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Giorno: 6 Settembre 2018

Comunicato Regione: Welfare

Fondo “Dopo di noi”, all’Emilia-Romagna quasi 3 milioni 800mila euro per l’assistenza a disabili gravi soli. Via libera alla ripartizione delle risorse nazionali per il 2018, ridotte del 10%. Bonaccini: “Contributi fondamentali, perché destinati alle persone più deboli. Ma chiediamo al Governo di recuperare i 5 milioni mancanti e di rendere le risorse strutturali”

In Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome l’intesa sull’assegnazione dei 51,1 milioni, che calano rispetto ai 56,1 previsti. In Emilia-Romagna attivo uno specifico Programma per favorire l’inclusione sociale e l’autonomia dei disabili soli

Bologna – Quasi 3milioni e 800mila euro (3.730.300) all’Emilia-Romagna dal Fondo “Dopo di noi”: risorse che serviranno a dare concreta assistenza, per il 2018, alle persone con gravi disabilità che rimangono prive di sostegno familiare.

Arriva dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, riunita oggi a Roma in Conferenza unificata Stato-Regioni, il via libera alla ripartizione dei contributi sul territorio nazionale, che complessivamente ammontano a 51 milioni e 100mila euro. Una cifra che, rispetto allo stanziamento di 56, 1 milioni inizialmente previsto nel 2016, è calata quindi del 10%.

“Si tratta di risorse estremamente importanti, perché sono destinate a fornire cura e assistenza ai soggetti più deboli della popolazione – sottolinea il presidente della Regione Emilia-Romagna e della Conferenza della Regioni, Stefano Bonaccini-. Assicurare autonomia e indipendenza a un figlio o a un proprio caro disabile che rimane solo rappresenta spesso per i genitori e i parenti una preoccupazione angosciante; pertanto, per queste famiglie poter contare su specifici percorsi sociali e assistenziali costituisce un supporto irrinunciabile. A maggior ragione, quindi- aggiunge Bonaccini- chiediamo al Governo che recuperi i 5 milioni che mancano e renda le risorse strutturali, superando la programmazione annuale che è fonte di incertezza e preoccupazione proprio a partire dalle stesse famiglie”.

In Emilia-Romagna è attivo uno specifico Programma regionale che dà attuazione alla Legge nazionale per l’assistenza alle persone con disabilità gravi prive del sostegno familiare, il cosiddetto Dopo di noi. Attraverso questo Programma, sono stati finanziati progetti di inclusione sociale e sviluppo dell’autonomia per favorire, ad esempio, la permanenza dei disabili nelle proprie abitazioni, in appartamenti per piccoli gruppi o in soluzioni di co-housing come alternativa al ricovero nelle strutture.

La legge sul “Dopo di noi”
La norma, approvata il 14 giugno 2016, che “è volta a favorire il benessere, la piena inclusione sociale e l’autonomia delle persone con disabilità”, per la prima volta individua e riconosce riconosciute nell’ordinamento giuridico specifiche tutele per le persone con disabilità quando vengono a mancare i parenti che li hanno seguiti fino a quel momento. L’obiettivo della legge è garantire la massima autonomia e indipendenza delle persone disabili, consentendo loro di continuare a vivere nelle proprie case o in strutture gestite da associazioni ed evitando, quando possibile, il ricorso all’assistenza in istituto. La legge, inoltre, stabilisce la creazione di un Fondo per l’assistenza e il sostegno ai disabili privi dell’aiuto della famiglia e agevolazioni per privati, enti e associazioni che decidono di stanziare risorse a loro tutela: sgravi fiscali, esenzioni e incentivi per la stipula di polizze assicurative, trasferimenti di beni e diritti post-mortem.

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Acer di Ferrara e Comune di Comacchio

Si  informa che Acer Ferrara , ente gestore del patrimonio di edilizia popolare dei Comuni della nostra provincia,  dallo scorso anno  ha commissionato a tecnici strutturisti  la verifica  statica di una serie di tetti in fabbricati  di e.r.p. (edilizia residenziale pubblica) realizzati prima di una certa data o con particolari  tecniche costruttive .

In occasione di questo ciclo di  verifiche, in data 5 settembre scorso,  e’ pervenuta una relazione tecnica riferita all’immobile  comunale di Comacchio in via Marconi 87 e 89, attestante  un PERICOLO  GRAVE, per possibile collasso della struttura del tetto, con richiesta di spostare immediatamente le due famiglie del primo piano.

L’intera struttura di Acer e del Comune si sono  attivate tempestivamente nel corso della mattinata di ieri (5 settembre), per  informare l’utenza e  reperire una soluzione di emergenza in residence e/o alberghi, presso cui trasferire le due famiglie per  il tempo strettamente necessario ad  individuare altri alloggi  comunali idonei, fare i traslochi e allacciare le utenze.

Il Sindaco di Comacchio  ha adottato, quale atto dovuto in queste circostanze, una ordinanza ex art.54 Tuel, inibendo l’accesso agli alloggi del primo piano,  sino alla messa in sicurezza.

Si conferma che le famiglie interessate dallo sgombero hanno avuto , in queste ore di grande disagio,  il supporto e l’assistenza da parte degli uffici di Acer e del Comune : sono state infatti collocate in strutture ricettive a Comacchio e Porto Garibaldi  e quanto prima avranno a disposizione un alloggio erp  temporaneo, in attesa di programmare i lavori al tetto di via Marconi.

Da: Comune di Comacchio
Ufficio Comunicazione Istituzionale e Trasparenza

Laboratorio Civico Ferrara: rimborso iva rifiuti

Tutti i venerdì del mese di settembre dalle ore16,00 alle ore 18,45.in  corso Martiri della Libertà  verrà indetto un banchetto da “Laboratorio Civico” in collaborazione con “sportello anticrisi m5sferrarara” dove verranno distribuiti i moduli per la richiesta di rimborso dell’iva calcolata sulle bollette dei rifiuti (tari); si è scoperto infatti, grazie ad un cittadino che si è rivolto al nostro Sportello giuridico, che l’iva sulle bollette della spazzatura NON è dovuta: il soggetto in questione ha infatti portato copia della sentenza della Commissione Tributaria di Ferrara, che dichiarava illegittimo tale balzello. Nonostante la pronuncia della Commissione Tributaria (che si rifaceva ad un orientamento già consolidato di Cassazione e Corte Costituzionale) Hera però continua a chiedere e ad inserire in bolletta l’ ulteriore somma non dovuta: quindi per ottenere ciò che spetta ad ogni intestatario Laboratorio Civico offre i moduli già prestampati con cui effettuare la richiesta.

 

Da: Laboratorio Civico Ferrara

La bellezza e Ferrara sul palco de La Moda in Castello Bellezza moda e cinema per un pubblico da grandi occasioni

In 1500 alla manifestazione organizzata da Cna con la direzione artistica di Made Eventi.  Il meglio della produzione moda e accessori presentato da Stefano Muroni e Sara Federico

Ferrara – Il Castello alle spalle e, contemporaneamente, nelle immagini dei film d’autore che hanno celebrato Ferrara e il suo territorio. Bellezza, poesia e arte sono le cifre del cinema di Antonioni, De Sica, Avati, Vancini, Soldati: a loro è stata dedicata l’edizione 2018 de La Moda in Castello Cna, che ha visto l’altra sera una straordinaria partecipazione di pubblico (oltre 1500 i presenti in piazza Castello), insieme al grande impegno delle numerose persone che hanno lavorato alla riuscita della manifestazione, nell’intento di fornire uno spettacolo di elevata qualità e impatto.

Una edizione piena di suggestioni, quella organizzata da Cna e Federmoda, con la direzione artistica di Made Eventi e il patrocinio del Comune di Ferrara, che proprio della bellezza, nelle sue diverse forme, ha voluto fare il proprio filo conduttore. E’ certamente passione per il bello, l’eleganza e la creatività la moda “d’autore” proposta dalle dodici aziende protagoniste della intensa serata, condotta dall’attore e regista Stefano Muroni e dalla presentatrice televisiva Sara Federico.

Dai romantici abiti da sposa, alle linee svelte dei capi della prossima stagione autunno – inverno, dalle forme morbide pensate per vestire al meglio donne curvy di ogni età, allo scintillio di gioielli e monili, cinture in pelle dai colori vivaci e ricami fantasiosi e raffinati. Una produzione caratterizzata da varietà, eleganza, estro e creatività che racconta molto bene l’importante lavoro di imprese di grande qualità del nostro territorio, come ha ricordato il presidente provinciale della Cna Davide Bellotti, nel ringraziare tutti gli intervenuti alla serata. Alla manifestazione ha voluto portare anche il proprio saluto il presidente regionale della Cna, Dario Costantini. Le imprese che hanno sfilato sono: Acconciature Paola Lui&Lei (bellezza e benessere – Ferrara); Atelier Il Sogno (abiti da sposa, sposo e cerimonia – Ferrara; Avéva (bracciali, cinture e pendenti – Voghiera); Bellessere (intimo specializzato curvy, sportivo e per le grandi occasioni – Ferrara); Cappelli Ricami (ricami all’avanguardia per l’alta moda – Bondeno); Emma B. Taglie comode (abbigliamento donna linee confortevoli – Ferrara); Inpell Pelletteria (cinture in pelle e accessori artigianali – Ostellato); Interno4 (abbigliamento e accessori donna – Ferrara); Maison blanche (total look donna elegante e ricercato – Lido degli Estensi); Pelled’oca (abbigliamento donna da occasione e cerimonia – Ferrara); Rondina Store (abbigliamento e calzature donna, uomo, bambino – S. Bartolomeo in Bosco); Scaroni Gioielli  (gioielleria – Migliarino).

Tra moda e spettacolo, il cinema ha quindi fatto da trait d’union, attraverso la proiezione di dieci film che appartengono alla storia del cinema e allo stretto legame di Ferrara con questa elevata forma d’arte, come: da Al di là delle nuvole, Il giardino dei Finzi Contini, gli Occhiali d’oro, La donna del fiume, Ossessione, La lunga notte del ’43. Ma anche le produzioni di cineasti ferraresi di rango come Carlo Rambaldi e Folco Quilici.

Di particolare effetto gli accompagnamenti musicali del pianista Paolo Zanarella e della violinista e vocalist Anna Nash. Le colonne sonore erano di Enrico Foli, regia di Sandra Baggio, service ed effetti speciali a cura di Suono & Immagine, ideazione e montaggio dei video clip, Stefano Muroni. Gli sponsor della manifestazione: BPER Banca, Soenergy – Energia più vicina, UnipolSai Assicurazioni, Estense Motori, Fiditalia, Fitalog, La Brasiliana.

Attenzione: per quanti non potranno essere presenti alla serata di mercoledì, o vorranno rivederne i momenti salienti, lunedì 10 settembre, alle ore 21, andrà in onda sulla emittente televisiva Telestense (media partner della serata) e TeleFerrara   La Moda in Castello in versione integrale.


CNA Ferrara

Comunicato Regione: Imprese e lavoro

Si sblocca la crisi Vinyloop: Benvic interessata all’acquisizione dell’azienda chimica di Ferrara. Regione e Comune: “Bene, primo passo verso la piena tutela occupazionale e la reindustrializzazione del sito produttivo”

Ieri a Bologna si è riunito il tavolo di salvaguardia occupazionale, con gli assessori regionale e comunale, Palma Costi e Caterina Ferri, i sindacati e l’azienda. La proprietà punta a chiudere la cessione entro il prossimo 5 ottobre e comunque prima del termine della procedura di licenziamento dei dipendenti

Bologna – Il controllo della Vinyloop di Ferrara passa di mano: la trattativa per la cessione dell’azienda chimica si è sbloccata grazie all’interessamento di Benvic, impresa attiva nella trasformazione delle materie plastiche insediata nel polo petrolchimico di Ferrara. La vendita potrebbe chiudersi entro il prossimo 5 ottobre e comunque prima della conclusione della procedura di licenziamento dei lavoratori.

L’annuncio è arrivato ieri nel corso del tavolo di salvaguardia occupazionale, tenutosi a Bologna nella sede della Regione, per la Vinyloop, azienda insediata nell’area industriale ex Solvay di via Marconi a Ferrara, specializzata nel riciclo degli scarti di Pvc. All’incontro, convocato dall’Agenzia Regionale per il Lavoro e alla presenza dell’assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi,e dell’assessore alle Attività produttive del Comune di Ferrara, Caterina Ferri, sono interventi Cgil, Cisl e Uil e l’azienda rappresentata dal liquidatore, Davide Rizzo.

