Skip to main content

Da Elisa Paganin

-244.778 persone in Emilia-Romagna dichiarano di essere diabetiche; il tasso di ospedalizzazione per diabete con complicanze, come ipertensione, coronaropatie, neuropatie, insufficienza renale, disturbi oculari, è del 39,19%, mentre per diabete non controllato è del 24,45%.1
-L’autocontrollo glicemico è essenziale per la gestione del diabete e per prevenire eventi di ipoglicemia, prima causa di ospedalizzazione nei diabetici.

Bologna, 14 novembre 2017 – In Emilia-Romagna oltre 244 mila persone soffrono di diabete.1 La patologia è ancora oggi in regione, un’importante causa di ricovero ospedaliero e una causa altrettanto significativa di ricoveri per complicanze dovute alla malattia.
Mantenere costantemente la glicemia all’interno dei valori normali, oltre ad essere l’obiettivo fondamentale della terapia, consente alla persona con diabete di avere una migliore qualità di vita e di gestire il più serenamente possibile la propria condizione. Oggi questo è reso sempre più facile ed efficace dall’ arrivo di nuovi dispositivi innovativi impiantabili.

Un’importante innovazione tecnologica è già disponibile anche in Emilia Romagna: Eversense è il primo sensore impiantabile per il monitoraggio continuo della glicemia (CGM), progettato per la rilevazione dei valori di glucosio nel sangue fino a 90 giorni senza necessità di sostituzione del sensore ogni settimana.

Inoltre Eversense, è in grado di avvisare in modo predittivo il paziente, attraverso un sistema di avvisi (suoni e/o vibrazioni), quando i livelli di glucosio raggiungono valori troppo elevati o troppo bassi, grazie alla presenza di un algoritmo predittivo impostato e personalizzato dal diabetologo per ciascun caso.

Disponibile in Italia da marzo, Eversense è stato ad oggi impiantato in 245 pazienti; in Emilia Romagna sono 16 i pazienti diabetici che hanno effettuato l’impianto.

Il sistema viene inserito durante una seduta ambulatoriale di alcuni minuti e impiantato a livello sottocutaneo sulla parte superiore del braccio. Il sensore non necessita di alcun ago che lo colleghi al trasmettitore ricaricabile, che è interamente rimovibile in modo semplice è, quindi, compatibile con qualsiasi tipo di attività, da una cena fuori o una banale passeggiata ad un’attività sportiva agonistica.

Roche Diabetes Care Italy lavora costantemente a favore dell’innovazione nel monitoraggio e trattamento del diabete. Questo approccio nasce dall’attenzione a 360° che l’azienda pone ai bisogni reali dei pazienti – ha affermato Massimo Balestri, General Manager di Roche Diabetes Care Italy – nell’intento di ridurre il peso della malattia per le persone che ne soffrono e le loro famiglie, e nel contempo di contribuire alla sostenibilità del sistema salute. Per questo motivo, come azienda, siamo convinti che sia necessario pensare ‘a più dimensioni’ impegnandoci per offrire ai pazienti una gamma più ampia di soluzioni che possano andare dai dispositivi per il monitoraggio e la somministrazione dell’insulina, fino ai servizi che possano facilitare la loro quotidianità”.

“Siamo lieti di poter confermare il nostro impegno nell’evoluzione continua di questo sistema – ha dichiarato Elena Acmet, Medical Affair Manager, Roche Diabetes Care Italy. – Questa tecnologia innovativa rappresenta un’opportunità per favorire l’esecuzione di un monitoraggio da parte del paziente a lungo nel tempo, garantendone accuratezza e discrezione”.

I numeri del diabete in Italia: ne soffre il 5,4% degli italiani, ossia oltre 3,27 milioni di persone – a cui va aggiunto circa 1 milione di persone che non sanno di avere la patologia.2 Ogni minuto, in Italia, viene effettuata una nuova diagnosi, ogni 3 minuti e mezzo un soggetto con diabete ha un attacco cardiaco. In media ogni malato spende 2.600 euro l’anno per la sua salute, di cui solo il 4,2% deriva dalla spesa per i farmaci per il diabete, mentre il 50,2% è legato ai costi dei ricoveri ospedalieri dovuti alle complicanze cardiovascolari, renali, oculari e neuropatiche (si calcola che il costo per i pazienti che presentano complicanze sia addirittura quadruplo rispetto ai pazienti non complicati).1

Tutti i marchi commercializzati o citati in questo comunicato sono protetti a livello legale.

Note:
1 ITALIAN BAROMETER DIABETES OBSERVATORY FOUNDATION, 10th Italian Diabetes & Obesity Barometer Report, April 2017, consultabile al link http://www.creativagroup.info/REPORT-2016.pdf
2 Dati ISTAT 2015

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

Top Five del mese
I 5 articoli di Periscopio più letti negli ultimi 30 giorni

05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

16.11.2023 – Lettera aperta: “L’invito a tacere del Sindaco di Ferrara al Vescovo sui Cpr è un atto grossolano e intollerabile”

04.12.2023 – Alla canna del gas: l’inganno mortale del “mercato libero”

14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

07.12.2023 – Un altro miracolo italiano: San Giuliano ha salvato Venezia

La nostra Top five
I
 5 articoli degli ultimi 30 giorni consigliati dalla redazione

1
2
3
4
5

Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

1
2
3
4
5

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it