Da: Ufficio Stampa, Comunicazione Istituzionale e Digitale
“Disinfettanti biologici” a base di microrganismi non patogeni (probiotici) per sconfiggere le infezioni ospedaliere.Puliscono pavimenti e superfici dei reparti scacciando i germi pericolosi. È quanto emerge dai risultati di uno studio multicentrico SAN-ICA coordinato dall’Università di Ferrara e condotto in alcuni ospedali italiani, inclusa la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, e pubblicato sulla prestigiosa rivista “PlosOne”.
“Disinfettanti biologici” a base di microrganismi non patogeni, simili ai probiotici che si assumono per ristabilire l’equilibrio della flora intestinale, rappresentano una soluzione alla pulizia dei reparti in ospedale, alternativa ai disinfettanti tradizionali contro cui i germi più pericolosi stanno divenendo via via resistenti: sono in grado, infatti, di “scacciare” questi germi multiresistenti da pavimenti e superfici di ogni genere. Sono inoltre ecologici ed economici.Lo dimostra uno studio multicentrico denominato SAN-ICA e coordinato dal Laboratorio Interdipartimentale CIAS dell’Università di Ferrara, che ha visto coinvolta anche la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, oltre al Consorzio Futuro in Ricerca di Ferrara, alle Università di Udine, Pavia, Messina e all’Università Bocconi e alle Aziende USL di Ferrara, Feltre e Tolmezzo; lo studio è stato pubblicato sulla rivista internazionale “PlosOne”.
Negli ultimi anni si sono notevolmente diffusi i germi patogeni resistenti a uno o più antibiotici; la loro presenza può portare a pericolose e anche letali infezioni nei pazienti ricoverati”. Le infezioni correlate all’assistenza (ICA) coinvolgono fino al 15% dei pazienti nel mondo. In Europa 3,2 milioni di pazienti acquisiscono un’ICA ogni anno, 37 mila muoiono come diretta conseguenza di tali infezioni. I sistemi oggi in uso per sanificare i reparti ospedalieri funzionano sempre meno bene perché questi germi stanno imparando a resistere anche ai tradizionali disinfettanti. Per gli operatori addetti alle pulizie l’utilizzo dei probiotici non comporta l’applicazione di sistemi molto diversi da quelli abituale: si impiegano infatti panni pre-impregnati con una soluzione contenente i microrganismi non patogeni (anziché il disinfettante a base di ipoclorito di sodio o di altri principi attivi) per la sanificazione dei pavimenti, e formulazioni spray per gli arredi e le superfici verticali.
“Questo studio contribuisce a sottolineare il ruolo della rimodulazione del microbiota ambientale nella sanificazione delle strutture sanitarie – dichiara il prof. Sante Mazzacane, coordinatore del gruppo di studio SAN-ICA e docente presso l’Università degli Studi di Ferrara – introducendo la possibilità di un approccio ecologico di elevata efficacia nelle strategie di Infection Control and Prevention, contribuendo alla riduzione delle infezioni ospedaliere e dei costi”.
“L’impiego dei probiotici per la sanificazione è già utilizzato da alcuni anni in alcune strutture sanitarie – spiega il dott. Filippo Berloco, Responsabile UOS Servizio radioprotezione e igiene ospedaliera, UOC Igiene ospedaliera, Direzione Sanitaria, Fondazione Policlinico A. Gemelli IRCCS – Università Cattolica. Lo studio SAN-ICA, cui la Fondazione ha aderito insieme ad altre strutture sanitarie italiane, ha rappresentato la prima ricerca condotta su larga scala per verificare l’efficacia di un protocollo di sanificazione in termini di riduzione delle infezioni ospedaliere”.
“Ben 62 casi di West Nile virus in forma gravissima in Emilia Romagna e la Regione non ha ancora previsto un piano straordinario. Prendiamo esempio dal Veneto che ha stanziato 500 mila euro e avviato controlli a tappeto. Il picco di contagi registrato questa estate dimostra che è importante agire subito senza aspettare l’anno che verrà…”.
Alan Fabbri, capogruppo Lega Nord in regione Emilia Romagna interviene sull’emergenza virus West Nile. Secondo l’ultimo bollettino (fonte Sole 24 orehttp://salute24.ilsole24ore.com/articles/20894) i casi di infezione sono 255 in tutta Italia, di cui 103 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva, 62 dei quali in Emilia Romagna e 34 in Veneto e fra questi, 10 pazienti sono deceduti di cui 7 in Emilia Romagna.
“Il nostro territorio, insieme al Veneto è quello più gravemente colpito dal virus”, spiega Fabbri “il Veneto però ha reagito subito e ha stanziato mezzo milione di euro per un piano straordinario di disinfestazione che coinvolge i Comuni che hanno registrato il maggior numero di casi. A quanto pare, invece, la nostra Regione resta a guardare quello che accade, scaricando di fatto responsabilità e costi delle disinfestazioni sui singoli Comuni”.
ll piano messo in campo dalla giunta guidata da Luca Zaia prevede una serie di interventi, sia adulticidi che larvicidi, per un costo di 500 mila euro e una disinfestazione straordinaria che risponde allo scenario epidemiologico del momento con sindaci autorizzati a fare controlli porta a porta.
Considerato che la situazione in Emilia Romagna è ancora più grave in termini numerici di contagio e di decessi, “abbiamo depositato una interrogazione, per chiedere che l’Emilia Romagna prenda esempio dalla Regione a guida Lega e stanzi un fondo per attivare un piano straordinario di prevenzione, a supporto delle azioni di disinfestazione delle amministrazioni locali”, aggiunge Fabbri.
“La lotta alla zanzara che può diffondere la malattia, deve essere capillare e, come ben sanno anche gli assessori della giunta Bonaccini, per avviare un sistema di prevenzione sanitaria efficace sono necessari fondi straordinari da mettere in campo subito”.
Da: Ufficio stampa Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – MEIS
Ultimi giorni per visitare la mostra “Ebrei, una storia italiana. I primi mille anni” al Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – MEIS (in Via Piangipane 81, a Ferrara).
Fino a domenica 16 settembre, il percorso espositivo curato da Anna Foa, Giancarlo Lacerenza e Daniele Jalla si presenta al pubblico nell’allestimento completo e originale, progettato dallo studio di architettura GTRF e distribuito su due piani dell’edificio restaurato dell’ex carcere.
Dal 2 ottobre, invece, la stessa mostra torna ad essere fruibile con un nuovo layout, caratterizzato dalla permanenza di molte delle opere oggi in esposizione.
“Ebrei, una storia italiana. I primi mille anni” racconta l’unicità dell’ebraismo italiano, descrivendo come si è formato e sviluppato nella Penisola dall’età romana al Medioevo, e come ha costruito la propria peculiare identità, anche rispetto ad altri luoghi della diaspora. Attraverso i contributi video di alcuni esperti, oggetti preziosi e rari, pause immersive, inserti multimediali, ricostruzioni (il Tempio di Gerusalemme, l’Arco di Tito, le catacombe ebraiche, le sinagoghe di Ostia e Bova Marina), suoni e musiche, il percorso individua le aree di origine e dispersione del popolo ebraico, e ripercorre le rotte dell’esilio verso il Mediterraneo occidentale. Documenta la permanenza a Roma e nel sud Italia, parla di migrazione, schiavitù, integrazione e intolleranza religiosa, in rapporto sia al mondo pagano che a quello cristiano. Segue la fioritura dell’Alto Medioevo e poi, in un clima politico segnato dalle dominazioni longobarda, bizantina e musulmana, il precisarsi di una cultura ebraica italiana, anche a nord. Fino alle Crociate, agli eccidi, alle conversioni forzate delle comunità ebraiche tedesche, mentre quelle italiane godono ancora di stabilità e convivenza con l’ambiente circostante, come testimonia l’ebreo Beniamino da Tudela nel suo “Libro di viaggi”.
Fino al 16 settembre, e poi di nuovo dal 2 ottobre, a introdurre ai temi del Museo è l’installazione multimediale permanente “Con gli occhi degli ebrei italiani”, a cura di Giovanni Carrada (autore di “Superquark”, responsabile del soggetto e della sceneggiatura) e di Simonetta Della Seta (Direttore del MEIS): duemiladuecento anni di storia e di cultura italiana in ventiquattro minuti, visti e raccontati attraverso gli occhi degli ebrei.
Orari di apertura: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18.
Biglietto intero € 10, ridotto € 8 (dai 6 ai 18 anni, studenti universitari, possessori di MyFE Card, categorie convenzionate); gruppi da 8 a 15 persone € 6 (un accompagnatore gratuito ogni 15 paganti); scuole € 5 (due accompagnatori gratuiti per ogni classe). Entrano gratuitamente i bambini sotto i 6 anni, i diversamente abili al 100% con un accompagnatore, i giornalisti e le guide turistiche con tesserino, i membri ICOM e i militari in divisa.
Estate bambini 2018 | Gli appuntamenti dell’8 settembre
Continua la programmazione di Estate Bambini, la rassegna di attività per bambini in Piazza XXIV Maggio a Ferrara.
Tutte le iniziative sono gratuite e ad ingresso libero fino ad esaurimento posti, tranne i casi – specificati nel materiale informativo – in cui è richiesta la prenotazione.
Il programma di Estate Bambini di sabato 8 settembre
Darsena
Alle ore 9.00 partenza dalla Darsena di Ferrara per la gita sul fiume con la motonave Nena SABBIE MOBILI E ARGILLA VERA, OVVERO LA SCUOLA NEL FIUME, un’escursione panoramica sul Po Grande con tappa sulla Giarina a Pontelagoscuro.
Ritorna l’allegra famiglia Brambilla con ombrellone e asciugamano alla ricerca di una spiaggia sul Po, dove poter trascorrere le proprie vacanze in bella compagnia. Memori della mitica Giarina di Pontelagoscuro scoprono nuovi lidi sulle sponde del fiume navigando a bordo di un vecchio vaporetto da crociera, accompagnati da musiche, canti e nuove storie da raccontare. L’approdo e la scoperta di una nuova spiaggia, sarà occasione di giocare a stretto contatto con la natura. In riva al fiume i bambini si muovono tra i salici, sulla sabbia e sull’argilla vera, inventano dal nulla, giocano con i materiali naturali, imparano l’uno dall’altro in un ambiente ricco di stimoli, senza tempi e modalità imposti: Una vera scuola nel fiume, dalla quale spedire una cartolina-ricordo a casa.
Il rientro è previsto per le ore 15:00.
Prenotazione obbligatoria presso Informacittà de La città dei ragazzi, costo: € 5,00.
