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Da ufficio stampa Jazz Club Ferrara

Downtown Tower
Lunedì 7 maggio, ore 21.30
In collaborazione con Jazz Club Ferrara
Alessandro Garino Quintet
Federico Pierantoni, trombone
Filippo Orefice, sax tenore
Alessandro Garino, pianoforte elettrico
Stefano Dallaporta, contrabbasso
Andrea Grillini, batteria

Dal 7 al 14 maggio, al Clandestino di via Ragno, tornano Downtown Tower e Clandestino D’Autore in veste Spring Edition, con quattro appuntamenti live nel cuore della città estense ad ingresso libero. Ad aprire le mini rassegne spetta al quintetto guidato dal pianista e compositore veneziano Alessandro Garino che presenta un intero repertorio di brani originali, traendo il proprio gusto melodico e armonico dalla tradizione jazzistica degli anni ’60. Appuntamento in collaborazione con Jazz Club Ferrara.

Dal 7 al 14 maggio, al Clandestino di via Ragno, tornano Downtown Tower e Clandestino D’Autore in veste Spring Edition, con quattro appuntamenti live nel cuore della città estense ad ingresso libero.
Downtown Tower è realizzata in collaborazione con Jazz Club Ferrara, mentre i concerti firmati Clandestino D’Autore vedono la consulenza artistica di Carlo Bollani.
Ad aprire le mini rassegne spetta, lunedì 7 maggio (inizio ore 21.30), al quintetto guidato dal pianista e compositore veneziano Alessandro Garino che presenta un intero repertorio di brani originali, dalle influenze molteplici e disparate. L’ensemble fa propria l’esperienza del minimalismo europeo, pur nutrendosi della complessità formale del jazz d’avanguardia newyorkese, traendo il proprio gusto melodico e armonico dalla tradizione jazzistica degli anni ’60.
Garino è un artista poliedrico le cui inclinazioni spaziano dalla musica contemporanea alla musica barocca, dalla libera improvvisazione al jazz mainstream. Di solida formazione classica (Conservatorio “B. Marcello” di Venezia), Garino si dedica ormai completamente alla composizone e all’improvvisazione di ambito jazzistico, dirigendo ensemble propri (come Purple Food o Mata-Bicho) o partecipando a progetti altrui (come Algoritmi o Tower Jazz Composers Orchestra). Tra le collaborazioni artistiche di Alessandro Garino spiccano molti nomi di rilievo del panorama jazzistico italiano, quali Francesco Cusa, Piero Bittolo Bon, Alfonso Santimone, Zeno de Rossi, Filippo Vignato, Edorado Marraffa e molti altri.
La recente costituzione di un quintetto “classico” – dotato cioè dell’abituale trio pianoforte-contrabbasso-batteria e del sostegno di due strumenti a fiato – avviene in seno alla Tower Jazz Composers Orchestra, l’orchestra stabile del “Torrione” Jazz Club di Ferrara con cui Alessandro Garino collabora fin dagli albori. Tale ensemble dall’organico esteso – che si esibisce mensilmente da più di due anni al “Torrione” e che ha all’attivo numerose partecipazioni a festival jazz di rilevanza internazionale – raccoglie infatti molti giovani talenti del jazz italiano, tra cui Federico Pierantoni (trombone), Filippo Orefice (sax tenore), Stefano Dallaporta (contrabbasso) e Andrea Grillini (batteria). Proprio con questi ultimi Garino ha maturato nel tempo una forte complicità musicale, che dopo aver dato luogo a singole collaborazioni è oggi il collante di una formazione inedita.
I prossimi appuntamenti da segnare in agenda sono con il Giacomo Toni Live (10/5), il Iarin Munari Quintet (14/5) e Le Scat Noir (17/5). Infoline 0532 767101.

INFORMAZIONI
Infoline: 0532 767101

DOVE
Clandestino, via Ragno 50 – Ferrara

COSTI E ORARI
Ingresso libero

Concerto 21.30

UFFICIO STAMPA
Eleonora Sole Travagli
e-mail: solejazzclubferrara@gmail.com, press@jazzclubferrara.com
cell. + 39 339 6116217

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JAZZ CLUB FERRARA


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di Piermaria Romani

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Pescando un pesce d’oro
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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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