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Da ufficio stampa MoVimento5Stelle Ferrara

Il sogno di poter viaggiare gratis sui mezzi pubblici (già comunque implementato in alcune città virtuose per volontà politica degli amministratori) si sta realizzando a poco a poco anche a Ferrara, soprattutto di domenica o nei festivi, su alcune linee particolarmente affollate. Ma non per volontà politica della Giunta estense ma per problemi tecnici.
Infatti, come spiega in dettaglio una interrogazione al Sindaco e Assessore competente del consigliere comunale Claudio Fochi (M5S), che alleghiamo alla presente nota, quando le emettitrici automatiche a bordo degli autobus sono piene e non vengono svuotate da chi di dovere, chi sale non può fare il biglietto e non può quindi essere sanzionato dai controllori i quali, del resto, quando vedono l’apposito cartello che indica l’emettitrice fuori servizio non salgono neanche a controllare. E così, molti utenti abituali l’hanno già capito, si gira gratis.
La situazione sopra riassunta è tecnicamente un po’ più complessa, per cui invitiamo chi volesse approfondire a leggersi l’interrogazione citata.
Il risultato è comunque una paradossale disfunzione di TPER che, in accordo con l’Assessorato competente, da una parte esternalizza una quota dei servizi (milioni di chilometri alla ditta di trasporti ‘La Valle’, alla ditta che gestisce le emettitrici automatiche) con lo scopo di “ridurre i costi di gestione” – creando forti problemi occupazionali ai dipendenti di TPER, come informa la presente interrogazione – dall’altra però, alla faccia della buona gestione, permette che gli utenti girino gratis sugli autobus pienamente autorizzati. Quindi c’è qualcosa che non quadra.
Se si aggiunge poi che i servizi di trasporto, come nel caso della linea 11, hanno subito anche dei tagli, con proteste dei cittadini, si intuisce che non basta esternalizzare per migliorare i servizi.
Questa è l’ennesima riprova, se mai ce ne fosse stato bisogno, che le esternalizzazioni selvagge (contro le quali si batte il M5S) non rappresentano affatto una strategia per migliorare i servizi ma spesso una scorciatoia per ridurre i costi e peggiorare le condizioni di lavoro dei dipendenti, in una logica dove il mercato e il pareggio di bilancio valgono più della qualità del servizio.
Ecco quindi cosa si chiede all’Assessorato competente: Come possa l’azienda TPER permettere l’evasione dei titoli di viaggio durante i giorni festivi se nel 2014 ha esternalizzato parte del servizio extraurbano a società private per contenere i costi di gestione, come reso noto a suo tempo nei termini che qui di seguito riportiamo: “Tper conferma che la esternalizzazione di un milione di chilometri alle aziende private consentirà un risparmio di risorse tali da contenere i costi fino al pareggio di bilancio sul bacino di Ferrara; tale economia permetterà la sottoscrizione di un accordo con l’Agenzia per la Mobilità, per ottenere la proroga della validità della gara sul bacino di Ferrara fino al 2019 (anno in cui scadrà la gara per il bacino di Bologna)”. Se sia possibile, da parte di TPER e delle autorità istituzionali competenti, sanare il disservizio sopra illustrato, afferente alla gestione delle emettitrici automatiche di biglietti e alla relativa ditta a cui è stato esternalizzato tale servizio, che, impedendo ai viaggiatori di fare biglietti a bordo e di essere sanzionati in assenza di titolo di viaggio, provoca un paradossale mancato introito proprio per quella ditta che afferma di voler esternalizzare alcuni servizi con lo scopo di ridurre i costi di gestione. Speriamo che in un futuro non utopico, la Città estense sia in grado di fornire trasporto gratuito agli utenti, magari con una flotta pienamente eco compatibile, senza combustibili fossili, non per problemi tecnici ma per volontà politica.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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