Quest’ultimo ha comunicato che la trattativa per la cessione dell’attività, con il passaggio di tutto il personale, a un’azienda operante nel settore chimico si è sbloccata grazie all’interessamento presentato da Benvic. Inoltre, ha reso noto di aver sottoscritto una lettera di intenti con la Benvic stessa relativamente al possibile trasferimento di un ramo d’azienda e dei rapporti di lavoro di tutto il personale attualmente in organico, e che a breve si avvierà un processo per definire il contenuto dell’eventuale contratto di cessione. Per queste ragioni, le parti hanno convenuto di prorogare il termine di conclusione della procedura al 5 ottobre, per favorire la possibilità di perfezionare il contratto di cessione e il conseguente passaggio dei lavoratori a Benvic.

“La notizia dell’interessamento al sito produttivo da parte di un operatore del settore che intende riassorbire tutti i lavoratori era l’obiettivo auspicato- dichiarano gli assessori Costi e Ferri-. Abbiamo lavorato in questi mesi per favorire una soluzione di continuità produttiva e occupazionale: i sacrifici fatti dai lavoratori, le ragioni dei sindacati nel difendere un patrimonio professionale, la lungimiranza di un’impresa del settore interessata permetteranno di non perdere una opportunità di crescita per il territorio”.

Il prossimo 1 ottobre le parti saranno riconvocate, per verificare l’attuazione degli impegni assunti e poter formalizzare la conclusione positiva della procedura.

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Baloons Festival

Da: Ufficio stampa Baloons Festival

Il countdown del Ferrara Balloons Festival è ormai al giro di lancette finale. Tutto è pronto nell’area verde del parco urbano intitolato a Giorgio Bassani, trasformato per l’occasione in uno straordinario teatro all’aperto dove si incontreranno mondi diversi, dominati dalle regine dell’aria,
le mongolfiere incontrastate protagoniste della festa giunta alla sua quattordicesima edizione, con la firma del Comune di Ferrara e la partnership di Ferrara Fiere Congressi.
Il classico taglio del nastro è previsto per venerdì 7 settembre, alle ore 18.00 quando saranno le massime autorità civili e militari oltre ai vertici di Ferrara Fiere Congressi a dare il via alle innumerevoli proposte che il FBF offrirà fino a domenica 16 settembre.
Per la verità l’inaugurazione sarà preceduta, alle ore 15.00, da diverse iniziative e tra queste alcune altamente spettacolari.
Nella scaletta della prima giornata del festival, non potevano mancare le padrone di casa, con la mongolfiera in volo vincolato e le mongolfiere in volo libero che saliranno in cielo, per salutare tutti i presenti. C’è poi una prima novità, alle 20,30 infatti, in occasione della cerimonia di apertura dei campionati nazionali degli sbandieratori, organizzati dall’Ente Palio di Ferrara, è prevista la presenza di una mongolfiera, in volo vincolato, nella piazza del Castello.
Sport, shopping, sicurezza stradale e poi naturalmente, la gastronomia, saranno il contorno di questa prima giornata che registra anche lo spettacolo offerto dal circo Famiglia Rossi, con mangiafuoco, cowboy, contorsionisti, tanti altri artisti e, soprattutto, senza nessun animale.
Un capitolo a parte, lo meritano alcune presenze tra conferme e novità. Cominciamo dall’Aeronautica Militare da sempre vicina a questa manifestazione, che in omaggio alla città e come simbolo di vicinanza e reciproca stima, ci regala venerdì 14 settembre tra le ore 11 e le 12, il passaggio della pattuglia acrobatica nazionale, le Frecce Tricolori, sul centro storico e sul parco Bassani. Una manciata di secondi attesissimi dal pubblico e una brevissima sequenza di straordinaria spettacolarità. Accanto all’Aeronautica troveremo uno stand interattivo dell’Arma dei Carabinieri e lo spazio riservato all’attività del dipartimento di polizia penitenziaria. Farmacie Comunali ed Hera saranno a disposizione dei visitatori, per rispondere alle loro domande sui temi della sanità e dell’ambiente.
A questo punto non resta che immergersi nel clima della festa partecipando a tutte le iniziative in programma tra il 7 il 16 settembre, e concedendosi il top del festival, ovvero un volo in mongolfiera.

Lega: “Sfruttamento prostituzione, lavoro minorile e riciclaggio di denaro: la regione regolamenti i centri massaggi”

Da: Gruppo Lega Nord Emilia-Romagna

Il Gruppo Lega Nord ha depositato una Risoluzione, a prima firma Rancan, che impegna la Giunta “ad attivarsi per predisporre una normativa che regolamenti le attività e le pratiche manuali che prevedono un contatto fisico con i clienti, al fine di garantire idonei requisiti igienico sanitari e di sicurezza e tutela dei clienti e dei lavoratori”

“La Regione Emilia-Romagna si attivi al fine di predisporre con tutte le parti interessate una normativa che permetta di regolamentare i cosiddetti “Centri massaggi di esclusivo benessere”, nei quali vengono praticate attività e pratiche manuali che prevedono un contatto fisico con i clienti. Questo per garantire idonei requisiti igienico – sanitari e di sicurezza a tutela dei clienti e dei lavoratori”.
A chiederlo è il gruppo Lega Nord che oggi ha depositato una Risoluzione, prima firma del consigliere regionale Matteo Rancan, che impegna la Giunta di viale Aldo Moro “a colmare il vuoto legislativo regionale che ha favorito l’apertura di numerosi centri che, alla pratica dei massaggi, accostano attività illecite come lo sfruttamento della prostituzione, il lavoro minorile e il riciclaggio di denaro”.
“Con il termine “centro massaggi di esclusivo benessere” si designa una struttura dotata di postazione di massaggio senza alcun macchinario, i cui trattamenti non hanno nessuna finalità estetica – scrivono nell’atto d’indirizzo i consiglieri Alan Fabbri, Fabio Rainieri, Gabriele Delmonte, Stefano Bargi, Daniele Marchetti, Marco Pettazzoni, Andrea Liverani e Massimiliano Pompignoli -. Tuttavia, benché altre regioni italiane abbiano emanato regolamenti che introducono requisiti igienico – sanitari e di sicurezza necessari per lo svolgimento dell’attività la nostra Regione non possiede un’idonea regolamentazione relativa a questo tipo di attività”.
“Un horror vacui – incalza il gruppo del Carroccio – che, per l’appunto ha favorito l’apertura di numerosi centri che, alla pratica dei massaggi, accostano attività illecite”.
“Vien da sé – sottolineano i leghisti – che l’introduzione di una valida normativa rappresenterebbe uno strumento di tutela per clienti, lavoratori e tutti gli operatori del settore, contrastando il proliferare di attività illecite”.
A tal proposito, seguendo la strada indicata da altre Regioni, la Giunta emiliano-romagnola “deve predisporre una normativa stringente che disciplini i requisiti necessari per l’apertura dei Centri massaggi: oltre al possesso di un’idonea certificazione, ottenuta presso una scuola italiana legalmente riconosciuta, quale sigillo di professionalità e sicurezza, è bene che il Regolamento regionale – chiede il Gruppo leghista –preveda anche che il personale del Centro massaggi si lavi accuratamente le mani con acqua e sapone prima di iniziare ciascun trattamento; che il personale medesimo metta a conoscenza i clienti degli eventuali rischi collegati all’utilizzo di determinati prodotti; che il cliente venga informato informato preventivamente riguardo alle possibili controindicazioni derivanti da alcuni trattamenti manuali; e che, infine, il titolare o legale rappresentante, per ogni sede operativa dell’impresa, rediga ed applichi un protocollo di disinfezione, sanificazione e sterilizzazione di materiali, arredi e locali”.

Il pomodoro Valfrutta protagonista alla 347ª fiera di Santa Croce a Codigoro (FE)

Da: Ufficio stampa Conserve Italia

Domani al via con l’intervista di Patrizio Roversi al dg di Conserve Italia Pier Paolo Rosetti
Nello stabilimento di Pomposa lavorate 250.000 tonnellate di pomodoro con 1200 occupati

Pomposa di Codigoro (Fe), 6 settembre 2018 – E’ una partnership storica che va avanti da oltre 10 anni quella tra Conserve Italia e la Fiera di Santa Croce di Codigoro (Fe), la manifestazione promossa dall’Amministrazione comunale codigorese al debutto domani, venerdì 7 settembre, con la 347ª edizione che durerà fino a martedì 11 settembre. Una stretta collaborazione che nasce dalla forte presenza di Conserve Italia nel territorio comunale con lo stabilimento di Pomposa, fiore all’occhiello del Gruppo cooperativo e tra i più grandi in tutta Europa per la lavorazione del pomodoro, dove per la campagna 2018, ormai giunta al termine, sono state lavorate oltre 250.000 tonnellate di prodotto con più di 1.200 persone impiegate, tra dipendenti fissi e stagionali.
“La Fiera di Santa Croce rappresenta per noi un appuntamento irrinunciabile al quale non vogliamo mai mancare, un’occasione importante per manifestare la nostra vicinanza alla comunità locale e la proficua collaborazione con l’Amministrazione comunale di Codigoro – sottolinea Pier Paolo Rosetti, direttore generale di Conserve Italia -. Anche quest’anno saremo presenti con il celebre stand dedicato al pomodoro Valfrutta, il nostro marchio di riferimento in questo settore insieme a Cirio. Durante la durata della manifestazione, ai visitatori verranno offerte in omaggio confezioni di pomodoro Valfrutta e ricettari per proporre nuove e fantasiose soluzioni di utilizzo di un prodotto che ha fatto la storia di questo territorio”.
A testimoniare il ruolo di Conserve Italia all’interno della Fiera di Santa Croce c’è anche l’appuntamento di esordio della kermesse, in programma domani venerdì 7 settembre alle ore 17 nel palco di piazza Matteotti (in caso di maltempo nel vicino Teatro Arena), quando il noto giornalista e conduttore televisivo Patrizio Roversi intervisterà il direttore generale del Gruppo cooperativo Pier Paolo Rosetti.

Estate bambini 2018 | Gli appuntamenti del 7 settembre

Da: Organizzatori

Continua la programmazione di Estate Bambini, la rassegna di attività per bambini in piazza XXIV Maggio a Ferrara.

Tutte le iniziative sono gratuite e ad ingresso libero fino ad esaurimento posti, tranne i casi – specificati nel materiale informativo – in cui è richiesta la prenotazione.

Il programma di Estate Bambini di venerdì 7 settembre, in Piazza XXIV Maggio.

Dalle 16.30 le botteghe delle arti e dei mestieri a cura di Blu sole, LA BOTTEGA DELL’ARGILLA per bambini dai 5 anni dove poter affondare le mani nell’argilla e scoprire le attrezzature e le tecniche artigianali della ceramica e LA BOTTEGA DEI PICCOLI laboratorio di argilla per bambini dai 2 anni.

Dalle 16.30 saranno disponibili i GIOCHI DEL LUDOBUS, un grande spazio dove i bambini dai 3 anni potranno giocare con la grande sabbiera, dipingere su veri cavalletti da pittore, travestirsi da mamma e papà e tanto altro ancora.

Alle 17.00 dai 3 anni la Tana delle Storie vi aspetta per la lettura RE, PRINCIPI, PRINCIPESSE E REALI AVVENTURE (a cura dei volontari junior del Circi Ferrara).

Alle 17.15 l’appuntamento per bambini dai 3 anni è NEL PAESE DEI BALOCCHI, un viaggio spettacolare e coinvolgente attraverso “quadri – teatrini” presentati e animati dall’attore e pittore Gianni Franceschini, da Marcello Brondi, da Teresa Fregola, con suoni e voce di Chiara Alberani (prenotazione obbligatoria presso il Punto Informativo di Estate Bambini – replica alle 18.30).

Alle 17.30 spettacolo teatrale per tutte le età E LA NAVE VA, a cura dei ragazzi volontari del laboratorio teatrale condotto da Antonella Antonellini e Patrizia Ninu.

“Il bastimento delle cianfrusaglie arriva ogni anno sul finire dell’estate. Ha vele di carta che sfidano il mare, corde che cigolano, ingranaggi di corpi che premono per salpare. Scendono trafelati personaggi stralunati, che nelle linee delle mani e nelle pieghe dei vestiti custodiscono storie di altre vite”.

Alle 18.00 si terrà l’incontro MAMMA LO VIZI O SON SOLO PREGIUDIZI? a cura del gruppo di auto-aiuto AllattiAMOlo.

In contemporanea presso il Cinema dei Bambini, saletta cinematografica dell’Isola del Tesoro, PICCOLI E GRANDI SOGNI una selezione di cortometraggi d’animazione dedicata a sognatori e sognatrici. Per bambini dai 3 anni.

