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Da Biblioteca del Comune di Tresigallo

Tresigallo è una città ideale del Novecento che ha stregato turisti e appassionati provenienti da tutte le parti d’Italia e che emerge per il buon stato di conservazione degli edifici razionalisti. Il fascino delle sue architetture ha da sempre suscitato la curiosità di chiunque si sia trovato a passeggiare per le strade geometriche del paese: archi, parallelepipedi, torri e palazzi dai diversi colori trasportano, difatti, il visitatore in una dimensione sospesa tra sogno e realtà. La metafisica è il tema conduttore della manifestazione culturale “Le giornate metafisiche”, che si terrà il 7 e 8 ottobre 2017, organizzata dall’Associazione Torri di Marmo in collaborazione con l’ Amministrazione Comunale e la Pro Tresigallo.

Il programma è molto denso e prevede incontri, mostre, visite guidate ed estemporanee artistiche.

Si inizierà sabato 7 ottobre con il convegno “Tre passi nelle città industriali”: l’attenzione sarà focalizzata sulle nuove strategie riguardanti lo sviluppo sostenibile e la riqualificazione architettonica e urbana di tre realtà industriali come Torviscosa, Tresigallo e Crespi d’Adda. Nel pomeriggio, a partire dalle 17.00, sarà inaugurato il nuovo info point presso la Casa della Cultura e, a seguire, verrà aperta al pubblico la mostra fotografica “Visioni” di Lorenzo Linthout presso l’Urban Center Sogni.

Domenica 8 ottobre alle ore 9.00 inizieranno i concorsi artistici: una estemporanea pittorica e una fotografica. Gli artisti potranno beneficiare della chiusura parziale al traffico di alcune vie del centro cittadino per cogliere scorci che, normalmente, sono vissuti dalla popolazione locale. I premi per ciascuna sezione sono di 300 euro e di 100 euro per il primo e secondo classificato.

Di particolare interesse sarà la visita guidata per le vie del paese e, soprattutto, all’interno di edifici normalmente non accessibili al pubblico e di grande pregio architettonico: l’ex colonia post-sanatoriale e l’ex fabbrica di cellulosa. Una visita imperdibile guidata dagli architetti Davide Brugnatti e Nicola Tosi. La partenza è prevista per le 10.15 dalla Casa della Cultura di Tresigallo, in via Mazzini n.4. Il costo del biglietto è di 7 euro. Per maggiori informazioni relative all’estemporanea e alla visita guidata contattare il num. 348-1331280 o visitare il sito www.tresigallolacittametafisica.it

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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