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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Approvati i primi interventi per la promozione e lo sviluppo di nuove competenze strategiche per rafforzare la competitività delle piccole e medie imprese che operano nel settore e formare nuovi professionisti qualificati. Risorse del FSE a disposizione per un milione di euro.

Sostenere la crescita dell’industria cinematografica e audiovisiva regionale e investire sulle persone. Con questo obiettivo la Giunta ha approvato i primi interventi per la promozione e lo sviluppo di nuove competenze strategiche per rafforzare la competitività delle piccole e medie imprese che operano nel settore, formare nuovi professionisti qualificati in grado di rispondere ai fabbisogni di crescita e innovazione del sistema e attrarre sul nostro territorio nuove produzioni, in attuazione sperimentale del Programma regionale in materia di cinema e audiovisivo, sulla base della legge regionale n. 20 del 2014. Le risorse del Programma Operativo Fondo sociale europeo 2014/2020 messe a disposizione sono pari ad 1 milione di euro. Due gli avvisi pubblici approvati, per la Formazione permanente e alta formazione e per la Formazione continua per occupati.
“Il cinema non è solo un tratto costitutivo del nostro immaginario e dell’identità dell’Emilia-Romagna, è anche un’industria ad alta potenzialità di crescita e di buona occupazione su cui la Regione ha deciso di investire – ha detto l’assessore regionale alla Formazione e al Lavoro Patrizio Bianchi – . Ma non c’è strategia di sviluppo lungimirante che non tenga conto delle persone e delle loro competenze. Sono le competenze di sistema, culturali, artistiche, tecniche ma anche manageriali, che possono contribuire al consolidamento e allo sviluppo di realtà produttive in grado, per qualità e valore aggiunto, di crescere e competere anche a livello internazionale. E sono sempre le competenze che possono attrarre sul territorio talenti e progetti innovativi. Per questo abbiamo avviato una politica unitaria negli obiettivi e integrata negli strumenti, in cui la formazione del capitale umano riveste un ruolo trasversale e strategico”.
“Con i bandi della formazione, che si uniscono a quelli sul sostegno alle produzioni del Fondo per l’Audiovisivo, compiamo un ulteriore, importante, passo verso gli obiettivi che hanno portato alla realizzazione e attuazione della legge regionale 20, la quale, ricordo, è il risultato di una felice sinergia tra assessorati, parti politiche e operatori di settore – ha commentato l’assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti – . L’intenzione di sostenere e valorizzare l’intera filiera produttiva cinematografica e audiovisiva del nostro territorio, non può non porre al centro le persone che vi operano, a cui è importante garantire strumenti formativi adeguati per crescere professionalmente ed essere autorevolmente competitivi”.

Formazione permanente e alta formazione:
Il primo bando intende rendere disponibili tipologie di percorsi differenti volti alla formazione di alte professionalità per il cinema e l’audiovisivo. Si tratta di percorsi di formazione permanente della duratacompresa tra 35 e 70 ore la specializzazione di competenze tecnico/professionali e trasversali funzionali a rafforzare le professionalità di persone che hanno maturato esperienze nel settore.
La seconda tipologia candidabile è quella di percorsi di alta formazione, della duratacompresa tra 300 e 1000 ore, rivolti a persone provenienti da percorsi universitari o lavorativi coerenti per acquisire capacità e conoscenze professionali rispondenti alle esigenze del sistema produttivo. I percorsi dovranno prevedere stage o altre modalità formative che possano permettere ai partecipanti di sperimentare una conoscenza diretta dell’attività professionale oggetto del percorso.
Duplice è la finalità che si pone la Regione con questo primo avviso. Valorizzare attitudini e aspettative delle persone, creando opportunità per la formazione di professionalità qualificate che intercettino le potenzialità occupazionali di un settore che evidenzia la capacità di generare nuova occupazione. Specializzare un sistema di alte competenze tecniche e professionali che possa fungere da esternalità positiva ai processi di innovazione e sviluppo del settore e attrarre sul territorio regionale produzioni nazionali ed internazionali di qualità.
Per questo primo avviso – a cui possono rispondere enti di formazione accreditati – sono disponibili 700 mila euro. Nella valutazione delle proposte formative si terrà conto della capacità di rispondere agli effettivi fabbisogni del sistema produttivo di riferimento e di costruire proposte formative connessi, anche attraverso accordi di collaborazione formalizzati, a realtà d’impresa quale elemento che qualifica la componente professionalizzante dei percorsi e ne rafforza gli esiti occupazionali. Le proposte dovranno essere presentate a partire dal 24 agosto 2015 ed entro il 24 settembre.

Formazione continua per occupati:
Con il secondo avviso la Regione intende sostenere le imprese dell’industria cinematografica e audiovisiva regionale nei processi di consolidamento e rafforzamento gestionale ed organizzativo, per favorirne una maggiore competitività. I progetti candidati dovranno permettere di attivare in via sperimentale un’offerta formativa flessibile e modulare rivolta alle imprese, anche individuali, costituita da percorsi di formazione continua della durata compresa tra 16 e 48 ore per l’acquisizione di competenze manageriali e gestionali e per l’acquisizione di competenze tecniche professionali specialistiche necessarie per essere competitivi in un contesto internazionale, e per cogliere nuovi spazi e opportunità di lavoro.
L’avviso prevede anche la possibilità affiancare alla formazione continua azioni non corsualidella durata compresa tra 8 e 16 ore volte ad accompagnare le singole realtà d’impresa nel trasferimento di competenze organizzative e gestionali innovative acquisite nelle proprie organizzazioni di lavoro.
Saranno valutati come prioritari i progetti che prevedono la richiesta esplicita di partecipazione ai percorsi delle imprese del settore, nonché i progetti definiti in collaborazione con associazioni di rappresentanza del settore e/o soggetti istituzionali e non, interessati alla promozione dell’industria cinematografica e audiovisiva. Al finanziamento dei percorsi del secondo avviso, cui possono partecipare enti di formazione accreditati e imprese per la formazione rivolta al proprio personale, concorrono risorse del Programma Operativo FSE 2014/2020 pari a 300 mila euro. I progetti da candidare in risposta a questo bando dovranno essere inviati a partire dal 27 ottobre 2015 ed entro il 26 novembre 2015.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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