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da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Porte aperte domani venerdì 23 maggio in Ateneo ai figli di tutti gli universitari, studenti e dipendenti, per Bimbi in ufficio con mamma e papà, l’iniziativa nazionale promossa da Il Corriere della Sera in collaborazione con La Stampa, patrocinata dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia – Presidenza Consiglio dei Ministri, con l’obiettivo di mostrare ai più piccoli gli ambienti di lavoro dove i genitori passano tante ore.
A riproporre l’evento in Unife ci hanno pensato Cristiana Fioravanti, Delegata alle Pari Opportunità, Silvia Borelli, Presidente del Consiglio di Parità, Cinzia Mancini, Presidente del Comitato Unico di Garanzia, Maria Grazia Campantico, Ufficio Comunicazione ed eventi, e Claudia Palandri, Dipartimento di Giurisprudenza, che così spiegano: “Dopo il successo della scorsa edizione, dove Unife fece da apripista in qualità di primo Ateneo promotore, anche quest’anno abbiamo deciso di aderire a questa iniziativa, che si configura come vera e propria giornata di condivisione e attenzione al sociale, importante non solo per gli adulti, ma anche per i bambini, che per un giorno avranno l’opportunità di vedere da vicino cosa fanno i genitori durante i momenti in cui non sono con loro”.
“Il tema di intrattenimento e di riflessione scelto dall’Ateneo per questa nuova edizione – proseguono le organizzatrici – dedicato ai più piccoli e non solo, sarà il pinguino, simbolo del 2014-anno europeo della conciliazione tra vita professionale e vita familiare, una particolare specie che per natura attiva strategie di condivisione domestica, con uno scambio dei carichi di cura dei figli e dei compiti quotidiani, rappresentando così un ottimo esempio di collaborazione tra coniugi per la conduzione della famiglia”.
Il programma di domani prevede: dopo l’arrivo nelle strutture universitarie dei bimbi con i genitori, ritrovo alle 10.30 nell’Aula Magna di Giurisprudenza (c.so Ercole I d’Este n.37), per assistere alla lezione sul tema Un’allegra famiglia di pinguini, a cura di due docenti dell’Ateneo, lo psicologo clinico Stefano Caracciolo e il geologo Umberto Simeoni, cui seguiranno la presentazione degli elaborati dei piccoli, la consegna degli attestati di partecipazione e un momento di svago, con merenda in famiglia in giardino.
L’evento rientra nel Piano di Azioni Positive d’Ateneo 2014-2016, volto a garantire le pari opportunità, a promuovere attività in merito al benessere organizzativo e a rimuovere gli ostacoli che si frappongono alla realizzazione della parità.
“ Un messaggio culturale – concludono le organizzatrici – che ci auguriamo possa servire da esempio ad altre strutture ed enti locali, per sottolineare il contributo che una giornata come questa può apportare all’ambiente professionale e alla conciliazione con il quotidiano. Un’esperienza e un utile momento di crescita, quindi, per grandi e piccoli, per dare più spazio a valori forti su cui deve basarsi la vita”.

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

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Francesco Monini
direttore responsabile


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