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da: Federmanager Ferrara

Dopo la Conferenza programmatica nazionale, si apre il dibattito sul territorio. Nasce il Gruppo Seniores provinciale

Federmanager Ferrara, associazione dei dirigenti aziendali di Ferrara e Provincia, si riunisce per l’Assemblea ordinaria annuale sabato 9 maggio alle 9.30 al Castello Estense, entrata nord, salone al primo piano.
Il programma dell’incontro, coordinato dal Presidente Giorgio Merlante, oltre all’approvazione del bilancio consuntivo 2014 – con annessa relazione dei Revisori dei Conti – e del bilancio preventivo 2015, prevede la presentazione dell’agenda 2015.
All’attenzione degli iscritti, circa 300 nell’area del ferrarese, i temi trattati alla Conferenza programmatica di Federmanager nazionale, che si è svolta ad Abano Terme il 26, 27 e 28 marzo scorsi. A relazionare è Michele Monte, che ha assistito alla tre giorni in qualità di delegato.
All’ordine del giorno anche lo stato dell’arte del progetto di Certificazione del Temporary Manager, che viene tracciato dal responsabile Marco Balducci.
Il servizio, che consiste nella certificazione delle competenze manageriali, è stato realizzato da Federmanager in un’ottica di qualità, ispirandosi alle norme UNI e allo scopo di migliorare le possibilità di impiego dei manager che sono sul mercato del lavoro in cerca di occupazione.
L’Assemblea Federmanager Ferrara 2015 vede anche la nascita del coordinamento provinciale del Gruppo Seniores, che si occupa delle problematiche dei dirigenti in pensione. A fare il punto è Alberto Rossi, coordinatore per Ferrara.
Un momento importante dell’incontro è poi dedicato ad Assidai, fondo no profit che fornisce servizi sanitari integrativi a manager, quadri e alle loro famiglie. Presente l’Avv. Concetta Puccio, Responsabile di Assidai dei rapporti con le Associazioni territoriali Federmanager, che illustra le innovazioni per gli iscritti.
“Durante il 2015 proporremo agli associati e alla cittadinanza incontri mirati su problematiche di stringente attualità legate al tema del lavoro – ha dichiarato Giorgio Merlante, Presidente Federmanager Ferrara – oltre a continuare a portare avanti contatti con organismi e istituzioni locali per la creazione di una rete di professionalità utili al territorio.
Viene inoltre aperta la discussione intorno alle linee tracciate alla Conferenza programmatica nazionale di Federmanager, in relazione alla situazione economica ed occupazionale di Ferrara e provincia”.
FEDERMANAGER Ferrara, fondata nel 1946 e con all’attivo circa 300 iscritti, tutela e promuove l’immagine e il ruolo della categoria dirigenti, manager e figure professionali di Ferrara e Provincia e fa capo a FEDERMANAGER nazionale.
Si propone quale punto di riferimento per manager in attività, temporaneamente inoccupati, in pensione o dirigenti che svolgono attività professionale.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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