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da: Ecomuseo di Argenta

Si concluderà domenica 28 agosto 2016 alle ore 18.30 presso il Bosco del Traversante la III Rassegna
VALLINARMONIA 2016
percorsi musicali, letterari e gastronomici nelle Valli di Argenta

un’iniziativa organizzata da Società Terre SRL – Gruppo SOELIA, Comune di Argenta, Consorzio della Bonifica Renana, Ecomuseo di Argenta, Parco Delta del Po insieme a Circolo Amici della Musica “F.G. Zagagnoni”, Club Alpino Italiano e Pro Loco che prevede ogni anno appuntamenti estivi all’aperto nei bellissimi territori delle valli argentane, proponendosi di unire arte e natura per ispirare momenti di serena armonia in luoghi di grande suggestione, dove poter ascoltare parole e musica eseguiti nell’incantato contesto dell’oasi, respirando l’aria della sera e gustando i sapori della tradizione.

L’Ensemble Camerata Estense, insieme al mezzosoprano Beatrice Mercuri, saranno i protagonisti di
AFFETTI MERAVIGLIOSI
L’espressione dei sentimenti nella musica fra Sei e Settecento

un viaggio vocale e strumentale negli “affetti” della poetica barocca tra sentimenti contrastanti, tensioni emotive e violenti chiaroscuri che la musica, misteriosa evocatrice di “meraviglia”, scatena nell’animo umano.
Luca Mardegan, Jacopo Ferri, Alessandro Fattori (violini), Stella Degli Esposti (viola), Filippo Trevisan, Sorayya Russo (violoncelli), Paolo Molinari (contrabbasso), Fabio Valente (fagotto) ed Elena Masina Dirani (clavicembalo) eseguiranno alcune tra le più belle pagine di grandi compositori come Claudio Monteverdi, Arcangelo Corelli, Antonio Vivaldi, Henry Purcell e Georg Friedrich Händel che, con il loro genio, hanno sublimato l’Uomo, rappresentandone musicalmente ogni sfaccettatura emotiva, dall’esaltante gioia alla disperata sofferenza, dal violento desiderio di vendetta alla cieca follia, dal profondo disprezzo all’amore più tenero e dolce.

Seguirà un ricco buffet presso il Museo delle Valli.

A disposizione per tutti coloro che non hanno un mezzo proprio, è previsto un servizio navetta gratuito che dalle ore 17.30 partirà da Piazza Marconi.
Il costo dell’evento è di € 25.00 (concerto + buffet) o di € 10.00 (solo concerto).
Prenotazioni obbligatorie entro le ore 12 di sabato 27 agosto presso la
Segreteria dell’Ecomuseo di Argenta (FE) c/o Museo delle Valli via Cardinala 1/C – Campotto (da martedì a domenica – ore 9/13) – tel. 0532/808058 – cell. 329/8323750 –
email: info@vallidiargenta.org.
Per informazioni:
Centro Culturale Mercato IAT – Tel. 0532/330 276 – Numero Verde 800 111 760
Circolo Amici della Musica – Cell. 340/2736326

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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