Alle 18.30 A MEZZ’ORA DA TUTTO, spettacolo per tutte le età della Compagnia Michele Cafaggi. Uno spettacolo di teatro di strada, nel quale un clown fantasista sfida le arti della giocoleria, dell’equilibrismo, delle bolle di sapone, della magia e della parola per divertire e coinvolgere il proprio pubblico.

Alle 20.00 a cura dei volontari del C.I.R.C.I. la cena sarà presso il KINDERONE.

Alle 20.30 primo appuntamento con la rassegna Visioni Disturbate con la visione di LA LA LAND di Damien Chazelle, presso la saletta cinematografica dell’Isola del Tesoro. Una visione dedicata a neogenitori con bambini da 0 a 12 mesi, per andare al cinema accompagnati dai loro piccoli. La saletta cinematografica sarà allestita con un piccolo spazio morbido, luci soffuse e potrà ospitare al suo interno le carrozzine. Nei bagni dell’Isola saranno a disposizione i fasciatoi per il cambio. Alle ore 20,00 sarà offerto agli spettatori un piccolo aperitivo prima della proiezione presso la Saletta Genitori dell’Isola del Tesoro.

Per finire alle 21.00 il gruppo dei genitori de La Tana delle Storie e Silvia Dambrosio leggeranno le STORIE DELLA BUONANOTTE per i più piccoli.

Festebà 2018

Ultimo spettacolo per Festebà 2018, venerdì 7 settembre al Cinema Boldini.

Alle 21.30 CAPPUCCETTO ROSSO, della Compagnia La luna nel letto
Associazione Culturale Tra il dire e il fare, in coproduzione con Teatri di Bari e Cooperativa Crest, con la preziosa collaborazione della Compagnia Eleina D.
e con il sostegno di scuola di danza ARTINSCENA.

Con i danzatori Eleina D., Claudia Cavalli, Erica Di Carlo, Francesco Lacatena, Marco Curci, Roberto Vitelli; drammaturgia, regia, scene e luci Michelangelo Campanale; coreografie Vito Cassano; assistente alla regia Annarita De Michele.

“Un lupo si prepara a cacciare. Qualsiasi animale del bosco, può andar bene; l’importante è placare la fame. Ma la sua preda preferita è Cappuccetto Rosso. Come in un sogno ricorrente o in una visione, cura ogni dettaglio della sua cattura: un sentiero di fiori meravigliosi è l’inganno perfetto. Questo però gli costerà la vita. Così è scritto, da sempre. In questo show che chiamiamo vita, egli non è soltanto un lupo, ma IL LUPO, che non vince… ma non muore mai”.

Le relazioni tra i personaggi e la dinamica della storia si rivelano sulla scena attraverso il corpo, il linguaggio non parlato, ispirato all’immaginario dei cartoni animati di inizio ‘900; le luci, i costumi e le scene si compongono in una danza di simboli, citazioni pittoriche (Goya, Turner, Bosch, Leonardo da Vinci), che ridisegnano la fiaba con la semplicità di ciò che vive da sempre e per sempre.

Per bambini dai 6 anni

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Tutti i giorni dal 4 al 9 settembre, dalle 16.30 alle 19.00 attorno all’Acquedotto:

La Biblioteca dell’Isola del Tesoro: una ricca biblioteca per bambini e ragazzi all’interno dell’acquedotto.

Libreria Testaperaria: vi aspetta con libri morbidi per i piccolissimi, libri cartonati, albi illustrati, una piccola selezione di libri di narrativa dai 7 anni in poi e una piccola sezione di libri di divulgazione.

Spazio Piccoli e Piccolissimi Un’oasi di verde e tranquillità all’interno della grande festa di Estate Bambini, di fronte alla grande fontana dell’acquedotto monumentale, dedicata all’accoglienza di piccoli da 0 a 12 mesi con mamma e papà, con uno spazio morbido ed attrezzato per il gioco ed il riposo dei piccoli. Per mamma e papà un’occasione per incontrarsi e confrontarsi con altri genitori e con le operatrici del Centro per le Famiglie e dei Centri Bambini e Famiglie comunali. Ogni pomeriggio alle ore 18.00 è organizzato un appuntamento speciale. Le operatrici sono disponibili per rispondere alle domande dei genitori sui principali aspetti di cura dei piccoli: allattamento, svezzamento, sonno…. e per fornire informazioni sulle attività e proposte che riprenderanno da ottobre nei quattro Centri Bambini e Famiglie della città e nel Centro per le Famiglie.

Per i più grandi, dai 12 mesi e fino ai 5 anni, molte le proposte di gioco e divertimento: spazio morbido per salti e capriole, laboratori creativi ed espressivi con pittura e argilla. Uno spazio dedicato alle costruzioni e alla manipolazione di materiali naturali tra i più diversi….un luogo dove divertirsi con amici vecchi e nuovi, in piena libertà o seguendo le proposte delle educatrici. Un’occasione per i genitori per divertirsi osservando i propri bambini e non solo, mettendosi al loro fianco per ritornare a giocare…..

Musica per piccoli: laboratorio di educazione alla musicalità per la prima infanzia (filastrocche, canti, balli), anche grazie all’ausilio di piccoli strumenti musicali. A cura dell’Associazione Carpemira.

Il Mercatino dei giochi usati è ricco di giochi, pupazzi, giocattoli, chincaglierie e ninnoli che con i loro colori a volte sbiaditi e vissuti, ci portano il “profumo di giorni passati”.

La Redazione accoglie giovani volontari che apprendono le basi del lavoro di una redazione: scrivere articoli, gestire un giornale e la sua vendita: il POJ; si scopriranno così reporter, intervistatori, fotografi e social media manager.

L’InformaCittà e il punto Volontari sono il luogo a cui approdare per avere informazioni relative al volontariato, per conoscerlo e provare a sperimentarlo; da cui iniziare il “turno giornaliero di gioco-lavoro” e a cui ritornare per concluderlo,

BibliotecaBlù: tutti i giorni le volontarie intratterranno i piccoli visitatori con attività ludiche e di BookCrossing.

Per informazioni e programma completo:

www.estatebambini.it | info@estatebambini.it | www.facebook.com/estatebambini/

Riapertura cinema Boldini

Da: Ufficio stampa

Riparte la stagione cinematografica del Cinema Boldini.
Dall’8 settembre al via la nuova programmazione con una selezione di titoli di Festival Internazionali e proiezioni speciali.

Sabato 8 settembre il Cinema Boldini inaugura la nuova stagione cinematografica. Dopo Bullhead – La vincente ascesa di Jacky e Chi è senza colpa, Michaël R. Roskamtorna ad affrontare il mondo della malavita con Le fidèle, film con protagonisti AdèleExarchopoulose MatthiasSchoenaertspresentato fuori concorso alla 74ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Il filmracconta la travolgente e passionale storia d’amore fra Bibi (AdèleExarchopoulos) e Gino (MatthiasSchoenaerts): lei lavora nell’azienda della sua facoltosa famiglia e nel tempo libero si diletta come pilota da corsa, lui è un ragazzo fascinoso e alla mano, ma nasconde agli altri un inquietante segreto, ovvero la sua appartenenza a una gang criminale di Bruxelles. Bibi e Gino dovranno combattere contro tutto e tutti per salvaguardare il loro amore.
Le Fidèle sarà in programmazione sabato con una proiezione alle 21.00, domenica alle ore 18.00 e alle ore 21.00, lunedì alle 21.00 e martedì 11 settembre alle 21.00 ma in versione originale sottotitolata.

Mercoledì 12 settembre alle 21.00 in programma il capolavoro della storia del cinema TORO SCATENATO di Martin Scorsese. Il film fa parte della selezione a cura della Cinetecadi Bologna – IL CINEMA RITROVATO AL CINEMA.
Martin Scorsese è stato ospite della Cineteca questa estate in occasione del Cinema Ritrovato proprio per presentare Toro Scatenato.
Scorsese ama il cinema come forse nessun altro cineasta e i suoi film sono uno spot vivente al cinema, inteso come arte e come luogo prediletto in cui fruirla. Toro scatenato, con il suo intenso bianco e nero, le sue sequenze di boxe che diventano feroci racconti morali, non fa eccezione. Anzi: vederlo o rivederlo sul grande schermo resta un’esperienza che resta unica e impareggiabile; la dimostrazione che solo al cinema il cinema è davvero cinema. Il film di Scorsese inaugura la stagione delle proiezioni speciali e della collaborazione con la Cineteca di Bologna su una selezione di capolavori della storia del cinema che verranno proiettati alla Sala Boldini.

Lunedì 17 e martedì 18 settembre alle 21.00 alBoldinisarà proiettato SULLA MIA PELLE per la regia di Alessio Cremonini. Sulla mia pelle narra l’incredibile storia vera dietro a uno dei più controversi casi giudiziari italiani degli ultimi anni. Stefano Cucchi è stato arrestato per un reato minore e misteriosamente trovato morto durante la sua detenzione. In una settimana, una famiglia è cambiata per sempre. La pellicola descrive in maniera realistica gli ultimi giorni del ragazzo, interpretato da Alessandro Borghi. Il film è stato selezionato come film d’apertura della sezione Orizzonti alla 75ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
Lunedì 17 settembre interverranno in occasione della proiezione del film Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, e Fabio Anselmi.

Mercoledì 19 settembre alle ore 21.00 in calendario LUCKY di John Carroll Lynch.
Il film non segna semplicemente il discreto e onesto esordio registico di un buon attore di carattere come John Carroll Lynch – la cui ricca ed eterogenea carriera spazia da Zodiaca The Founder, senza dimenticare la perturbante performance nella seconda stagione della serie NetflixChannel Zero –, ma si erge ad autentico testamento filmico (e spirituale) di un gigante della Settima Arte quale Harry Dean Stanton, qui magistralmente impegnato nella sua ultima intensa prova attoriale, destinata, nel bene e nel male, a entrare nell’immaginario collettivo. La proiezione sarà in versione originale sottotitolata.

L’ultimo appuntamento del mese con le rassegne è dedicato al cinema italiano, mercoledì 26 settembre alle ore 21.00 in programma LA TERRA DELL’ABBASTANZA. Presentato con successo alla 68a edizione del Festival di Berlino nella sezione Panorama, La terra dell’abbastanza è una delle opere prime italiane più interessanti degli ultimi anni e rivela la presenza di due nuovi giovani autori di valore nel panorama cinematografico nazionale: Fabio e Damiano D’Innocenzo.La cosa che colpisce più di ogni altra dell’ottimo esordio dietro la macchina da presa dei gemelli trentenni è la loro abilità nel raccontare una storia dura e priva di retorica attraverso un approccio sorprendentemente autenticoche, sprigionando un elevato grado di realismo, permette un’immersione completadello spettatore nelle vicende narrate. Per un’ora e mezza chi guarda è portato a vivere e soffrire insieme ai due giovani protagonisti Mirko (Matteo Olivetti) e Manolo (Andrea Carpenzano), amici della periferia romana privi di prospettive che vivono difficili situazioni economiche e familiari, la cui vita cambia radicalmente dopo un incidente improvviso che li fa ritrovare invischiati nel mondo della criminalità locale. Il film è inserito nella rassegna promossa e organizzata in collaborazione con Fice Emilia Romagna – RIUSCIRANNO I NOSTRI EROI, I NUOVI AUTORI DEL CINEMA ITALIANO INCONTRANO IL PUBBLICO.

Dopo Le Fidèle in programmazione il film vincitore della Palma d’oro al Festival del Cinema di Cannes – UN AFFARE DI FAMIGLIA del regista giapponese Kore-Eda Hirokazu.
Per gli consultare gli orari e il programma della sala – www.cinemaboldini.it – www.arciferrara.org.

Per informazioni:
Cinema Boldini, via Previati 18 – Ferrara
www.cinemaboldini.it – www.arciferrara.org
Tel. Cinema (sera) – 0532.247050
Arci Ferrara – 0532.241419

#VocidalGad – Massimo Marchetto: “Il Grisù come esempio da seguire”

#VocidalGad questa volta ha visitato i 4000 metri quadri dell’ex caserma dei Vigili del Fuoco in via Poledrelli 21, che ospitano un consorzio di imprese molto particolare. Venuto alle luci della ribalta sia per le sue attività ma, soprattutto, per la sua posizione centrale rispetto al quartiere Giardino, al suo interno sta vedendo la rinascita di un edificio con difficoltà, dubbi, critiche, ma anche prospettive importanti e voglia di fare. Ce lo racconta il presidente del consorzio Massimo Marchetto.

