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da: ufficio stampa Hera

Al via le iscrizioni on line per la sesta edizione della Grande Macchina del Mondo. Si tratta di un restyling completo dell’offerta didattica che la multiutility mette a disposizione delle scuole del territorio: si parlerà di energia, ambiente e rifiuti anche attraverso le nuove tecnologie. Coinvolti nel ferrarese oltre 19 mila studenti negli ultimi 4 anni

Tablet, telecamere, selfie da farsi con i cellulari. La Grande Macchina del Mondo, il progetto Hera di educazione ambientale nelle scuole, arriva alla sua sesta edizione rinnovandosi completamente. E strizzando gli occhi alle nuove tecnologie. Dalle scuole dell’infanzia alle secondarie di II grado, i ragazzi saranno coinvolti in laboratori interattivi, spettacoli teatrali, giochi di squadra e atelier creativi, per stare al passo con gli emergenti problemi ambientali e coltivare una nuova sensibilità green verso il pianeta e il territorio.
L’iniziativa è svolta avvalendosi delle cooperative locali Atlantide, La Lumaca, Antartide, Anima Mundi e Millepiedi, il Cirea (Centro italiano di ricerca ed educazione ambientale), il dipartimento di Bioscienze dell’Università di Parma e il patrocinio dell’ufficio scolastico regionale. Nel comitato scientifico della Grande Macchina del Mondo, inoltre, siede anche il professor Andrea Canevaro, illustre pedagogista dell’università di Bologna.
Partono le iscrizioni: ci si prenota on line fino al 31 ottobre
Su www.gruppohera.it/scuole gli insegnanti possono prenotare fino al 31 ottobre l’adesione per la propria classe alle diverse proposte didattiche. Dopo aver consultato il catalogo formativo, con pochi clic si può richiedere la partecipazione e scegliere le proposte più adatte ai programmi.

I nuovi progetti dalla A alla Z
I progetti per le scuole di Hera della Grande Macchina del Mondo prevedono percorsi diversi a seconda dell’età dei ragazzi. Per la scuola dell’infanzia, infatti, si attiveranno spettacoli teatrali che spiegano il valore dei rifiuti come risorsa o l’uso consapevole di acqua ed energia, insieme ad atelier creativi in cui si giocherà con materiali di recupero. Alle scuole primarie, invece, oltre a test e giochi educativi ci sarà spazio anche per esperienze di storytelling, in cui ogni alunno dovrà decidere il finale di una storia a carattere ambientale, e sfide a squadre armati di tablet per imparare come si differenziano i rifiuti grazie all’app di Hera del Rifiutologo. Alle scuole secondarie di I grado, infine, ci si improvviserà anche giornalisti scientifici provando a scrivere un giornalino di classe, che sarà poi pubblicato sul sito di Hera, con articoli dedicati a temi green. Per le secondarie di II grado è previsto invece l’evento itinerante di divulgazione scientifica Un Pozzo di Scienza, che inizierà a febbraio 2016.
Per tutti, docenti compresi, ci saranno divertenti concorsi: per infanzia e primarie, per esempio, ci si dovrà cimentare in un selfie di classe con tanto di slogan ambientali. Un altro photo-contest sarà dedicato ai ragazzi delle secondarie di I grado, che dovranno scovare nelle proprie città soluzioni smart che stanno cambiando la vita di tutti.

Nel ferrarese nel 2014 coinvolti 292 classi e 549 insegnanti
La Grande Macchina del Mondo di Hera negli ultimi 4 anni ha coinvolto 200 mila studenti, di cui oltre 19 mila nella provincia di Ferrara. Lo scorso anno, invece, nel ferrarese hanno partecipato 292 classi per un totale di 549 insegnanti. Nel capoluogo estense, in particolare, hanno partecipato 142 classi. Il tema dell’acqua si è confermato in pole position tra quelli più scelti, mentre l’ambiente si è classificato al secondo posto seguito dall’energia, percorso in cui si trattano argomenti di attualità come le fonti rinnovabili e il risparmio energetico.

Sul web le “bacheche virtuali” con idee per tutti i prof
Per tutti i docenti, soprattutto per quelli che non riusciranno ad accedere ai laboratori, Hera ha previsto gli “Educational box” sul sito www.gruppohera.it/scuola: veri e propri contenitori di notizie, dispense, argomenti, link e curiosità che potranno essere utili a creare autonomamente un percorso di approfondimento con i propri alunni. E potranno essere usati anche a casa, grazie a giochi divertenti da fare in famiglia.

Le visite agli impianti: fisiche e anche virtuali
La Grande Macchina del Mondo è un progetto molto articolato, che comprende anche Itinherario Invisibile, cioè le visite delle classi (dai 9 ai 18 anni) ai principali impianti gestiti da Hera dove gli alunni possono vivere da vicino la gestione di servizi importanti per la vita dei cittadini. L’anno scorso le visite dell’Itinherario invisibile hanno coinvolto più di 1.600 studenti, soprattutto alla scoperta del ciclo dell’acqua.
Da quest’anno sarà possibile scegliere di fare anche visite “virtuali” agli impianti Hera: la classe, seduta nei propri banchi, vedrà le strutture attraverso gli occhi di un operatore ambientale che sarà collegato in diretta con i ragazzi grazie a una telecamera manovrata dall’educatore sul posto. In classe ci sarà invece un secondo educatore che illustrerà cosa si sta vedendo. Questo permetterà a tutti gli insegnanti di offrire agli alunni l’opportunità di una gita, anche quando non ci fossero le condizioni per organizzare un’uscita. E non solo: l’uso di tecnologie multimediali per l’apprendimento stimolerà la curiosità e il coinvolgimento degli studenti.

Tommasi: “E’ un dovere educare chi ci seguirà al rispetto per l’ambiente”
“Per Hera la Grande Macchina del Mondo è l’espressione concreta della fiducia e speranza che riponiamo nella scuola, nei singoli insegnanti e nelle famiglie quali primi formatori di una coscienza civile e ambientale nei ragazzi, nelle cui scelte e azioni stanno gli scenari futuri che ci attendono – spiega Tomaso Tommasi di Vignano, Presidente Esecutivo del Gruppo Hera – È proprio guardando al futuro che abbiamo voluto rinnovare la nostra offerta didattica: stando al passo con i tempi e sfruttando le nuove tecnologie si conquista l’attenzione dei più giovani. Lo facciamo anche nel nostro lavoro di tutti i giorni, investendo in soluzioni all’avanguardia per essere sempre più efficienti: proveremo a farlo anche nel nostro contributo all’educazione ambientale dei cittadini di domani ”.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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