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da: Istituto Comprensivo n.5 “Dante Alighieri” Ferrara

L’Istituto Comprensivo n. 5 “Dante Alighieri” presenta giovedì 15 maggio al Teatro Comunale “Claudio Abbado”, alle ore 20, la sua Serata d’Onore. Sarà un momento celebrativo delle migliori attività realizzate durante questo anno scolastico. Ma sarà soprattutto la serata tanto attesa di premiazione dei Concorsi interni “Arca 2014 Another Earth, la Terra che vorrei…” e “Matrix”. Con il primo gli alunni hanno potuto presentare elaborati letterari, poetici e grafici finalizzati a disegnare il Mondo e la Società che gli alunni vorrebbero, nel rispetto dei principali criteri Valoriali (legalità, uguaglianza, solidarietà, pari opportunità ecc.). Con il secondo gli allievi di terza media hanno prodotto dei documenti multimediali (PPoint o Video) tesi ad ipotizzare un futuro prossimo con i requisiti richiesti in termini etici, morali e valoriali. In altre anno parole: Ferrara tra vent’anni, così come immaginata dai ragazzi.
I concorsi sono solo un’articolazione del più vasto percorso d’Istituto chiamato “Habitat”: una sorta di Carta d’Identità dell’Istituto con la quale l’Istituto “Dante Alighieri” ha coinvolto istituzioni pubbliche e private in una progettualità territoriale ispirata alla “buona causa”. Nella fattispecie la partnership accomuna ben 13 soggetti diversi che hanno creduto in “Habitat” e nella sua Rivoluzione Culturale: identificare quale prioritario obiettivo l’acquisizione, da parte degli alunni, dei principali Valori Etici. In altre parole: prima i Valori e poi i Saperi e le Competenze. Si evidenzia che “Habitat” è stato presentato – riportando unanime consenso – all’Assessore all’Istruzione della Regione Emilia-Romagna Prof. Patrizio Bianchi, al Sindaco di Ferrara Avv. Tiziano Tagliani, agli assessori del Comune di Ferrara Deanna Marescotti e Rossella Zadro, al Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Ing. Stefano Versari, alla Presidente della Provincia Marcella Zappaterra nonché al Dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale Dott. Antimo Ponticiello. La serata/Evento finale del 15 maggio presso il Teatro Comunale, sarà presentata dal conosciutissimo Andrea Poltronieri prevedendo momenti musicali curati dall’Accademia Corale “V. Veneziani” e dall’Orchestra Giovanile Alt(r)o Polesine, con la partecipazione del M° Marco Fornaciari, violinista di fama internazionale, e di Lucilla Mariotti, enfant prodige pluripremiata a livello nazionale. La serata vedrà quindi l’alternanza di proiezioni di documenti creati dagli alunni e dalla lettura di poesie/racconti legati ai concorsi. La giuria – guidata dal Presidente, Prof. Patrizio Bianchi e composta da Marcella Zappaterra , da Luisa Carrà , Roberto Selmi , Paolo Cirelli e Dario Favretti – esprimerà poi il verdetto con i nominativi dei vincitori che presenteranno i loro lavori. Tra le personalità invitate figura il Dirigente Scolastico Vito Infante, cofondatore del Marchio SAPERI per la Qualità.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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