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Da Ufficio stampa

Stanziati 50 milioni di euro per riparare danni e rilanciare gestione

Sostenere le aziende agricole dell’Emilia Romagna affinché possano ripartire dopo un’estate disastrosa tra siccità, grandine e vento forte che hanno pesato sulle campagne per danni superiori ai 300 milioni di euro. È questo l’obiettivo dell’accordo raggiunto tra Coldiretti Emilia Romagna ed Emil Banca Credito Cooperativo. Lo comunica Coldiretti Emilia Romagna ricordando che l’accordo, firmato dal presidente regionale di Coldiretti, Mauro Tonello e dal direttore generale di Emi Banca, Daniele Ravaglia, prevede lo stanziamento di 50 milioni di euro per finanziamenti a medio termine a favore delle aziende agricole che hanno subito danni in termini di minori ricavi o maggiori costi a seguito della siccità e del maltempo nel 2017. Emil Banca – sottolinea Coldiretti Emilia Romagna – riconosce particolari condizioni economiche agli associati di Coldiretti regionale, con particolare riferimento alle province di Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma e Ferrara. L’accordo prevede un finanziamento per singola azienda fino ad un massimo di 100 mila euro per una durata di minimo 24 e massimo 36 mesi ad un tasso fisso di 1,90%, con un preammortamento di massimo 6 mesi al tasso fisso di 0,60%. Per poter accedere a questi finanziamenti gli agricoltori dovranno presentare una semplice autocertificazione siglata da Coldiretti con una stima del mancato ricavo o dei maggiori costi sostenuti dall’azienda a causa della siccità o di altre calamità naturali, come grandine e vento forte. Le domande vanno inoltrate ad Emil Banca entro il prossimo 28 febbraio.

“Siccità e maltempo – ha detto il presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Mauro Tonello – hanno reso difficile la vita agli imprenditori agricolo anche sul piano finanziario. Il soccorso che può arrivare attraverso l’accordo Coldiretti-Emilbanca è fornire alle aziende quella liquidità che serve nell’immediato per sistemare i danni e avere la tranquillità per affrontare la chiusura dei conti del 2017 e riprendere le attività per il nuovo anno con più serenità. È una iniziativa che può avere sviluppi futuri. Crediamo, infatti, che ci sia oggi l’esigenza di mettere in campo anche prodotti innovativi anche per l’acquisizione dei terreni, di attrezzature agricole innovative. Abbiamo aziende che vogliono crescere e l’aspetto finanziario è fondamentale”.

“Le banche di credito cooperativo sono nate per aiutare i contadini dell’inizio del secolo scorso ad affrancarsi dalla povertà – ha commentato il direttore generale di Emil Banca, Daniele Ravaglia – Con questo accordo ribadiamo la nostra vicinanza al mondo contadino cercando di fare la nostra parte per far superare ad un settore strategico per l’economia regionale le difficoltà date da una stagione davvero devastante. Grazie all’accordo con Coldiretti riusciremo a farlo attraverso un prodotto finanziario che, oltre che economicamente vantaggioso, è anche molto snello e richiede poca burocrazia”.

L’accordo è stato – informa Coldiretti regionale – il primo passo di una collaborazione che entrambe le parti intendono estendere per rispondere alle esigenze finanziarie della imprese agricole. In particolare Coldiretti Emilia Romagna ed Emil Banca stanno valutando la possibilità di mettere a punto insieme a Creditagri Italia, consorzio fidi di Coldiretti, un prodotto per l’acquisto di terreni.

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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