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da: ufficio stampa Cna Ferrara

Tredici le imprese ferraresi protagoniste, che presenteranno le proprie creazioni esclusive. Il programma della serata

Sarà una edizione densa di bellezza, brio e stile quella de “La Moda in Castello 2015”, in programma venerdì 4 settembre, alle ore 21, in piazza Castello a Ferrara, manifestazione organizzata da Cna Associazione di Ferrara e Cna Federmoda, con la direzione artistica della Società Made Eventi, il contributo della Camera di Commercio e il patrocinio del Comune di Ferrara.
Ne hanno parlato Alberto Minarelli e Corradino Merli, presidente e direttore della Cna di Ferrara, Maria Grazia Zapparoli e Amelia Grandi, rispettivamente presidente e responsabile di Cna Federmoda e Alessandro Pasetti di Made Eventi, presentando l’edizione odierna della popolare manifestazione, dedicata alle imprese ferraresi di un settore in questi anni pesantemente penalizzato dalla recessione. Lo ha ricordato il presidente Minarelli, evidenziando come, al contrario, la Moda in Castello, evento di grande popolarità e successo, rappresenti un po’ il simbolo della grande qualità delle imprese che hanno saputo superare momenti difficili, puntando sulla innovazione e l’eccellenza.
E’ anche attraverso questo evento che Cna ha cercato di valorizzare e sostenere l’importante sforzo delle aziende della moda – ha insistito il direttore Merli – offrendo loro visibilità, opportunità di business e il supporto del territorio. Professionalità, saper fare, creatività e innovazione: sono tutte caratteristiche presenti in larga misura – ha quindi sottolineato la presidente di Federmoda, Maria Grazia Zapparoli – nelle attività protagoniste della Moda in Castello 2015. Che si presenterà, ancora una volta, come un grande spettacolo di moda, ma anche di musica, danza e spettacolo, capace di sorprendere, coinvolgere e conquistare il proprio pubblico, ogni volta numeroso ed entusiasta (già superati i mille posti a sedere alla data odierna)
Queste le 13 aziende attorno alle qualit graviterà questa edizione 2015 della Moda in Castello Cna: Atelier Il Sogno (abiti da sposa – Ferrara), Boutique Primadonna (abbigliamento donna – Ferrara), Inpell – (cinture in pelle artigianali – Ostellato), Le Reves del Moma (alta bigiotteria artigianale – San Biagio d’Argenta), Minimale Mode (scarpe e abiti da ballo – Cona), Non solo sabbia (total look donna – Migliarino), Pitti Fur (pellicceria– Ferrara), Punto di vista (occhiali da vista e da sole – Bondeno), Sartoria Laura Mode (abiti su misura – Copparo), Tutù (abbigliamento da 0 a 16 anni – Ferrara), Via Garibaldi Boutique (abbigliamento Donna – Ferrara), Acconciature Punto X I Parrucchieri (Ferrara e Codigoro), Essere Benessere (estetica e abbronzatura – Copparo).
Il programma della serata. Numerosi i motivi di interesse per il programma della serata di venerdì, illustrato da Amelia Grandi, responsabile di Cna Federmoda e Alessandro Pasetti. Naturalmente, il posto d’onore spetterà alla sfilata, con gli esclusivi capi della stagione autunno – inverno 2015 – 2016 delle imprese protagoniste, intervallati da momenti di spettacolo con personaggi di spicco del mondo della musica, della danza e dell’arte in genere. In primo piano artisti divenuti popolari grazie a talent show televisivi di grande successo, come Aba, finalista di X Factor 2013 e, da Italia’s got Talent, Camilla Costa e il gruppo Mandalas (danza su musiche eseguite con il Buugeng) e il «domatore di bolle» Billy Bolla (Alessandro Bruno Martignoni). Inoltre, sul palcoscenico si alterneranno i ballerini della School of dance and musical di Louise Anne Gard, le performances dell’acrobata Fabio Pinna, tratte dal suo spettacolo Roue Cyr e preziosi momenti di “Tango Angel” interpretati, da Cristiano Magri e Cinzia Capatti. La regia è di Simona Barchetti, presentano Laura Sottili e Alessandro Pasetti.
Sempre venerdì sera, sfileranno le creazioni dei finalisti del concorso Cna per giovani talenti della moda, “La Moda in Castello siamo anche noi”, proclamati lo scorso luglio. E cioè: Pasquale Montoro, Desirée Marcorato, Stefania Bernecoli e Aliona Mindru. Gli abiti dei giovani stilisti sono stati realizzati gratuitamente da tre aziende ferraresi associate alla Cna del comparto moda: Confezioni Debora, Confezioni Grazia e Sartoria Laura Mode.
Sponsor della odierna edizione de La Moda in Castello 2015 sono: Banca Popolare dell’Emilia Romagna, UnipolSai Assicurazioni, e inoltre, Telestense, Suono&Immagine, Citroen, Centro Odontoiatrico Montebello, Nuova Officina Nord. Attenzione: per quanti non potranno essere presenti alla serata di venerdì, o vorranno rivederne i momenti salienti, sabato 5 settembre, alle ore 21,30, andrà in onda sulla emittente televisiva Telestense La Moda in Castello in versione integrale.

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CNA FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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