Piazza XXIV Maggio
Dalle 16.30 le botteghe delle arti e dei mestieri a cura di Blu sole, LA BOTTEGA DELL’ARGILLA per bambini dai 5 anni dove poter affondare le mani nell’argilla e scoprire le attrezzature e le tecniche artigianali della ceramica e LA BOTTEGA DEI PICCOLI laboratorio di argilla per bambini dai 2 anni.
Dalle 16.30 saranno disponibili i GIOCHI DEL LUDOBUS, un grande spazio dove i bambini dai 3 anni potranno giocare con la grande sabbiera, dipingere su veri cavalletti da pittore, travestirsi da mamma e papà e tanto altro ancora.
Alle 17.00 dai 4 anni la Tana delle Storie vi aspetta per la lettura del fumetto “RE TUTTO CANCELLA” (a cura di Marta Besantini).
Alle 17.15 l’appuntamento per bambini dai 3 anni è NEL PAESE DEI BALOCCHI, un viaggio spettacolare e coinvolgente attraverso “quadri – teatrini” presentati e animati dall’attore e pittore Gianni Franceschini, da Marcello Brondi, da Teresa Fregola, con suoni e voce di Chiara Alberani (prenotazione obbligatoria presso il Punto Informativo di Estate Bambini – replica alle 18.30).
Alle 17.30 spettacolo teatrale per tutte le età E LA NAVE VA, a cura dei ragazzi volontari del laboratorio teatrale condotto da Antonella Antonellini e Patrizia Ninu.
“Il bastimento delle cianfrusaglie arriva ogni anno sul finire dell’estate. Ha vele di carta che sfidano il mare, corde che cigolano, ingranaggi di corpi che premono per salpare. Scendono trafelati personaggi stranulati, che nelle linee delle mani e nelle pieghe dei vestiti custodiscono storie di altre vite”.
Dalle 17.30 alle 19.00 LABORATORIO DI MINI FUMETTO: creazione di un mini fumetto in alcune vignette, a cura di Marta Besantini, per bambini dai 6 ai 10 anni.
I punti affrontati nel laboratorio sono: lo studio del personaggio; i punti di vista; il bianco e nero; il colore e … la mini–storia.
Requisiti: predisposizione al disegno.
Alle 18.00 IL CESTINO DEI TESORI, a cura delle educatrici dei Centri Bambini e Famiglie.
I bambini dai 6 mesi in poi con mamma e papà sono invitati a giocare con oggetti di uso comune e inusuali, da assaggiare esplorare conoscere, mentre i grandi guardano la meraviglia dell’esplorazione e della scoperta dei piccoli.
In contemporanea presso il Cinema dei Bambini, saletta cinematografica dell’Isola del Tesoro, ABRACADABRA, STORIE DI MAGIA E STORIE D’ESTATE una selezione di cortometraggi per bambini dai 3 anni dedicati alla magia e all’incanto dei racconti d’estate.
Alle 18.30 RACCONTO D’ESTATE, spettacolo per bambini dai 5 anni della compagnia Teatro Medico Ipnotico, di e con Patrizio Dall’Argine. I figli di celebri burattini, dall’emiliano Sandrone al francese Guignol, passano l’estate in città con altri amici. In un normale pomeriggio di canicola la realtà supera la fantasia trasformando la noia in avventura.
Alle 20.00 a cura dei volontari del C.I.R.C.I. la cena sarà presso il KINDERONE.
Alle 21.00 secondo appuntamento con la rassegna Visioni Disturbate con la visione di IL MONELLO di CHARLIE CHAPLIN, presso la saletta cinematografica dell’Isola del Tesoro. Una visione dedicata a neogenitori con bambini da 0 a 12 mesi, perché possano andare al cinema accompagnati dai loro piccoli.
Alle 21.30 PINOCCHIO PINOCCHIO spettacolo per bambini dai 5 anni.
Rassegna SENZACONFINI GRANDI E PICCINI INSIEME A TEATRO (Teatro Città Murata, Teatro Pan, Centro Culturale Chiasso), in collaborazione con Anfiteatro e Mumble Teatro, con Teto Andreoli, Marco Continanza, Naya Dedemailan, Davide Marranchelli, Alice Pavan
musiche dal vivo: Valentino Dragano/Luca Visconti
scene, luci e costumi: Giuseppe Di Bello
In questa versione del celeberrimo libro di Collodi la storia è narrata coralmente dal “Molto Famosissimo Teatro Drammatico e per giunta Vegetale”, nella realtà scenica una ‘scalcinata compagnia’ formata da cinque attori alle prime armi e un musicista, tutti senza grandi mezzi e capacità a dispetto dei successi millantati.
Le mirabolanti avventure del burattino offrono ai nostri scalcagnati attori la possibilità di un gioco teatrale inesauribile ed esilarante.
Cinque attori e un musicista in un’originale e curiosa versione del celeberrimo libro di Collodi.
Alle 22.30 NOTTE DEI PICCOLI LETTORI INSONNI: notte all’Isola del Tesoro, in compagnia dei lettori de La Tana delle Storie e Silvia Dambrosio tra storie, giochi e battaglie di cuscini. Prenotazione obbligatoria presso il punto informativo di Estate Bambini, per bambini dai 7 anni.
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Tutti i giorni dal 4 al 9 settembre, dalle 16.30 alle 19.00 attorno all’Acquedotto:
La Biblioteca dell’Isola del Tesoro: una ricca biblioteca per bambini e ragazzi all’interno dell’acquedotto.
Libreria Testaperaria: vi aspetta con libri morbidi per i piccolissimi, libri cartonati, albi illustrati, una piccola selezione di libri di narrativa dai 7 anni in poi e una piccola sezione di libri di divulgazione.
Spazio Piccoli e Piccolissimi Un’oasi di verde e tranquillità all’interno della grande festa di Estate Bambini, di fronte alla grande fontana dell’acquedotto monumentale, dedicata all’accoglienza di piccoli da 0 a 12 mesi con mamma e papà, con uno spazio morbido ed attrezzato per il gioco ed il riposo dei piccoli. Per mamma e papà un’occasione per incontrarsi e confrontarsi con altri genitori e con le operatrici del Centro per le Famiglie e dei Centri Bambini e Famiglie comunali. Ogni pomeriggio alle ore 18.00 è organizzato un appuntamento speciale. Le operatrici sono disponibili per rispondere alle domande dei genitori sui principali aspetti di cura dei piccoli: allattamento, svezzamento, sonno…. e per fornire informazioni sulle attività e proposte che riprenderanno da ottobre nei quattro Centri Bambini e Famiglie della città e nel Centro per le Famiglie.
Per i più grandi, dai 12 mesi e fino ai 5 anni, molte le proposte di gioco e divertimento: spazio morbido per salti e capriole, laboratori creativi ed espressivi con pittura e argilla. Uno spazio dedicato alle costruzioni e alla manipolazione di materiali naturali tra i più diversi….un luogo dove divertirsi con amici vecchi e nuovi, in piena libertà o seguendo le proposte delle educatrici. Un’occasione per i genitori per divertirsi osservando i propri bambini e non solo, mettendosi al loro fianco per ritornare a giocare…..
Musica per piccoli: laboratorio di educazione alla musicalità per la prima infanzia (filastrocche, canti, balli), anche grazie all’ausilio di piccoli strumenti musicali. A cura dell’Associazione Carpemira.
Il Mercatino dei giochi usati è ricco di giochi, pupazzi, giocattoli, chincaglierie e ninnoli che con i loro colori a volte sbiaditi e vissuti, ci portano il “profumo di giorni passati”.
La Redazione accoglie giovani volontari che apprendono le basi del lavoro di una redazione: scrivere articoli, gestire un giornale e la sua vendita: il POJ; si scopriranno così reporter, intervistatori, fotografi e social media manager.
L’InformaCittà e il punto Volontari sono il luogo a cui approdare per avere informazioni relative al volontariato, per conoscerlo e provare a sperimentarlo; da cui iniziare il “turno giornaliero di gioco-lavoro” e a cui ritornare per concluderlo,
BibliotecaBlù: tutti i giorni le volontarie intratterranno i piccoli visitatori con attività ludiche e di BookCrossing.
Da: Ufficio Stampa, Comunicazione Istituzionale e Digitale
A FERRARA OLTRE 200 LUMINARI DELLA FISICA DA TUTTO IL MONDO
Si terrà dal 10 al 14 Settembre 2018 in centro a Ferrara
il “23 International Symposium on Spin-Physics (SPIN 2018)”
Organizzato dal Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell’Università di Ferrara in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, vede nel Prof. Paolo Lenisa, Professore dei Corsi di Studio in Fisica ed Ingegneria, il Chair di questo evento mondiale, che si tiene su scala biennale. Quest’edizione ferrarese, infatti, è stata preceduta nel 2106 da quella negli USA e prima nel 2014 a Pechino.
Lo “spin” – spiega Lenisa – è una proprietà fondamentale delle particelle elementari che costituiscono il nostro Universo, al pari della massa e della carica elettrica: il fatto che possiedano uno “spin”, ci fa immaginare le particelle elementari come “trottole” che ruotano su se stesse. Lo studio e le applicazioni della “spin-physics” costituiscono uno dei campi di ricerca più interessanti e vasti della fisica contemporanea. Vanno dalla cosiddetta “fisica fondamentale”, quali lo studio della struttura del protone e l’enigma non risolto del dominio della materia sull’antimateria nell’Universo, alle applicazioni energetiche, come la “fusione nucleare”, a quelle mediche, dove, grazie all’utilizzo delle tecnologie legate allo spin, si stanno sviluppando diagnostiche sempre più precise e meno invasive.
Ferrara ha ottenuto l’organizzazione di questa manifestazione, superando altre città e nazioni autorevoli come il Giappone. Il Simposio alternerà sessioni plenarie mattutine al Teatro Nuovo, (piazza Trento e Trieste, 52), con sessioni parallele pomeridiane presso il Dipartimento di Economia e Management al Polo Didattico degli Adelardi, (via degli Adelardi, 33).
Tra le nazionalità presenti, vi saranno docenti ed eminenti studiosi di Fisica dello Spin provenienti da USA, Cina, Russia, Canada, Giappone, Armenia, Israele, Corea, India, Australia, oltre ovviamente le nazioni europee quali Germania, Francia, Spagna, Resp. Ceca, Svizzera, Paesi Bassi, Irlanda, Polonia, Belgio. Per l’occasione, l’orchestra a plettro Gino Neri terrà un concerto speciale presso la Sala Estense.
