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Da: Organizzatori

Domenica 20 Novembre 2016 Transgender Day of Remembrance (TDoR).

In occasione del TDoR (Transgender Day of Remembrance), Domenica 20 Novembre alle ore 18 presso la sede Ripagrande12 ( in via Ripagrande 12 a Ferrara), le associazioni lgbti ferraresi, Circomassimo Arcigay-Arcilesbica , Gruppo Giovani Circomassimo, Agedo e Famiglie Arcobaleno, presenteranno il film Dalla testa ai piedi di Simone Cangelosi, già regista di Una nobile rivoluzione, docufilm dedicato alla figura di Marcella di Folco, prima Consigliera Comunale trangender italiana.
Dalla testa ai piedi, realizzato prima del film sulla Di Folco, racconta la storia autobiografica della transizione da donna a uomo del regista; un diario, disincantato e toccante, della trasformazione fisica e psicologica che ha coinvolto il protagonista nel periodo trascorso tra la fine degli anni Novanta e il 2005. Le associazioni Lgbti ferraresi hanno deciso di celebrare così il Tdor, la giornata del Transgender Day of Remembrance . Il TDoR è una ricorrenza che commemora le vittime dell’odio e del pregiudizio anti-transgender (transfobia).
L’evento, venne introdotto da Gwendolyn Ann Smith in ricordo di Rita Hester, il cui assassinio nel 1998, avvenuto a ridosso della data in cui si celebra la ricorrenza, diede avvio al progetto web ‘Remembering Our Dead’. L’anno successivo a San Francisco fu fatta una veglia a lume di candela in memoria della vittima. Da allora l'evento è cresciuto fino a comprendere commemorazioni in centinaia di città in tutto il mondo.
Sarà presente alla giornata il regista Simone Cangelosi che al termine della proiezione converserà con Paolo Lunghi Paolo Lunghi e Alex Masini.
Per le associazioni Lgbti ferraresi questa sarà anche l’occasione per iniziare una riflessione più approfondita sul tema e per dare vita al primo nucleo di attivisti trangender ferraresi.
Al termine della proiezione verrà offerto a tutti i partecipanti un aperitivo da parte del Gruppo Giovani Circomassimo

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Riceviamo e pubblichiamo


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di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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