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da: ufficio stampa Cna Ferrara

Si terrà giovedì 3 luglio, presso la Sede provinciale della CNA (via Caldirolo, 84 – Ferrara), con il patrocinio di Camera di Commercio, Provincia e Comune di Ferrara, la premiazione dei tre vincitori della terza edizione del Concorso CNA per giovani stilisti “La Moda in Castello siamo anche noi”.
“E’ una opportunità importante, quella che con questo concorso, vogliamo offrire a questi giovani di talento della nostra provincia”, ha sottolineato Irene Tagliani, presidente provinciale della Cna, presentando alla stampa l’iniziativa, che vedrà la proclamazione dei tre vincitori di quest’anno. Una manifestazione destinata a crescere, ha poi ricordato il direttore provinciale dell’Associazione, Corradino Merli, sulla quale abbiamo deciso di investire perché riteniamo strategico avvicinare il più possibile le giovani generazioni al mondo delle imprese, investendo sulla loro capacità creativa e di innovazione”.
La cerimonia di proclamazione dei vincitori del Concorso per giovani stilisti, si aprirà alle 18,30, con gli interventi di Corradino Merli, direttore provinciale della CNA e Irene Tagliani, presidente provinciale dell’Associazione e, inoltre, di Maria Grazia Zapparoli, presidente CNA Federmoda, Paolo Govoni, presidente della Camera di Commercio e Caterina Ferri, assessore Attività produttive del Comune di Ferrara.
I primi cinque classificati – Sara Armellin, Silvia Bertolazzi, Flavia Gandolfi, Valentina Minia e Pasquale Montoro – avranno la straordinaria opportunità di vedere i propri modelli prendere vita, grazie alla disponibilità di tre imprese associate alla CNA a realizzarli gratuitamente: Confezioni Debora, Confezioni Grazia e Sartoria Laura Mode. Gli abiti saranno protagonisti di una speciale sfilata, organizzata in collaborazione con Made Eventi, sempre per giovedì 3 luglio, alle ore 19, di fronte alle vele del Centro direzionale di via Caldirolo, sede dell’Associazione, con la collaborazione degli allievi e maestri della Scuola di acconciatura di Ecipar CNA Ferrara.
Poco più tardi, sulla passerella a fianco della sede Cna, le anticipazioni dei capi che sfileranno alla Moda in Castello 2014, in programma per il prossimo 5 settembre, presentate da Atelier Il Sogno, Cromia Fx, Inpell, Non Solo Sabbia, Prima Donna, Punto di Vista, Pitti Fur, Wellness & Beauty e .X Parrucchieri. Presenta Laura Sottili.
Tra i cinque finalisti saranno proclamati i tre vincitori, i cui modelli potranno partecipare all’ormai immancabile appuntamento in piazza Castello il prossimo 5 settembre. Il primo tra tutti si aggiudicherà inoltre uno stage presso il Gruppo Aeffe (Alberta Ferretti) di Milano.
Questi gli sponsor della premiazione del Concorso “La moda in Castello siamo anche noi” di giovedì: Banca Popolare di Ravenna, UnipolSai, Ristorante Giuseppe di Copparo.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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