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da: organizzatori

Si svolgerà dal 28 settembre al 5 ottobre la mostra fotografica Gratta il cielo e scopri il mondo. Dai Giardini della Stazione ai Giardini dell’Amore, organizzata dall’ Associazione Culturale Fotografia, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Ferrara e l’Associazione Ferrara Solidale e Sicura, presso la Caffetteria Ristoro Schifanoia (Giardino dell’Amore) a Ferrara, nell’abito del Festival Internazionale.
La mostra fotografica è il risultato di un laboratorio espressivo di foto-reportage per ragazzi dagli 11 ai 16 anni, tenuto da Ippolita Franciosi con la collaborazione di Dario Egidi, Letizia Rossi e Guido Siviero, dell’Associazione Culturale Fotografia, dedicato alla creazione di una storia per immagini sul Grattacielo di Ferrara, dove coesistono più di venti etnie diverse in un continuo scambio culturale.
L’esposizione nasce dalla volontà di dare l’opportunità ai ragazzi che abitano il Grattacielo di Ferrara di raccontare il proprio vissuto, la propria storia, il proprio mondo. Raramente, infatti, il mondo variegato dei migranti ha l’occasione di raccontare la propria visione della realtà in prima persona o di esprimere la propria fantasia e creatività nello spazio pubblico della città. Inoltre gli stereotipi diffusi nel pensiero comune e rafforzati dai media aumentano l’invisibilità sociale delle popolazioni migranti, a cui troppo spesso si associano problemi di integrazione, marginalità e povertà.
La mostra si aprirà domenica 28 settembre alle ore 15,00 con un concerto live acustico di Artan Fuorimoda, un artista albanese, con accento vagamente romagnolo, mentre il giorno di chiusura dell’evento – domenica 5 ottobre – alle ore 11,00 l’attrice Tatiana Lepore, accompagnata dalla chitarra del musicista ferrarese Giorgio Felloni leggerà alcuni brani estratti da scrittori che hanno trattato la condizione dell’esule (Foscolo, Omero, Botho Strauss, K. Kavafis, S. Mrozek).
Il progetto Gratta il cielo e scopri il mondo è un’idea di Ippolita Franciosi, socia dell’Associazione Fotografia, laureata al Dams, fotografa professionista ferrarese, che da anni si occupa di laboratori di alfabetizzazione alla fotografia rivolti a bambini sia all’estero (in Kosovo con i bambini Rom) che in Italia (a Napoli con le donne migranti), che dal 3 al 12 ottobre espone presso la libreria Feltrinelli di via Garibaldi, sempre a Ferrara, una sua mostra personale dal titolo Resistenze. Il passaggio della staffetta, che è una sorta di invito a raccontare una storia della resistenza civile e armata attraverso i volti delle protagoniste. Le fotografie “parlano” di donne che hanno vissuto quel periodo in maniere diverse, come partigiane combattenti, staffette, deportate, tutte protagoniste del variegato mondo della Resistenza.

Gratta il cielo e scopri il mondo è un’iniziativa gratuita ed è aperta dalle ore 11 alle ore 18 tutti i giorni tranne il lunedi.

Per informazioni: Tel. 0532/60699; oppure 3491841099
https://plus.google.com/+FOTOGRAFIATorino

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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