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Da Ferrara Film Commission

Ferrara Film Commission presenterà il 22 novembre 2017 alle ore 21,00 al Cinepark Apollo di Ferrara, il film “PierPaolo”.del regista madrileno Miguel Angel Barroso.
Alla proiezione sarà presente oltre che lo stesso regista, anche l’attore protagonista nella parte di Pasolini, David Parenti di Reggio Emilia.
Sinossi del lungometraggio “PIERPAOLO”, di Miguel Angel Barroso Garcia.
Il film racconta l’infanzia e la giovinezza di Pier Paolo Pasolini attraverso le parole delle persone più importanti della sua vita: suo padre Carlo Alberto, con il quale ebbe un difficile rapporto di amore-odio; sua madre, con cui rimarrà legato fino alla fine, vissero anche insieme nella stessa casa; suo fratello Guido Alberto, che si unì ai partigiani durante la Seconda Guerra Mondiale e fu ucciso in circostanze poco chiare; le delicate relazioni romantiche e di amicizia con due donne: la violinista Pina Kalz, una rifugiata di guerra, e l’insegnante Maria, con cui si fidanzò ufficialmente e la sua profonda passione per un ragazzo contadino di nome Toni, egli conservò questa amicizia per tutta la sua vita.
“PierPaolo” ci porta anche nei luoghi che hanno segnato la sua vita (Belluno, Casarsa della Delizia, Scandiano, Conegliano, Sacile, Parma, Idria, Bologna, Versutta…). Pasolini ebbe una vita nomade sin dalla nascita, si spostava di città in città a causa del padre, un ufficiale dell’esercito che veniva spedito ogni pochi mesi in una destinazione diversa.
Durante questo periodo i treni iniziarono ad esercitare fascino su di lui, nelle tante ore di attesa alla stazione e grazie al suo amore per il Friuli, terra natale della madre, iniziò a scoprire un linguaggio arcaico e contadino che divenne il motore della sua creatività.
Pierpaolo ci guida inevitabilmente allo scandalo di Ramuscello che influenzò la sua intera esistenza e che lo portò a fuggire a Roma insieme alla madre, verso una vita migliore…

Ferrara Film Commission
Sede legale: via Cisterna del Follo, 39 – 44121 Ferrara
info@ferrarafilmcommission.it
www.ferrarafilmcommission.it

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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