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Da: Fondazione Cassa di Risparmio di Cento

Cento (Ferrara)
Galleria d’Arte Moderna ‘Aroldo Bonzagni’ Corso del Guercino, 39
12 novembre – 4 dicembre 2016
Inaugurazione 12 novembre ore 11,30
Orari: venerdì, sabato, domenica 10-13 / 15,30-19,30.
per info: informaturismo@comune.cento.fe.it
tel. 051/6843334

Sabato 12 novembre alle ore 11,30 presso la Galleria d’Arte Moderna di Cento sarà inaugurata la mostra Gianfranco Mazza/Luca Serio opere recenti. Patrocinata e sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cento, in collaborazione col Comune di Cento, nell’ambito della Ia Biennale d’arte ‘don Franco Patruno’, l’esposizione rappresenta una delle ultime tappe previste dal regolamento del premio per i vincitori della prima edizione 2015.
Vincitori ex aequo, Gianfranco Mazza e Luca Serio propongono in questa doppia personale una selezione di opere realizzate nell’ultimo anno. L’occasione per questi due giovani interpreti è dunque quella di un momento di confronto e di verifica, di crescita e di tenuta, ciascuno rispetto alle proprie esperienze ed al personale linguaggio.
I due artisti muovono da angoli di visuali diversi per affrontare il tema della pittura che è nodo centrale nel loro operato.
Per Gianfranco Mazza dipingere è soprattutto relazionarsi con la forma e con lo spazio che la contiene. Solidi geometrici ottenuti dall’assemblaggio di sottili tavole di legno trovano posto su superfici piane consolidando per l’appunto il binomio forma-spazio. Mazza gioca infatti sul minimo scarto dei tagli lineari, sulle differenze cromatiche, addirittura sul richiamo dei nodi propri alla materia, per ottenere effetti tridimensionali. La sua ricerca ha molte affinità con la dimensione scultorea, con la necessità di porre al centro la materia assunta a veicolo di una proiezione mentale, ovvero di comunicazione. Di ciò danno testimonianza le opere esposte tratte dai cicli ‘Wooden draft’ e ‘Scotch draft’, quest’ultimo un’esperienza per la quale l’artista si serve dello scotch, adattando, con un valore installativo, di volta in volta, l’intervento nello spazio.
Per Luca Serio la pittura è materia mobile e versatile, oli, pastelli, cera, bitume, fuliggine, fino alla soluzione di light-painting, attraverso la quale costruisce i suoi spazi di narrazione, avendo ferma l’attenzione al valore della figura. Sono le sue, superfici che comunicano un’evidente inquietudine, dettata dagli stessi procedimenti di elaborazione e cancellazione che portano sovente a risultati finali di astrazione o di visionarietà per i quali il rapporto con l’immagine è mediato da un filtro percettivo che traduce la realtà in un immaginario personale. È la soglia sulla quale sostano le sue ‘figure’ sospese tra presenza e assenza, tra l’essere ed il nulla. I lavori che l’artista propone per l’odierna esposizione appartengono tutti al corso di questa estate; si tratta di opere nelle quali Serio, mantenendo fermi i contenuti della sua ricerca, si affida ad ulteriori tecniche come l’incisione su specchio o la realizzazione di light box.
Dopo questa tappa centese la mostra sarà ospitata, nella seconda metà di gennaio 2017, presso l’Università di Ferrara, a Palazzo Turchi di Bagno, sede dello SMA-Sistema Museale di Ateneo.
L’occasione sarà anche quella della realizzazione di un catalogo documentativo di entrambe le esperienze. Esso si avvarrà dei testi di Gianni Cerioli, Presidente della Giuria tecnica, di Ada Patrizia Fiorillo e Massimo Marchetti, membri della giuria.

