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Da Organizzatori

Dal 28 agosto inizia il summer camp di Wunderkammer
Palazzo Savonuzzi via Darsena 57, Ferrara

Manca poco e poi ci si potrà immergere in un mondo di lingue, tra spagnolo, inglese, italiano e cinese. Con “ACQUA DOLCE – Campo estivo multilingue per bambini”, organizzato dall’associazione Encanto “Centro culturale Italo-Español” per l’estate 2017 imparare insieme non è mai stato così divertente attraverso laboratori, giochi di gruppo, caccia al tesoro, tante attività creative e giochi d’acqua,. E poi, ancora, musica, sport, giardinaggio, archeologia. Dal 28 agosto al 14 settembre arriva il campo estivo multilingue alla riscoperta della darsena di Ferrara. Il Summer camp è pensato per bambini curiosi dai 5 ai 12 anni e inserito all’interno delle iniziative di “Smart Dock: tattiche di riuso intelligente della darsena di Ferrara”.

In più una novità: la possibilità di prenotare anche singole giornate di attività. In attesa del rientro a scuola, infatti, sempre dal 28/08 al 14/09 Encanto propone anche giornate gratuite (in questo caso bisogna solo essere già socio o associarsi) dedicate alle lingue: sempre per bambini dai 5 ai 12 anni, dalle 8,30 alle 13. Per dare la possibilità a tutti di provare senza impegno ma con molta curiosità il bellissimo mondo delle lingue… del mondo!

Encanto propone un summer camp multilingue, dove grazie a educatori madrelingua, i più piccoli potranno imparare e ripassare le lingue attraverso momenti di gioco e divertimento. Le attività si svolgeranno in darsena e nelle ore più calde all’interno della sala polivalente di Palazzo Savonuzzi, uno spazio di 200 metri quadri, climatizzato, dove si svolgeranno i diversi laboratori creativi e artigianali, scientifici e linguistici, di archeologia e di educazione ambientale. Saranno organizzate anche giornate sperimentali all’aria aperta, divertenti giochi d’acqua, sport, teatro, musica e giardinaggio.

Acqua Dolce è un campo estivo che può accogliere bambini diversamente abili previo colloquio con la famiglia. Il periodo di svolgimento sarà dal 28 agosto al 14 settembre, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13. È prevista anche la possibilità di pranzare al Wunderkammer, fino alle 14.30, con un numero minimo d’iscrizioni. Il cibo sarà fornito da “Cotto e Mangiato” e servito dagli operatori di Encanto. In base alle iscrizioni, si potrà valutare di prolungare l’orario del campo estivo multilingue per bambini fino alle 16.30.

Ultimi posti disponibili. Per informazioni e prenotazione: 366.4803237 (dal lunedì al sabato dalle 14 alle 16) o associazione.encanto@gmail.com. Altre informazioni su www.encantoaps.com.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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