Skip to main content

da: organizzatori

“Montmartre” è una guida turistica storica, senza alcuna immagine, con un avvincente itinerario alla ricerca di personaggi leggendari, sulle tracce dei primi abitanti di Lutezia (Parigi) fino a ripercorrere l’itinerario artistico dei pittori di Montmartre. Storie e suggestioni di rilevanza formativa e culturale, enarrate in un susseguirsi di episodi, con una quantità notevole di informazioni, esplorando tutti gli aspetti emotivi e di suspense della cronaca rosa e nera, di celebri personaggi. Quest’ incursione, all’insegna dell’avventura attraverso la vita del villaggio di Montmartre, aspetta il viandante e straniero di passaggio a Parigi, per ritrovarsi nell’atmosfera Belle-Époque, dando vita ad un libero itinerario poetico. Gli argomenti trattati sono estremamente attuali e riguardano non solo gli aspetti storici, ma contengono ogni tipo di informazioni per ogni esigenza turistica, dal turismo di territorio a quello religioso, dal turismo artistico e culturale a quello paesaggistico e naturalistico, e perfino ricette ancestrali sull’arte culinaria. Un itinerario a tema che, non solo, mette in evidenza le radici culturali e storiche e le tradizioni di Montmartre ma contribuisce anche alla nascita di nuove forme di turismo. Montmartre è senza alcun dubbio il quartiere di Parigi, più ricco di leggende e poesie con una memoria storica. I segreti di Montmartre si svelleranno, e nascosti ad ogni angolo di strade, troverete ad aspettarvi, un immagine tragica, poetica o pittoresca che risveglierà un sorprendente desiderio di conoscenza. Se siete alla ricerca di intense emozioni, Montmartre vi aprirà le sue porte… siate vigili, il suo segreto trapelerà; custoditelo gelosamente. Storie vere, narrate con l’autenticità coinvolgente del vissuto che porta inevitabilmente all’esigenza di riconoscerci in un passato, in cui affondare le nostre radici. Già dalle prime pagine si sprofonda nel flusso tempestoso della narrazione con personaggi e vicende che s’intrecciano, si sovrappongono o s’incastrano come le tessere di un mosaico “infinito”. La lettura procede, via via, in un clima di curiosità e partecipazione, poiché si avverte il legame misterioso che determina la relazione tra lettori e personaggi, innescando le emozioni, quelle del cuore. Tra leggende e racconto della realtà, umorismo, e pieni di colpi di scena, la scrittura di Emmanuel Tamaran sa raccontare le vite di persone comuni senza annoiare, anzi, si rimane “connessi” creando in chi legge l’attesa per il succedere di qualcosa che accade. In realtà quel qualcosa non è altro che lo scorrere di una vorticosa storia, quella di Montmartre, che ci ammalia da subito. Un ebook, interessante, capace di coinvolgere, dove tutti gli interrogativi saranno svelati. Si capirà l’importanza del ruolo del villaggio di Montmartre attraverso i secoli di storia ripercorrendo i punti chiave che costituiscono la storia di Francia. In un certo modo, l’imprevisto è sempre presente e può essere considerato come un avvenimento di prima importanza che persiste durante tutta la lettura, con la certezza di navigare tra pagine intense, piene di emozioni e coinvolgenti, attraverso racconti e aneddoti enarrati dai protagonisti. Una guida turistica storica, di oltre settecento pagine in formato digitale ePub, che mancava nelle maggiori bookstore ora disponibile e in lingua italiana, erroneamente citata come saggistica di arte cinema e spettacolo.

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it