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da: Ufficio Stampa Ascom

Dal 2 al 5 giugno un week end lungo a Ferrara per apprezzare l’enogastronomia d’eccellenza. In piazza XXIV Maggio, con Finger Food, Delizie da Gustare con il supporto di Ascom ed il patrocinio del Comune di Ferrara, l’impegno è di valorizzare e promuovere la zona Gad. Due come si diceva gli appuntamenti in contemporanea attorno alla zona dell’Acquedotto monumentale con l’enogastronomia e che hanno come obiettivo condiviso restituire ai ferraresi un comparto importante della nostra città.
Il primo “attore” della manifestazione tutta dedicata al cibo sarà appunto il Finger Food Festival, organizzato dalla cooperativa Estragon (Giovedì 2 Giugno: dalle 12.00 alle 24.00; Venerdì 3 Giugno: dalle ore 18.00 alle 24.00; Sabato 4 Giugno: dalle ore 12.00 alle 24.00; Domenica 5 Giugno: dalle ore 12.00 alle 23.00).
Dopo il successo registrato nelle città di Pesaro, Parma e Bologna, il Finger Food Festival sbarca anche a Ferrara con un evento capace di mettere insieme il meglio della musica, della birra e dello street food e allo stesso tempo avvicinare e “contaminare” tre tipologie di pubblico differenti. Il pubblico degli eventi musicali avrà infatti la possibilità di gustare specialità regionali di grande qualità, mentre gli appassionati di street food e i degustatori dei mille sapori della birra troveranno una piacevole colonna sonora con la possibilità di ascoltare dal vivo bands e dj’s che abitualmente frequentano i più importanti club della penisola. “ Per tre giorni, quindi, nella piazza XXIV Maggio, si incontreranno le vere eccellenze del cibo di strada, tra cui molti prodotti presidio slow food del territorio, come gli arrosticini abruzzesi e bombette di Alberobello, le olive ascolane e la farinata genovese, il pane ca’ meusa, la focaccia di Recco, il panino col lampredotto e tanti altri prodotti tradizionali (anche vegani, vegetariani e senza glutine) in un tripudio di sapori per un “giro del mondo in 80 morsi”.Per quanto riguarda invece la programmazione musicale, curata da Estragon, storico club bolognese, si prevedono concerti dal vivo e dj sets per allietare il pubblico presente con artisti italiani e stranieri.
Accanto al Finger Food ci sarà il secondo protagonista ovvero Delizie da Gustare (organizzato dall’associazione il Simbolo – dal 2 al 5 giugno dalle ore 9 alle 20.00)
Con il progetto “Delizie da Gustare” realizzato dall’ associazione il Simbolo si intende valorizzare e diffondere le Eccellenze Enogastronomiche Italiane, “Delizie da Gustare” sarà infatti un evento culturale, commerciale, gastronomico ed artigianale dedicato alla promozione dei prodotti tipici regionali ed alla sostenibilità del territorio. Un evento che coniuga competenza e piacere: cultura e commercio, divulgazione popolare e tradizione. Sarà garantita la qualità d’impresa consistente nell’esposizione di prodotti enogastronomici ed artigianali provenienti dalle varie regioni italiane, unici e non confondibili con i prodotti esposti nei punti vendita del centro storico. Gli espositori presenti esprimono la tradizione enogastronomica ed artigianale delle lavorazioni del proprio territorio di appartenenza ed ogni manifestazione sarà accompagnata da eventi dimostrativi.
In particolare su Ferrara, il Simbolo collabora con l’associazione Nuova TerraViva per la realizzazione di appositi laboratori didattici per i più piccini.

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ASCOM FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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