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Da: Hera

Illuminazione pubblica: Hera Luce attua la riqualificazione energetica in alcune vie del centro storico di Ferrara

La società del Gruppo Hera ha concluso l’ammodernamento dell’impianto di Illuminazione stradale nelle via Palestro, Voltino e San Guglielmo nel centro storico del comune di Ferrara con l’installazione di lampade a ioduri ad alta efficienza. L’intervento genera un risparmio di energia di oltre il 46% e minori emissioni di CO2.
Il Comune di Ferrara prosegue nel miglioramento dell’efficienza energetica del proprio servizio di illuminazione pubblica, affidato a Hera Luce, società del Gruppo Hera e secondo gestore italiano in questo settore. Il nuovo impianto di illuminazione interessa le via Palestro, Voltino e San Guglielmo, nel centro storico della città.

60 mila euro di investimento per un risparmio annuo del 46%
L’investimento per questo progetto di riqualificazione energetica è di 60 mila euro.
In particolare, il progetto di riqualificazione energetica ha comportato il rifacimento di 32 punti luminosi; sono stati quindi sostituiti 750 metri di linea aerea, installati 32 nuovi corpi illuminanti e montato un nuovo quadro elettrico. Le nuove sorgenti luminose sono lampade a ioduri a luce bianca il cui consumo è di 10 mila kWh, per un costo di energia elettrica pari circa a 1.700 euro/anno. A regime, con la nuova tecnologia, il Comune potrà contare su un risparmio energetico medio di 8.800 KWh annui, pari al 46% in meno rispetto allo stato di partenza degli impianti, equivalente a 1,8 TEP (Tonnellate Equivalenti Petrolio) l’anno e alla mancata emissione in atmosfera di 4 tonnellate di CO2.

Che cosa sono le lampade a ioduri
Le lampade a ioduri sono sorgenti luminose caratterizzate da risparmio energetico, ottima resa cromatica, luce bianca e brillante e lunga durata.
Queste caratteristiche le rendono adatte per illuminare grandi spazi e in generale in tutti quegli ambiti in cui la qualità e la nitidezza della luce sono fattori essenziali. Hera Luce, grazie all’esperienza maturata su questi sistemi, è in grado di valutare e scegliere le soluzioni migliori presenti sul mercato, adattandole alle esigenze delle realtà in cui opera al fine di rispettare al meglio i Criteri Ambientali Minimi definiti a livello europeo.

Un numero di pronto intervento dedicato
Ricordiamo che ai cittadini è dedicato un servizio tramite il quale possono segnalare direttamente eventuali guasti o malfunzionamenti: attivo 24 ore su 24 tutti i giorni dell’anno, è utilizzabile telefonando al numero verde 800.498616.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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