Spiegaci qual è la tua opera al Grisù, com’è nato e come sta andando il progetto.
Il progetto Grisù nasce oramai alcuni anni fa dalla volontà di un’associazione culturale che propose all’amministrazione provinciale di gestire la caserma dei Vigili del Fuoco che era andata deserta all’asta. Questo edificio aveva perso la sua funzione originaria e l’amministrazione provinciale ha provato ad “arenare” il bene, non c’è riuscita e l’associazione ha proposto di reinventare la funzione dell’edificio con un rapporto pubblico-privato. L’idea era quella di capovolgere alcuni percorsi più tradizionali, che in genere partono con un grande investimento dell’ente pubblico che ristruttura il suo edificio e poi lo mette a disposizione o lo dà in gestione a dei privati. Qui, invece, è il privato che si è fatto avanti e che ha fatto un progetto di rigenerazione e che si è messo a disposizione anche dal punto di vista economico-finanziario per co-finanziare la rigenerazione stessa. Questo ha determinato, non essendoci un unico e grosso privato con tanti soldi, ma tante piccole realtà, un modello di rigenerazione che non prevede un progetto generale sull’edificio, ma delle rigenerazioni parziali e progressive sulla base dei nuovi privati che arrivano e delle loro disponibilità economiche di investimento.
Contemporaneamente è successo che la provincia ha partecipato ad un bando dell’Emilia Romagna, che ha vinto per una cifra importante ma modesta rispetto alle dimensioni dell’edificio, il quale sta consentendo lavori strutturali quali l’impiantistica di base o il tetto, la rete fognaria interna, il riscaldamento, ovvero quelle infrastrutture che non possono essere realizzate con il contributo solo di due o tre privati, perché vanno fatti per l’intero edificio con una logica che può essere gestita solo dal proprietario dell’immobile.
Questo modo di procedere ha ovviamente i suoi aspetti positivi, perché l’amministrazione spende meno, perché c’è anche un privato che interviene economicamente; ha anche i suoi aspetti negativi perché ci si mette molto più tempo, sia per i privati in questione, che sono delle piccole aziende quindi non hanno grandi disponibilità, sia nei tempi dell’amministrazione provinciale che nel bel mezzo di questo progetto ha perso le sue funzioni storiche, e quindi non ha avuto la capacità e la velocità di fare la parte di cantiere generale con i tempi che sarebbero stati ideali. Dal momento in cui si è chiuso il bando al momento in cui si è chiuso il cantiere sono passati un bel po’ di anni..

Quindi i ritardi ci sono stati anche per questo…
Le provincie dovevano essere smantellate, poi il referendum ha detto no. Uno degli effetti è stato il rallentamento del progetto Grisù. C’è di peggio come conseguenza di questo tentennamento sul ruolo della provincia, però Grisù è uno degli esempi di una scelta politica incompiuta da parte di tutte le forze politiche, perché mi risulta che non ci sia un solo politico che parli di che cosa debba essere la Provincia. Nel dibattito politico non ne sento parlare da parte di nessuno. Resta il fatto che abbiamo un ente pubblico che è rimasto a mezz’aria, con tutta una serie di conseguenze, comprese tutte quelle che si possono vedere qui al Grisù.
Detto questo, perché parlo di tempi? Perché il privato non è più l’associazione culturale, ma è un consorzio di imprese che ha vinto una gara del Comune di Ferrara, che si è preso in pancia l’edificio, un po’ com’è successo con il Castello Estense, e questa assegnazione è ‘a tempo’. Questo vuol dire che il consorzio ha come scadenza per gestire e realizzare il progetto di ‘Factory Creativa’, Marzo 2025. Anche per questo motivo i privati non riescono ad investire molti soldi, perché il beneficio che si ricava dall’investire qui, è un periodo di gratuità. L’idea di fondo è una bella forma di circolarità, io entro come privato, metto dei soldi, che avrei speso per un affitto da un altra parte, e alla fine del periodo lascio un bene pubblico, rigenerato, alla collettività. Quindi un bell’esempio di economia che però funzionerebbe meglio se il tempo di concessione fosse più lungo. Se hai una scadenza così breve non puoi investire troppi soldi e contemporaneamente ne deriva che la rigenerazione va avanti a rilento. Quindi: cantiere della Provincia lento e prospettiva per le imprese troppo breve dà come risultato un progetto di rigenerazione che ha le sue difficoltà oggettive.
Detto questo, ce la stiamo facendo lo stesso, ci sono 15 imprese insediate, ci sono circa una trentina di persone che vengono a lavorare qui tutti i giorni, se non di più, stiamo aprendo anche un ristorante, a breve faremo altri bandi ed entreranno altre attività. A configurazione finale penso che una ventina di imprese con circa 40 o 50 persone che lavorano qui dentro, sarà un risultato raggiungibile.

E questa è la parte imprenditoriale, poi c’è la parte degli eventi che è parallela.
Quando è nato questo posto era chiaro che una componente sociale e culturale doveva essere una delle caratteristiche di questo luogo. Gli stessi soggetti che hanno fondato il progetto, anche se oggi non ci sono più, avevano dato sin dall’inizio un taglio culturale importante.
Poi, strada facendo, la parte imprenditoriale si è rivelata fondamentale per tenere in piedi economicamente il progetto, che con le sole associazioni culturali non sarebbe andato avanti. Detto questo, però, come imprese stiamo comunque cercando di mantenere fede ai principi di fondo, primo fra tutti non vogliamo che questo diventi un condominio di imprese. Gestiamo un bene pubblico che ha le caratteristiche di avere tanti spazi comuni che possono essere messi a disposizioni per altri soggetti tra cui privati cittadini, associazioni culturali, chiunque può venire a Grisù e usufruire del percorso di rigenerazione dell’edificio utilizzando alcuni degli spazi, che non sono pochi, e che permettono di fare iniziative di diversa natura. Noi, essendo un consorzio di imprese, non siamo né un soggetto politico né un associazione culturale e quindi non diamo una direzione alle iniziative che si svolgono qui. Abbiamo pochi punti cardine o regole di base del tipo che se viene un’associazione culturale e vuole fare un attività no profit, cerchiamo di ridurre il costo e di portarlo a zero, nei limiti del possibile, oppure, altra regola, non accettiamo iniziative di tipo religioso confessionale. Queste poche regole però diventano anche mancanza di direzione artistica, quindi lasciamo molta libertà a chi viene a realizzare il suo progetto. È chiaro che poi questa caratteristica, rigenerare e poi aprire l’edificio ad utilizzo da parte di soggetti terzi no-profit, è diventata abbastanza importante in un momento storico come questo. Nel quartiere Giardino oggettivamente, in questi anni, le cose sono cambiate. Da quando è cominciato questo progetto, ormai 5/6 anni fa, ad oggi, il tema del quartiere, della micro-criminalità e della qualità della vita dei residenti è diventato di sempre maggiore rilevanza, quindi noi ci siamo ritrovati nelle condizioni di dover riflettere sul nostro ruolo rispetto al contesto nel quale ci troviamo..

Proprio su quest’ultimo punto c’è chi vi vede come gli “amici degli amici”, o comunque molto vicini all’attuale maggioranza e che siate poco inclini a discutere sul come utilizzare i fondi destinati qui con la cittadinanza. È così?
Torno al punto di partenza: noi siamo un gruppo di imprenditori, è chiaro che certe dichiarazioni feriscano l’ego perché sei qui impegnato in questo quartiere in prima fila, investendo soldi tuoi, scegliendo di venire qua anziché altrove, avendo più disagi che vantaggi. Perché fare impresa in un posto dove hai un cantiere aperto da anni che non finisce mai, non è una cosa comoda. Quindi, da un certo punto di vista, l’ego ne soffre molto, per essere diplomatici e non dire che a volte l’incazzatura è tale che ti viene voglia di dire semplicemente: “visto che siete tutti così bravi, queste sono le chiavi. Le nostre imprese possono svolgere il lavoro in qualsiasi altro posto del mondo, tenetevi la vostra caserma, che siate di destra o di sinistra non ci importa, e vediamo cosa siete capaci di farci.”
In certi momenti, con tutti i sacrifici che ci stiamo facendo, troviamo veramente ingeneroso l’atteggiamento nei nostri confronti.
Detto ciò, c’è una componente che è relativa al dibattito politico che in qualche modo ci interessa. Fa parte della discussione tra le parti politiche. Dati 100 euro che sono da spendere nella comunità, qualcuno ritiene che quei 100 sia meglio spenderli in una cosa piuttosto che per un’altra e viceversa. Non è compito di un imprenditore giudicare il diritto di fare del dibattito politico su come si usino i soldi. La nostra opinione su come usarli è già evidente, perché se siamo qui ad aggiungere i nostri a quelli dell’amministrazione è chiaro che riteniamo che sia utile avere Grisù ristrutturato, rigenerato. Anche dal punto di vista sociale, perché anziché avere una montagna di rifiuti, al centro del quartiere Giardino, c’è un posto che un po’ alla volta è sempre più frequentato da tante persone e in un quartiere dove c’è microcriminalità, uno dei metodi, non ‘IL’ metodo, che servono per ridurre la microcriminalità è riappropriarsi del territorio con ‘N’ azioni.

Quindi il Grisù può essere un esempio da esportare anche al di fuori delle mura dell’ex caserma?
Non c’è la formula magica, che si chiami ‘telecamera’ o che si chiami ‘evento culturale’. C’è un insieme di cose che vanno fatte, che vanno da una maggiore presenza delle forze dell’ordine ad una maggiore organizzazione di eventi culturali. Anche il fatto che ci sia tutti i giorni della gente che qui lavora e che resta anche fino a tardi, perché Grisù spesso è aperto fino a sera, e la prospettiva di aprire un ristorante qui che creerà ulteriore viavai di gente che, per un fatto meramente fisico, disturberà chi è qui, invece, per delinquere.
Poi capisco che non si risolva il problema. È chiaro che un quartiere è fatto di tante aree per cui se tu rendi più vivo questo punto e dintorni, chi vuole delinquere si sposta di 500 metri, hai solo spostato il problema da un altra parte in pratica. Noi però facciamo gli imprenditori e non i politici, non siamo consiglieri comunali, non siamo sindaci, non siamo assessori e non riteniamo di avere la bacchetta magica. Nel nostro piccolo, ogni tanto, ci piace provare a dare un contributo, tant’è che di recente abbiamo pure lanciato un bando europeo su questo tema, finanziato dalla Commissione Europea, che si chiama ‘Social Challenges’. Questo bando, anzi, questa ‘sfida sociale’, ha una dinamica interessante perché in realtà noi non prendiamo soldi, semplicemente siamo stati invitati dai consulenti della Commissione Europea a individuare un tema sul quale investire 30mila euro. Un finanziamento che la commissione europea dà ad un impresa o a un gruppo di imprese per fare un prototipo per risolvere un problema di carattere sociale, e noi abbiamo deciso di chiedere quei fondi per il quartiere Giardino e per un prototipo legato alla sicurezza. Che cosa significa? Non lo definiamo noi. La caratteristica di questo bando è che tu definisci un problema, ovvero l’impatto della microcriminalità negli spazi pubblici di un quartiere come il nostro, e poi fai un bando europeo, e le imprese interessate a partecipare a una soluzione gareggiano per aggiudicarsi questi 30mila euro.

Ci sono già i vincitori?
La commissione internazionale ha già valutato i progetti e ne ha scelto uno. Sarà un progetto sul quale abbiamo chiesto di rispettare un approccio partecipativo nella progettazione del dettaglio di questi strumenti. Quindi speriamo presto, in collaborazione con le ditte che hanno vinto, di poter avviare quel percorso per avere questo prototipo. Poi, se dovesse funzionare bene e piacere alla gente, la pubblica amministrazione potrebbe decidere di adottarlo. Tra le varie cose che avremmo potuto chiedere per Grisù, noi abbiamo scelto il tema della sicurezza proprio per dare in qualche modo un segnale di sensibilità nei confronti della cittadinanza e del quartiere. Si chiama ‘Security in the city’ ed è visibile su www.socialchallenges.eu.
Quindi, per fare una sintesi, noi non facciamo politica, siamo degli imprenditori con una sensibilità sociale e ci piace, più che partecipare alla polemica, cercare di dimostrare con i fatti e con le cose concrete la nostra volontà di dare un contributo. Dopodiché questa buona volontà è sovrastata da un altro fattore: essendo noi un cantiere, in questo momento, siamo costretti a essere più chiusi alla cittadinanza di quanto vorremmo, per una questione di normative di sicurezza. Fosse per noi già oggi Grisù sarebbe aperto tutti i giorni, giardino compreso, dalle 8 di mattina alle 8 di sera, a disposizione di tutti i residenti del quartiere.

