Skip to main content

da: ufficio stampa Ente Palio città di Ferrara

“Faccio i miei complimenti agli sbandieratori di Ferrara perché rappresentano la ricchezza e il patrimonio di questa città, portandone alto il nome con orgoglio in tutto il Paese” con queste parole Francesco Colaiacovo, Presidente del Consiglio comunale – facendo gli onori di casa nella sala del Consiglio in Municipio – ha accolto oggi gli atleti delle Contrade del Palio di Ferrara che si sono distinti nel corso del 2013 vincendo i Campionati Italiani Sbandieratori.
A fare eco alle parole di Colaiacovo, il sindaco di Ferrara, Tiziano Tagliani. “Ringrazio questi ragazzi per la loro dedizione, li ringrazio perché – senza volerlo – con la loro presenza nelle competizioni fanno inconsapevolmente promozione turistica ed anche perché grazie a loro si preserva la vita di comunità delle Contrade, che costituiscono già dagli anni ’60 un modello i coesione sociale che noi abbiamo il compito di preservare.”

Geppy_Toglia_Premiazioni“Questi premi sono un riconoscimento per il vostro impegno agonistico e soprattutto perché voi siete un esempio di impegno e di spirito di sacrificio, non comuni di questi tempi. – ha aggiunto la Presidente della Provincia, Marcella Zappaterra – Voi tutti siete la metafora della dedizione necessaria in tutte le occasioni della vita.”
Un saluto al pubblico e agli atleti è stato portato anche da Alessandro Fortini, Presidente dell’Ente Palio, che ha spiegato che “Avevo voglia di iniziare i nostri appuntamenti pubblici con la parte più ‘vera’ del mondo del Palio, questi ragazzi che con passione e senza mai risparmiarsi si allenano sotto il sole e la pioggia per la voglia di far bene e anche di insegnare ai più giovani”.
Proprio i più piccoli – che si sono distinti nei Giochi Giovanili Sbandieratori a Massa Marittima- sono stati i primi premiati della manifestazione.
Marcella Zappaterra ha consegnato la targa a Riccardo Gianati – Edoardo Sacchi, di Borgo San Giovanni – che hanno vinto nella Coppia Tradizionale 1^ Fascia .
Francesco Colaiacovo ha premiato la Piccola Squadra di Borgo San Giacomo che ha vinto il titolo di 1^ Fascia. (Matteo Aguiari, Mattia Bocchi, Luca Marzola , Giulio Pasquali, Luca Pasquali, Matteo Romani)
Tiziano Tagliani ha invece premiato Simone Franceschetti che ha vinto il Singolo Tradizionale di 2^ Fascia per il Rione Santo Spirito, mentre Aldo Modonesi, assessore al Palio, ha premiato i vincitori nella Coppia Tradizionale 2^ Fascia di Rione Santo Spirito, Simone Franceschetti e Alessandro Scapoli.
Alessandro Fortini ha infine premiato la Piccola Squadra di Borgo San Giacomo che ha portato a casa il titolo di specialità per la 3^ Fascia (Lorenzo Alberti – Andrea Benini – Mattia Lo Pinto – Davide Marzola Marco Parmeggiani – Mattia Vedovato).

Il Sindaco ha poi premiato Nicolò Chiodi di Borgo San Giovanni “record man” della specialità Singolo Tradizionale: Nicolò si è infatti distinto per aver vinto la Tenzone Bronzea (campionati nazionali A3) conquistando un posto in Tenzone Argentea (campionati nazionali A2), riuscendo a dominare anche qui per ottenere la qualificazione immediata alla Tenzone Aurea (campionati nazionali A1), dove ha sfiorato il podio fino ad aggiudicandosi, lo scorso novembre, il primo posto al Flag Ranking. E non è tutto: Chiodi ha gareggiato anche nella coppia tradizionale insieme a Simone Ramari. L’affiatato duetto ha vinto sia i Campionati A3 che quelli A2, ben comportandosi anche nella Tenzone Aurea. A loro il riconoscimento è stato consegnato da Aldo Modonesi.
La Zappaterra ha anche premiato la squadra musici di Borgo San Giovanni, che ha vinto a Cerreto Guidi – Campionato Nazionale A3 – la gara di specialità.
Infine, premio per i Campioni Nazionali di Ascoli Piceno: Andrea Baraldi e Giacomo Malagoli di San Giacomo. Il primo è stato premiato da Tiziano Tagliani per il titolo Nazionale Sbandieratori nel Singolo Tradizionale, mentre Alessandro Fortini ha consegnato la targa di riconoscimento al duo, per il titolo di Campioni Nazionali nella Coppia Tradizionale.

Il Presidente dell’A.E.R..R.S., Giannantonio Braghiroli, ha poi consegnato un premio speciale un riconoscimento speciale allo sbandieratore più giovane e a quello più “anziano”, rispettivamente Riccardo Gianati di San Giovanni e Andrea Baraldi di San Giacomo.

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it