Tutte le informazioni relative all’evento sono accessibili alla pagina web: http://spin2018.unife.it
Il Prof. Paolo Lenisa si è laureato in Ingegneria Nucleare con 100/100 e lode presso il Politecnico di Milano; ha conseguito poi il Dottorato di ricerca in Fisica presso l’Università di Ferrara. Dal 1997 al 1998 è stato Guest-scientist presso il MAX-Planck Institute di Heidelberg; dal 1998 ha ricoperto il ruolo di Ricercatore presso l’Università di Ferrara, dove nel 2014 è diventato Professore Associato in Fisica Sperimentale e nel 2017 Professore Ordinario in Fisica Nucleare e Subnucleare. Ha vinto numerosi e prestigiosi progetti di ricerca internazionale, è autore di oltre 200 pubblicazioni scientifiche nell’ambito della fisica delle particelle elementari. Dal 2011 è membro del Comitato Internazionale per la Fisica dello Spin. Dal 2017 riveste il ruolo di Coordinatore Unico del Corso di Studi in Fisica.
Il 9 e 10 settembre imprenditori, professionisti e tecnici si confrontano alla Sala Mercato di Argenta. Lunedì la presenza dell’assessore regionale all’Urbanistica Raffaele Donini
Argenta Abitare Cna, due giorni dedicati a sostenibilità,
rigenerazione urbana e nuove tecnologie costruttive
Ferrara – Sarà l’assessore regionale all’Urbanistica Raffaele Donini a coronare la due giorni, dal titolo “Argenta Abitare 2018. Clima, qualità della vita, rispetto dell’ambiente, nuove tecnologie costruttive, rigenerazione urbana, esempi di eccellenze e futuro” che inizia oggi, sabato, alle 9, nella sala convegni del Centro Culturale Mercato di Argenta, per concludersi lunedì, con una folta serie di interventi di amministratori, imprenditori, esperti e professionisti di fama.
L’iniziativa, alla sua terza edizione, è del Gruppo Argenta Abitare costituito da Cna, Rb Immobiliare Srl e Studio di architettura Brusa Nerini. Oggi, la giornata si apre con i saluti di Paolo Bergonzoni, presidente dell’Area territoriale Cna di Argenta e Portomaggiore, di Davide Bellotti, presidente provinciale della Cna e di Antonio Fiorentini, Sindaco di Argenta. La giornata vedrà gli interventi di docenti e professionisti del settore su argomenti quali la ricaduta dei comportamenti individuali sui mutamenti climatici di scala globale. Parleranno: Sergio Pesaresi, Studio LogicaGotica; Giacomo Del Bianco, di XLam Dolomiti; Riccardo Roccati, presidente provinciale Cna Costruzioni e portavoce regionale Cna Edilizia; Marco Mari, vicepresidente Gbc Italia; Claudio Pozza, della Pozza Matteo & C. Costruzioni edili; Stefano Mora, segretario Chapter Emilia Romagna e infine Angela Ugatti, della Provincia di Ferrara.
Protagonista della seduta di “Abitare 2018” di lunedì 10, dedicata al tema “Dalla nuova legge urbanistica regionale alla rigenerazione urbana: come cambiare il volto delle nostre città” (inizio ore 15), invece, sarà come si diceva Raffaele Donini, assessore regionale all’Urbanistica trasporti, reti infrastrutture materiali e immateriali, programmazione territoriale e agenda digitale. Sono previsti anche gli interventi di Davide Bellotti, Riccardo Roccati, Paolo Govoni, presidente Camera di Commercio; Maria Cristina Garavelli, Officina Meme Architetti Ravenna; Luisa Cesari, dirigente urbanistica Unione Comuni Valli e Delizie; Monica Matteotti, Tecnoedil srl e Emanuele Pecorari, di Energypie srl.
Da: Ufficio stampa e comunicazione Cia – Agricoltori Italiani Ferrara
Con te!: il servizio civile con il progetto Inac-Cia ferrara
Scade il 28 settembre ed è dedicato a migliorare la vita quotidiana degli anziani dando loro un migliore
accesso ai servizi e alle attività formative e culturali
FERRARA – Si chiama Con Te! il progetto di Inac – Istituto Nazionale di Assistenza ai Cittadini di
Ferrara proposto nell’ambito del Servizio Civile volontario, un percorso dedicato alle persone
anziane, per migliorare l’accesso ai servizi sociali, formativi e culturali. Il patronato di Cia-Agricoltori
Italiani Ferrara, che da oltre trent’anni tutela gratuitamente i cittadini dal punto di vista
previdenziale e assistenziale, ha scelto di avvicinare due universi molto distanti: quello dei giovani
sempre più “smart” e quello degli anziani, che spesso hanno difficoltà di accedere ai servizi e non
utilizzano le nuove tecnologie. Un obiettivo importante, che non solo può facilitare la vita quotidiana
di persone con esigenze particolari, ma può arricchire entrambi dal punto di vista umano ed
esperenziale, come spiega Gianni Padovani, direttore Inac di Ferrara.
“Abbiamo scelto di proporre ai giovani volontari un percorso dedicato agli anziani perché il nostro
territorio è vasto e chi abita nelle zone rurali spesso fatica ad accedere ai servizi. Come ente che si
pone l’obiettivo di tutelare i cittadini, anche da un punto di vista assistenziale e sociale, pensiamo
che questo tipo di volontariato debba servire a colmare le distanze, a includere e avvicinare
attraverso strumenti e soprattutto relazioni umane. I ragazzi affiancheranno persone autosufficienti
non solo nella gestione dei piccoli problemi quotidiani e nella fruizione dei servizi di prossimità, ma li
accompagneranno alla fruizione di attività formative, ricreative e culturali. Perché ci sia un
arricchimento reciproco è necessario – continua Padovani – che il tempo sia condiviso pienamente e
vengano trasferite non solo competenze ma “storie”. Le persone anziane sono sempre contenitori di
preziose esperienze, che devono solo essere solo ascoltate. Immaginate, ad esempio, un volontario
che insegna a un “nonno” che magari fatica a spostarsi da casa o abita in zone distanti da centri
abitati, a consultare il proprio fascicolo sanitario on line, usando un pc o uno smartphone e,
viceversa, un anziano che spiega come si lavorava la canapa o racconta le lotte per i diritti nelle
campagne. Per il primo si tratta di un servizio utilissimo che gli consente un accesso immediato a
esami e documenti, per l’altro un patrimonio di conoscenza che non può trovare in un’aula
universitaria.
Faccio, dunque, un appello ai ragazzi ferraresi – conclude il direttore Inac Ferrara – che vogliono fare
un’esperienza unica e importante perché scelgano il nostro progetto. Cerchiamo quattro volontari che
saranno, dopo un periodo di affiancamento, impegnati per 1400 ore annuali, in orario diurno e per 5
giorni alla settimana (dal lunedì al venerdì), con possibile flessibilità degli orari a seconda delle necessità
delle persone assistite. Tutti i dettagli del bando, che scade il 28 settembre, e la modalità di
presentazione delle domande sono consultabili sul sito www.ferrara.cia.it e www.inac-cia.it”.
Per informazioni: Sara Mingozzi inac.fe@cia.it telefono 351-2709273 telefono
Museo Archeologico Nazionale, Via XX Settembre n. 122 a Ferrara
Spina- Neue Perspektiven archaeologischen Erforshcung
Presentazione Atti del Convegno di Zurigo
Il Direttore del Polo Museale dell’Emilia-Romagna Mario Scalini vi invita alla presentazione di un libro di grande importanza per la conoscenza dell’antica città di Spina: gli atti di un convegno svoltosi a Zurigo nel 2012 e solo recentemente pubblicato dopo la lunga gestazione richiesta dall’importanza dei temi trattati.
Dopo i saluti di Mario Scalini, Direttore del Polo Museale, e del Direttore del Museo Archeologico Paola Desantis intervengono:
Luigi Malnati, Soprintendente Emerito della Soprintendenza Archeologica dell’Emilia Romagna
Cristina Ambrosini, Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città Metropolitana di Bologna e per le Province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
Giuseppe Sassatelli, Professore Ordinario di Etruscologia e Archeologia Italica
Christoph Reusser, Professore ordinario di Archeologia Classica presso l’Università di Zurigo
L’iniziativa è realizzata con la collaborazione del Gruppo Archeologico Ferrarese
info 0532 66299 pm-ero.archeologico-fe@beniculturali.it
Di seguito il calendario completo degli incontri, che si terranno a Ferrara presso la Sala Verde della Cgil:
1) Lunedì 13/9/2018 – Ore 15-17,30 –
Presentazione del volume “MANIFESTO PER L’UGUAGLIANZA”(Laterza,2018)
Partecipa l’autore Luigi Ferrajoli, emerito di Filosofia del Diritto, Università di Roma 3. Locandina in allegato.
Seguiranno:
2) Venerdì 21/9/2018 – Ore 9,30-12,30 –
Presentazione dei “DIARI 1988-1994 di BRUNO TRENTIN” (Ediesse, 2017)
Partecipano:
Iginio Ariemma, curatore del volume
Fiorenzo Baratelli, direttore dell’Istituto Gramsci, Ferrara
Cristiano Zagatti, segretario della Camera del Lavoro, Ferrara
3) Mercoledì 3 ottobre 2018 – Ore 15 -17,30 –
Presentazione del volume “RIFORMA DEL CAPITALISMO E DEMOCRAZIA ECONOMICA” (Ediesse, 2015)
a cura di Laura Pennacchi e Riccardo Sanna
Partecipa: Laura Pennacchi///
Venerdì 7 settembre 2018 alle 10.15 nella sala dell’Arengo della residenza municipale si terrà la conferenza stampa di presentazione dell’“Inizio del cantiere di recupero strutturale e di restauro al Baluardo di San Lorenzo e di ripresa lavori al Baluardo dell’Amore”.
All’incontro con i giornalisti interverranno gli assessori comunali ai Lavori pubblici Aldo Modonesi e al Commercio Roberto Serra, la dirigente del Servizio Beni Monumentali Natascia Frasson, i tecnici del Servizio e i progettisti.
ESTATE BAMBINI 2018 – Dal pomeriggio alla sera i divertimenti per bambini e ragazzi
Continua la programmazione di Estate Bambini, la rassegna di attività per bambini in piazza XXIV Maggio a Ferrara fino a domenica 9 settembre 2018, promossa dall’Istituzione dei Servizi educativi scolastici e per le famiglie del Comune di Ferrara e realizzata dal Consorzio RES – Riunite Esperienze Sociali assieme all’Associazione Circi, in collaborazione con AFM – Farmacie Comunali Ferrara ed HERA Spa. In programma tanti giochi, spettacoli, laboratori e attività per bambini e ragazzi e per le loro famiglie. Tutte le iniziative sono gratuite e ad ingresso libero fino ad esaurimento posti, tranne i casi – specificati nel materiale informativo – in cui è richiesta la prenotazione (programma completo su www.estatebambini.it).
