi dal proprio ‘io’, catapultati in una realtà ultraterrena multidimensionale.

Buon ascolto