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Una nuova realtà associativa che unisce nello stesso progetto Il percorso cooperativo di Ferrara e di Modena, mantiene le radici ben piantate sul territorio e lo sguardo orientato al futuro.
Porta la data del 4 marzo la nascita di Legacoop Estense. Suo presidente è il ferrarese Andrea Benini. Luogo dell’evento la Pinacoteca Nazionale di Palazzo dei Diamanti di Ferrara. Testimoni gli associati, i rappresentanti delle istituzioni e della stampa.
“Siamo qui oggi per festeggiare una unione importante: la Lega Coop Estense, che vede da oggi assieme Ferrara e Modena in un progetto che ci accomuna. – ha detto la direttrice delle Gallerie Estensi Martina Bagnoli, facendo gli onori di casa in Pinacoteca – Anche noi, nel settore della cultura, siamo diventati un’entità cooperativa, un nuovo modo di concepire il museo come una rete di luoghi: le Gallerie Estensi fra Ferrara e Modena, che diventano uno snodo sociale importante, radicato nel territorio, nella vita della comunità, per costruire un rapporto vivace fra pubblico e privato, dove la social economy si possa realizzare per la crescita della città”.

A salutare i presenti anche Patrizia Bertelli, vice presidente di LegaCoop Ferrara e il sindaco Tiziano Tagliani, che nel suo discorso alla platea ha sottolineato che “Gli Estensi costruivano costantemente alleanze con le diverse anime del territorio, per trovare una via migliore per esprimere la propria presenza sullo stesso territorio. Questo carattere culturale è lo stesso che ritroviamo qui oggi, con questa manifesta comunanza di storia e di intenti”.
“Dalla Casa del Popolo di Ravalle (dove nel congresso della Lega Coop del 2014 si iniziò il cammino per il progetto di fusione, ndr) a Palazzo dei Diamanti, mi sembra un percorso abbastanza simbolico dell’unione della vicinanza alla gente e della tradizione che la nuova Legacoop Estense vuole realizzare. – ha detto nel suo intervento Andrea Benini, presidente di Legacoop Ferrara – Con questa giornata noi manteniamo un impegno importante, quello della fusione, ma per tutti noi non è un punto di arrivo, bensì uno di partenza: stiamo fondendo due esperienze singolari, che hanno dato tanto ai loro territori, e che si mettono assieme per rispondere alle esigenze dei soci e delle comunità di riferimento, che evolvono assieme come imprese, che impostano un cammino comune per avere massa critica sul mercato.”

Nel presentare al pubblico i principi della neonata cooperativa, Benini ha anche ricordato l’impegno di solidarietà che ogni socio dovrebbe profondere per sostenere le realtà in difficoltà: “Approfitto di questo momento per ricordare la situazione della Cooperativa dei Lavoranti in Legno, verso i cui lavoratori vi chiederei di valutare il reinserimento presso le vostre aziende”.
“Secondo Unioncamere – ha poi spiegato – la competitività di un’azienda è direttamente proporzionale alla situazione del territorio e alla soddisfazione del lavoratore. Questo significa che le aziende funzionano bene se servite bene dal territorio, in un reciproco “dare e avere”. Il territorio di Ferrara e Modena conta più di 110.000 imprese, Legacoop Estense conterà invece un totale di 263 cooperative, per un fatturato aggregato di 6 miliardi di euro, 500.000 soci e 35.000 lavoratori, che costituiscono quasi l’8% degli occupati nei due territori. Le cooperative associate operano in tutti i settori, dall’agroalimentare ai servizi, dal sociale alla grande distribuzione. La nuova associazione avrà una governance rappresentativa dei due territori e prevede, accanto alla Direzione e al Consiglio di Presidenza composti dai rappresentanti delle cooperative associate, un Presidente a tempo pieno, un Vicepresidente part-time, che affianca l’incarico al proprio impegno all’interno della cooperativa che guida, un Direttore e un coordinatore territoriale, nonché due sedi, una a Ferrara l’altra a Modena, al fine di rispondere al meglio alle esigenze delle imprese associate. E’ risaputa la resistenza che noi ferraresi muoviamo verso le novità e gli accorpamenti e io so che è per la paura di perdere qualcosa delle nostre peculiarità: con la Legacoop Estense questo non potrà accadere, visto che metteremo in campo le reciproche eccellenze, in un nuovo assetto organizzativo che faccia più massa critica sul mercato ma conservi il legame con le città e le loro peculiarità.”

“Questa riorganizzazione – ha concluso Benini – rappresenterà un’opportunità non solo per l’associazione e le cooperative, ma anche per la comunità e il territorio, in risposta al riordino istituzionale e ai cambiamenti economici e sociali in atto. Non si può immaginare di rispondere ai problemi di oggi senza far evolvere le strutture di ieri.”
La giornata di lavori è poi proseguita con gli interventi dei soci di Ferrara e – dopo la pausa per il pranzo – c’è stato il trasferimento a Modena, dove si è tenuta l’Assemblea Costitutiva della Legacoop Estense. Qui, di fronte a una folta platea di rappresentanti delle cooperative associate e di ospiti, Andrea Benini, è stato nominato presidente della nuova Associazione, affiancato dalla Vice Presidente Francesca Federzoni, e dal Direttore Gianluca Verasani.
Lauro Lugli, dopo 5 anni alla guida di Legacoop Modena ha deciso invece di concludere la propria esperienza per favorire il rinnovamento ed ha espresso grande soddisfazione per la positiva conclusione di un percorso di unificazione da lui fortemente sostenuto, che lo ha visto per mesi in prima linea per favorirne la positiva conclusione.

Nel suo primo intervento da neo-presidente Andrea Benini ha sottolineato lo spirito di servizio col quale affronterà questa nuova sfida, e ha esortato tutti – cooperatrici e cooperatori, ma anche rappresentati delle Istituzioni e mondo associativo e imprenditoriale – a “non pensarci più come ferraresi e modenesi, ma come cooperatori e cooperatrici che cercano di affrontare problemi e cercare nuove prospettive. Evolvono i mercati di riferimento, evolvono le cooperative, evolvono le associazioni. Mettersi insieme è una scelta, una risposta, un’opportunità. Grazie a quest’unificazione le cooperative potranno trovare maggiori possibilità di sinergia, collaborazione, integrazione, eliminando vincoli territoriali nati per sostenere ma divenuti poi un ostacolo. E tutto questo lo faremo sempre con lo sguardo rivolto alla nascita, nel 2017, di un’unica Associazione nazionale delle Cooperative Italiane”.

Dopo la Tavola Rotonda, nella quale il Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, i Sindaci dei Comuni di Modena e Ferrara Giancarlo Muzzarelli e Tiziano Tagliani, e il Presidente di Legacoop Emilia Romagna Giovanni Monti, hanno discusso di riordino istituzionale dei territori, aree vaste, processi di aggregazione fra associazioni e fra imprese, il Presidente di Legacoop Nazionale Mauro Lusetti ha concluso una giornata storica.

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Ingrid Veneroso


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Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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