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Da Hera

Intensificate pulizia e raccolta differenziata

Otto giornate all’insegna della musica e delle buone pratiche per l’ambiente. Il Gruppo Hera, main sponsor dell’eco-festival dedicato ai Buskers, da sabato sarà a servizio degli artisti di strada e dei cittadini.
La multiutility contribuirà attivamente alla tradizionale rassegna ferrarese, curando lo spazzamento, l’igiene ambientale e la raccolta differenziata per garantire la massima pulizia della città.

Pulizia della città
Nei giorni scorsi, in vista del grande evento, Hera ha provveduto a una pulizia straordinaria di tutte le rotatorie e incroci stradali delle maggiori arterie di accesso alla città. L’intervento proseguirà la settimana prossima nelle zone maggiormente interessate dall’afflusso di turisti e spettatori. È stato anche attivato un servizio con idropulitrice per igienizzare punti particolarmente critici, come gallerie e porticati. Nell’area del sottomura, che dal 15 Agosto ospita il PUEDES SUMMER NIGHT, Hera ha avviato un’intensa pulizia degli spazi verdi, per consentire le migliori condizioni igieniche e ambientali.
Durante il Festival sarà allestito un presidio pomeridiano e serale, dalle 19 alle 24, con la presenza di un operatore pronto a intervenire in caso di necessità e che provvederà, tra lo spettacolo pomeridiano e quello serale, a svuotare contenitori delle raccolte differenziate e cestini. Prima e dopo gli spettacoli saranno intensificati i turni di spazzamento, non soltanto nell’area in cui si svolge la rassegna, ma anche in quelle limitrofe. Alla spazzatrice meccanica, Hera aggiungerà il prezioso lavoro dello spazzamento manuale, svolto da personale munito dei famosi tricicli a pedale, ecologici al 100%, che da alcuni anni hanno ricominciato a percorrere le strade del centro. In piazza Travaglio, in occasione dei mercati straordinari, Hera si farà carico di pulizie straordinarie, così da rendere il luogo perfettamente fruibile già dalle prime ore della mattina successiva.

Raccolta differenziata
Nell’area interessata dagli spettacoli saranno a disposizione di tutti circa 50 stazioni ecologiche di base (10 in più del 2016) in cui gettare separatamente carta, plastica, vetro e lattine. Alcuni punti di raccolta saranno presidiati da eco-assistant, assistenti ecologici che forniranno consigli utili al corretto conferimento. Per fronteggiare il flusso di pubblico che si riverserà in città, Hera ha inoltre predisposto il potenziamento dei giri di raccolta dei rifiuti prodotti da bar e ristoranti, con particolare attenzione a organico, vetro e plastica.

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HERA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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