Cosa vorresti che diventasse il Grisù?
Se potessi descrivere quello che vorrei che fosse Grisù tra 6 mesi, diciamo la primavera dell’anno prossimo perché ormai con i lavori arriveremo fino ad Ottobre, lo immagino come uno spazio aperto dove si può venire a prendere un caffè, leggere un giornale, prendere un libro, sedersi fuori in giardino, collegarsi al wifi, trovare una sedia dove sedersi o un tavolino dove lavorare, anche senza essere soci. Chiunque dovrebbe, anzi, dovrà poter trovare qui a sua disposizione un angolino, uno spazio dove venire a partecipare a quello che è quest’idea di hub creativo.
Mi sono reso conto che in tutto questo non ho detto una cosa: la caratteristica unificante delle imprese che sono qui dentro è che sono tutte legate al settore dell’industria culturale creativa. Non ci sono imprese metalmeccaniche. L’industria culturale creativa è un etichetta molto ampia che raggruppa dagli architetti a chi si occupa di tecnologie innovative, a chi si occupa di pubblicità, quindi con uno spettro molto ampio di attività, e di codici ateco, però tutti riuniti attorno a questo unico settore.

So che è una domanda politica però te la faccio lo stesso: alle amministrative dell’anno prossimo il quartiere Giardino sarà sicuramente il fulcro principale della campagna elettorale dei contendenti maggiori che saranno il Pd e la Lega. Ti preoccupa un eventuale e possibile cambio dei vertici al governo della città?
Guarda, detto molto francamente, dal punto di vista imprenditoriale no, perché se anche si realizzasse una realtà distopica alla Philip K. Dick a Ferrara, senza voler fare riferimenti specifici, in senso molto scherzoso senza dare delle etichette di ‘cattivo’ a nessuno, le imprese di Grisù non dipendono da Grisù per stare in piedi; questo non è un incubatore di imprese che non hanno i soldi per pagarsi l’affitto. Vorrei che si capisse bene questa cosa. Chi viene qui deve avere della liquidità da investire, anziché avere un affitto dilatato nel tempo, devi avere 5/10/20/50mila euro da mettere sull’edificio subito. Questo vuol dire che sono imprese che hanno un minimo di maturità e che se domani Grisù dovesse chiudere perché arriva un sindaco che dice è una pagliacciata, noi prendiamo le nostre cose e andiamo a fare impresa altrove. Da questo punto di vista la preoccupazione è nulla, aldilà del fatto che fino al 2025 abbiamo un contratto che vincola l’amministrazione comunale, chiunque sia il sindaco. La preoccupazione, più che altro, è per la componente sociale. La formuletta che abbiamo messo in piedi, cioè imprese che rigenerano l’edificio, che abbassano i costi di gestione con i loro fondi e che quindi si aprono alla cittadinanza in forma di singoli o di aggregati di associazioni, è una ricetta che a noi piace e ci piacerebbe che rimanesse oltre al 2025 e prima del 2025, indipendentemente dall’amministrazione che arriva a governare la città.
Dal mio punto di vista a fare la differenza sono soprattutto le persone, le idee che hanno, e il modo in cui le portano avanti. Per cui indipendentemente dai colori e dalle etichette, per me conta molto la persona specifica che diventerà sindaco o assessore, e la sua volontà vera di portare avanti un progetto oppure di ostacolarlo.

Ti preoccupa che questa forte parte sociale del Grisù possa essere in qualche modo distorta dalla campagna elettorale?
È una questione più che altro di ego, ma la sostanza non cambia. Nel senso che noi siamo delle imprese che non dipendono dalla campagna elettorale, non stiamo in piedi grazie a dei fondi pubblici che rendono il progetto possibile, quindi alla fine è chiaro che essere coinvolti ci fa soffrire, ma dopo che abbiamo sofferto un po’, possiamo anche permetterci il lusso di lasciare che i contendenti litighino sui loro temi. Su questo vorrei essere veramente molto chiaro perché altrimenti diventa una farsa. Noi non siamo un partito politico. Non siamo un’associazione culturale. Ovviamente ognuno di noi ha delle opinioni politiche, ognuno di noi ha delle aspettative rispetto alla sua comunità, ma sono personali e noi in quanto imprese, non abbiamo nulla da perdere rispetto a qualsiasi tipo di cambio politico. Dopodiché, qui dentro ci sono 30 persone e, credimi, non tutti votano Pd. Quindi di fatto, anche da questo punto di vista, sono ipotesi piuttosto ridicole.

La demagogia sui fondi provinciali però è già partita.
Fa parte del gioco politico. Io mi occupo di comunicazione e quindi sono consapevole del fatto che quando ci sono delle campagne elettorali le parti politiche tra di loro si sbranano e non guardano in faccia nessuno. A noi ce n’è importa il giusto.
Poi ognuno di noi ha la sua opinione personale e io se mi devo togliere il cappellino di Grisù ed esprimermi come Massimo Marchetto, che non sarà candidato alle prossime elezioni, posso dirti francamente che sogno una comunità un po’ più armonica. Mi piacerebbe che si perdesse meno tempo ad accusarsi reciprocamente e che si recuperasse un senso di unità capace di spingere delle persone a passare del tempo insieme, a costruire progetti, a fare iniziative di qualsiasi tipo nel quartiere Giardino, indipendentemente da idee politiche, origine culturale o geografica.
È un punto di vista utopico se vuoi, però non credo che la microcriminalità si combatta con lo scontro tra le persone, tra destra e sinistra, tra Lega e Pd. Mi piacerebbe avere in questo quartiere dei residenti che, indipendente dai colori, si mettano a fare delle attività insieme per risolverli davvero i problemi.

E comunque siete l’esempio che è possibile fare impresa nel quartiere Giardino nonostante i problemi di microcriminalità.
Questo è quello che personalmente mi dispiace. Anziché valorizzare l’utilità delle singole esperienze, questo dibattito politico porta alla distruzione di queste, sulla base del principio che c’è sempre qualcosa di meglio che si potrebbe fare.

Pensi che, oltre a parlare sempre della negatività del quartiere, soprattutto sulla stampa, serva parlare delle vicende positive, come Grisù, per cambiare la percezione che si ha del quartiere oltre agli evidenti problemi?
A me l’uso del termine “percezione” non piace perché trovo che sia in qualche modo riduttivo rispetto a qualcosa che è profondo. Se non partiamo dal presupposto di cercare di voler capire che la percezione è quasi un termine tecnico per esperti di psicologia cognitiva, che ha l’effetto di sminuire quello che invece è qualcosa di reale. La paura è un sentimento che deve essere rispettato. Quindi a me l’uso della parola percezione non piace.
Posso raccontarti un singolo episodio. Quando abbiamo lanciato il bando ‘Social Challenges’, dai piani alti di Bruxelles, quando ho scelto come titolo la parola “sicurezza”, mi è arrivata una proposta di cambiare questa parola con “percezione dell’insicurezza”. Su questo ho fatto la mia microbattaglia, non perché sicurezza sia di destra e percezione dell’insicurezza sia di sinistra, ma semplicemente perché, per me, è necessario e importante partire dal rispetto delle emozioni delle persone, e quella della paura è una delle emozioni più potenti e può davvero fare la differenza nella qualità della vita di una città o di un quartiere. Cambiare il nome alla paura fa soltanto aumentare la stessa, perché le persone che provano quel sentimento si sentono in qualche modo sminuite, abbandonate, trattate come cittadini di serie B solo perché loro provano quell’emozione. Su questo ci tengo ad apporre i miei personali distinguo.
Sicuramente fare uscire qualche notizia positiva un effetto benefico ce l’ha, però credo che sia necessaria un’azione sinergica di tante cose diverse, non credo che un problema complesso si risolva con una formula, con la comunicazione o con le telecamere o con i cittadini che scendono per le vie e che occupano gli spazi con iniziative loro. È per questo che non mi piace il dibattito politico di oggi. Vedo parti contrapposte che non accettano di rendersi conto che bisognerebbe mettersi insieme a fare tutte queste cose.
Se vuoi creare una città migliore devi investire su tutto. Sono tematiche molto importanti. Trovo imbarazzante che se si tratta di investire soldi su un edificio pubblico o una strada, tutti sono d’accordo, mentre se si tratta di investire sulla qualità della vita che è qualcosa di più complesso ma anche più importante in un certo senso, non ci si riesca mai a mettere d’accordo su nulla, e ognuno porta avanti solo la sua formuletta speciale, individuale, personale. Questo lo trovo veramente uno dei limiti della nostra comunità attuale.

I problemi che avete nel consorzio dipendono in qualche modo da ciò che succede nel quartiere?
In realtà i problemi delle imprese di Grisù non sono dovuti a Grisù. Francamente potremmo fare impresa qui come a 5 o 50 km da qui, non cambierebbe molto. Nel senso che i nostri problemi sono quelli tipici del nostro settore, quello culturale-creativo, che è caratterizzato da un altissimo livello di frammentazione. Se vogliamo tornare al ragionamento imprenditoriale qual è la cosa veramente interessante? È la possibilità di creare un consorzio che attiva delle micro-filiere. Il nostro settore è molto frammentato. Le micro imprese, a livello europeo, sotto i 10 dipendenti, di fatto costituiscono un comparto che è più importante di quello automobilistico. Il paradosso è che ci sono più addetti in Europa all’industria culturale-creativa che alla costruzione di automobili, però l’industria automobilistica è potentissima, come lobby o come capacità di imporre le sue regole al mercato o imporre la sua attenzione e i suoi interessi nei confronti del legislatore, mentre l’industria culturale-creativa, essendo altamente frammentata, ha talmente tanti players che alla fine la gente non sa nemmeno che esista. Se tu fermi una persona qualsiasi per strada e gli dici “sai cos’è l’industria culturale-creativa?” nessuno sarà in grado di darti una risposta. Se invece chiedi che cosa sia l’industria automobilistica chiunque saprà dirtelo.
Quindi il problema di queste industrie è la frammentazione, che non è dovuta al fatto che noi non abbiamo i soldi per comprarci il capannone e farci l’azienda grande, è una cosa intrinseca al concetto di creatività. Un imprenditore non può comprare un capannone di 1000 mq e riempirlo di decine di creativi pagandoli per 20 anni per fare tutti i giorni la stessa cosa, la creatività è una cosa diversa. È un mercato che per dare risposte efficaci ha bisogno di essere fluido e ‘auto-rimodulante’, non saprei come altro dire. La creatività non puoi cristallizzarla in forme di impresa statiche nel tempo, quindi va da sé che il consorzio Factory Grisù in realtà è un tentativo di costruire nel periodo a lungo termine una risposta a questa caratteristica strutturale del mercato.

Quindi i problemi del quartiere Giardino non vi toccano?
Influiscono all’umore degli imprenditori che sono persone come tutte le altre e che quindi si vedono sbattuti su un giornale come degli approfittatori, anziché come della gente che sta cercando di investire energia e soldi per obbiettivi che sono anche della collettività. È una sofferenza psicologica e morale che tutti noi ci portiamo dentro quando ci vediamo trascinati in diatribe di veramente bassissimo spessore a volte.

Ultima domanda: il futuro del Grisù come lo vedi?
Noi abbiamo un contratto in scadenza, nel 2025. Grisù è come se fosse un esperimento. Questo è un grosso limite della pubblica amministrazione italiana, che a volte è disponibile a fare esperimenti, però quando questi funzionano, anziché metterli a sistema, trova mille motivi per non consolidare un’esperienza positiva. Se parlerete a tutti i futuri candidati alle prossime elezioni, anziché porre il problema di come smantellare Grisù o no, ponetegli il problema di come consolidare le esperienze positive e renderle più durature nel tempo, perché è giusto sperimentare e non c’è niente di meglio delle imprese creative, che sono cosi fluide, per farlo. Però poi bisognerebbe avere il coraggio di guardare oltre a una o due legislature o tornate amministrative. Bisogna avere il coraggio di pensare a progetti che durino 20 anni anche se noi non saremmo più sindaci, presidenti della provincia, assessori.
Su questo, purtroppo, la politica italiana è molto arretrata.

