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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Alimentazione, le sfide del futuro: il presidente Bonaccini e l’assessore Caselli oggi a Milano per la presentazione della prima edizione del World Food Research and Innovation Forum (22, 23 settembre 2015 – padiglione Italia)

Una piattaforma globale permanente per affrontare e discutere le sfide del futuro dell’alimentazione. E’ la prima edizione del World Food Research and Innovation Forum (22, 23 settembre 2015 – padiglione Italia), presentata oggi all’Expo di Milano dal presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e dall’assessore all’Agricoltura Simona Caselli.
Promosso da Regione e Aster (il consorzio regionale per l’innovazione e la ricerca industriale), patrocinato dal Ministero delle Politiche Agricole e da quello dello Sviluppo Economico, il Forum sarà realizzato insieme a istituzioni nazionali, europee e internazionali, ai sistemi delle imprese e delle fiere, alle reti di ricerca e agli attori mondiali del sistema agrifood.

“Il Forum sarà una grande occasione per discutere anche del dopo Expo – ha sottolineato Bonaccini – . Un’occasione per confrontarsi su tutta una serie di sfide che ci attendono, e che non sono più rinviabili: come sfamare i 9 miliardi di persone che popoleranno il pianeta nei prossimi decenni, come coniugare sviluppo e sostenibilità ambientale. Non solo: c’è tutto il tema della sicurezza alimentare.
Sono sfide globali – ha aggiunto il presidente – a cui l’Emilia-Romagna può dare un contributo prezioso. Siamo la regione italiana che, nel 2014, ha registrato il record nell’export, il triplo della Lombardia, perché abbiamo un agroalimentare fortissimo.
In un mondo che cerca sempre più il Made in Italy, possiamo vincere con la qualità e l’innovazione. Tanto più che questa regione ha già, nei fatti, una piattaforma all’avanguardia dedicata ai temi della ricerca, dell’innovazione e del trasferimento tecnologico, con un’attenzione specifica all’agroalimentare”.

“L’idea è che questa piattaforma abbia una caratura internazionale, e che venga riconosciuta come tale – ha spiegato Caselli – . In Emilia-Romagna, dove l’agroalimentare rappresenta il 20% del Pil regionale, abbiamo Università che vantano una grande tradizione di studio su agricoltura e alimentazione. A ciò si aggiunge la rete dei tecnopoli, con una presenza qualificata di specializzazioni sull’agroalimentare. Senza dimenticare che l’Emilia-Romagna è sede dell’Efsa.
Quindi, dall’insieme di queste realtà, può nascere una piattaforma permanente da aprire al mondo. L’Emilia-Romagna – ha concluso Caselli – ha molto da dire e da fare sul tema Expo, e il World Food Research and Innovation Forum è un passo importante per la ricerca e l’innovazione su questo fronte”.

Durante il Forum esperti e rappresentanti delle istituzioni internazionali discuteranno della sicurezza e della sostenibilità del settore agroalimentare a partire dallo scenario globale che vedrà, entro il 2050, una crescita della popolazione mondiale dagli attuali 7 ai 9 miliardi, e un tasso di sfruttamento delle risorse idriche vicino al 70%. Dopo Milano, il Forum diventerà un appuntamento biennale a livello mondiale.
L’obiettivo principale sarà favorire il confronto, a livello globale, sulle strategie di sviluppo del settore, per valorizzare il contributo della ricerca alla diffusione di un modello fondato su security, safety e sustainability, i tre pilastri fondamentali per garantire il diritto universale a un cibo sufficiente per tutti, sicuro e idoneo.
Sarà attivata una piattaforma a disposizione di istituzioni, nazionali e internazionali, della comunità scientifica, delle imprese e della finanza per definire e condividere strategie e iniziative per il futuro dell’alimentazione del pianeta.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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