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da: organizzatori

I PIU’ AUTOREVOLI ESPERTI DELLA NEURO-ONCOLOGIA MONDIALE SI INCONTRANO A FERRARA & IN DIRETTA STREAMING A QUESTO LINK: www.livestream.com/instreaming/braintumors

“One Day Againts Brain Tumor”, è questo il titolo del convegno internazionale sul Glioblastoma che si terrà a Ferrara venerdì 11 settembre e che sarà dedicato anche alle famiglie. La giornata è stata organizzata e fortemente voluta da Gian Paolo Cestari, presidente de “Il Quadrifoglio Verde P.S. P.S.”, associazione no profit cittadina. Il meeting tratterà delle più recenti e importanti scoperte scientifiche sui tumori cerebrali e, in particolare, sul Glioblastoma e sarà un’importante occasione per gli specialisti di incontrarsi, interagire e condividere le proprie Idee. Al convegno parteciperanno 7 big della ricerca neuro-oncologica: Antonio Chiocca da Boston, Antonio Lavarone da New York, Hideho Okada da San Francisco, David Reardon da Boston, Marc Sandon da Parigi, Michael Weller da Zurigo e Kathy Oliver dal Regno Unito. Il Glioblastoma è un tumore aggressivo che origina nel cervello e rimane nel cervello, quasi mai si diffonde all’esterno. La malattia origina dalle cellule gliali quando nel loro DNA si creano delle mutazioni, degli errori di trascrizione nel suo codice di lettura. “La giornata di Ferrara – spiega Gaetano Finocchiaro, direttore del dipartimento di Neuro-Oncologia dell’istituto nazionale “Carlo Besta” di Milano, nonché curatore scientifico dell’evento – è dedicata alla lotta al glioblastoma, dal punto di vista dei medici, dei ricercatori e dei pazienti, un aspetto, quest’ultimo, piuttosto originale e di cui sono molto lieto. Rappresenta una grande occasione di aggiornamento, perché il quadro delle terapie possibili è finalmente in movimento. E’ in movimento perché dopo la sequenza del DNA normale si è recentemente definita anche la sequenza del DNA di molti tumori, glioblastoma incluso. Ed è in movimento perché sappiamo sempre di più sulle funzioni del nemico naturale del tumore: il nostro sistema immunitario”.
Il workshop di venerdì 11 verrà trasmesso in diretta streaming a questo link: www.livestream.com/instreaming/braintumors.

Gianluca Cestari si occuperà della produzione televisiva a supporto dei media tv.
Contatti: +39 3357109004, gianluca.cestari@pubbliteam.it

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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