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Al via sette progetti regionali per il bando “Standard+” interessate le province di Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini

L’assessore Patrizio Bianchi: “Un’ulteriore dimostrazione che il nostro sistema ha le capacità necessarie per proporre progetti innovativi e operare in questa area, oggi più che mai frontiera vera dell’Europa”

Bologna – Sono 7 i progetti dell’Emilia-Romagna che sono stati approvati nell’ambito del Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Croazia, a cui vengono destinati oltre 2 milioni 100 mila euro suddivisi tra i beneficiari delle provincie di Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e Bologna comecittà capoluogo.
Le attività di sostegno e valorizzazione individuate per il finanziamento riguardano principalmente l’ambiente, la cultura e i trasporti, con un obiettivo comune: la “crescita blu” dell’Area adriatica, cioè una collaborazione tra i soggetti transfrontalieri che si affacciano sul litorale per dare impulso all’economia e al turismo e, al tempo stesso, tutelare l’ambiente. Anche a vantaggio dei 12,5 milioni di cittadini che popolano l’Area italo-croata.
Sul totale delle 22 proposte progettuali che hanno superato con successo le fasi di valutazione del bando – pubblicato lo scorso marzo – quasi un terzo, quindi, viene dall’Emilia-Romagna: di tre sono capofila i Comuni di Ravenna e Forlì e il Gal (Gruppo di azione locale) Delta 2000; agli altri quattro la Regione partecipa in qualità di partner. La decisione finale sulla graduatoria è stata decretata e ufficializzata con la pubblicazione della lista dei progetti finanziati, consultabile nella sezione “Call for Proposals” del sito www.italy-croatia.eu.
“Ancora una volta- sottolinea l’assessore regionale al Coordinamento delle politiche europee allo sviluppo, Patrizio Bianchi – il nostro sistema territoriale dimostra di possedere le capacità progettuali necessarie per proporre progetti innovativi e per operare nell’area sud orientale dell’Adriatico, oggi più che mai frontiera vera dell’Europa”.
Con l’approvazione dei primi progetti “Standard+” si apre un nuovo ciclo di finanziamenti sul fronte della cooperazione che, per l’Emilia Romagna e per l’intera area inclusa nel Programma, rappresenta una novità assoluta. Questi stanziamenti costituiscono un’opportunità per i soggetti dotati di personalità giuridica, pubblici e privati, che hanno sede legale in una delle 8 contee croate e delle 25 province italiane che si affacciano sull’Adriatico.

Le risorse in campo e i progetti finanziati
L’ammontare del Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr) – che finanzia anche il proramma Italia-Croazia- è stato integrato, su richiesta del Comitato di Sorveglianza, con l’aggiunta di 4 milioni destinati ai progetti “Standard+”: in questo modo la quota per il finanziamento dei primi progetti supererà i 18 milioni di euro (su un totale di 201 disponibili per l’intero periodo di Programmazione 2014-2020), rendendo finanziabili tutti i 22 progetti di tipo “Standard+” che hanno superato gli step valutativi. Risorse che arrivano a 21 milioni complessivi con l’aggiunta della quota di cofinanziamento nazionale, conferita a seconda dei casi dai Governi centrali di Italia e Croazia o dai beneficiari stessi.
I primi 22 progetti ad essere finanziati sono così suddivisi: 3 a sostegno dell’innovazione blu (Asse Prioritario 1), 3 a sostegno della sicurezza e resilienza legate ai cambiamenti climatici e agli eventi calamitosi (Asse Prioritario 2), 11 a sostegno del patrimonio culturale e naturale (Asse Prioritario 3) e 5 a sostegno del trasporto marittimo (Asse Prioritario 4). /BM

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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