Ecco il programma di Estate Bambini di venerdì 7 settembre in piazza XXIV Maggio:
Dalle 16.30 le botteghe delle arti e dei mestieri a cura di Blu sole, LA BOTTEGA DELL’ARGILLA per bambini dai 5 anni dove poter affondare le mani nell’argilla e scoprire le attrezzature e le tecniche artigianali della ceramica e LA BOTTEGA DEI PICCOLI laboratorio di argilla per bambini dai 2 anni.
Dalle 16.30 saranno disponibili i GIOCHI DEL LUDOBUS, un grande spazio dove i bambini dai 3 anni potranno giocare con la grande sabbiera, dipingere su veri cavalletti da pittore, travestirsi da mamma e papà e tanto altro ancora.
Alle 17.00 dai 3 anni la Tana delle Storie vi aspetta per la lettura RE, PRINCIPI, PRINCIPESSE E REALI AVVENTURE (a cura dei volontari junior del Circi Ferrara).
Alle 17.15 l’appuntamento per bambini dai 3 anni è NEL PAESE DEI BALOCCHI, un viaggio spettacolare e coinvolgente attraverso “quadri – teatrini” presentati e animati dall’attore e pittore Gianni Franceschini, da Marcello Brondi, da Teresa Fregola, con suoni e voce di Chiara Alberani (prenotazione obbligatoria presso il Punto Informativo di Estate Bambini – replica alle 18.30).
Alle 17.30 spettacolo teatrale per tutte le età E LA NAVE VA, a cura dei ragazzi volontari del laboratorio teatrale condotto da Antonella Antonellini e Patrizia Ninu.
“Il bastimento delle cianfrusaglie arriva ogni anno sul finire dell’estate. Ha vele di carta che sfidano il mare, corde che cigolano, ingranaggi di corpi che premono per salpare. Scendono trafelati personaggi stralunati, che nelle linee delle mani e nelle pieghe dei vestiti custodiscono storie di altre vite”.
Alle 18.00 si terrà l’incontro MAMMA LO VIZI O SON SOLO PREGIUDIZI? a cura del gruppo di auto-aiuto AllattiAMOlo.
In contemporanea presso il Cinema dei Bambini, saletta cinematografica dell’Isola del Tesoro, PICCOLI E GRANDI SOGNI una selezione di cortometraggi d’animazione dedicata a sognatori e sognatrici. Per bambini dai 3 anni. Alle 18.30 A MEZZ’ORA DA TUTTO, spettacolo per tutte le età della Compagnia Michele Cafaggi. Uno spettacolo di teatro di strada, nel quale un clown fantasista sfida le arti della giocoleria, dell’equilibrismo, delle bolle di sapone, della magia e della parola per divertire e coinvolgere il proprio pubblico.
Alle 20.00 a cura dei volontari del Circi la cena sarà presso il KINDERONE. Alle 20.30 primo appuntamento con la rassegna Visioni Disturbate con la visione di LA LA LAND di Damien Chazelle, presso la saletta cinematografica dell’Isola del Tesoro. Una visione dedicata a neogenitori con bambini da 0 a 12 mesi, per andare al cinema accompagnati dai loro piccoli. La saletta cinematografica sarà allestita con un piccolo spazio morbido, luci soffuse e potrà ospitare al suo interno le carrozzine. Nei bagni dell’Isola saranno a disposizione i fasciatoi per il cambio. Alle 20,00 sarà offerto agli spettatori un piccolo aperitivo prima della proiezione presso la Saletta Genitori dell’Isola del Tesoro.
Per finire alle 21.00 il gruppo dei genitori de La Tana delle Storie e Silvia Dambrosio leggeranno le STORIE DELLA BUONANOTTE per i più piccoli.
Festebà 2018 Ultimo spettacolo per Festebà 2018, venerdì 7 settembreal Cinema Boldini. Alle 21.30 CAPPUCCETTO ROSSO, dellaCompagnia La luna nel letto, associazione culturale Tra il dire e il fare, in coproduzione con Teatri di Bari e Cooperativa Crest, con la preziosa collaborazione della Compagnia Eleina D. e con il sostegno di scuola di danza ARTINSCENA.
Con i danzatori Eleina D., Claudia Cavalli, Erica Di Carlo, Francesco Lacatena, Marco Curci, Roberto Vitelli; drammaturgia, regia, scene e luci Michelangelo Campanale; coreografie Vito Cassano; assistente alla regia Annarita De Michele.
“Un lupo si prepara a cacciare. Qualsiasi animale del bosco, può andar bene; l’importante è placare la fame. Ma la sua preda preferita è Cappuccetto Rosso. Come in un sogno ricorrente o in una visione, cura ogni dettaglio della sua cattura: un sentiero di fiori meravigliosi è l’inganno perfetto. Questo però gli costerà la vita. Così è scritto, da sempre. In questo show che chiamiamo vita, egli non è soltanto un lupo, ma IL LUPO, che non vince… ma non muore mai”.
Le relazioni tra i personaggi e la dinamica della storia si rivelano sulla scena attraverso il corpo, il linguaggio non parlato, ispirato all’immaginario dei cartoni animati di inizio ‘900; le luci, i costumi e le scene si compongono in una danza di simboli, citazioni pittoriche (Goya, Turner, Bosch, Leonardo da Vinci), che ridisegnano la fiaba con la semplicità di ciò che vive da sempre e per sempre. Per bambini dai 6 anni
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Tutti i giorni dal 4 al 9 settembre, dalle 16.30 alle 19.00 attorno all’Acquedotto:
La Biblioteca dell’Isola del Tesoro: una ricca biblioteca per bambini e ragazzi all’interno dell’acquedotto.
Libreria Testaperaria: vi aspetta con libri morbidi per i piccolissimi, libri cartonati, albi illustrati, una piccola selezione di libri di narrativa dai 7 anni in poi e una piccola sezione di libri di divulgazione.
Spazio Piccoli e Piccolissimi Un’oasi di verde e tranquillità all’interno della grande festa di Estate Bambini, di fronte alla grande fontana dell’acquedotto monumentale, dedicata all’accoglienza di piccoli da 0 a 12 mesi con mamma e papà, con uno spazio morbido ed attrezzato per il gioco ed il riposo dei piccoli. Per mamma e papà un’occasione per incontrarsi e confrontarsi con altri genitori e con le operatrici del Centro per le Famiglie e dei Centri Bambini e Famiglie comunali. Ogni pomeriggio alle ore 18.00 è organizzato un appuntamento speciale. Le operatrici sono disponibili per rispondere alle domande dei genitori sui principali aspetti di cura dei piccoli: allattamento, svezzamento, sonno…. e per fornire informazioni sulle attività e proposte che riprenderanno da ottobre nei quattro Centri Bambini e Famiglie della città e nel Centro per le Famiglie.
Per i più grandi, dai 12 mesi e fino ai 5 anni, molte le proposte di gioco e divertimento: spazio morbido per salti e capriole, laboratori creativi ed espressivi con pittura e argilla. Uno spazio dedicato alle costruzioni e alla manipolazione di materiali naturali tra i più diversi….un luogo dove divertirsi con amici vecchi e nuovi, in piena libertà o seguendo le proposte delle educatrici. Un’occasione per i genitori per divertirsi osservando i propri bambini e non solo, mettendosi al loro fianco per ritornare a giocare…..
Musica per piccoli: laboratorio di educazione alla musicalità per la prima infanzia (filastrocche, canti, balli), anche grazie all’ausilio di piccoli strumenti musicali. A cura dell’associazione Carpemira.
Il Mercatino dei giochi usati è ricco di giochi, pupazzi, giocattoli, chincaglierie e ninnoli che con i loro colori a volte sbiaditi e vissuti, ci portano il “profumo di giorni passati”.
La Redazione accoglie giovani volontari che apprendono le basi del lavoro di una redazione: scrivere articoli, gestire un giornale e la sua vendita: il POJ; si scopriranno così reporter, intervistatori, fotografi e social media manager.
L’InformaCittà e il punto Volontari sono il luogo a cui approdare per avere informazioni relative al volontariato, per conoscerlo e provare a sperimentarlo; da cui iniziare il “turno giornaliero di gioco-lavoro” e a cui ritornare per concluderlo,
BibliotecaBlù: tutti i giorni le volontarie intratterranno i piccoli visitatori con attività ludiche e di BookCrossing.
UFFICI COMUNALI – Coinvolti gli uffici di via Spadari, Beretta, Boccacanale S.Stefano
Da questa mattina, giovedì 6 settembre 2018, gli uffici comunali di via degli Spadari (Urp Informacittà), via Fausto Beretta (SCA e Servizi Demografici) e della sede di via Boccacanale di S. Stefano (Settore Sanità e Servizi alla Persona)non sono operativi e in alcuni casi anche non raggiungibili telefonicamente, in quanto interessati da una sospensione del servizio elettrico da parte di Enel che si è resa necessaria per interventi strutturali sulla rete. L’interruzione della corrente si protrarrà, secondo quanto riferito dai tecnici, probabilmente fino alle 16 di questo pomeriggio.
L’Amministrazione comunale si scusa per l’eventuale disagio arrecato ai cittadini, per cause indipendenti dalla propria volontà.
POLIZIA MUNICIPALE – Nota della Polizia Municipale
Tra la fine di agosto e l’inizio di settembre 2018 sono stati svolti tre servizi di controllo ordinario rinforzato con il supporto dell’Ufficio Mobile della Polizia Municipale. Il veicolo, collocato in varie zone della città (viale Volano, viale Costituzione, viale IV Novembre, via Santini – via Modena, via Michelini), ha permesso l’acquisizione dei documenti di conducenti di italiani e stranieri per le opportune verifiche.
Sono 40 le sanzioni totali elevate tra cui spiccano 11 sanzioni per il mancato uso delle cinture, 5 per la mancata revisione del veicolo, 2 per patenti scadute e quindi ritirate per l’inoltro alla Prefettura, 3 per inefficienza del veicolo a motore.
Sono invece 2 i veicoli con targa straniera ai cui conducenti è stata ritirata la patente ma che, come prevede il Codice della strada, hanno dovuto subito pagare la sanzione. Patente ritirata anche al conducente che veniva sorpreso a detenere stupefacente ad uso personale. Il nucleo cinofilo inoltre, associato ai controlli, ha rinvenuto oltre 10 grammi di sostanza stupefacente nei giardini del Grattacielo.
