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Da Gruppo Economia Cittadini di Ferrara

“Il Gruppo Economia Cittadini di Ferrara (GECOFE), dal 29 settembre al 1 ottobre 2017, nell’ambito del Festival di Internazionale e all’interno del programma partecipato del Comune di Ferrara PROPONE un ciclo di incontri dal titolo “L’economia ci governa, ma chi governa l’economia?”. Gli eventi in programma sono i seguenti

Venerdì 29 settembre

Sala “Zamorani” I° piano

c/o Ascom via Baruffaldi 14/18 Ferrara

ORE 17,30

“Non ci sono soldi”. Debito e moneta, a vantaggio di chi?

Se ti sei chiesto che cos’è la moneta, il debito pubblico, la spesa a deficit di uno stato; se ti sei chiesto se la frase “Non ci sono soldi” abbia senso, in questo incontro osserveremo cos’è la moneta e il debito pubblico e ci accorgeremo che la realtà è diversa dalla narrazione.

Interviene: Marco Cattaneo, GECOFE

Sabato 30 settembre

Sala Zamorani I° piano

c/o Ascom via Baruffaldi 14/18 Ferrara

ORE 16,00

La Moneta Complementare. Una soluzione per i ferraresi.

Alcuni cittadini ferraresi stanno sperimentando un sistema di credito e di moneta locale complementare. Persone che hanno bisogno e persone disponibili a lavorare per soddisfarlo non si possono incontrare perché “non ci sono i soldi”. Assurdo: noi ci stiamo organizzando. Cerchiamo persone che accettino le difficoltà e la bellezza dell’inizio di una sfida.

Relatori: Paolo Tintori Rete di Mutuo Credito, GECOFE

Domenica 01 ottobre

Sala dell’Arengo

Piazza del Municipio, 2 Ferrara

ORE 11,00

Moneta e debito pubblico. Gli errori e gli orrori di governi e mercati finanziari

Dall’Australia il prof. Bill Mitchell e il giornalista Thomas Fazi ci accompagnano in un percorso alle basi della moneta e del debito, per scoprire gli errori che spesso sono gli orrori di governi e finanza.

Conversazioni con il prof. Bill Mitchell, Thomas Fazi e GECOFE

Domenica 01 ottobre

Sala Zamorani I° piano

c/o Ascom via Baruffaldi 14/18 Ferrara

ORE 15:00 – INGRESSO EURO 5 – E’ possibile prenotarsi a questo link: registrati

Proiezione di “Piigs the movie”

Realizzare un documentario che parli di questioni economiche e questioni astratte come deficit, debito, PIL è difficile, eppure gli autori del film sono riusciti a farlo. Il documentario, frutto di cinque anni di lavoro, è totalmente autofinanziato.

a seguire dopo la proiezione del film

ORE 16,30

L’economia ci governa ma chi governa l’economia?

incontro con il prof Bill Mitchell, Thomas Fazi e GECOFE

Si specifica che tutti gli eventi sono ad INGRESSO LIBERO (ad eccezione della proiezione del film “PIIGS”) fino ad esaurimento posti (Sala Zamorani 70 posti – Sala Arengo 65 posti).

Per informazioni:

– mail: gruppoeconomia.fe@gmail.com
– tel.: 388 30 49 133

– www.gecofe.it

LE SCHEDE:

Il Gruppo Economia Cittadini di Ferrara – GECOFE è una libera associazione di cittadini impegnati sul territorio ferrarese a studiare e approfondire i temi dell’economia.

WILLIAM“BILL” MITCHELL è Professore di Economia all’Università Charles Darwin, Direttore del Centro per la Piena Occupazione e l’Equità (CofFEE) di Newcastle, ed è stato visiting professor presso l’Università di Maastricht.

Figura fra i primi promotori della Modern Money Theory e co-autore di svariati articoli e volumi, tra cui “Full employment abandoned: shifting sands and policy failures” (2008), scritto a quattro mani con Joan Muysken, docente all’Università di Maastricht.

Ha pubblicato numerosi articoli in periodici e libri; inoltre è spesso relatore in conferenze del settore, tanto in Australia quanto all’estero grazie alla sua solida esperienza di ricerca in macroeconomia, studi sul mercato del lavoro, econometria, economie regionali e sviluppo economico.

Ha al suo attivo svariate collaborazioni ad esempio con il Governo australiano, i sindacati ed alcune organizzazioni internazionali, tra cui la Commissione Europea, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro e la Asian Development Bank.

THOMAS FAZI è un saggista, giornalista, traduttore (tra gli altri di George Soros, Christopher Hitchens e Robert Reich) e autore di documentari. Scrive di questioni europee per varie testate italiane e straniere. Collabora con la rete della società civile Sbilanciamoci!

MARCO CATTANEO si è laureato a pieni voti in economia aziendale (Bocconi 1985). Tra il 1985 e il 1994, ha ricoperto cariche nell’area pianificazione, controllo, finanza aziendale e finanza straordinaria presso il Gruppo Montedison. Dal 1995 gestisce fondi e rappresenta primari investitori internazionali in operazioni di private equity. Nella sua qualità di amministratore delegato di LBO Italia (1995-2007) e di presidente di CPI Private Equity (dal 2008 in poi) ha finalizzato dodici operazioni di investimento in società imprenditoriali italiane di dimensione compresa tra i 10 e i 50 milioni di euro di fatturato, e ne ha supervisionato gestione e valorizzazione. Ha scritto insieme a Giovanni Zibordi il libro “La soluzione per l’euro – 200 miliardi per rimettere in moto l’economia italiana” dove spiega la sua idea dei Certificati di Credito Fiscali (CCF).

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
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Francesco Monini
direttore responsabile


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