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Da Ripartizione Marketing e Comunicazione Unife

Venerdì 9 marzo alle ore 21, presso la Sala Estense, nuovo appuntamento con “I Venerdì dell’Universo” con Giuseppe Mitri, ricercatore dell’Università di Nantes (Francia) sul tema Mondi oceanici nel sistema solare.

Giuseppe Mitri lavora nel campo delle scienze planetarie e, in particolare, studia la struttura interna e l’evoluzione di pianeti e di altri corpi del Sistema Solare. Nella sua presentazione, Giuseppe Mitri ci parlerà dei risultati di alcune delle attività di ricerca che ha seguito. La Terra non è il solo corpo del sistema solare che possiede oceani, mari e laghi. Grazie all’esplorazione del sistema solare esterno da parte delle missioni Galileo della NASA nel sistema di Giove e Cassini-Huygens della NASA/ESA/ASI nel sistema di Saturno, sappiamo che gli oceani sono comuni nel sistema solare e che esistono laghi e mari extraterrestri, anche se in una forma diversa rispetto agli analoghi terrestri. Oceani sotto una crosta superficiale ghiacciata sono presenti nei satelliti di Giove Europa, Ganimede e Callisto e nei satelliti di Saturno Titano ed Encelado. Inoltre sono stati scoperti laghi e mari di idrocarburi nelle regioni polari di Titano ed eruzioni attive di materiale proveniente dall’oceano interno di Encelado. Le condizioni presenti negli oceani di queste lune potrebbero aver favorito lo sviluppo della vita anche se in forma elementare nei mondi oceanici.Durante la serata, verranno presentate sia le scoperte fatte da parte della missione Cassini-Huygens e della missione Galileo sui mondi oceanici che il futuro programma di esplorazione.

Mitri è stato Participating Scientist della missione Cassini, che ha visto coinvolte la NASA, l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI). Giuseppe Mitri è inoltre Guest Investigator della missione Dawn della NASA e Co-Investigator di tre strumenti della missione JUICE (JUpiter ICy moons Explorer) dell’ESA. Lavora attivamente per promuovere la futura esplorazione del sistema solare esterno. È responsabile del progetto chiamato Explorer of Enceladus and Titan (E2T) proposto come missione ESA in collaborazione con la NASA. Ha lavorato come ricercatore in diversi Istituti di Ricerca ed Università come l’International Research School of Planetary Sciences in Italia, il Lunar and Planetary Laboratory, il California Institute of Technology e il Jet Propulsion Laboratory negli USA. Ha ricoperto posizioni come Visiting Scientist presso la Cornell University negli USA e Visiting Professor presso l’Université de Nantes in Francia.

Scopo principale de “I Venerdì dell’Universo , è la diffusione della cultura della Scienza, sia nei suoi aspetti classici che in quelli più attuali, nel tentativo di dare un’informazione corretta e comprensibile sulla ricerca scientifica anche in termini di impatto sociale e ambientale. Le conferenze sono tenute dai ricercatori più di rilievo nella panoramica di ricerca italiana e internazionale anche in base alle loro qualità di divulgatori.

I Venerdì dell’Universo si rivolgono a tutta la cittadinanza e in particolar modo ai giovani, nella speranza che possano aiutarli a maturare non solo curiosità ma anche spunti per i loro studi professionali e amatoriali.

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UNIVERSITA’ DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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