Nota a cura del Corpo di Polizia Municipale Terre Estensi Nella foto: un momento dei controlli condotti il 4 settembre 2018
ASSESSORATO AL COMMERCIO – Eventi in programma il 7, 8 e 9 settembre in via Voltapaletto e il 15 e 16 settembre in via Mazzini
Avranno come teatro due delle più suggestive strade del centro storico di Ferrara gli appuntamenti enogastronomici in calendario per i prossimi due fine settimana in città. In via Voltapaletto il 7, 8 e 9 settembre torna ‘Pizza Street’, con le ormai tradizionali cene sotto le stelle a base di pizza, spettacoli e musica. Mentre in via Mazziniil 15 e 16 settembresarà la volta di ‘Vino&Musica’ percorso con degustazioni di vini di diverse cantine e di piatti della tradizione locale, accompagnate dalle esibizioni musicali degli allievi della scuola ‘Musi Jam’. Entrambe le iniziative sono organizzate dall’agenzia Feshion Eventi con il supporto e il patrocinio del Comune di Ferrara e sono state presentate oggi in conferenza stampa dall’assessore comunale al Commercio Roberto Serra assieme ad Alessandra Scotti(Feshion Eventi) e Giancarlo Bechicchi (Generali Baluardi).
“Sono due eventi di strada – ha ricordato l’assessore Serra – che vedono il coinvolgimento attivo dei commercianti delle vie interessate oltre alla partecipazione di aziende sponsor e con un’attenzione particolare verso realtà culturali e associative locali, come Musi Jam, Ail e Ado. Una formula ormai consolidata nella quale l’Amministrazione comunale continua a credere, e che funge da vetrina per le realtà commerciali cittadine dando al tempo stesso una mano ad altri soggetti locali”.
“Si tratta – ha confermato Alessandra Scotti – di eventi della città, con protagonisti ferraresi e prodotti legati a Ferrara. All’Amministrazione comunale va il nostro ringraziamento per il sostegno che da sempre continua ad offrirci”.
LE SCHEDE (a cura degli organizzatori)
PIZZA STREET
Via Voltapaletto 7, 8 e 9 settembre 2018
Arriva settembre, e torna “Pizza Street”, che quest’anno festeggia la sua sesta edizione.
Si riconferma, con la stessa squadra e la stessa formula del primo anno, l’appuntamento settembrino in via Voltapaletto: “Pizza Street”, la pizzata sotto le stelle organizzata da “Feshion Eventi”.
L’evento, patrocinato dal Comune di Ferrara e realizzato in collaborazione con la Pizzeria “Andrea&Lauretta”, si svolgerà dal 7 al 9 settembre.
In queste tre serate, via Voltapaletto (nello specifico il tratto che parte dall’incrocio con via Bersaglieri del Po e che arriva a quello con via De Romei), diventerà una vera e propria pizzeria all’aperto: verrà allestita una distesa di tavoli, si cenerà sotto le stelle,ci sarà un diverso spettacolo ogni sera e si degusteranno le specialità della pizzeria “Andrea&Lauretta”.
Il costo del ticket rimane invariato, e con soli 12€ prevede: aperitivo di benvenuto, una pizza servita al tavolo con una bibita, un dolce della gelateria “L’era glaciale”, un omaggio a scelta tra un cadeau floreale (offerto da Roverati Giardini) o una simpatica rotella taglia-pizza (offerta da Pasquali srl e Bricoman Ferrara). Per i più piccoli invece ci sarà la possibilità di acquistare il ticket ridotto al costo di 6€, comprensivo di: pizza Baby, bibita e gelato.
Ecco il programma completo degli spettacoli, che accompagneranno la cena: – venerdì 7 settembre: Spettacolo “Meno per Meno Show” a cura di Mattia Triuzzi: magia, giocoleria e fuoco, il tutto contornato da un pizzico di comicità, per incantare grandi e piccini
– sabato 8 settembre: “Pizza a Broadway”: un omaggio ai musical più belli della storia di Broadway. “Grease”, “Mamma Mia”, “Moulin Rouge”…sono solo alcuni dei musical protagonisti di questa meravigliosa serata, tutta americana! I Muffins canteranno per voi e vi coinvolgeranno in un’atmosfera giocosa e scanzonata.
– domenica 9 settembre: “”Una pizza da favola”: le colonne sonore Disney saranno le protagoniste di questa serata all’insegna della magia. “La Bella e la bestia”, “Frozen”, “La Sirenetta” a “Aladdin” sono solo alcuni dei titoli dei cartoni che verranno affrontati e che vi faranno tornare bambini. E se siete già bambini vi aiuteranno a non crescere mai!
La manifestazione avrà anche quest’anno un importante risvolto sociale: faranno parte dello staff alcuni volontari dell’ AIL Ferrara- Associazione Italiana Leucemie, che daranno supporto nella distribuzione delle pizze e delle bevande e saranno allestiranno, lungo la via, un piccolo stand per la vendita dei loro prodotti.
Per assicurare un ottimo servizio, il pubblico verrà suddiviso in due fasce orarie:
– Prima fascia oraria: dalle 19.30 alle 21.30
– Seconda fascia oraria: dalle 21.30 alle 23.30
Si ringraziano gli sponsor che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento: Generali Baluardi, Bricoman Ferrara, Ansaloni Ferrara, Molino Rossetto, Clotilde, La Terra dell’Orso – e natura, Elitè, IDRO-SERVICE Di Troncon Ivan, AR Parrucchieri, Supermercati Metà, La Stanza dei Piccoli, Il Bosco delle Meraviglie, Paninoteca Gate 25, Incanto, Tango Diferente, Click Cafè, Mozz’Art, Punto Wind – Piazza Trento e Trieste, Cromia FX, Roverati Giardini, Pasquali srl, Estense Motori.
Per prenotare è sufficiente chiamare al numero 3495878324 indicando orario e giorno prescelti. In caso di maltempo, l’evento sarà rimandato al weekend successivo.
Una bella tradizione per vivere la città da un’altra prospettiva, stimolare la convivialità e ammirare le bellezze del Centro Storico, trascorrendo una piacevole serata con ottimo cibo e bella musica.
VINO&MUSICA
Via Mazzini 15 e 16 settembre 2018 dalle 17 alle 22
“FEshion Eventi”, dopo il successo delle prime quattro edizioni (durante le quali sono state registrate migliaia di presenze e in poche ore), ripropone la manifestazione “Vino&Musica” in via Mazzini, il percorso eno-gastronomico itinerante in una delle più belle zone di Ferrara, il “Ghetto Ebraico”, che quest’anno raddoppia estendendosi anche alla domenica.
L’evento, patrocinato dal Comune di Ferrara, dalla Confesercenti Ferrara e dall’ “Ais- Associazione Italiana Sommelier – sezione Emilia Romagna”, è realizzato con il supporto di alcune attività commerciali della via (facenti parte dell’ “Unione Operatori Commerciali via Mazzini”) e in collaborazione con rinomate aziende agricole locali, proprio per esaltare il concetto di territorialità.
La manifestazione si svolgerà sabato 15 e domenica 16 settembre dalle 17 alle 22 e prevede la collocazione, lungo la via, di stand adibiti alla degustazione di vini di diverse cantine (la maggior parte locali con ospiti veneti, campani, toscani e pugliesi) e 4 stand di aziende gastronomiche che provvederanno alla distribuzione dei piatti a base di prodotti tipici locali.
Ai clienti verrà proposto un ticket di 8€ (con possibilità di avere il ridotto a soli 6€ tramite un coupon scaricabile sul sito www.feshioncoupon.it) che comprende la degustazione di 3 calici di vino (a scelta tra le cantine presenti: Mariotti, Bulzaga, La Roccola, Pettyrosso, Carputo, Corte Madonnina, Fioravanti Onesti, Nero del Bufalo, Tenuta Garusola, Podere Riosto, Carta Bianca, Distilleria Mantovani) e 3 piatti della tradizione (a scelta tra una degustazione di Cappellacci di zucca preparati e cotti al momento da “Maria Pasta Fresca”, una tartina con il tartufo offerto da “La Bottega del Tartufo”, una ricottina di Bufala di “Mozz’Art” e un assaggio di salumi offerti dal supermercato “Metà”).
Tali ticket potranno essere acquistati nei 2 “INFO POINT” collocati all’inizio e alla fine di Via Mazzini. Ogni cliente inoltre riceverà un calice di vetro (da restituire alla fine della degustazione) con apposito porta-calice (da conservare per ricordo dell’evento).
Vino, cibo, ma anche tanta buona musica. La manifestazione sarà infatti arricchita dalla presenza della scuola di musica ferrarese “Musi Jam“, i cui allievi si dislocheranno lungo via ricreando tre differenti punti musica.
Durante l’evento sarà presente l’associazione Ado, che presenzierà con un banchetto dove poter acquistare dolci e sfiziosità.
Si ringraziano le attività della zona che hanno aderito all’iniziativa: Ansaloni, Quello Giusto, I cover, Brera, Stranger, Via Mazzini 109, J Nicholas, Grom, Metà Supermercati, La Bottega del Tartufo, Coop Alleanza 3.0, Be Nice, Il Girasole, Teatro Nuovo e gli altri partner che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento (Generali Ferrari, IdroService, EstenseMotori).
Un ringraziamento va anche alla “Fioreria Mattia” che si occuperà degli allestimenti della via e della realizzazione dei palloncini a grappolo d’uva.
Buon cibo, ottimo vino e splendida musica: il mix perfetto per trascorrere l’ultimo weekend d’estate tra le bellezze della città Estense.
Per info e prenotazioni chiamare al 3495878324
INTERPELLANZA – Presentata dal gruppo M5S in Consiglio comunale
Questa l’interpellanza pervenuta agli uffici comunali:
– la consigliera Morghen (gruppo M5S in Consiglio comunale) ha interpellato il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessora alla Pubblica Istruzione Ctistina Corazzari in merito al diritto di consumare pasti liberi in orario di mensa scolastica.
>> Pagina riservata alle interpellanze/interrogazioni presentate dai Consiglieri comunali e relative risposte (a cura del Settori Affari Generali/Assistenza agli organi del Comune di Ferrara) all’indirizzo http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=5216
Comunicato condiviso Comune di Ferrara, Regione Em.Romagna, azienda e sindacati
06-09-2018
Sul fronte della crisi Vinyloop, l’Azienda comunica di aver ricevuto una lettera di intenti da parte di Benvic per l’acquisizione dell’azienda chimica di Ferrara. Per Regione e Comune si tratta “di un primo passo positivo verso la tutela occupazionale e la reindustrializzazione del sito”.
