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da: Ufficio Stampa Jazz Club Ferrara

Segnaliamo i numerosi appuntamenti realizzati in collaborazione con Bologna Jazz Festival che vedono l’alternarsi di grandi artisti quali Bennie Maupin, Ray Anderson, Rob Mazurek e Tim Berne tra gli altri.

Soprattutto due i progetti speciali che caratterizzeranno questi mesi:
Lunedì 7 dicembre: Bill Carrothers “Armistice Day 1918”, progetto multimediale inserito nel cartellone ufficiale degli eventi per la celebrazione del Centenario della Prima Guerra Mondiale, realizzato in collaborazione con Ferrara Arte in occasione della mostra “De Chirico a Ferrara. Metafisica e avanguardie.
Venerdì 11 dicembre in esclusica nazionale: “Sounds & Cries Of The World”, progetto di Jen Shyu, una tra le performer più preparate al mondo nel campo della vocalità e delle danze tradizionali del Sud-est asiatico. Trasferitasi a New York, il suo talento si è immediatamente fatto notare negli ambienti creativi che contano, avviandola a collaborazioni di eccellenza – in particolare con Antony Braxton e Steve Coleman – e ad una carriera dal respiro internazionale. Il concerto sarà preceduto da “From the Thought to its Holistic Expression in Improvisation”, masterclass pomeridiana tenuta dalla stessa Shyu, con la preziosa collaborazione di Marta Raviglia, aperta a tutti coloro che nutrono interesse verso il canto e l’improvvisazione. Appuntamento in collaborazione con Ferrara Musica.
All’interno del palinsesto firmato Monday Night Raw, oltre alle ultime novità discografiche e a nuovi progetti, il Jazz Club ospita una tappa del tour europeo dei Quartet Dimished, giovane e prorompente band iraniana. Inaugura altresì “Birds in Jazz”, personale di Donald Soffritti e Simone Di Meo (giovani illustratori Disney Italia), che trasformerà le nicchie del Torrione in un inedito fumetto animato da protagonisti del jazz “paperinizzati”.
Infine, spazio alla didattica insieme alla Fondazione Siena Jazz e al Conservatorio G. Frescobaldi di Ferrara, e alla solidarietà con Fondazione A.C.A.RE.F e Jazz Network.

programma di novembre e dicembre 2015:

Main Concerts
Sabato 7 novembre, ore 21.30
In collaborazione con Bologna Jazz Festival
NASHEET WAITS EQUALITY
Darius Jones, sax alto;
Aruán Ortiz, pianoforte;
Mark Helias, contrabbasso;
Nasheet Waits, batteria

Venerdì 13 novembre, ore 21.30
In collaborazione con Bologna Jazz Festival
RAY ANDERSON’S ORGANIC QUARTET
Ray Anderson, trombone e voce;
Gary Versace, organo;
Steve Salerno, chitarra;
Tommy Campbell, batteria

Sabato 14 novembre, ore 21.30
In collaborazione con Bologna Jazz Festival
TIM BERNE DECAY
Tim Berne, sax alto;
Ryan Ferreira, chitarra;
Michael Formanek, contrabbasso;
Ches Smith, batteria e percussioni

Venerdì 20 novembre, ore 21.30
In collaborazione con Bologna Jazz Festival
ROB MAZUREK SP UNDERGROUND “BLACK CUBE”
Rob Mazurek, cornetta e elettronica;
Mauricio Takara, cavaquinho, percussioni ed elettronica;
Guilherme Granado, tastiere e voce;
Thomas Rohrer, rabeca e sax soprano

Sabato 21 novembre, ore 21.30
In collaborazione con Bologna Jazz Festival
BENNIE MAUPIN QUARTET
Bennie Maupin, clarinetto basso, sassofoni, flauto;
Michal Tokaj, pianoforte;
Michal Barański, contrabbasso;
Lukasz Żyta, batteria

Giovedì 26 novembre, ore 20.30
Presso il Teatro Comunale Claudio Abbado di Ferrara
Una produzione di Ferrara Musica
VOLCAN
Gonzalo Rubalcaba, pianoforte e tastiere;
Jose Armando Gola, basso elettrico e contrabbasso;
Horacio “El Negro” Hernandez, batteria;
Giovanni Hidalgo, percussioni

Venerdì 27 novembre, ore 21.30
GREGOIRE MARET – KEVIN HAYS 1+1
Gregoire Maret, armonica cromatica;
Kevin Hays, pianoforte

Sabato 28 novembre, ore 21.30
EUMIR DEODATO EUROPE EXPRESS
Eumir Deodato, tastiere;
Piero Odorici, sassofoni;
Daniele Santimone, chitarra;
Pier Mingotti, contrabbasso;
Stefano Paolini, batteria

Sabato 5 dicembre, ore 21.30
STEFANO BATTAGLIA TRIO
Stefano Battaglia, pianoforte;
Salvatore Maiore, contrabbasso;
Roberto Dani, batteria