Comunicato Regione: Sport e turismo

Corsini: “Interruzione AVP501, eventuali responsabilità in capo agli organizzatori. Non un euro di fondi regionali è stato dato, né verrà erogato”

“Verificheremo quanto accaduto e valuteremo ogni altra possibile azione. A Rainieri (LN) ricordo che i grandi eventi sportivi previsti in queste settimane, a partire dalle ‘Olimpiadi’ del Coni per under 14, porteranno oltre 400mila presenze turistiche in Emilia-Romagna. Noi continuiamo a lavorare per la valorizzazione dei nostri territori”

Bologna – “Ci dispiace che, per decisione degli organizzatori, da cui dipendono le eventuali responsabilità, la competizione sia stata interrotta. In primo luogo per gli atleti e per tutti coloro che avevano aderito. Deve essere altrettanto chiaro che non un euro di fondi regionali è stato dato, né sarà erogato. Con i nostri uffici verificheremo tutto quanto accaduto e valuteremo ogni altra possibile azione quando saremo in possesso di dati certi”.
Così l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, dopo la decisione assunta dagli organizzatori – l’ASD Lupi d’Appennino – di chiudere l’Endurance trail AVP501, competizione di resistenza podistica che si doveva svolgere lungo l’Alta Via dei Parchi, per “problemi legati a manomissioni della tracciatura di percorso”, come si legge dalla loro pagina Facebook.
Rispetto alle accuse lanciate dal vicepresidente dell’Assemblea legislativa, Fabio Rainieri (LN), “gli voglio ricordare che proprio oggi abbiamo presentato un grande evento sportivo, le ‘Olimpiadi’ per ragazzi under 14 del Coni, previste a Rimini, Ravenna e Forlì-Cesena dal 20 al 23 settembre, che insieme agli altri eventi sportivi previsti in queste settimane e mesi porteranno in Emilia-Romagna oltre 400mila presenze turistiche. Noi- chiude l’assessore- continuiamo a lavorare per la valorizzazione dei nostri territori”.

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Parcheggio Ospedale di Cona

Il Sindaco e Presidente della Provincia Tiziano Tagliani insieme al Sindaco di Copparo e Presidente Unione Comuni Terre e Fiumi Nicola Rossi unitamente al presidente della Ctss esprimono soddisfazione per la conferma della Regione Emilia Romagna allo stop al pagamento della sosta al parcheggio dell’Ospedale di Cona.
“Consapevoli della complessità della gestione di Cona si apprezza lo sforzo della Regione che ha mantenuto la promessa – ha dichiarato Tagliani- nel garantire il proprio impegno a trovare una soluzione al problema dell’accessibilita dell’ospedale.” “É un segnale forte – continua Nicola Rossi- che dovrà essere seguito con attenzione quotidiana, considerando che l’Ospedale di Cona é centrale ma complementare a tutto il sistema ferrarese dagli ospedali sino agli interventi domiciliari”.
Concludono Tagliani e Rossi :” La sinergia tra istituzioni locali e sanitarie,che si concretizza nella Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria, è l’ unica via che permettere, insieme alla Regione, di raggiungere quegli obiettivi già condivisi e certificati, sempre attenti alla salvaguardia dei servizi e della centralità del cittadino paziente e/o del congiunto”

Dott.ssa Anna Rosa Fava Portavoce del Sindaco di Ferrara

Obesità infantile: Unisalute lancia il messaggio: “la salute si impara da piccoli”

Sabato 8 settembre a Bologna il convegno nazionale
aperto al pubblico

La Compagnia del Gruppo Unipol, già leader nell’assicurazione sanitaria, lo diventa anche nella prevenzione dell’obesità infantile e nella promozione dei corretti stili di vita per crescere in salute.
Un convegno nazionale sul tema, il prossimo 8 settembre a Bologna, con professori universitari, medici ed esperti del settore.

Secondo una recente mappatura realizzata dal Joint Research Centre della Commissione Europea il 31% dei bambini italiani soffre di obesità, dato confermato anche dai risultati del WHO Childhood Obesity Surveillance Initiative (COSI), che ci ha inseriti all’ultimo posto col 21% di bambini obesi o in sovrappeso, pari a uno su cinque. Non va meglio in Europa dove su 9 Paesi è obeso 1 bambino su 3. Uno scenario preoccupante che ha portato l’Organizzazione Mondiale della Sanità a definire l’obesità infantile come uno dei problemi di salute pubblica più gravi del ventunesimo secolo. Ciò che emerge è la mancanza di una corretta educazione alimentare infantile. È dunque evidente come sia fondamentale sensibilizzare, promuovere la prevenzione e contrastare le gravi conseguenze dell’obesità: per questo UniSalute, società del Gruppo Unipol specializzata in assicurazione sanitaria, grazie alla propria specializzazione, si occupa da tempo di prevenzione primaria incentivando una sana alimentazione e l’attività fisica sin dall’infanzia al fine di prevenire il sovrappeso e l’obesità attraverso servizi e iniziative specifiche e coperture sanitarie ad hoc per la famiglia.

UniSalute infatti si fa promotore della diffusione di un progetto di sensibilizzazione ad ampio raggio a dimostrazione dell’importanza del tema e della particolare attenzione dell’azienda, organizzando, sabato 8 settembre 2018 a Bologna (Oratorio di San Filippo Neri, dalle ore 16.00 alle 18.00), con il Patrocinio del Comune di Bologna, un convegno nazionale aperto al pubblico, dal titolo LA SALUTE SI IMPARA DA PICCOLI. Corretti stili di vita per #CrescereInSalute. Un’occasione per ascoltare alcuni tra i maggiori esperti e accademici che lavorano nel campo dell’infanzia, che esamineranno gli ultimi dati forniti dalla ricerca NOMISMA che, con il supporto di UniSalute, ha avviato GENZ Monitor, osservatorio che ha analizzato gli stili di vita dei giovani di età compresa tra i 6 e i 19 anni in tutta Italia, attraverso la valutazione dei comportamenti alimentari, dell’utilizzo del tempo libero e della sensibilità che manifestano nei confronti dell’ambiente. Anche alla luce di questi dati, durante il convegno medici ed esperti illustreranno gli strumenti per prevenire l’insorgere dell’obesità o curarla al meglio e per combattere le cattive abitudini alimentari e la vita sedentaria dei più giovani.

La scelta di aprire le porte del “simposio” al pubblico testimonia la costante attenzione della società nella promozione di un corretto stile di vita. “Questo momento di incontro e confronto ci consente di poter diffondere con grande forza, anche tra i giovanissimi, la cultura di un corretto stile di vita, fatto di alimentazione sana e movimento – ha dichiarato Fiammetta Fabris, Amministratore Delegato di UniSalute – e si inserisce tra le tante azioni che da anni sviluppiamo per favorire buone abitudini di vita per le famiglie. Educare ed informare alla prevenzione significa sensibilizzare al fatto che le scelte che caratterizzano le nostre abitudini quotidiane, fin dall’infanzia, incidono sullo sviluppo di numerose malattie nel futuro.”

Ad informare e confrontarsi sul focus saranno:
Marco Bianchi PREVENZIONE A TAVOLA TRA GUSTO E SCIENZA
Divulgatore scientifico per Fondazione Umberto Veronesi e Food Mentor. Promuove i fattori protettivi della dieta e le regole della buona alimentazione attraverso consigli gastronomici che aiutano a prevenire le patologie più comuni. Per FoxLife ha condotto due docu-reality: Aiuto, stiamo ingrassando! e Tesoro, salviamo i ragazzi! sulla sana alimentazione e i corretti stili di vita di bambini e adulti.
Prof. Andrea Pession CAUSE E CONSEGUENZE DI SOVRAPPESO E OBESITA’ IN ETA’ PEDIATRICA: L’IMPORTANZA DI UNA CORRETTA PREVENZIONE
Professore ordinario Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Università di Bologna Settore scientifico disciplinare: PEDIATRIA GENERALE E SPECIALISTICA Direttore Responsabile Pediatria Policlinico Sant’Orsola Malpighi Bologna Direttore Centro Interdipartimentale di Ricerche sul Cancro “Giorgio Prodi” (CIRC).
Prof. Emilio Franzoni – LA DIETA PSICOLOGICA: L’IMPORTANZA DELLA RELAZIONE IN FAMIGLIA
Professore associato confermato Università di Bologna
Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche
Direttore Responsabile neuropsichiatria infantile Policlinico Sant’Orsola Malpighi Bologna NEUROPSICHIATRIA INFANTILE (Bulimia e anoressia).

Prof. Sergio Pecorelli I PRIMI 1000 GIORNI DI VITA, DALLA GRAVIDANZA AI DUE ANNI: PERCHÉ SONO FONDAMENTALI PER LO SVILUPPO E IL BENESSERE PSICO-FISICO DEL BAMBINO.
Già Rettore dell’Università di Brescia, Presidente della Giovanni Lorenzini Medical Foundation (Houston, USA).
Silvia Zucconi GENERAZIONE Z MONITOR: ALIMENTAZIONE, SALUTE E SPORT
Responsabile MARKET INTELLIGENCE di Nomisma SpA che anticiperà i primi dati di un’importante ricerca condotta nelle scuole italiane primarie e secondarie di primo e secondo grado, finalizzata ad analizzare gli stili di vita dei giovani studenti.

Introdurrà gli interventi Fiammetta Fabris che illustrerà come UniSalute SpA, da sempre attenta alla promozione dei corretti stili di vita come forma di prevenzione primaria, abbia progettato una serie di servizi, iniziative e coperture sanitarie ad hoc per la famiglia a partire appunto da l’ultima polizza nata, “UniSalute Protezione Famiglia Ragazzi”, che integra infatti l’assistenza pediatrica con consulti specialistici e con un percorso di rieducazione al benessere divertente e semplice da seguire.

Per partecipare all’incontro gratuito è necessario iscriversi sul sito www.convegnounisalute.it.
Il convegno sarà trasmesso anche in diretta streaming sulla pagina Facebook dedicata all’evento (https://www.facebook.com/events/239193050190926/?active_tab=about)
È possibile inviare le domande per i relatori attraverso la landing del convegno, la pagina Facebook o tramite Twitter usando l’hashtag #CrescereInSalute
convegnounisalute.it

Ma sono tante le proposte di UniSalute dedicate al tema della prevenzione dell’obesità infantile, a partire da UniSalute Junior, ultima arrivata, un’App, gratuita e disponibile a tutti, realizzata in collaborazione con Disney, ispirata proprio ai personaggi dei film di animazione più famosi, nata con l’intento di veicolare un messaggio “salutare” divertendosi. Sfruttando un approccio ludico, attraverso le parole dei protagonisti dei cartoni animati e di qualche gioco, l’App mostra ai bambini l’importanza di uno stile di vita sano seguito in maniera divertente.

Protezione Famiglia (4-18 anni) è una formula assicurativa personalizzata sulle esigenze della singola famiglia e in particolare dei più piccoli, che prevede attività di prevenzione, monitoraggio e supporto nell’alimentazione, nello sport e nel corretto stile di vita. Perché la salute è un percorso che può e deve essere intrapreso già dai primi anni di vita con l’aiuto della famiglia e di consulenti esperti. La formula prevede programmi personalizzati realizzati dai medici UniSalute, il rimborso delle spese per la visita medica per l’idoneità sportiva e per i trattamenti fisioterapici in caso di infortunio. Inoltre fornisce il servizio “il pediatra risponde”, una consulenza diretta sulle problematiche di ogni caso specifico.

blogunisalute.it
www.unisalute.it

UniSalute
UniSalute è la prima assicurazione sanitaria in Italia per numero di clienti gestiti. Si prende cura ogni giorno della salute di 7 milioni di persone provenienti dalle più grandi aziende italiane, dai Fondi sanitari di categoria e dalle Casse professionali.
È l’unica compagnia in Italia che si dedica da più di 20 anni esclusivamente alla protezione della salute e offre piani sanitari personalizzati e integrati con un’ampia gamma di servizi per rispondere nel modo più efficace ai diversi bisogni di protezione per le aziende di ogni dimensione e tipo.
Garantisce ai propri assistiti l’accesso in tempi rapidi alle migliori strutture sanitarie in Italia e all’estero tra cui ospedali, case di cura, poliambulatori, centri diagnostici e fisioterapici, studi odontoiatrici e di psicoterapia, operatori socio assistenziali anche a domicilio e veterinari. Monitora costantemente la qualità proprio network di migliaia di strutture: 9 clienti su 10 consigliano la struttura in cui hanno effettuato le cure.
Nel 2016 UniSalute ha fondato SiSalute, divisione di UniSalute Servizi, per la gestione e la commercializzazione di servizi sanitari non assicurativi per rispondere alle nuove esigenze di welfare aziendale e per offrire nuovi strumenti di protezione della salute accessibili anche dai singoli individui.
A conferma degli elevati standard nella gestione del servizio per clienti e partner, UniSalute ha ottenuto la Certificazione UNI EN ISO 9001:2015.
Fondata dal Gruppo Unipol nel 1995, è l’operatore di riferimento nel mercato della sanità integrativa italiana.
www.unisalute.it

Da: Ufficio Stampa NOETICA

Camminata del Piccolo Lettore

Si svolgerà domenica 21 ottobre, lungo le mura di Ferrra “La Camminata del Piccolo Lettore”. Si tratta di una camminata non competitiva il cuo scopo è quello di raccogliere libri da donare alla Biblioteca Blù del Reparto di Pediatria dell’Ospedale Sant’Anna a Cona.
Ad ogni partecipante viene richiesto di portare un libro per bimbi o ragazzi con una propria dedica.
La camminata, inoltre, è dedicata al piccolo Filippo Partigiani, giovanissimo tamburino della Contrada Borgo San Luca, recentemente scomparso a seguito di un incidente stradale.
Per informazioni ed iscrizioni basta visitare la pagina facebook dell’evento.

