Skip to main content

Sabato 25 novembre

ore 11:00

Presso la libreria Ibs+Libraccio di Ferrara

Per l’iniziativa “Libraio per un giorno”

I libri consigliati da

Paolo Panzacchi

 

03-libraio per un giorno“Libraio per un giorno” è un’iniziativa originale per avvicinare più persone possibili al mondo dei libri attraverso chi ci sta intorno tutti i giorni, per permettere alle persone di incontrarsi e raccontarsi agli altri svelando i propri gusti e passioni letterarie.

L’ospite di questa settimana sarà Paolo Panzacchi, che racconterà ai presenti il suo bagaglio di letture con auto-ironia e spontaneità: i classici che lo hanno formato, ma di più, i titoli che non abbandonano il suo comodino la notte, dai quali non si separa mai.

Paolo Panzacchi è nato a Sassuolo (Modena) nel 1984. Risiede a Ferrara dove lavora e vive con la sua famiglia. Nel 2014 è stato pubblicato il suo romanzo d’esordioDreamin’ vicious (Edizioni Kolibris, Ferrara). Nel 2015 Maglio editore ha pubblicato “L’ultima intervista”.  Il suo sito è www.paolopanzacchi.it.

Il rinfresco è offerto da NaturaSì, Via Bologna 296 e Via Copparo 3/A –  Ferrara

ore 15:00

Presso la libreria Ibs+Libraccio di Ferrara

Laboratorio creativo di Natale

per bambini con Didò

Partecipazione gratuita con prenotazione obbligatoria. Max 15 bambini

Età consigliata: dai 4 ai 7 anni

Durata dell’incontro: 1 ora circa

Per informazioni e prenotazioni:

0532241604eventife@libraccio.it

alle 18.00

Presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino

Libreria Ibs+Libraccio di Ferrara

Per il ciclo “Declinazioni del femminile”

Serena Marchi

Presenta

Mio tuo suo loro

Donne che partoriscono per altri

Fandango

 

Dialoga con l’autrice la Psicoanalista

Chiara Baratelli

 

Mio tuo suo loro- serena marchi

Serena Marchi ha deciso di occuparsi di utero in affitto in “Mio tuo suo loro”. Ha chiesto a quindici donne di raccontare la propria esperienza. Nel libro sono state raccolte personalmente le testimonianze giunte dagli Stati Uniti, dal Canada, dall’Ucraina e dall’Inghilterra. In Italia, invece, la gestazione per altri è proibita e ampio è il dibattito in materia. Politici e associazioni femministe si sono più volte detti contrari alla sua introduzione. Serena Marchi, da giornalista curiosa, ha voluto parlare di un tema tanto delicato tramite le sue vere protagoniste. Il risultato è un’indagine seria e non faziosa. Ha creato un libro privo di preconcetti e pregiudizi. “Mio tuo suo loro” possiede il merito di analizzare con garbo e professionalità una questione di rilevanza nazionale. L’utero in affitto sarà un argomento centrale nei dibattiti per diversi anni a venire. L’opera realizzata da Serena Marchi è di certo un buon punto di partenza per informarsi.

Serena Marchi nasce nell’agosto del 1981 a Vallese di Oppeano, in provincia di Verona.

Giornalista dal 2003, lavora da oltre quindici anni come addetta stampa di una multiutility.
Nel 2015 pubblica il suo primo libro Madri, comunque (Fandango Libri) e inizia a occuparsi di tematiche femminili. Madre di Ettore, ha un suo sito www.serenamarchi.it

I prossimi incontri:

Sabato 16 dicembre

Federica BoscoCi vediamo un giorno di questi, Garzanti

Sabato 20 gennaio

Giada SundasLe mamme ribelli non hanno paura, Garzanti

Sabato 24 febbraio

Lidia RaveraIl terzo tempo, Bompiani

 

Per informazioni Ibs+Libraccio

Ferrara, Piazza Trento e Trieste, Palazzo San Crispino

eventife@libraccio.it – Tel. 0532241604

tag:

IBS.IT BOOKSHOP


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it