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Da: Ferrara Fiere

Da evento di nicchia a manifestazione sempre più internazionale, come dimostra, ad esempio, il ruolo che ha attivamente giocato nel gemellaggio tra la Regione Emilia-Romagna e quella cinese del Guangdong – la più importante provincia commerciale cinese, vera e propria avanguardia nell’innovazione –, sui temi delle bonifiche ambientali e del trasferimento tecnologico.
È RemTech Expo, l’appuntamento organizzato da Ferrara Fiere sulla tutela e la riqualificazione del territorio, che proseguirà fino a venerdì 23 e che oggi (mercoledì 21, ndr) è stato inaugurato alla presenza, tra gli altri, proprio di un rappresentante del Guangdong, Li Jintai, Segretario Generale del Consiglio per lo sviluppo e la promozione delle piccole e medie imprese. “Da noi, la protezione ambientale – ha comunicato Jintai – è in crescita del 15% all’anno e c’è un ampio spazio di mercato anche per il riciclaggio, come testimoniano gli ingenti investimenti del Governo nei piani di sviluppo urbano. E grazie a RemTech – ha riconosciuto il Segretario di Canton – abbiamo potuto far incontrare le aziende cinesi e quelle della Fiera, avviare percorsi di business, scambi di conoscenze”.
Del progetto di internazionalizzazione di RemTech Expo è sponsor unico la Regione Emilia-Romagna che, per voce del Presidente Stefano Bonaccini, ha sottolineato l’importanza dei temi trattati a Ferrara, a cominciare dalla prevenzione del rischio, compreso quello sismico: “Una volta terminata, credo che la ricostruzione in Emilia sarà considerata esemplare ed è per questo che duecento tecnici e volontari della nostra Protezione Civile erano in centro Italia già poche ore dopo il terremoto dello scorso agosto. In quelle zone stiamo adottando la stessa filosofia che ci ha guidati qui: non deportare la popolazione, ma restituirle i luoghi in cui viveva, lavorava, studiava, pregava, giocava. Domenica prossima – ha concluso Bonaccini – inaugureremo a Montegallo, in provincia di Ascoli Piceno, uno spazio nell’ex campo sportivo dove troveranno posto il municipio, la scuola, la farmacia. Il grande cuore dell’Emilia sarà fino alla fine”.
Alla legge 68 sugli ecoreati, che domani sarà al centro di un convegno e venerdì verrà declinata in un seminario sul sistema di prevenzione degli illeciti ambientali (attese oltre trecento persone, in rappresentanza delle Forze dell’Ordine), si è richiamato l’on. Alessandro Bratti, Presidente della Commissione Bicamerale di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, parlandone come di una “grande conquista, ottenuta dopo ben ventuno anni”, e auspicando che RemTech possa servire anche “per dare indicazioni al governo sui percorsi di carattere legislativo da intraprendere, oggi un po’ farraginosi”.
A uno dei temi che saranno maggiormente discussi a Ferrara ha fatto riferimento Mauro Grassi, Direttore di #italiasicura, la Struttura di missione della Presidenza del Consiglio contro il dissesto idrogeologico: “Stiamo realizzando un importante piano di prevenzione del rischio e il governo ci stimola con il lancio del progetto “Casa Italia”, per affrontare le emergenze in modo più stabile e sicuro, e con il piano globale contro il rischio, che impegna l’esecutivo per i prossimi venti anni. È la prima volta che succede, in Italia, e vorremmo cominciare a pensare a un Paese che non teme alluvioni ogni volta che piove”.
Di rischio si parlerà domani nelle sessioni del convegno Linee Guida Nazionali sull’erosione costiera, promosso in partnership con il Tavolo Nazionale Erosione Costiera del Ministero dell’Ambiente, che focalizzerà i cambiamenti climatici e gli scenari delle criticità, le strategie di adattamento e la stima dei fabbisogni, gli strumenti di analisi e l’impiego delle opere di difesa costiera, e i sedimenti come risorse.
Tra gli appuntamenti in calendario giovedì 22 si segnalano, poi, la RemTech Europe International Conference, avviata con il contributo della Commissione Europea e del JRC (Joint Research Center), che prevede di riunire ogni anno le amministrazioni e le imprese europee, per stimolare la condivisione di conoscenze ed esperienze, e dare impulso a relazioni commerciali; la Conferenza Nazionale dell’Industria sull’ambiente e le bonifiche, dove verrà presentato il primo Position Paper di Confindustria sulla remediation, e la Giornata del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, che porrà l’accento sulle tecnologie per il monitoraggio da remoto, lo studio e il controllo del territorio.
Sempre nell’ambito di RemTech Expo, un evento off è in programma domani sera, presso l’Imbarcadero del Castello Estense, dove andrà in scena La Margherita di Adele, una pièce teatrale sui cambiamenti climatici organizzata con Arpae Emilia-Romagna.

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FERRARA FIERE CONGRESSI


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di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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