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da: Comitato Salvaguardia Ospedale del Delta

Il Comitato Salvaguardia Ospedale del Delta dalla sua nascita si è sempre preposto per la corretta informazione inerente il processo di progressiva riorganizzazione, non sempre consono, del tessuto sanitario provinciale. Fedeli a questo punto fermo, siamo a segnalare lo strano caso dell’aria condizionata all’Ospedale del Delta, sembrerebbe quasi il titolo di un romanzo noir, ma è in realtà la frase di esordio di quanto siamo a narrare in merito all’Azienda USL di Ferrara: rivolgendoci sia all’utenza che agli operatori del nosocomio di Lagosanto, nonché a tutte le forze politiche del ferrarese. Era l’11 giugno 2014 quando un guasto al sistema di climatizzazione, di uno dei due impianti frigoriferi del Delta, creava forte disagio ad utenza ed operatori: disagio al quale l’AUSL, attivando le figure della Direzione Sanitaria e del Dipartimento Tecnico, rispondeva in data 12 giugno 2014 con un comunicato stampa che terminava con la seguente frase “… La consegna dei pezzi di ricambio e l’intervento di ripristino sul gruppo frigorifero bloccato sono previsti per la fine della prossima settimana…”, calendario alla mano il problema si doveva risolvere entro il 21 giugno 2014, ma così non è stato. Il problema continua a persistere e passa alle cronache locali agli inizi di luglio 2014, dopo svariate segnalazioni di utenti ed operatori, disattendendo quanto promesso dalla Direzione Sanitaria e dal Dipartimento Tecnico. Arriviamo alla fine di luglio e, consultando l’Albo Pretorio dell’Azienda USL di Ferrara, troviamo la determina n.676, adottata il 29 luglio 2014 e sottoscritta dal Direttore Ing. Bellettato Gerardo, che riporta il seguente oggetto “INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA, DETERMINA A CONTRARRE N. 134 DEL 20/02/2014: LAVORI DI SOMMA URGENZA PER INTERVENTO STRAORDINARIO DI SOSTITUZIONE DEL GRUPPO FRIGORIFERO DELLA CENTRALE DI PRODUZIONE DI ACQUA REFRIGERATA A SERVIZIO DEGLI IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO DELL OSPEDALE DEL DELTA A LAGOSANTO (FE): CIG 58651678EA, INTERVENTO EXTRA CANONE. AFFIDAMENTO COTTIMO FIDUCIARIO, AI SENSI DELL ART. 4, 2° COMMA, DEL REGOLAMENTO AZIENDALE, AL RTI SIRAM SPA DI MILANO.”, documento che, con nostro grande stupore, va a determinare quanto segue “… Di autorizzare l’affidamento diretto dei “Lavori di somma urgenza per intervento straordinario di sostituzione del gruppo frigorifero della centrale di produzione di acqua refrigerata a servizio degli impianti di condizionamento dell’Ospedale del Delta a Lagosanto (FE)” , al gestore dell’Appalto Multiservice, ATI: SIRAM Spa di Milano per un importo stimato di € 107.138,20 (IVA esclusa)…”, quindi da un mero intervento di sostituzione di pezzi di ricambio (che si doveva oltremodo risolvere in pochi giorni), come da comunicato stampa del 12 giugno 2014 a firma AUSL, passiamo alla sostituzione del gruppo frigorifero alla modica cifra di € 130.708,68 (IVA 22% inclusa). Infine, leggendo attentamente la determina, vogliamo porre alcune domande: 1) Perché applicare il criterio della “somma urgenza” a distanza di 48 giorni?; 2) Come mai non si è proceduti ad un regolare bando di gara per la sostituzione del gruppo frigorifero (dato l’importo elevato dell’intervento), ma si è affidato direttamente l’appalto alla SIRAM SPA di Milano?; 3) Ma non è che quando si sarà sostituito il gruppo frigorifero saremo già a rinfrescare l’autunno?
Gli interrogativi ci sembrano leciti e fondati, per tanto riteniamo opportuno chiarimenti in tal senso in quanto non sarebbe accettabile che in un periodo di profonda crisi venissero impiegate risorse economiche che potrebbero, presumibilmente, essere impiegate nel miglioramento o meglio nel ripristino di servizi presso il nosocomio del Delta.

Nicola Zagatti – Giorgio Franchi

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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