Skip to main content

Da: Organizzatori

Al secondo appuntamento di ‘Aperitivo con il manager’ protagonista ‘Il manager e la sfida dell’internazionalizzazione’

Si è svolto nella serata di mercoledì 23 novembre all’Hotel Carlton di Ferrara il secondo appuntamento di ‘Aperitivo con il manager’, il ciclo di incontri dedicati alla creazione e conduzione d’impresa promossi da Federmanager Ferrara.

Il tema prescelto, ‘Il manager e la sfida dell’internazionalizzazione’ è stato introdotto da Giorgio Merlante, presidente di Federmanager Ferrara, associazione dei manager, dirigenti, quadri e alte professionalità di Ferrara e Provincia: “Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Istat nei primi nove mesi dell’anno l’avanzo commerciale ha raggiunto i 37,3 miliardi (+56,2 miliardi al netto dei prodotti energetici). A settembre 2016 le esportazioni verso Cina (+23,3%), Giappone (+18,2%) e Stati Uniti (+11,1%) hanno fatto registrare un marcato incremento tendenziale. In forte aumento le vendite di autoveicoli (+13,6%) e di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+7,1%). In un mondo globale l’internazionalizzazione è una tappa fondamentale, quando non obbligata. Partendo da un piano export che non lasci nulla al caso. Dalla definizione degli obiettivi dopo un’accurata analisi delle risorse umane, tecniche e finanziarie alla strategia competitiva. Valutando l’opportunità di servirsi di consulenti esterni e di ricorrere alle possibilità di finanziamento e incentivi offerte da gare e bandi”.

Hanno portato la loro esperienza alcuni rappresentati del mondo dell’impresa.

Dario Cervellati è intervenuto in qualità di responsabile vendite di GFC Chimica, azienda che opera a Ferrara dal 2000 e si occupa della realizzazione e commercializzazione di prodotti e servizi nel settore delle pitture e vernici, nonchè di prodotti chimici per l’applicazione nel campo dell’edilizia ed industriale. Il laboratorio, uno dei più avanzati in Europa per la ricerca e lo sviluppo nel coating, serve oltre 400 clienti in Italia e più di 50 nel mondo, fornendo analisi e certificazione di prodotti oltre a consulenze specialistiche. “Tra i traguardi raggiunti nel nostro percorso di internazionalizzazione c’è la Cina, mercato notoriamente non facile da affrontare, dove stiamo portando, con i nostri prodotti decorativi, l’immagine di Ferrara, parte integrante del nostro marchio, Ferrara Design.” Una delle esigenze maggiormente sentite: “Sarebbe molto utile che chi può fornire le figure manageriali giuste per affrontare i diversi mercati operasse facendo rete, una rete che potrebbe di volta in volta fornire alle aziende le figure professionali più adatte”.

Luca Lussetich è invece direttore dello stabilimento di Ferrara di Benvic Europe, attiva da oltre 50 anni nel settore del PVC: dall’alimentare all’automotive fino ai settori dell’edilizia e delle costruzioni, dell’elettrotecnica, imballaggio e trasporto di fluidi. Ha sedi anche in Francia e in Spagna, 60 i Paesi coperti, 220 i dipendenti. Fa parte di Opengate Capital, uno dei principali attori internazionali nel settore del vinile. “La nostra strategia di crescita si basa su una solida presenza in tutto il territorio europeo ma comprende anche la diffusione di una rete di agenti in tutto il mondo, in particolare in Medio Oriente, Africa, Asia, America Settentrionale, America Latina e Pacifico. Ora contiamo di rivolgerci al Far East ed è proprio di un manager esperto su questo territorio che avremmo bisogno.” Benvic non ha risentito del lungo periodo di crisi: “Tutti gli indicatori aziendali sono positivi e siamo pronti a nuove sfide”. Segni particolari: “Una grande attenzione al welfare aziendale: i dipendenti sono stimolati a seguire una dieta sana e a scegliere uno stile di vita attivo.”

Per Paolo Bassi, vice presidente di Federmanager Ferrara e moderatore dell’incontro, “due esempi positivi ma purtroppo in controtendenza se si pensa che nel primo semestre 2016 le esportazioni regionali sono aumentate rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (+1,6%) mentre Ferrara continua a registrare un calo. Come associazione dei manager del ferrarese auspichiamo che le aziende del territorio si rivolgano con sempre maggiore attenzione alla nostra categoria”.

‘Aperitivo con il manager’ ha il patrocinio di CDi Manager, società di scopo di Federmanager leader del temporary management e della ricerca e selezione di figure direzionali, presente Michele Monte, area manager della società per il territorio di Ferrara.

Gli incontri proseguiranno nel corso del 2017. Già definita la prima data del nuovo anno: mercoledì 25 gennaio si parlerà di “Industry 4.0: quali sfide e quali cambiamenti nel ruolo del management”.

Il format scelto dà spazio alle esperienze dei partecipanti: dopo l’intervento dei relatori, il pubblico può intervenire con domande e riflessioni sul tema dell’incontro. Al termine di ogni meeting, chiusura conviviale con aperitivo.

Obiettivi del ciclo di incontri: dare la possibilità ai manager di raccontarsi e portare esperienze proprie su temi e stili di managerialità; conoscere le imprese del territorio attraverso spunti di discussione degli amministratori/imprenditori; valutare insieme come la figura del manager si evolve nel contesto dell’economia globale e territoriale.

FEDERMANAGER Ferrara, fondata nel 1946 e con all’attivo circa 300 iscritti, tutela e promuove l’immagine e il ruolo della categoria dei manager, dirigenti, quadri e alte professionalità di Ferrara e Provincia e fa capo a FEDERMANAGER nazionale. Si propone quale punto di riferimento per manager in attività, temporaneamente inoccupati, in pensione o dirigenti che svolgono attività professionale. Info: http://www.ferrara.federmanager.it

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it