Da: Dream Life

Comunicato Regione: Sport

Dall’atletica al volley, dal kayak alla ruzzola: in Emilia-Romagna le ‘Olimpiadi’ italiane del Coni per ragazzi: dal 20 al 23 settembre, migliaia di atleti under 14 in gara a Rimini, Ravenna e Forlì-Cesena

Il presidente Bonaccini: Sport e turismo un binomio vincente, assieme alla salute dei ragazzi che praticano attività motoria. L’assessore Corsini: “Lo sport, asset fondamentale del turismo dell’Emilia-Romagna, porta in Riviera 400mila persone da agosto a settembre”. Competizioni anche a San Marino per la quinta edizione della manifestazione sportiva, al chiuso e all’aria aperta, quest’anno “Trofeo Coni Kinder + Sport 2018”. 3300 atleti in 45 discipline, 207 dell’Emilia-Romagna. Previste per l’occasione 35.000 presenze sulla Riviera romagnola

Bologna – Al via le “Olimpiadi” italiane under 14 che per la prima volta si svolgeranno in Emilia-Romagna, dal 20 al 23 settembre. Si tratta della più grande manifestazione sportiva in Italia per questa categoria di ragazzi: sono coinvolti oltre 3.300 atleti in 320 gare, relative a 45 diverse discipline sportive, con 35 federazioni e 10 discipline associate.

Le competizioni, di quello che ufficialmente è il Trofeo Coni Kinder + Sport 2018 con la presenza di giovani di tutte le regioni italiane, toccheranno le province di Rimini, Ravenna e Forlì-Cesena, più San Marino. Oltre agli atleti italiani, saranno presenti due delegazioni estere, dalla Svizzera e dal Canada. Sono inoltre attesi un migliaio di tecnici e circa 5.000 persone tra genitori, dirigenti e appassionati. L’organizzazione coinvolge anche oltre 300 volontari.

“Siamo particolarmente orgogliosi di ospitare in Emilia-Romagna un’altra importante iniziativa per lo sport e il territorio- afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini,presentando l’iniziativa nella sede dell’amministrazione regionale, a Bologna-. Sport e turismo compongono un binomio vincente, che stiamo cercando di rafforzare sempre di più. In particolare, queste ‘Olimpiadi’ giovanili del Coni ci permettono di dare spazio allo sport dei ragazzi, fatto di agonismo e, soprattutto, di sogni e speranze, oltre che magari di futuri campioni, e di ospitare anche famiglie e amici provenienti da tutta Italia e dall’estero, valorizzando l’attrattività del nostro territorio. Il tutto sotto l’egida del Coni e dei suoi valori positivi, affidati al miglior spirito sportivo, di competizione sana e aggregativa. La Regione ha investito molto in questa legislatura sullo sport e sullo sport per i giovani, come dimostrano i 35 milioni di euro destinati all’impiantistica sportiva e che rendono ora possibile in 120 Comuni, da Piacenza a Rimini, una grande operazione di ristrutturazione o costruzione di campi da gioco, palestre, piscine e impianti per tutte le discipline”.

“Lo sport è diventato un asset fondamentale del turismo dell’Emilia-Romagna – sottolinea l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini- e ha un ruolo importante anche nei dati positivi di presenze turistiche di quest’anno, che diffonderemo a breve. In Romagna tra agosto e settembre si stima infatti che i grandi eventi sportivi possano generare 400 mila presenze turistiche, di cui 35 mila solo dal Torneo Coni. Sempre di più il turismo della nostra regione coniuga la capacità di accoglienza, grazie alla rete degli operatori che da sempre caratterizza la Riviera romagnola, con strutture e impianti in grado di valorizzare importanti eventi sportivi come questo, ormai definito a ragione l’Olimpiade italiana under 14 per la straordinaria partecipazione di atlete e atleti da tutt’Italia e dall’estero. Lo sport puo’ essere quindi un volano per aumentare la competitività dei servizi. Per questo Davide Cassani, nominato recentemente direttore di Apt, sta predisponendo una “Business Unit” dedicata allo sport, che porterà in regione eventi di una certa rilevanza”.

Presente all’incontro anche l’assessore allo sport del Comune di Rimini Gianluca Brasini, già atleta azzurro della pallamano, che ha definito “decisiva e non casuale la scelta di Rimini e delle città limitrofi come sede della manifestazione sportiva, per l’ampia ricettività e per il numero e la qualità degli impianti presenti nel territorio”. L’assessore ha ricordato che le città dell’Emilia-Romagna primeggiano infatti a livello nazionale per sportività ed eventi.

Il grande torneo, giunto alla quinta edizione, si è svolto precedentemente a Caserta, Lignano Sabbiadoro, Cagliari e Senigallia.

Gli impianti coinvolti: anche parchi e invasi d’acqua

I ragazzi, che arriveranno da tutte le regioni e province autonome, saranno accolti in 36 impianti sportivi, oltre a quelli naturali, presenti nelle città della Riviera romagnola. Le competizioni di ruzzola, tiro con l’arco, ciclismo, baseball e agility-dog si svolgeranno al parco 25 Aprile di Rimini; nell’attigua area del parcheggio Tiberio sarà allestita la parete di arrampicata; sulla spiaggia libera si svolgeranno le gare di beach bocce e di triathlon; nell’invaso di Tiberio le competizioni di canoa kayak, motonautica e rafting e nelle acque davanti al Circolo nautico, le gare di vela. Nel centro storico, in piazza Cavour, prenderà vita l’orienteering. Il tiro a volo, invece, cambierà nazione, visto che si svolgerà presso l’impianto di Serravalle a San Marino.

Le gare, dunque, si svolgeranno non solo negli impianti e palestre del territorio ma anche in luoghi naturali poiché, se è vero che l’agonismo e la competizione sono sempre presenti, l’obiettivo è quello di dare ai ragazzi un’esperienza di vita da ricordare. Per questo la cerimonia d’apertura del giovedì sera, dalle ore 19 alle 21 al ponte Tiberio a Rimini e quella di chiusura del sabato sera, che prevederà anche la premiazione della regione vincente, avranno l’obiettivo di creare un clima di aggregazione e sano divertimento tra ragazzi che provengono da ogni parte del Paese.

Week end 20-22 settembre: tante iniziative per un forte connubio tra sport e turismo

Per Rimini e i comuni limitrofi sarà l’occasione per allungare di un altro weekend l’estate già piena, che vedrà contemporaneamente presente, nel raggio di pochi chilometri, anche la tappa mondiale dell’Ironman di triathlon a Cervia e la Gran fondo di ciclismo organizzata a Cesenatico da Davide Cassani. A gestire questo evento, che si svolge grazie alla collaborazione del Coni nazionale e della Regione Emilia-Romagna, sarà il Coni dell’Emilia-Romagna, che dall’inizio del 2018 è impegnato affinché il Trofeo Coni possa rimanere nella memoria dei ragazzi, delle ragazze e delle loro famiglie. Saranno decine e decine i pullman per gli spostamenti dei ragazzi. L’evento è realizzabile grazie alla unitarietà di intenti e sforzo organizzativo da parte di tutte le istituzioni: dal Comune alla Questura, dalla Prefettura alle Forze dell’Ordine, dal 118 per la sicurezza sanitaria alle Federazioni sportive che hanno operato in autonomia per le singole manifestazioni, ma all’interno di un regolamento comune.
Per quanto riguarda il Coni dell’Emilia-Romagna, la manifestazione ha impegnato per nove mesi tutti i dipendenti e i Coni Point, in un lavoro che in futuro potrà portare solo effetti positivi grazie all’unità di intenti creatasi attorno all’evento.

“A due settimane dall’evento tutto è ormai pronto- commenta il presidente del Coni dell’Emilia-Romagna, Umberto Suprani-. Si tratta di una notevole sfida organizzativa, e grazie all’impegno di tutti i dipendenti e volontari, stiamo unendo i tasselli affinché la manifestazione possa svolgersi nel migliore dei modi. L’obiettivo è che le migliaia di giovani atleti che arriveranno a Rimini possano tornare nelle loro case con la memoria di un bellissimo momento di sport, avendo conosciuto nuovi amici e realizzato quella aggregazione che è il vero obiettivo del Trofeo Coni, ovvero aiutare i ragazzi a praticare le proprie discipline con la consapevolezza che la prestazione arriva solo se c’è la gioia e il piacere di giocare in maniera sana, leale e pulita. Fin da ora vogliamo ringraziare tutte le istituzioni, i nostri partner e soprattutto tutti i volontari per la preziosa e indispensabile collaborazione”.

La delegazione dell’Emilia-Romagna

“Saranno 207 i ragazzi dell’Emilia-Romagna che parteciperanno al Trofeo Coni in 45 discipline- ha illustrato Stefano Galetti, delegato del Coni Point di Bologna- mentre saranno 49 gli accompagnatori, per una delegazione di 256 persone. Sarà presente anche Claudia Subini del Coni Point di Ravenna. La provincia più rappresentata sarà Bologna con 45 atleti, quindi Modena (31), Reggio Emilia (28), Parma (26), Rimini (25), Forlì-Cesena (15), Ferrara (14), Ravenna (13), Piacenza (10)”.

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All’Ospedale di Cona il parcheggio rimarrà gratis. Soddisfazione di Calvano e Zappaterra

All’ospedale di Cona non si pagherà il parcheggio. La notizia arriva dalla Regione Emilia-Romagna che è riuscita, anche dopo le sollecitazioni dei consiglieri ferraresi Paolo Calvano e Marcella Zappaterra, ad ottenere la sospensione dell’avvio della sosta a pagamento, prevista dal 15 settembre. Il Consorzio Proge.Este, che ha in gestione il servizio, ha accolto la richiesta e non verrà richiesto nessun ticket.

«Fin da subito ci siamo impegnati, insieme al Presidente Stefano Bonaccini e all’Assessore Sergio Venturi, ad ascoltare le esigenze delle comunità, per le quali il pagamento del parcheggio presso l’ospedale di Cona avrebbe rappresentato un problema che non favoriva l’accessibilità alla struttura sanitaria – spiegano Calvano e Zappaterra –. La sospensione del ticket per la sosta è un risultato positivo che accoglie le istanze dei cittadini e degli amministratori locali e che rappresenta senza dubbio una buona notizia per la sanità ferrarese. L’accessibilità alle strutture sanitarie non deve rappresentare una difficoltà. Il parcheggio rimarrà pertanto gratuito, almeno fino a quando sarà realizzata la metropolitana di superficie che migliorerà i collegamenti tra la città e la struttura ospedaliera».

Ufficio Stampa Gruppo Partito Democratico – Assemblea Legislativa Emilia-Romagna

Comunicato Regione: Sanità

Ospedale di Cona (Fe): la Regione ottiene lo stop al pagamento della sosta, già prevista a partire dal 15 settembre. Il presidente Bonaccini: “Avevamo garantito il nostro impegno per trovare una soluzione al problema e così è stato. Ascoltate le esigenze dei cittadini e del territorio”

Accolta dal consorzio Prog.Este la richiesta dell’assessore Venturi: “Con le altre istituzioni abbiamo condiviso l’esigenza di favorire l’accessibilità dell’ospedale, assicurando che la Regione avrebbe fatto la propria parte. Soddisfatti perché la nostra proposta è stata accettata”

Bologna – Parcheggi gratuiti all’ospedale di Cona, nel ferrarese: la richiesta della Regione Emilia-Romagna di sospendere l’avvio della sosta a pagamento, prevista dal 15 settembre, è stata infatti accolta dal Consorzio Prog.Este, che ha in gestione il servizio. Niente ticket, dunque, almeno fino a quando sarà realizzata la metropolitana di superficie che migliorerà i collegamenti tra la città e la struttura ospedaliera.