Ieri intanto si è riunito il tavolo di salvaguardia occupazionale a Bologna, nella sede dell’Amministrazione regionale, con gli assessori Palma Costi (Regione) e Caterina Ferri (Comune di Ferrara), i sindacati e l’azienda. La proprietà punta a chiudere la cessione entro il prossimo 5 ottobre e comunque prima del termine della procedura di licenziamento dei lavoratori
Il controllo di Vinyloop di Ferrara passa di mano: la trattativa per la cessione dell’azienda chimica si è sbloccata grazie all’interessamento di Benvic, azienda attiva nella trasformazione delle materie plastiche insediata nel polo petrolchimico di Ferrara. La vendita potrebbe chiudersi entro il prossimo 5 ottobre e comunque prima della conclusione della procedura di licenziamento dei lavoratori.
L’annuncio è arrivato ieri (5 settembre 2018) nel corso del tavolo di salvaguardia occupazionale, tenutosi a Bologna nella sede della Regione, per la Vinyloop, azienda insediata nell’area industriale ex Solvay di via Marconi a Ferrara, specializzata nel riciclo degli scarti di Pvc. All’incontro, convocato dall’Agenzia Regionale per il Lavoro e alla presenza dall’Assessore regionale alle Attività Produttive Palma Costi, dell’assessore alle Attività produttive del Comune di Ferrara Caterina Ferri sono interventi, oltre la Regione e alla ARL , i sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil, l’azienda rappresentata dal liquidatore, Davide Rizzo.
Il liquidatore di Vinyloop, Davide Rizzo, ha comunicato a Regione Emilia-Romagna, Comune di Ferrara e sindacati che la trattativa per la cessione dell’attività e di tutto il personale ad una azienda operante nel settore della trasformazione delle materie plastiche si è sbloccata grazie all’interessamento presentato da Benvic, pertanto l’azienda ha comunicato di aver sottoscritto una lettera di intenti con la società Benvic relativamente al possibile trasferimento di un ramo d’azienda e dei rapporti di lavoro di tutto il personale attualmente in forza, e che a breve si avvierà il processo per definire il contenuto dell’eventuale contratto di cessione; per queste ragioni le parti hanno convenuto di prorogare il termine di conclusione della procedura al 5 ottobre 2018.
Proroga che si rende indispensabile per favorire la possibilità di perfezionare il contratto di cessione prima del termine di conclusione della procedura e il conseguente passaggio dei lavoratori a Benvic. “La notizia dell’interessamento al sito produttivo da parte di un operatore del settore che intende riassorbire tutti i lavoratori era l’obiettivo auspicato – dichiarano l’assessore regionale Palma Costi e l’assessore del Comune di Ferrara Caterina Ferri -; abbiamo lavorato in questi mesi, attraverso il tavolo di salvaguardia occupazionale, per favorire una soluzione di continuità produttiva e occupazionale. I sacrifici fatti dai lavoratori, le ragioni dei sindacati nel difendere un patrimonio professionale, la lungimiranza di una impresa del settore interessata, permetteranno di non perdere una opportunità di crescita per il territorio”.
Il prossimo 1 ottobre le parti saranno riconvocate per verificare l’attuazione degli impegni assunti e poter formalizzare la conclusione positiva della procedura grazie alla cessione di ramo di azienda e al relativo passaggio di tutti i dipendenti.
(*) Comunicato condiviso Comune di Ferrara, Regione Em.Romagna, azienda e sindacati
Alle notizie sui disordini di Tripoli e della situazione in Libia, la memoria involontaria riporta in superficie le canzoncine che a noi quasi infanti venivano insegnate negli asili e nelle scuole. Dalla roboante
Tripoli bel suol d’amore
ti giunga dolce questa mia canzon.
Sventoli il tricolore
Sulle tue torri al rombo del cannon!
Naviga, o corazzata:
benigno è il vento e dolce la stagion.
Tripoli terra incantata
Sarà italiana al rombo del cannon!
Un classico scritto nel 1911 al tempo della conquista della Libia a cui se ne accompagnava un’altra, la più intrigante, in dialetto ferrarese, e da noi figli della lupa amatissima perché ci permetteva di urlare una parola proibita senza essere ripresi. Ecco la prima strofa e vado a memoria:
La muier dal Negus
L’è andada in bicicleta
L’ha fatt na curva stretta
La s’è rusgà na teta
Bim Bum Bam
Al rombo del canon.
Quale importanza ci veniva dal poter pronunciare ‘teta’! proibitissima nel lessico familiare. Tra le due il trait-d’-union era “il rombo del cannon”.
Il nostro razzismo fatto in casa si esprimeva con queste esplosioni di cantate marziali sotto l’aura del protettorato del ferrarese Balbo sulla Libia. Educare i bambini alla mentalità di guerra produceva oltre il solito effettaccio retorico – e si pensi ai tanti film di guerra prodotti tra Roma e Venezia sotto il regime – ad una scelta estetica. Se vedo le mie foto in divisa scaturisce l’immagine di una volontà di eleganza fatta e prodotta con materiali poveri come, del resto erano tutti quelli confezionati in regime autarchico: calzettoni di lana che pizzicavano maledettamente, camicia cucita in casa sulle preziose Singer a pedale (per chi se lo poteva permettere) e il cappelletto d’orbace. Un’autarchia che ancora nelle scelte politiche del presente si posta perentoriamente con il diktat salviniano “prima gli italiani” che si spiega, per lui, con “solo” gli italiani.
Ora, se si pensa alla situazione libica derivata dalle scelte dei francesi e dalle trame tra Gheddafi e B. non possiamo se non preoccuparci di quello che potrà succedere anche di fronte alla proclamata (ma per quanto?) neutralità italiana così come viene sbandierato dal governo in carica.
La Giornata europea della cultura ebraica che si è tenuta a Firenze domenica 2 settembre al Giardino del Tempio dal titolo Storytelling – Le storie siamo noi è stata organizzata principalmente da Enrico Fink e dalla moglie Laura Forti assessore culturale della comunità ebraica di Firenze ed ha avuto un successo di pubblico strepitoso. Nella giornata più di mille persone hanno partecipato agli eventi tra incontri culturali, musiche e cibi della tradizione ebraica. Il primo incontro dedicato al rapporto tra memoria e contemporaneità, moderato dallo scrittore Wlodek Goldkorn, ha visto tra gli altri gli interventi del giornalista Gad Lerner, della filosofa Donatella Di Cesare e della grande Lia Levi che ci ha affascinato nel raccontarci come a lei bambina sotto le leggi razziali ha dovuto assimilare un concetto per lei ancora sconosciuto: la sua identità ebraica.
Al pomeriggio toccava a noi con una comprensibile ansia. Il tema era “Narrare l’Italia ebraica del ‘900: Giorgio Bassani in collaborazione con il Centro Studi bassaniani del Comune di Ferrara. A parlare Portia Prebys curatrice del Centro, il sottoscritto co-curatore e Anna Dolfi tra le massime studiose dello scrittore ferrarese e cara amica dello scrittore. Partiamo da Ferrara con Claudio Cazzola, autore di un importante libro su Viviani, il professore di greco e latino di Giorgio Bassani al Liceo Ariosto di Ferrara e a Firenze ritroviamo Portia e tanti amici di quell’entourage culturale; tra gli altri Carlo Sisi, a David Palterer, il presidente della casa editrice Giuntina, Enza Biagini, Laura Dolfi e una folta rappresentanza degli gli allievi della sorella Anna. Ci raggiunge pure reduce da Cortona il sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani con la moglie Paola e da Roma Daniele Ravenna presidente delle celebrazioni per il centenario bassaniano con la moglie Anna. E per stare in famiglia i figli della sorella di Bassani, Jenny, David e Dora Liscia con i rispettivi consorti. Portia ha prodotto un power point di straordinaria efficacia raccontando luoghi e momenti e cose appartenute a Giorgio che ora si trovano nel Centro a casa Minerbi- Del Sal a Ferrara. Anna Dolfi, da par suo, ha interpretato l’aspetto politico delle opere del primo Bassani ed io ho ripercorso la presenza dei ferraresi a Firenze nel secolo scorso: da Claudio Varese a Lanfranco Caretti, da Guido Fink a me, più le ‘giovani generazioni’ Claudio Cazzola, Mario Vayra, Monica Farnetti per parlare solo dei ‘letterati’. Ho raccontato il mio incontro con Guido Fink nel 1947 e le riunioni a casa Varese a Firenze in cui si riuniva tutto l’entourage ferrarese-fiorentino.
Alla fine due premi. Il primo quello donatomi da Lia Levi che non ha voluto ritornare a Roma senza avermi ascoltato. Il secondo che per un momento ha fermato il tempo. Mi s’avvicina una signora apparentemente della mia età. Si complimenta e mi sussurra che le ricordavo il suo professore delle medie a Ferrara. Quel professore era Giorgio Bassani che la ebbe allieva nella scuola israelitica del Ghetto dopo l’espulsione degli studenti ebrei dalle scuole statali.
E questo è stato il premio più ambito della giornata fiorentina.
Tra poco si svolgeranno importanti manifestazioni al Centro e a Ferrara dove si svolgerà anche il Premio Bassani.
Speriamo che questo luogo diventi una consuetudine culturale della città.
Noi ce la mettiamo tutta.
È consuetudine ormai diffusa proporre le proprie creazioni fotografiche con proiezioni unite ad un sottofondo musicale. Normalmente definite “audiovisivi”, tali proiezioni possono acquisire un significato ambivalente; la consultazione di un vocabolario ci riferisce della coniugazione d’immagini e suoni ai fini di una particolare tipologia di comunicazione e non sempre chiarisce come la sinergia di mezzi espressivi diversi – immagine e musica – conducano ad un concetto multimediale più ampio da cui scaturisce un nuovo prodotto nel quale frammenti d’immagini in movimento si alternano con l’immobilità della fotografia, in un contesto in cui il suono è componente imprescindibile. In un secondo caso s’intende per “audiovisivo” la proiezione d’immagini statiche, corredate quasi sempre da un accompagnamento musicale apparentemente complementare e non essenziale. A mio parere, quest’ultimo punto di vista è riduttivo, e ci induce a considerare con maggiore attenzione il rapporto suono – immagine. Questo rapporto si è nel tempo consolidato ed è stato lungamente studiato nell’ambito cinematografico così da appartenere all’immaginario collettivo. Tra il film e l’audiovisivo fotografico emergono soprattutto due differenti elementi: la temporalità e il movimento (componenti che implicano l’evolversi di un nuovo linguaggio). Nondimeno la proiezione fotografica esige un’attenzione peculiare nel connubio tra fotografia e musica. Mi è capitato di assistere alla proiezione di fotografie perfette dal punto di vista tecnico e che possedevano un raffinato senso della composizione, tanto da rasentare la perfezione nella ricerca di un equilibrio grafico e una intuizione nell’uso del colore come raramente accade, ma… Già, c’è un “ma”! La rappresentazione era affrettata, con tempi per ogni singola immagine a dir poco insufficienti per poterla apprezzare nella sua interezza, certamente tali da non consentire il piacere di una ponderata percezione visiva.
