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da: organizzatori

Grande successo per lo spettacolo “AMICI IN TEATRO” che si è svolto al Teatro Testoni di Bologna il primo maggio scorso. Grande successo anche per i danzatori del Jazz Studio Dance – Uisp Ferrara diretto da Silvia Bottoni che hanno interpretato due loro coreografie originali ( di Silvia Bottoni ed Eleonora Balleri) e hanno preso parte allo spettacolo con parti da solisti e di primo piano nel corpo di ballo con grandi apprezzamenti da parte del cast dei famosi ragazzi di Amici di Maria de Filippi che stanno portando in tour questo format di successo che avvicina i ragazzi delle scuole di danza ai loro beniamini dandogli stimoli ulteriori per rincorrere i loro sogni. A Bologna hanno preso parte alle audizioni ragazzi provenienti da ogni parte di Italia. Martina Saccenti, 17 anni (studia danza moderna e classica) ha avuto ruoli principali nello spettacolo al fianco di Simone Baroni, Vanessa Guidolin, Paola Marotta dopo aver superato le audizioni e alla fine dello spettacolo ha dichiarato: “Non ho ancora realizzato di aver potuto ballare con ragazzi che fino ad un anno fa io guardavo ed ammiravo alla televisione, per molti potrà essere una sciocchezza ma per me è una delle cose più emozionanti che potesse capitarmi. Non smetterò mai di ringraziare la mia insegnante di danza moderna che mi ha dato la possibilità e mi ha spinta ad affrontare questa magnifica esperienza. I ragazzi erano molto socievoli, pronti ad insegnarci come stare su un palco, a dimostrarci ciò che fanno per emozionare il pubblico, per divertire chi li sta guardando, per farli commuovere, insomma ci hanno fatto capire ancora meglio cosa possiamo esprimere con la danza. Grazie a loro ho capito ancora di più cosa voglio fare da grande, la vita ci ha dato questo dono e io voglio sfruttarlo per emozionare gli altri. Non importa solo la tecnica, non importa il numero di piroette, importano la passione e l’intensità nel fare ciò in cui si crede. Voglio fare questo nella mia vita. Il mio sogno è sempre stato quello di partecipare ad AMICI in tv e proverò a fare i provini appena sarò maggiorenne e avere così vicino chi seguivo nelle puntate non mi sembrava reale! ognuno di loro ci ha mostrato la propria personalità attraverso l’arte. Non avevo mai fatto un’audizione, avevo paura di non riuscire a reggere la tensione, pensavo ci fosse più competizione e invece il bello è proprio stato trovarsi con ragazzi e ragazzi uniti tutti per lo stesso motivo, quello che ci accomunava, la danza. Rifarei questa esperienza altre mille volte. Mi ha dato tantissime soddisfazioni personali e emozioni che non dimenticherò mai. Poi c’era Francesco Morelli, 14 anni (studia break dance e danza moderna) “è stata una esperienza per noi più giovani che sicuramente ci ha insegnato un sacco di cose su come di svolgono questi eventi…tutti noi..al di là dello spettacolo ci siamo divertiti un sacco insieme come gruppo ad andare e tornare ripetutamente da Ferrara a Bologna per le prove! Ci univa la passione per la danza e abbiamo avuto la possibilità di lavorare con professionisti che ci hanno insegnato tante cose che rimarranno ricordi indelebili e ci hanno dato tanti stimoli per affrontare altre situazioni nella danza e nella vita”. Irene Perez Garcia, 28 anni (studia danza classica e moderna e insegna) ha danzato un emozionante assolo sul brano Caruso cantato da Silvia Boreale anche per lei “è stata una bellissima esperienza, mettersi a confronto con altre scuole è sempre positivo e apprendere tante cose se pure in poco tempo è sempre stimolante. Ho avuto grande soddisfazione per l’assolo perché siamo stati in pochi a farlo, ma ci sentivano davvero una compagnia vera tutti uniti in nome della buona riuscita dello spettacolo” . Altra punta di diamante Vladislav Kniazev 26 anni (studia danza moderna e insegna break dance) ha interpretato un assolo su un brano di Luca D’Arbenzio con il quale si è creato da subito un grande feeling e ha preso parte a coreografie corali portando il suo particolarissimo stile è stato felicissimo di aver fatto questa esperienza che si aggiunge ad un percorso già consolidato nell’ambito di audizioni nazionali e di partecipazioni a concorsi e a contest. Della stessa opinione anche gli altri partecipanti del Jazz Studio Dance:Giulia Della Rocca, Sara Pozzati, Nicola Anteghini, Valentina Pompè, Giulia Baraldi, Alice Favretti, Rosignoli Gaia. Lo spettacolo ha alternato coreografie, brani musicali e parti recitate creando grande empatia con il pubblico presente che accoglieva con calorosi applausi ogni uscita. Un plauso particolare a Simone Baroni, regista e ideatore dello spettacolo e spettacolare danzatore, bravissime Vanessa Guidolin e Shaila Gatta che si sono espresse attraverso i loro diversi stili di danza e i cantanti Silvia Boreale, Paola Marotta e Luca D’Arbenzio che hanno dato grandi emozioni al pubblico con le loro bellissime voci. Dalla televisione al teatro sempre più AMICI!!!!Per non disperdere il talento e per sognare un futuro in cui l’arte sia vita!

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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