“Ci eravamo direttamente impegnati a salvaguardare le esigenze dei cittadini e del territorio- commenta il presidente della Regione, Stefano Bonaccini- consapevoli che l’introduzione di un ticket per la sosta avrebbe rappresentato per pazienti e familiari un problema serio. Dopo aver ascoltato, e compreso, le preoccupazioni della popolazione, ci siamo messi al lavoro per trovare una soluzione, e così è stato. Un risultato di cui siamo soddisfatti e una buona notizia per la sanità e il territorio ferrarese. In particolare- prosegue il presidente- abbiamo voluto che non vi fossero ragioni che potessero rendere difficoltoso l’accesso a un ospedale e a una struttura sanitaria di riferimento per una vasta area territoriale”.

Parole di soddisfazione anche dall’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, che aveva già espresso rassicurazioni in questo senso: “Ci siamo fatti garanti della tutela dei cittadini rispetto alle loro motivate preoccupazioni- sottolinea Venturi-, e la società ha capito. Avevamo condiviso con le altre istituzioni l’esigenza di favorire l’accessibilità dell’ospedale, e assicurato che la Regione era pronta a fare la propria parte. Così è stato e la nostra richiesta è stata accolta grazie alla disponibilità del Consorzio Prog.Este”.

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Comunicato Regione: Turismo

Più arrivi e presenze in Riviera: oltre 34 milioni di presenze da maggio ad agosto (+1,5% nelle proiezioni sul 2017). E nei primi 7 mesi in crescita anche in tutti gli altri comparti, Appennino, Città d’arte, terme e altre località

L’assessore Corsini: “Anche per quest’anno la Riviera registra ottimi risultati, nonostante il meteo”. Le proiezioni sui dati dell’estate e l’andamento gennaio-luglio dell’Osservatorio turistico regionale di Unioncamere elaborati da Trademark Italia

Bologna- Proiezioni positive per l’estate 2018 (maggio-agosto) per la Riviera nonostante il meteo non certo favorevole rispetto all’estate di pieno sole dello scorso anno. E dati in crescita anche nei primi 7 mesi dell’anno per tutti i comparti turistici dell’Emilia-Romagna sia per quanto riguarda gli arrivi che le presenze.
Secondo i dati provvisori dell’Osservatorio turistico regionale di Unioncamere elaborati da Trademark Italia, il movimento turistico nella Riviera dell’Emilia-Romagna nel periodo maggio-agosto registra, infatti, un incremento degli arrivi del +1,8%, con oltre 5 milioni di turisti, e delle presenze del +1,5%, che salgono a oltre 34 milioni. In crescita sia la componente nazionale (+1,3% di arrivi e +0,9% di presenze) che quella internazionale (+4,1% di arrivi e +3,8% di presenze).

In generale l’industria turistica regionale chiude i primi sette mesi dell’anno con quasi 30,5 milioni di presenze, in aumento del +4,3% rispetto ai circa 29 milioni registrati nel 2017. Gli arrivi turistici sfiorano i 7,8 milioni, con un +5,9% rispetto ai circa 7,4 milioni dello scorso anno. Per quanto riguarda le provenienze, è positivo il saldo rispetto al 2017 (+5,9% di arrivi e +4,3% di presenze) con una crescita sia dei turisti italiani (+5,0% di arrivi e +3,4% di presenze) che stranieri (+8,4% di arrivi e +6,7% di presenze).

“Anche per quest’anno la Riviera registra ottimi risultati-afferma l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini-, nonostante il maltempo che quest’anno ha diminuito week end e giornate godibili, rispetto all’eccezionalità del bel tempo continuo che abbiamo avuto lo scorso. Al momento i dati previsionali sono buoni, ma potremo vedere più avanti, a inizio ottobre, com’è andata veramente e capire anche quanto hanno inciso gli importanti eventi sportivi che abbiamo ospitato e ospiteremo a breve. Siamo comunque di fronte a una ottima performance turistica- prosegue l’assessore-. Nel 2017 abbiamo raggiunto uno degli obiettivi strategici di questa legislatura, con l’industria turistica che ha superato la soglia del 10% del valore del pil regionale grazie anche agli investimenti e al sostegno che abbiamo dato a questo settore che rappresenta per noi una fondamentale opportunità di crescita e sviluppo di tutto il territorio regionale. La direzione è quella giusta- conclude Corsini- e continueremo a lavorare, insieme alle istituzioni, alle associazioni di categoria e ai privati, per consolidare e migliorare i risultati raggiunti e conquistare nuove fette di mercato”.

I primi sette mesi del 2018 comparto per comparto
Crescono i numeri della Riviera dell’Emilia-Romagna anche nel periodo gennaio-luglio 2018, con un +2,2% degli arrivi e un +1,9% delle presenze. Aumenta sia la componente nazionale (+1,7% di arrivi e +1,1% di presenze) che internazionale (+4,1% di arrivi e +4,3% di presenze) della domanda.

Il bilancio del periodo gennaio-luglio 2018 nelle maggiori Città d’arte e d’affari dell’Emilia-Romagna presenta un incremento del +11,2% degli arrivi e del +9,6% delle presenze. In crescita sia la clientela italiana (+11,4% degli arrivi e +8,8% delle presenze) che quella internazionale (+10,9% di arrivi e +10,8% di presenze). L’aeroporto Marconi di Bologna è tra i protagonisti della performance turistica internazionale nella regione, con 4.870.788 passeggeri alla fine di luglio, in crescita del +4,5% sul 2017.

Sette mesi positivi anche per l’Appennino, con una crescita del +3,5% degli arrivi e del +6,8% delle presenze. In aumento la clientela italiana (+1,2% di arrivi e +5,4% di presenze), ma ancor più quella internazionale (+14,7% di arrivi e +13,1% di presenze) a conferma di una crescente attrattività del territorio in chiave ambientale-naturale e sportiva.

Registra un buon incremento anche l’offerta termale dell’Emilia-Romagna, con gli arrivi al +16,7% e le presenze al +8,1% nelle strutture ricettive. Da un lato la clientela italiana conferma l’apprezzamento dell’offerta termale regionale (+16,9% di arrivi e +5,8% di presenze) soprattutto delle proposte di benessere e wellness, dall’altro tornano i turisti internazionali (+16,3% di arrivi e +18,5% di presenze) dopo la forte flessione registrata nel 2017.

Primi sette mesi del 2018 in crescita anche nel comparto altre località dell’Emilia-Romagna che registrano un incremento sia degli arrivi (+9,4%) sia delle presenze (+13,7%) nelle strutture ricettive. In aumento sia la clientela italiana (+7,9% di arrivi e +14,9% di presenze) che quella internazionale (+12,4% di arrivi e +10,7% di presenze).

La raccolta dei dati
Il movimento turistico nelle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere dell’Emilia-Romagna viene rilevato dall’Osservatorio turistico regionale di Unioncamere ed elaborato da Trademark Italia. La metodologia prevede la rivalutazione periodica delle statistiche ufficiali oltre che stime e proiezioni attraverso indicazioni fornite sia da un panel di oltre 1.300 operatori di tutti i comparti dell’offerta turistica regionale sia da riscontri indiretti, come le uscite ai caselli autostradali, gli arrivi aeroportuali, i movimenti ferroviari, le vendite di prodotti alimentari e bevande per l’industria dell’ospitalità, i consumi di energia elettrica e acqua e la raccolta di rifiuti.

Schede tecniche

Allegato tecnico

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Comunicato Regione: Ex Bredamenarini

Costi: “Comprensibili le ragioni di lavoratori e sindacati di manifestare a Roma di fronte al silenzio del ministro. Ma se ognuno fa la propria parte la soluzione è possibile. La Regione è pronta”

L’assessore regionale: “Il tempo è ormai scaduto: senza un tempestivo impegno finanziario da parte del socio pubblico di Industria Italiana Autobus, anche sotto forma di prestito, i rischi sono enormi. Venga subito riconvocato il tavolo ministeriale”

Bologna – “Comprendo pienamente le ragioni che hanno portato i lavoratori di Industria Italiana Autobus con le loro organizzazioni sindacali a decidere di manifestare domani davanti alla sede del Ministero dello Sviluppo economico tutta la loro amarezza e preoccupazione per il silenzio ricevuto dal ministro alla richiesta urgentissima di convocazione delle parti”. E’ quanto afferma l’assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi. “Sono le stesse preoccupazioni che hanno spinto il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, a richiedere formalmente, come istituzione regionale, la convocazione del tavolo ministeriale dopo l’incontro che abbiamo avuto in fabbrica con i lavoratori e i rappresentanti sindacali una settimana fa”, sottolinea.

“Agli impegni annunciati dal ministro appena dopo il suo insediamento, hanno fatto seguito un continuo rinvio e un atteggiamento di indifferenza nei confronti delle istituzioni e dei sindacati. Un atteggiamento inaccettabile- prosegue l’assessore- e soprattutto controproducente, che inasprisce il confronto e crea sfiducia fra le parti, quando invece servirebbe l’umiltà di confrontarsi per cercare la migliore soluzione possibile per garantire continuità produttiva e occupazionale allo stabilimento bolognese ex Bredamenarini, come a quello avellinese, per sostenere un settore strategico per il nostro Paese: la progettazione e costruzione di mezzi di trasporto moderni e ambientalmente sostenibili, in grado di rinnovare il sistema del trasporto pubblico locale anche grazie alle risorse nazionali e regionali già stanziate”.

“Il tempo è ormai scaduto: di fronte a questa emergenza si rende quindi necessaria una soluzione immediata, a partire da un tempestivo impegno finanziario da parte del socio pubblico di IIA, anche sotto forma di prestito, come sollecitato dalle stesse organizzazioni sindacali, in mancanza del quale l’azienda non potrà far fronte agli impegni minimi immediati, a partire dal pagamento degli stipendi ai lavoratori”. Peraltro, “in questi giorni come Regione abbiamo dato seguito all’impegno preso di verificare gli eventuali crediti vantati da IIA verso le aziende di trasporto pubblico regionale: pur non essendoci crediti pregressi, il nostro sistema sarebbe nelle condizioni di sbloccare, con somme relativamente modeste, significative lavorazioni e consegne, permettendo quindi alle aziende del Tpl di avere i bus in tempi ragionevoli e a IIA di introitare liquidità. Noi stiamo facendo la nostra parte, ma è urgentissimo un intervento da parte del socio pubblico, anche ‘ponte’, per superare l’emergenza e consentire anche alla Regione di farsi parte attiva nel salvataggio dell’azienda, in vista di un intervento di ricapitalizzazione che non è più rinviabile. Ricapitalizzazione- afferma Costi- su cui ci siamo detti aperti, fin da subito, a ogni soluzione credibile, senza vincoli ideologici sulla natura pubblica o privata dell’intervento”.

“Siamo ancora una volta vicini ai lavoratori e continueremo ad agire per ottenere urgentemente una soluzione che, nell’immediato, non può che passare dalla riconvocazione del tavolo ministeriale, che insieme ai sindacati stiamo chiedendo da giorni, a cui siamo pronti a sederci per trovare una soluzione definitiva e stabile per garantire un futuro allo stabilimento ex Breda”, chiude l’assessore regionale.

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ESERCITAZIONE di Protezione Civile con incidente nel Polo Chimico di Ferrara.

Con l’obiettivo di testare le pianificazioni emergenziali territoriali e, in particolare, il grado di efficacia delle comunicazioni interistituzionali, venerdì 7 settembre prossimo avrà luogo un’esercitazione di protezione civile “per posti di comando”, cioè con simulazione di uno scenario incidentale senza coinvolgimento diretto della popolazione e con attivazione della “cabina di regia” presso la Sala Operativa di Protezione Civile della Prefettura, in presenza di tutti gli attori istituzionali e non, a vario titolo coinvolti nella gestione dell’emergenza.
L’evento simulato riguarderà una perdita di ammoniaca liquida da una linea di alimentazione rampe dello stabilimento di YARA spa all’interno del di Ferrara. Verranno testate le procedure di convocazione del Centro Coordinamento Soccorsi (CCS) presso la Prefettura e del Centro Operativo Comunale (COC) presso il Comune di Ferrara, ai fini dell’attivazione delle azioni necessarie per il soccorso alla popolazione e la tutela ambientale.
L’esercitazione scatterà con la simulazione di telefonate, da parte di cittadini allarmati, ai numeri di emergenza e con la comunicazione che l’IFM, soggetto incaricato della sicurezza all’interno del Polo Chimico, inoltrerà alle Autorità competenti per l’attivazione del Piano di Emergenza Esterna (PEE) relativo alle industrie a rischio rilevante.
Trattandosi di esercitazione “per posti di comando”, non verranno attivate le sirene di allarme previste per le emergenze di questo genere.
A fine esercitazione, è prevista, alle ore 12,30, nella Sala Operativa della Prefettura, una conferenza stampa.

Prefettura di Ferrara