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di: organizzatori

Si è svolta sabato 30 aprile presso il locale Spirito di Vigarano Mainarda la finale per 1° Concorso Canoro by Spirito organizzato da Paolo De Grandis in collaborazione con l’etichetta discografica Jaywork di Paolo Martorana. Ha vinto a sorpresa tra i dieci finalisti che si erano già esibiti in altre due serate, un ragazzino, Giovanni Guarnieri in arte GIOVI, che deve ancora cimentarsi con l’esame di terza media ma ha emozionato giuria e pubblico per la sua musicalità interiore, la vocalità e il suo atteggiamento spontaneo ma determinato e privo di condizionamenti e riferimenti ad altri cantanti famosi. Il giovane si è esibito cantando “Georgia on my mind” di Ray Charles e “Superstition” di Steve Wonder, artisti per i quali nutre una grande passione scelta inusuale per un ragazzo della sua età. “Sono ancora incredulo, ha detto Giovi al momento della premiazione, pensavo di arrivare tra gli ultimi! Questa sera non ho vinto io, non ha vinto nessuno, in queste cose vince la musica”. Speriamo che Giovi mantenga i suoi valori e la sua limpiedezza di pensiero e che si possa fare largo nel mondo della musica unicamente per il suo talento senza dover sottostare a troppi compromessi. Adesso intanto lo aspetta l’incisione del suo mini album presso l’etichetta Jaywork Label, dopo l’esame di terza media! Il secondo posto se lo è aggiudicato Gledis Cavallari che ha perso il titolo per un soffio, una voce potente ma delicata unita ad una grande personalità. Mentre al terzo posto Sara Bonamici si è imposta per la grande capoacità interpretativa che ha messo in luce oltre ai suoi meriti canori. Soddisfazione degli organizzatori per il grande livello e la qualità di tutti i partecipanti che hanno ottenuto altri riconoscimenti: Klaudija Ever ha vinto la targa LITE FM UNA VOCE PER LA RADIO, Elena Mazzetto il PREMIO STAMPA NUOVA FERRARA , Dave il premio FANS CLUB, Andrea Tramacere il PREMIO INFO VACANZE. Ospite d’onore della serata il cantautore Leonardo Veronesi che ha proposto tre brani estratti dal suo ultimo album NON HAI TENUTO CONTO DEGLI ZOMBIE accompagnato nelle sue applauditissime performance da uno “zombie” che ha divertito e intrattenuto il numerosissimo pubblico presente. Si sono esibiti anche i “Rawn Maylor”che hanno vinto la tappa a Sottomarina.
La Giuria composta da addetti ai lavori si è espressa all’unanimità segno che quando ci si trova davanti a performance convincenti vince davvero la musica e non le opinioni personali!

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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I 5 articoli di Periscopio più letti negli ultimi 30 giorni

05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

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04.12.2023 – Alla canna del gas: l’inganno mortale del “mercato libero”

14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

07.12.2023 – Un altro miracolo italiano: San Giuliano ha salvato Venezia

La nostra Top five
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 5 articoli degli ultimi 30 giorni consigliati dalla redazione

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
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Francesco Monini
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