L’aspetto, a mio parere, più negativo, fu proprio il commento musicale, del tutto improprio, disarmonico, perfino insensato nei confronti del linguaggio fotografico. Mi stupì poi la risposta dell’autore allorché gli chiesi quale criteri avesse seguito nella scelta musicale: “nessuno in particolare: mi piaceva quella musica”. Ora, premesso che ognuno è libero di pensare e agire come meglio crede, va detto che una presentazione musicale superficiale o impropria equivale ad una brutta cornice o ad una stampa non curata e può sminuire, come accadde, la poesia o il contenuto concettuale dell’immagine. Il fotoamatore dovrebbe sempre tener presente che fotografia e musica possono costituire un momento d’incontro-scontro fondamentale. Anzi! Sarebbe opportuno ricordare come la fotografia conservi nella sua composizione, tale e quale all’arte figurativa in genere e all’architettura, un senso ritmico, una “musicalità interiore” che andrebbe rispettata. Poi la fotografia è fatta anche di silenzi, di concentrazione, di sensazioni. Sarei comunque prudente nell’asserire che una visione pubblica di fotografie necessiti di un commento musicale, magari con l’unico scopo di non annoiare lo spettatore, anche perché ciò potrebbe voler giustificare un mediocre risultato o un lavoro tale da non essere in grado di coinvolgere lo spettatore, di conseguenza non meritevole di attenzione. Neppure è lecito difendersi dicendo che “non sono un musicista, non suono uno strumento, non ho studiato musica” poiché tutto ciò non è richiesto al fotografo, ma da questi, come a qualsiasi artista, ci si attende raffinatezza, gusto, cultura, sensibilità musicale necessaria, quest’ultima, ad una scelta oculata di brani conclusa in un efficace montaggio sonoro, senza che tutto ciò sottintenda una profonda conoscenza specifica. Per altro, molti fotografi del passato ne erano in possesso: Ansel Adams negli anni giovanili era un ottimo pianista classico che faceva preludere ad una brillante carriera musicale, Weegee suonava egregiamente il violino tanto da accompagnare i film del cinema muto, Florence Henri fu allievo di pianoforte a Parigi nientemeno che di Ferruccio Busoni, e molti altri ancora suonavano discretamente uno strumento o, comunque, erano uditori cólti, come William Eggleston, “Chim” Seymour, Lisette Model, James Coburn, Eugene Smith, alla stregua di fotografi che praticavano l’arte della pittura e del disegno (due tra i più grandi: Man Ray e Henri Cartier-Bresson) come vi furono musicisti a loro volta dediti alla pittura (Arnold Schönberg, per esempio) o alla fotografia.
Ovviamente non si fa qui riferimento all’impiego della sola musica cosiddetta “classica” o cólta, appartenente al passato, alle avanguardie del Novecento o al presente, ma alla musica nelle sue varie forme ed espressioni evolute in generale, appartenente sia al genere leggero (o di consumo) sia al jazz, alla musica popolare alla new-age o alla Muzak. Insomma, non è un problema di stile o di appartenenza ad un genere piuttosto che ad un altro, ma è un fattore di compenetrazione tra linguaggi diversi che, nel loro integrarsi, costituiscono una realtà complessa in cui si sviluppa una diversa poetica ed estetica. E’ il prodotto finale nella sua compiutezza che deve essere atteso, valutato ed apprezzato. E’ importante non disconoscere la fondamentale funzione semantica dell’immagine scissa da quella della musica affinché possa scaturire una nuova e diversa dimensione semantica. Non per tutti la fotografia è musica e non è detto che la fotografia debba “essere musica”; forse è meglio così. Neppure la musica deve obbligatoriamente essere al servizio dell’immagine fotografica, cinematografica o video.
Per questo mi sento di asserire che, in molti casi, è preferibile il silenzio o il commento, faceto od esegetico, alle proprie o altrui immagini piuttosto che un inopportuno rapporto sonoro tale da divenire fastidioso rumore.
D’altronde un fotoamatore evoluto non deve neppure essere un artista ad ogni costo; deve comunque possedere sensibilità artistica, curiosità, passione per la ricerca e la cultura. Deve soprattutto essere interessato a ciò che gli sta intorno; certamente può anche divertirsi scattando banali istantanee… purché non le presenti in pubblico.
È stato siglato in Castello Estense il “Protocollo di relazioni sindacali tra il presidente della Conferenza territoriale socio sanitaria (Ctss), i direttori generali delle Aziende sanitarie, i presidenti dei comitati di distretto e i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil, in materia di politiche per la salute e il benessere sociale nella provincia di Ferrara”.
Un accordo che fa seguito su scala locale al Piano sociale e sanitario regionale (Pssr), a sua volta risultato di un percorso intrapreso tra Regione Emilia-Romagna e Cgil, Cisl e Uil con i verbali sottoscritti l’11 maggio e il 2 ottobre 2017.
Se il Pssr fa perno sulla capacità di leggere i bisogni del territorio (occupazione, povertà, invecchiamento, immigrazione), per qualificare le risposte in termini di salute e di welfare con lo scopo di superare disuguaglianze e favorendo politiche d’integrazione, ora viene affidato il compito alle Ctss e ai Distretti di declinare le finalità regionali in politiche e interventi.
Perciò il Protocollo firmato in Castello prevede due livelli di concertazione, rispettivamente su tematiche generali e per zona e Distretto.
Concertazione che mira a condividere, tra l’altro, piani di zona, politiche di accreditamento e di compartecipazione dei cittadini al costo dei servizi e dell’accesso, la programmazione socio sanitaria, il ruolo delle Asp, oltre a ricerca, innovazione e formazione.
L’accordo siglato prevede anche i tempi, il monitoraggio e la valutazione dei vari temi e documenti in esame, con lo scopo di fare il punto sullo stato di realizzazione degli interventi previsti, dei risultati ottenuti e sulle esigenze di programmazione.
Protocollo di concertazione e sua applicazione saranno oggetto di verifica ogni due anni.
Da: PO Supporto alla Presidenza e Comunicazione e Ufficio Stampa
Un’intesa tra Regione e Ministeri per combattere le “false cooperative”
La novità è stata presentata oggi al tavolo sul settore carni costituito dopo la vicenda Castelfrigo. Gli assessori regionali Costi e Mezzetti: “Continuiamo a dotarci di strumenti sempre più efficaci per contrastare i fenomeni di illegalità che inquinano il nostro sistema economico”
Bologna – Un protocollo d’intesa sviluppato fra Regione Emilia-Romagna, Ministero del Lavoro e Ministero dello Sviluppo economico, per contrastare con sempre maggior efficacia il fenomeno delle false cooperative, emerso con particolare rilievo nella vicenda della Castelfrigo e del settore carni più in generale.
La novità è stata presentata oggi, alla presenza degli assessori regionali alle Attività produttive, Palma Costi, e delle Politiche per la legalità, Massimo Mezzetti, rappresentanti dei due dicasteri, alle parti sociali ed economiche, Provincia di Modena e Comune di Castelnuovo Rangone, coinvolgendo nel lavoro il gruppo costituito a suo tempo per affrontare i temi legati al settore delle carni.
Con il Protocollo di intesa, una cui bozza è già oggetto di un confronto avviato fra Regione e Ministeri, le parti pubbliche intendono favorire la definizione degli ambiti di azione e di collaborazione relativi al potenziamento e alla maggiore efficacia dei sistemi di controllo sulle attività svolte dalle cosiddette false cooperative o srl semplificate, attraverso lo scambio di metodologie di analisi del fenomeno, di dati ed elaborazioni.
“Con questa proposta– hanno dichiarato gli assessori Costi e Mezzetti-, prosegue il nostro impegno finalizzato a dotarci di strumenti sempre più efficaci ed efficienti per contrastare i fenomeni di illegalità che possono inquinare il nostro sistema economico e introdurre scorrette relazioni contrattuali”.
“Per farlo- hanno aggiunto- vogliamo creare maggiori sinergie fra i soggetti pubblici coinvolti, per facilitare le azioni di controllo e repressione ma allo stesso tempo dovremo favorire un sistema di azioni e comportamenti che veda coinvolte le parti datoriali e sindacali, per ampliare la prevenzione e ostacolare la diffusione di pratiche concorrenziali pericolose ed illegali”.
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L’Emilia-Romagna sempre più bio: crescono aziende (+68% sul 2014) e superfici (+72%). L’assessore Caselli: “Primi in Italia per numero di imprese di trasformazione, puntiamo a crescere ancora nella scia del boom dei consumi”
I campi coltivati superano quota 152mila ettari e il numero complessivo di operatori è salito a 6.231 al 30 giugno 2018. Parma in vetta alla classifica per provincia. Erogati 17 milioni di euro all’anno per i prossimi cinque con l’ultimo bando del Psr 2014-2020. La fotografia del settore alla vigilia dell’apertura del Sana di Bologna, dove la Regione sarà presente con un proprio stand (C13, padiglione 21)
Bologna – Prosegue l’ascesa del biologico made in Emilia-Romagna, con i campi coltivati senza l’uso di prodotti chimici di sintesi che a fine giugno 2018 hanno toccato il record di 152.400 ettari, pari al 15% dell’intera superfice agricola utilizzata (Sau) in regione (+72% sul 2014) e oltre 5.040 imprese agricole (+68%). Un boom che non conosce soste, anzi accelera, nella scia dell’ultimo bando ad hoc del Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020, datato 2018, che ha registrato un’altissima adesione, con 2.613 domande ammissibili, di cui 1.851 già finanziate, per un totale di 11,3 milioni di euro di contributi annui. Le restanti 762 domande saranno finanziate a breve, portando il totale dei finanziamenti erogati a 17 milioni di euro all’anno per i prossimi cinque. In questo modo saranno coperte tutte le domande presentate con quest’ultimo bando, per un totale di 130mila ettari.
Sono alcuni dei numeri che fanno da contorno alla partecipazione della Regione Emilia-Romagna con un proprio stand (C13, padiglione 21) al Sana, il salone del biologico e del naturale che festeggia quest’anno il 30^ compleanno e in programma da domani a lunedì prossimo nei padiglioni del Fiera di Bologna.
