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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Expo Milano 2015, a Bruxelles il World Food research and innovation Forum. Presentazione al Parlamento Europeo del Patto strategico per la partecipazione della Regione Emilia-Romagna a Expo Milano 2015 da parte degli assessori regionali Patrizio Bianchi e Simona Caselli

La Regione Emilia-Romagna a Bruxelles per presentare il World Food research and innovation Forum al Parlamento Europeo. Il progetto strategico che partendo da Expo Milano 2015 vuole creare una piattaforma permanente e internazionale in Emilia-Romagna sui temi dell’alimentazione, dell’innovazione e della sicurezza in campo alimentare, è stato illustrato questo pomeriggio dagli assessori regionali al Coordinamento delle Politiche europee allo sviluppo Patrizio Bianchi e all’Agricoltura Simona Caselli. Insieme a loro anche i rappresentanti di importanti aziende emiliano romagnole del settore agroindustriale come Barilla e Granarolo, del sistema Fiere, delle università e dei centri di ricerca. I lavori sono stati coordinati da Paolo De Castro europarlamentare e presidente del comitato strategico, e hanno partecipato Paolo Bonaretti di Aster, Alberto Spagnolli dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare Efsa, David Wilkinson commissario europeo ad Expo Milano 2015 e Marco Peronaci rappresentante permanente aggiunto.

La prima edizione del World Food research and innovation Forum si terrà il 22-23 settembre prossimo durante la settimana della Regione Emilia-Romagna ad Expo Milano 2015.

“Oggi a Bruxelles ancora una volta abbiamo incontrato la Commissione Europea, per avere conferma del ruolo di leader che la Regione Emilia-Romagna deve avere in Europa nell’ambito della ricerca, dell’innovazione e delle competenze – ha spiegato l’assessore Patrizio Bianchi – Partendo dall’occasione dell’Expo, la Regione intende valorizzare a livello europeo e internazionale le nostre eccellenze, la nostra ricerca e la capacità di innovazione”.

“Il World Food Forum sarà un progetto mondiale con il quale l’Emilia-Romagna si candida a diventare un polo d’eccellenza della ricerca in campo alimentare e agroalimentare – ha detto l’assessore Simona Caselli – Questa Regione ha le carte in regola per farlo, forte dei grandi marchi del suo agroalimentare, delle sue eccellenze Dop e Igp, simbolo in tutto il mondo del miglior made in Italy, della sua capacità di competere sui mercati internazionali, ma anche dell’attenzione che da sempre dedica agli aspetti del lavoro”.

Il Forum aspira a creare in Emilia-Romagna un hub internazionale della ricerca nel campo dell’alimentazione e della sicurezza alimentare e costituire una piattaforma di attrazione e relazioni di competenze a livello mondiale, esperienze e progetti nel campo della ricerca alimentare nel futuro, a sostegno della competitività delle imprese e delle filiere produttive per l’Italia e l’Unione Europea sui mercati mondiali.

Il World Food research and innovation Forum è promosso dalla Regione Emilia-Romagna, dalle Associazioni Imprenditoriali, dal Sistema Regionale delle Fiere (Bologna Fiere, Cesena Fiera, Fiere di Parma), dal sistema della ricerca (Università dell’Emilia-Romagna e i Centri di ricerca, in collaborazione con Aster), dal Consorzio regionale per l’innovazione e il trasferimento tecnologico e con la partecipazione di istituzioni europee e internazionali.

Fino ad oggi si sono già svolte quattro tappe in preparazione del Forum nel 2014 nelle quali si è parlato di bioeconomia, sostenibilità dell’uso dell’acqua in agricoltura, ottimizzazione dei processi di trasformazione e logistica dei prodotti refrigerati, di sicurezza alimentare. Su quest’ultimo tema, per la prima volta, tre agenzie internazionali sulla sicurezza alimentare (Europa, Cina e Canada) si sono confrontate sulle strategie globali e sulla necessità di promuovere regole comuni per garantire la salute di tutti cittadini e la protezione dei consumatori.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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