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Anche quest’anno, le associazioni bondesane che si occupano di archeologia,
valorizzazione e ricerca storica – Gruppo Archeologico di Bondeno, gruppo Culture
Keys-Le Chiavi della Cultura, Associazione Bondeno Cultura – saranno al Local Fest
di Bondeno (Fe), la manifestazione che si svolge durante la storica fiera patronale di
S. Giovanni Battista. E con un ruolo importante: quest’anno, infatti, la manifestazione
sarà dedicata al tema del vino e del buon bere, con lo stand in viale Repubblica che
ospiterà enti e cantine locali, per una riscoperta della produzione vitivinicola
nostrana, poco nota, ma che sta raggiungendo buoni livelli. Sarà possibile infatti, ad
un offerta simbolica (tre calici a 5 E), degustare alcuni dei migliori prodotti enologici del territorio. Il

tema vino si lega a doppio filo all’archeologia, in quanto nello scavo della terramara
di Pilastri, uno dei siti archeologici più importanti e meglio indagati del territorio,
recenti analisi effettuate con il metodo della gascromatografia hanno rivelato, già
nella media Età del Bronzo, il consumo di vino o suoi derivati. E infatti, i laboratori
didattici per ragazzi proposti quest’anno, il sabato e domenica entrambi alle ore
18.00, saranno declinati secondo questo tema, con “Di vite in vino” e “I calici della
Preistoria” che vogliono avvicinare i più giovani all’importanza della coltura e della
cultura del vino nella storia (si raccomanda la prenotazione, off. min. 4 E). Per i più
interessati, sabato sera, alle ore 21, si terrà, presso la Casa Società Operaia in viale
Repubblica, una conferenza che informerà in dettaglio della scoperta del “vino di
Pilastri”, già definito uno dei più antichi d’Europa, e della possibile riscoperta e
valorizzazione delle varietà vinicole nostrane. Il Local Fest sarà inoltre un’occasione
per anticipare i dettagli della prossima imminente campagna di scavi a Pilastri, che
avrà luogo a partire dalla fine del mese di settembre 2018.

Questo il programma dettagliato:

Venerdì 22 giugno

Viale della Repubblica, dalle ore 18:00

Area Vino: degustazioni e intrattenimento a tema
a cura di Associazione Bondeno Cultura, Gruppo Archeologico di Bondeno, Culture Keys-Le
Chiavi della Cultura, Consorzio Tutela Vini delle Sabbie, Strada vini e sapori, Istituto Agrario “I.
Calvi” di Finale Emilia (Mo), AIS Ferrara, Associazione Mario Soldati. Cantine: Az. Agr. Mirco
Mariotti, Mattarelli Vini, Tenuta Garusola, Zarda Az. Agricola

Sabato 23 giugno

Viale della Repubblica, dalle ore 19:00

Area Vino: degustazioni e intrattenimento a tema
a cura di ABC, GAB, Culture Keys-Le Chiavi della Cultura, Consorzio Tutela Vini delle Sabbie,
Strada vini e sapori, Istituto Agrario “I. Calvi” di Finale Emilia (Mo), AIS Ferrara, Associazione
Mario Soldati. Cantine: Az. Agr. Mirco Mariotti, Mattarelli Vini, Tenuta Garusola, Zarda Az.
Agricola.

Viale della Repubblica, ore 18:00

LABORATORIO “DI VITE IN VINO”
Dai 5 ai 10 anni. Giochiamo insieme con le parole e impariamo a conoscere l’uva, scopriremo come si crea il vino e, soprattutto, quante tracce del suo consumo nell’antichità possiamo trovare in uno scavo archeologico. Offerta minima: 4€. Prenotazione obbligatoria (fino a 10 minuti prima dell’orario d’inizio indicato) al numero di cellulare 329 0739323 anche via sms o WhatsApp.
a cura del workgroup Culture Keys e Gruppo Archeologico di Bondeno

Casa Società Operaia – sala piano superiore, ore 21:00

IL VINO DELLA TERRAMARA DI PILASTRI – dalla scoperta alla (ri)scoperta della produzione vitivinicola locale
Relazioneranno: Simone Bergamini, Stefano Tassi, Daniele Biancardi

Domenica 24 giugno

Viale della Repubblica ore 18.00

LABORATORIO: “I CALICI DELLA PREISTORIA”
Dai 5 ai 14 anni. Da quando il vino è sulle nostre tavole? … E come trovarne le tracce?
Scopriamolo insieme e ricreiamo con l’argilla una “tazza” per bere il vino di 3500 anni fa. Offerta
minima: 4€ Prenotazione obbligatoria (fino a 10 minuti prima dell’orario d’inizio indicato) al
numero di cellulare 329 0739323 anche via sms o WhatsApp.
a cura del workgroup Culture Keys e Gruppo Archeologico di Bondeno

www.localfest.it

www.terramarapilastri.com

Museo Civico Archeologico “Guerrino Ferraresi”

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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