“Siamo la quinta regione in Italia per numero complessivo di operatori e la prima per quanto riguarda le aziende di trasformazione- sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli-. Traguardi importanti, tuttavia puntiamo a crescere ancora, sull’onda di una crescente domanda da parte di consumatori sempre più attenti alla salubrità e alla tutela ambientale. Un trend positivo che sta garantendo buone prospettive di reddito alle nostre imprese agricole”. “In Emilia-Romagna-prosegue- sono presenti tutte le filiere del biologico, dall’ortofrutta ai cereali, dal latte per il Parmigiano Reggiano alle carni e ai salumi. Le imprese più numerose sono non specializzate; ad esse si affiancano quelle che si occupano della moltiplicazione delle sementi, di mangimistica e di uova, che detengono la leadership nei rispettivi settori in ambito nazionale. Per il futuro continueremo a garantire il sostegno finanziario del Psr, puntando a rafforzare l’assistenza tecnica ai produttori soprattutto in campo ortofrutticolo e a favorire l’innovazione e lo sviluppo di sinergie tra i vari segmenti della filiera per lasciare al settore primario il massimo del valore”.
Il settore in cifre
Sulla base delle ultime rilevazioni, dati aggiornati al 30 giugno scorso, sono 6.231 le imprese emiliano-romagnole attive nel settore del biologico, di cui appunto 5.043 agricole e le rimanenti 1.188 che si occupano di trasformazione e commercializzazione. La provincia che vanta il più alto numero di operatori è Parma (1.082), seguita nell’ordine da Forlì-Cesena (907), Bologna (864), Modena (802) e Piacenza (693). Completano il quadro Reggio Emilia (673), Ferrara (485), Ravenna (391) e Rimini (334).
La parte preponderante degli oltre 152mila ettari di campi coltivati secondo i dettami dell’agricoltura bio è rappresentata dai seminativi (82%). Al secondo posto della classifica vengono prati e pascoli (12%), poi la vite(3%), la frutta (2%) e, con percentuali via via più risicate, la frutta a guscio e l’olivo. L’ascesa del biologico negli ultimi anni sta contagiando anche il settore zootecnico, con gli allevamenti bio che ormai sfiorano quota 1.170(+11% sul 2016), pari al 5% sul totale regionale. Particolare interesse si sta registrando per la conversione di allevamenti di bovini da latte, sia fresco che per la produzione di Parmigiano Reggiano, e di bovini da carne. In sensibile aumento anche gli allevamenti di gallineovaiole e tacchini.
Per convincere gli agricoltori a convertirsi al biologico e compensare i maggiori costi per le aziende la Regione eroga per i primi cinque anni dopo il passaggio al metodo “naturale” un contributo che varia dai 126 ai 742 euroad ettaro all’anno, secondo il tipo di coltura. Incentivi lievemente più bassi – da 90 a 668 euro all’ettaro – per chi si è già convertito. Per la zootecnia i contributi variano da 370 a 425 in fase di conversione e da 333 a 383 euro all’ettaro all’anno per il mantenimento. Per agevolare l’adesione al bio sono stati semplificati gli adempimenti burocratici; inoltre viene riconosciuta una priorità “trasversale” a favore del biologico per molte altre misure del Psr (formazione e informazione, investimenti in azienda, giovani, innovazione e ricerca, certificazione, ecc.)
Gli appuntamenti della Regione al Sana
Lo stand della Regione Emilia-Romagna ospiterà nelle quattro giornate del Sana una ventina di iniziative che spaziano dalla presentazione delle eccellenze enogastronomiche del territorio Dop e Igp in chiave bio, ai progetti di educazione alimentare per le diverse fasce di età, passando per le innovazioni in agricoltura e la tutela dell’agrobiodiversità. Spazio anche alla presentazione di uno dei prossimi presidi Slow Food rappresentato dalla “pesca dal buco incavato” di Massa Lombarda (Ra) e delle più recenti novità editoriali in tema agroalimentare. Per i buongustai in programma degustazioni varie.
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L’Emilia Romagna è al primo posto in Italia per numero di aziende che fanno vendita diretta, mercati ed aziende e-commerce di prodotti biologici. Lo comunica Coldiretti Emilia Romagna sulla base dei dato di Biobank, alla vigilia dell’apertura a Bologna del “Salone internazionale del biologico e del naturale” (Sana) dove Coldiretti sarà presente al Padiglione 21 Stand C/1 con i superfood della nonna che saranno protagonisti in occasione dell’inaugurazione con il presidente nazionale di Coldiretti Roberto Moncalvo.
I prodotti biologici in Emilia Romagna – informa Coldiretti regionale – vengono venduti direttamente al pubblico da 402 aziende agricole, 49 mercati e 47 aziende di e-commerce. Si tratta – commenta Coldiretti – di un settore in costante crescita, come testimonia l’aumento a livello nazionale nel 2018 del 10% delle vendite al dettaglio di alimenti biologici, secondo i dati Nielsen che ha rilevato un fatturato del settore superiore ai 5 miliardi di Euro. Tra i canali di acquisto, accanto alla grande distribuzione ed ai negozi specializzati – precisa Coldiretti – particolarmente dinamici sono stati proprio gli acquisti diretti presso i produttori nelle fattorie, negli agriturismi e nei mercati contadini, con la rete degli agricoltori di Campagna Amica in testa.
In Emilia Romagna la crescita del biologico – informa Coldiretti regionale – è confermata anche dall’aumento delle imprese agricole che, secondo i dati della Regione erano 6.200 al 30 giugno 2018, con un aumento del 24% rispetto all’anno precedente. Nello stesso periodo ancora più consistente è risultato l’aumento della superficie coltivata a biologico, cresciuto del 30% per un totale di 152 mila ettari, pari al 15% di tutta la superficie agricola regionale.
Proprio per questi numeri, la nostra regione sottolinea Coldiretti Emilia Romagna è tra le protagoniste del più grande accordo sul grano biologico mai realizzato al mondoper quantitativi e superfici coinvolte, siglato da Coldiretti, Consorzi agrari d’Italia, Fdai (Firmato dagli agricoltori italiani) e Gruppo Casilloche prevede la fornitura di300 milioni di chili di grano duro biologico destinato alla pasta e 300 milioni di chili di grano tenero all’anno per la panificazione per una durata di tre anni, ma con la possibilità di una proroga per altri due, per un totale di 5 anni.
Una volta al mese ‘I dialoghi della vagina‘ si fanno “A due piazze“: scampoli di conversazione fra Riccarda e l’amico Nickname, grafomane e sincero, che le manda via whatsapp pensieri da afferrare, confidenze da custodire, consigli da non pensarci la notte.
N:“Pochi uomini capiscono le donne. Provano ad amarle nel loro modo spesso infantile.”
R: “Ci sono uomini che riescono a capire la donna, purché non sia la propria. So che stai annuendo. Ti è mai successo di capire la tua compagna? Di sicuro, un’amica sì. Se anche sbagli, in amicizia, non succede nulla, se invece metti male un piede in coppia, è facile che venga giù tutto, se non oggi, domani o fra un anno perché lei non se lo dimentica che tu quella volta hai messo un piede in fallo. C’è meno margine di errore in coppia che in amicizia ed è per questo che ci si muove con più circospezione e meno spontaneità pur di mandare avanti la storia. Prendi me e te, beviamo un caffè perché vogliamo, non perché dobbiamo e in quell’ora ce le diciamo tutte. Non c’è paura di compromissione né di fallimento, è uno scambio alla pari, io ti dico le cose come stanno (più a te di quanto farei con lui) e tu anche. Su un punto siamo d’accordo: le strategie vincenti che abbiamo pensato a tavolino, difficilmente riusciamo poi a tradurle di fronte all’altro/a, perché le riadattiamo, prendiamo scorciatoie e un po’ sorridiamo dell’intransigenza perduta. Ma veniamo a quelli che, come dici, provano ad amare le donne. Provano ti è scappato o volevi proprio scrivere così? Fanno tentativi e non ci riescono? Non sanno che stanno già amando qualcuno e quando se ne accorgono si ritirano come farebbe un bambino di fronte a qualcosa di spaventoso o troppo difficile?”
N: “Cosa ho detto? Che l’uomo ama in modo infantile? Il bambino ride e piange, tocca tutto, lecca, bacia, si impiastriccia. Magari un uomo amasse così. Già la biologia lo penalizza: non mette al mondo nessuno, quindi non potrà mai frequentare l’abisso di sangue carne e merda dove la vita e la morte si toccano. L’istinto gli viene ben presto soffocato da un qualche coglione che gli insegna a non piangere, a non mostrarsi fragile, a comportarsi ‘da uomo’. Poi comincia a frequentare i suoi simili di sesso, e iniziano i passatempi. Soldatini, motorini, sport, figa. Playstation, tecnologia, calcio, figa. Più ce l’hanno in bocca più se ne allontanano, in senso letterale ed escatologico. Se si accultura a volte va persino peggio, è come mettere un fiocco sopra un pacco regalo con dentro delle pietre. Non è un male e non è un bene, è così. No, ho letto quello che dici e sì, mi sono sbagliato, l’uomo non ama in modo infantile, ama in modo basico, bidimensionale, come fosse uno dei suoi passatempi. A volte nemmeno il più interessante, di sicuro il più frangipalle. Nonostante tutto sappiamo essere affascinanti, finché è poco impegnativo.”
R: “Infatti dura un attimo.”
N: “Sai perché? Capiamo un’amica fino a che non diventa la nostra compagna, e prima o poi noi vogliamo che lo diventi, o comunque vogliamo portarla a letto. Ma da quell’istante per noi diventa tutto terribilmente complicato.”
R: “Mi sembra che amare faccia meno paura da giovani che da adulti quando questo verbo all’infinito, che detesta il finito, viene accostato a impegno, legame, condivisione. Noi donne ci aspettiamo (ed è qui l’errore: aspettarsi e quindi aspettare) che un uomo adulto, strutturato, solido affronti l’amore con la stessa padronanza con cui affronta il lavoro e la vita di tutti i giorni. E invece riscontriamo un afasico, se va bene un balbuziente che incespica mentre si perde. Un’altra persona, insomma, rispetto al ruolo pubblico che di lui ci aveva attratto. Sperimentiamo così un uomo che si ritira ammettendo di non essere capace e, come un bambino, abbandona il gioco. Arrivati a questo punto, ci sono donne che lo prendono per mano e dicono giochiamo un altro po’ finché il gioco non si rompe del tutto e donne che lasciano andare perché non si sentono un luna park.”
Cari lettori, che ne pensate? Esiste un amore adulto? O è sempre un eterno gioco di ruoli senza età?
Potete mandare le vostre lettere scrivendo a parliamone.rddv@gmail.com