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Da Movimento Cinque Stelle Ferrara

Raffaella Sensoli ed Andrea Bertani, rispettivamente capogruppo e consigliere regionale del Movimento 5
Stelle Emilia-Romagna e Claudio Fochi, consigliere comunale del M5S di Ferrara, commentano i dati forniti
dall’agenzia dei Monopoli sui soldi spesi nel 2016 in provincia di Ferrara nel gioco d’azzardo. “Ogni famiglia
spende nel gioco 3500 euro in un anno”.
Quasi 540 milioni di euro: è questa l’impressionante cifra che ogni anno viene spesa nella provincia di
Ferrata nel gioco d’azzardo. I dati arrivano direttamente dall’agenzia dei Monopoli e fotografano nel
dettaglio la mole di gioco nelle singole province dell’Emilia-Romagna, facendo registrare in quella di Ferrara
giocate pari a 539.809.024,58 di euro polverizzati soltanto nel 2016. Entrando nel dettaglio delle tipologie
di giocate, spulciando tra i dati forniti dai Monopoli per il 2016, si scopre che in provincia di Ferrara a farla
da padrone nell’universo dell’azzardo sono le slot machine e le ancor più pericolose videolottery che
rappresentano il 63% delle giocate totali con più di 340 milioni di euro. Rilevante anche il gioco online che
ha sfondato i 60 milioni di euro (11% del totale). Sulla stessa linea sono i Gratta&Vinci (52,5 milioni),
il Lotto (41 milioni) mentre più staccate restano le scommesse sportive (21 milioni), il Bingo e il
Superenalotto (5 e 8 milioni). “Si tratta di numeri impressionati e che dimostrano, qualora ce ne fosse
ancora bisogno, che l’azzardo è una vera e propria piaga sociale che anno dopo anno erode l’economia dei
nostri territori, delle nostre famiglie – aggiunge Andrea Bertani – Senza contare che parte di questo enorme
flusso di denaro molto spesso viene ripulito dalle mafie proprio attraverso le VLT, Slot e giochi online,
formalmente legali che però poi si scopre essere legate a società riconducibili alla ‘ndrangheta, alla camorra
e alla mafia. Ecco perché diventa di fondamentale importanza cercare di mettere un freno a questa
situazione”. “Per questo ogni Comune della provincia di Ferrara dovrebbe approvare e rendere subito
operative le delibere no-slot-vlt per limitare orari e fissare distanze dai luoghi sensibili, così come sancito
dalla legge regionale che il M5S ha fortemente voluto”.
E proprio su questo il M5S ferrarese ha presentato un Ordine del Giorno (www.comune.fe.it/5577/odg-noslot-su-distanze-e-censimento-luoghi-sensibili)
che invita la Giunta estense non solo a dare piena e rapida
attuazione alla delibera regionale ma anche ad estendere i luoghi sensibili a tutta la zona definita GAD.
Peccato che il PD e la maggioranza, con un emendamento che cassa proprio quest’ultima richiesta, pur in
sostanza sottoscrivendo la nostra proposta, non abbia ritenuto importante riconoscere la zona GAD come
“zona sensibile”. Per premiare gli esercenti che invece decidono di non installare macchinette o dispositivi
per gioco, il M5S di Ferrara ha inoltre presentato un atto in Consiglio comunale, approvato,
(www.comune.fe.it/5500/odg-su-benefici-concreti-per-gli-esercenti-con-marchio-slot-freer) che fornisce ad
esercenti dotati del marchio ‘Slot Free E.R.’ una premialità di punteggio del 5% per la richiesta di
finanziamenti. I primi a poterne beneficiare, qualora decidessero di accedere alle gare per i finanziamenti,
sarebbero nel nostro comune la Caffetteria Spisani, il Bar Centrale, La Brasiliana e il Bar Stella.
Qualcosa si muove, ma non è ancora abbastanza.

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

Top Five del mese
I 5 articoli di Periscopio più letti negli ultimi 30 giorni

05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

16.11.2023 – Lettera aperta: “L’invito a tacere del Sindaco di Ferrara al Vescovo sui Cpr è un atto grossolano e intollerabile”

04.12.2023 – Alla canna del gas: l’inganno mortale del “mercato libero”

14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

07.12.2023 – Un altro miracolo italiano: San Giuliano ha salvato Venezia

La nostra Top five
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 5 articoli degli ultimi 30 giorni consigliati dalla redazione

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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