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Da ENEA

Incontri pubblici, dibattiti, conferenze-spettacolo e un talk sull’energia vitale dell’arte. L’iniziativa si inserisce nell’ambito della Campagna Nazionale di comunicazione “Italia in Classe A”.
Lunedì 13 novembre arriva a Ferrara la terza tappa del tour “Efficienza energetica on the road”, la prima campagna di informazione “itinerante” organizzata da ENEA, che toccherà 10 città dal nord al sud del Paese per far conoscere “in diretta” alle diverse realtà italiane le opportunità e i benefici dell’efficienza energetica. Ogni tappa propone 5 incontri specifici, gratuiti, dedicati alle famiglie, agli studenti, agli amministratori locali, alle industrie e al mondo della cultura. Diversi gli appuntamenti in programma durante l’intera giornata della tappa estense che faranno della città emiliana la capitale italiana dell’efficienza energetica. Ferrara, culla del Rinascimento, ricca di storia e cultura, ha saputo realizzare negli ultimi quaranta anni un rilevante percorso di rigenerazione urbana che le ha fatto meritare nel 1995 la nomina di Patrimonio dell’UNESCO.
Partner dell’iniziativa è il Comune di Ferrara, che per l’evento ha messo a disposizione alcuni dei luoghi più rappresentativi e simbolici della città.
Gli appuntamenti
Dalle ore 10,00 alle 18,00 presso il punto di accoglienza “SiproMuove” di Via Cairoli 15, gli esperti ENEA saranno a disposizione dei cittadini per fornire chiarimenti e indicazioni su come risparmiare energia nella vita quotidiana, a casa e a lavoro, spiegando come utilizzare gli incentivi oggi disponibili in caso di ristrutturazione del proprio immobile o condominio. Ingresso libero
Dalle 9,00 alle 13,30 rappresentanti della Pubblica Amministrazione, delle Associazioni di categoria e delle piccole e medie imprese si incontreranno con gli esperti dell’Agenzia presso la Sala Arengo di Piazza Municipale. L’appuntamento- che vedrà tra i partecipanti l’Assessore all’Ambiente del Comune di Ferrara, Caterina Ferri- rappresenta un momento di incontro e confronto sugli strumenti, i modelli e le strategie utili al conseguimento degli obiettivi di risparmio energetico. In particolare si parlerà di incentivi nazionali e regionali, di contratti di prestazione energetica (EPC), di strumenti per la diagnosi energetica e di metodi per il cambiamento comportamentale degli imprenditori, dei tecnici e dei cittadini. Saranno anche presentate alcune best practices in campo imprenditoriale. Ingresso libero
Dalle ore 14,30 alle ore 16,30, sempre nello spazio della Sala Arengo si terranno incontri “B2B” durante i quali le PMI potranno confrontarsi con un esperto ENEA pronto a indicare le strategie, i modelli e gli strumenti più efficaci per raggiungere quegli obiettivi di efficienza energetica che costituiscono un fattore chiave per migliorare la competitività dei diversi settori produttivi.

Alle ore 11,00 presso la Sala Estense, Piazza Municipale gli studenti delle scuole superiori sono invitati a partecipare a “EE Factor: usa bene la tua energia”, una conferenza spettacolo di Diego Parassole, scrittore e comico specializzato nei temi della sostenibilità e dell’efficienza energetica. “EE Factor” è una sfida collettiva per la costruzione di un futuro energetico sostenibile, a basse emissioni di CO2, che usa una comunicazione strutturata proprio per le giovani generazioni affinché avvertano l’urgenza di mettere in atto comportamenti, pratiche e abitudini più consapevoli e “green”.
Dalle ore 18,00 alle 20,00, ultimo appuntamento della giornata, ancora negli spazi della Sala Arengo Piazza Municipale, il talk tra il Prof. Claudio Strinati, noto storico dell’arte e divulgatore, e Antonio Disi, ricercatore ENEA, per raccontare l’efficienza energetica attraverso l’insolito ma suggestivo binomio “Arte” e “Energia”. Un dialogo tra temi storico-artistici e scientifici, alla ricerca di soluzioni innovative per utilizzare in modo efficace l’energia espressa dal nostro patrimonio culturale e farla diventare componente essenziale dello sviluppo sostenibile del nostro Paese. Un itinerario artistico che mette in luce l’energia produttiva dell’arte e del sapere anche attraverso la riflessione del Prof. Strinati sul Duomo di Ferrara, l’edificio che forse più di ogni altro in Italia ci restituisce l’idea della stratificazione storica e della progettazione artistica come movimento popolare. Intervengono al talk Francesco Scafuri, Responsabile dell’Ufficio Ricerche Storiche del Comune di Ferrara, e Alberto Dambruoso, storico dell’arte.
Un’occasione da non perdere dove i partecipanti parleranno di Efficienza Energetica, Tecnologia e Arte mettendo in evidenza, come l’uso efficiente dell’energia non dipenda esclusivamente dalla sostituzione o dall’acquisto di tecnologie più performanti, ma anche dall’approccio delle persone che vivono e operano in tali contesti, in una parola dai loro comportamenti.
Durante il talk sarà esposta la Tavola dell’Alleanza di Daniela Papadia, un arazzo di 12 metri su cui è ricamato a mano il genoma umano, nella sua perfetta esecuzione a rappresentazione dell’incontro tra arte e scienza.
Il roadshow per l’Efficienza energetica nasce nell’ambito della Campagna Nazionale di comunicazione, sensibilizzazione e divulgazione ‘Italia in Classe A’, realizzata dall’ENEA in applicazione dell’art.13 del D.Lgs. 102/2014, per rafforzare l’interesse verso l’uso consapevole dell’energia e accelerare il processo di miglioramento dell’efficienza energetica attraverso una migliore conoscenza degli strumenti e delle opportunità esistenti. Dopo Bolzano, Torino e Ferrara, le tappe successive di “Efficienza energetica on the road”, saranno: Ascoli Piceno (23 novembre), Viterbo (14 dicembre), Matera (11 gennaio 2018), Napoli (30 gennaio), Bari (8 febbraio) e Palermo (22 febbraio). Il luogo e la data della decima e ultima tappa saranno comunicati in seguito.

Si può seguire “Efficienza energetica on the road” tramite l’hashtag #ItaliainClasseA
http://www.italiainclassea.enea.it/

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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