Lunedì 7 dicembre, ore 21.30
Nell’ambito delle celebrazioni del Centenario della Prima Guerra Mondiale
In collaborazione con Ferrara Arte
BILL CARROTHERS “ARMISTICE DAY”
Bill Carrothers, pianoforte;
Peggy Carrothers, voce;
Jean-Marc Foltz, clarinetti;
Salvatore Maiore, violoncello;
Drew Gress, contrabbasso;
Dré Pallemaerts, batteria

Sabato 12 dicembre, ore 21.30
RICCARDO ZEGNA “QUASI CLASSICO”
Riccardo Zegna, pianoforte;
Gabriele Evangelista, contrabbasso;
Andrea Melani, batteria;
Federico Zaltron, violino;
Enrico Di Crosta, violoncello;
Marco Moro, flauto

Venerdì 18 dicembre, ore 21.30
ZHENYA STRIGALEV QUARTET
Zhenya Strigalev, sax alto;
Aaron Parks, pianoforte;
Tim Lefebvre, basso elettrico;
Eric Harland, batteria

Sabato 19 dicembre, ore 21.30
“Crossroads Winter 2015”
In collaborazione con Jazz Network
DENA DEROSE CHRISTMAS QUARTET
Dena DeRose, voce e pianoforte;
Piero Odorici, sassofoni;
Aldo Zunino, contrabbasso;
Joe Farnsworth, batteria

Nel corso della serata, la Fondazione A.C.A.RE.F,
che opera a sostegno della ricerca sull’atassia spinocerebellare,
sarà presente con un proprio punto informativo.

Monday Night Raw
Lunedì 9 novembre, ore 21.30
QUARTET DIMINISHED
Peter Soleimanipour, sassofoni e clarinetti;
Ehsan Sadigh, chitarra;
Mazyar Younesi, pianoforte e voce;
Javad Fadavi, batteria

Lunedì 16 novembre, ore 21.30
HYPER + AMIR ELSAFFAR
Amir ElSaffar, tromba;
Nicola Fazzini, sax alto;
Alessandro Fedrigo, basso acustico;
Luca Colussi, batteria

Lunedì 23 novembre, ore 21.30
SIMONE GRAZIANO FRONTAL
Dave Binney, sax alto;
Dan Kinzelman, sax tenore;
Simone Graziano, pianoforte;
Gabriele Evangelista, contrabbasso;
Stefano Tamborrino, batteria

Lunedì 30 novembre, ore 21.30
DIMITRI SILLATO LUMINAL
Mirko Rubegni, tromba;
Achille Succi, clarinetto basso;
Dimitri Sillato, pianoforte;
Stefano Senni, contrabbasso;
Federico Scettri, batteria

Il concerto sarà preceduto dalla vernice di
BIRDS IN JAZZ
Personale di Donald Soffritti e Simone Di Meo
Curata da Eleonora Sole Travagli e realizzata in collaborazione con Endas Emilia-Romagna
Inserita nel progetto ‘Vetrina giovani artisti’ patrocinato da Regione Emilia-Romagna

Lunedì 14 dicembre, ore 21.30
MRAFI
Edoardo Marraffa, sax tenore;
Pasquale Mirra, vibrafono;
Antonio Borghini, contrabbasso;
Cristiano Calcagnile, batteria

Lunedì 21 dicembre, ore 21.30
FILIPPO VIGNATO TRIO
Filippo Vignato, trombone;
Yannick Lestra, piano elettrico;
Attyla Gýarfás, batteria

Somethin’Else
Venerdì 11 dicembre, ore 21.30
Unica data italiana
In collaborazione con Ferrara Musica
JEN SHYU “SOUNDS & CRIES OF THE WORLD”
Jen Shyu, voce, danza, pianoforte, liuto taiwanese e gayageum coreano;
Mat Maneri, viola;
Randy Peterson, batteria

Il concerto sarà preceduto da
“From the Thought to its Holistic Expression in Improvisation”,
Masterclass pomeridiana tenuta dalla stessa Shyu con la preziosa collaborazione di Marta Raviglia
aperta a tutti coloro che nutrono interesse verso il canto e l’improvvisazione.

Tower Jazz Workshop
Venerdì 6 novembre, ore 21.30
THE TOWER JAZZ WORKSHOP ORCHESTRA + OPENING ACT: DE ROSSI – PACORIG DUO
Giorgio Pacorig, pianoforte;
Zeno De Rossi, batteria

Jazz Goes To College
Lunedì 2 novembre, ore 21.30
In collaborazione con Fondazione Siena Jazz
SIENA JAZZ QUINTET
Tommaso Iacoviello, tromba;
Francesco Fiorenzani, chitarra;
Luca Sguera, pianoforte;
Giovanni Miatto, basso elettrico;
Carmine Casciello, batteria

Venerdì 4 dicembre, ore 21.30
In collaborazione con il Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara
LE SCAT NOIR + TRINACRIA EXPRESS
Sara Tinti, voce e pianoforte;
Ginevra Benedetti, voce;
Natalia Abbascià, voce e violino;
Valerio Rizzo, pianoforte;
Calogero Spanò, chitarra;
Matteo Balcone, basso elettrico;
Gianfilippo Invincibile, batteria

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JAZZ CLUB FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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Francesco Monini
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