Gianfranco Mazza (Carlopoli-CS, 1988). Frequenta, dal 2009 al 2013, il corso di Pittura con Giovanni Mundula presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, anni durante i quali partecipa al programma Erasmus, frequentando, tra il 2010 ed il 2011, la Facoltà di Belle Arti di Granada in Spagna. Tra il 2013 ed il 2014 si iscrive al corso di Design e Arti visuali presso l’Accademia di Belle arti di Bologna con Luca Caccioni. Tra il 2013 ed il 2016 partecipa a diversi programmi di workshop e residenze in Italia ed all’estero tra i quali: ‘ManifattoinSitu8’, Viandustriae residency, curato da Chto Delat, Parco per l’arte di Cancelli, Foligno (IT), 2104; ‘L’accademia dell’immobilità’, workshop diretto da Luigi Presicce, MAMBO, Museo per l’Arte Moderna di Bologna, Bologna, 2015; ‘The worlds of art’, workshop condotto da Giusy Ragosa, Galleria Continua, San Gimignano (SI) 2015, Progetto di residenza in Spagna a Barcellona, 2016.
Tra le principali esposizioni: ‘Secondo livello’, a cura di F. Romano e G. Lufrano, Otto Gallery, Bologna, 2014; ‘La primavera dell’arte’, a cura di F. Romano, Museo Archeologico, Gela 2015; ‘Intersezioni’ (personale con Daniele Pulze), a cura di L. Aiello, LOCALEDUE, Bologna, 2015; ‘Premio San Fedele’, Mostra dei Finalisti, Galleria San Fedele, Milano, 2015; ‘I Biennale d’ Arte don Franco Patruno’, Rocca di Cento, Cento(FE), 2015.
Vincitore dei Premi: Premio Fondazione Zucchelli, 1° Premio, Bologna, 2015; Premio Claudio Abbado, 3° Premio, sezione installazioni, AFAM, Bologna, 2015; I Premio Biennale d’Arte don Franco Patruno, 1° Premio, Fondazione Cassa di Risparmio di Cento, 2015. Vive e lavora a Bologna.
Link: http://gianfrancomazza.com
Contatti: mazzagianfranco@hotmail.it

Luca Serio (Bologna, 1988). Dopo aver conseguito nel 2009 il diploma presso l’Istituto d’Arte ‘Francesco Arcangeli’ di Bologna (sez. Scultura), si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Bologna, dove frequenta il Corso di grafica d’Arte.
L’interesse per la tecnica lo porta ad approfondire diverse pratiche creative e, in particolare, a sperimentare svariati materiali che convergeranno nell’esperienza della pittura e dell’installazione.
Tra le principali esposizioni: Collettiva, Associazione Universo, Giardini Fava, Bologna 2009; ‘Bo-hÈme’, personale, H2O Gallery, Bologna, 2012; ‘Lo specchio di Venere: l’autoritratto nell’arte contemporanea’, Palazzo Maucieri, Museum Bonefro, Molise 2012; ‘PaniCulture’, collettiva, Borgo Panigale, 2012; ‘Gestual-Mente’, collettiva, Spazio Un1co, Bologna 2012; ‘Is it H-allowed? È permesso?’, personale, Spazio Un1co, Bologna 2012; ‘Amitie’, Bar Absolute, Bologna, 2012; ‘Corpi senza organi’, collettiva, Cayce’s Lab, Modena, 2103; ‘Paint your Discobolo’, Collettiva, vincitore 3°premio, Azienda Poliblend e Dialogarte, Sheraton Hotel, Milano-Malpensa, 2013; ‘SenzAtomica. Trasformare lo spirito umano libero da armi nucleari’, Istituto Buddista Italiano Soka Gakkal, Palazzo D’Accursio, Bologna, 2013; ‘Who art you?’, Nolab Spazio Concept, Milano, 2013; Galleria del Carbone, collettiva, Ferrara, 2014; ‘InContext’, progetto di riqualificazione urbana, Ponte via Libia, Bologna 2014; ‘Cartoline d’artista’, collettiva, Galleria del Carbone, Ferrara, 2014; ‘Cancell’azioni’, personale, Galleria del Carbone, Ferrara, 2016; Setup Contemporary Art Fair, Autostazione ferroviaria, Bologna, 2016; Vive e lavora a Bologna.
Link: http://www.morsura.it
Contatti: ellemorsura@libero.it

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Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

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