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da: ufficio stampa Hera

È ripartito questa settimana anche a Ferrara il programma di educazione ambientale dedicato alle scuole di ogni ordine e grado del territorio gestito, che quest’anno si rivolge a 2.881 classi, per un totale di oltre 63.000 alunni, proponendo un restyling completo dell’offerta didattica.

Al via la sesta edizione completamente rinnovata
Anche per quest’anno scolastico Hera ha riconfermato il proprio impegno a sostegno dell’istruzione proponendo un’offerta formativa completamente rinnovata per essere al passo con le nuove problematiche ambientali e con gli strumenti messi a disposizione dalla tecnologia.
Partecipano al progetto 856 scuole e quasi 2.900 classi, per un totale di oltre 63.000 studenti, a fronte dei 50.000 dello scorso anno, nelle province di Modena, Bologna, Imola-Faenza, Ravenna, Ferrara, Forlì-Cesena e Rimini.
L’iniziativa si fonda sempre sulle tradizionali tematiche ambientali, idriche ed energetiche ma con un approccio rivolto ad altre forme di comunicazione attraverso un ventaglio di oltre 30 proposte fra spettacoli teatrali, atelier creativi, corner scientifici e innovativi laboratori, completamente ripensati e con una metodologia sempre più interattiva.
Il progetto ha ottenuto il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale.

Riparte il progetto nelle scuole ferraresi: dal tema dell’energia e dell’ambiente
A Ferrara i primi incontri si sono svolti nelle scuole primarie Bombonati di Copparo, Guercino e Villaggio INA di Cento, Bonati-Battisti di Bondeno, Leopardi e Pascoli di Ferrara e Pascoli di Penzale di Cento con laboratori dedicati al riciclo e al futuro dell’energia.
Nella provincia ferrarese quest’anno partecipano al progetto 297 classi per un totale di 6.155 studenti.
In cima alle preferenze dei 556 insegnanti ferraresi svettano i moduli dedicati al tema dell’ambiente, scelti da 66 docenti e il laboratorio “Riciclandia”” con il quale si vuole far riflettere i ragazzi sull’importanza del riciclo dei materiali attraverso l’utilizzo di un elemento molto comune qual è la carta.
“La Grande Macchina del Mondo” è un progetto articolato, che comprende al suo interno altre attività didattiche come l’“Itinherario Invisibile” il cui scopo è far conosce non solo i principali impianti del territorio, ma anche far vedere quale lavoro sta dietro all’acqua di casa, al gas che esce dal fornello, o al camion che raccoglie i rifiuti.
Questa iniziativa non solo porta in visita 211 ragazzi ferraresi ad alcuni dei principali impianti gestiti da Hera, ma permette anche a 91 alunni, appartenenti a scuole che non sono in grado di recarsi in esterno, lezioni virtuali consentendo loro di “visitare” l’impianto scelto attraverso gli occhi della telecamera di un operatore ambientale che si trova sul posto e che coadiuva un secondo operatore che in classe illustra cosa si sta vedendo.

Il notevole sviluppo della parte web e i nuovissimi concorsi
Importanti novità anche nella parte online dedicata al progetto educativo.
In quest’area gli insegnanti possono trovare educational box da scaricare per realizzare, in autonomia, percorsi didattici personalizzati, mentre le famiglie hanno a disposizione una sezione edutainment con divertenti attività ambientali da svolgere con i propri figli.
Vi sono inoltre tre nuovissimi eco-concorsi a premi destinati non solo a studenti ma anche a insegnanti e dirigenti scolastici. Proprio questi ultimi infatti, con il concorso “L’Hera delle idee”, si metteranno alla prova realizzando una breve frase che evidenzi l’importanza dell’educazione ambientale per sensibilizzare i giovani alla sostenibilità e verrà premiato, da una giuria popolare e da una tecnica, l’autore o l’autrice più votata.

L’elenco completo delle attività si può leggere su www.gruppohera.it/scuole

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HERA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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