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Da: Comune di Comacchio

Il Comune di Comacchio alla CMT di Stoccarda, la più grande fiera per il turismo in Europa

240.000 visitatori attesi, oltre 2.000 espositori provenienti da circa 100 paesi in tutto il mondo. Sono solo alcuni dei numeri del CMT di Stoccarda, la più grande fiera in Europa per il turismo e il tempo libero, che ha inaugurato ieri (sabato 14 gennaio) e si protrarrà fino a domenica 22.
Una vetrina di straordinaria importanza dedicata all’offerta turistica, con tour operator e enti territoriali presenti per far conoscere destinazioni e territori. Come successo anche per la fiera Vakantiebeurs di Utrecht, che chiuderà i battenti nella giornata di oggi (domenica 15 gennaio), il Comune di Comacchio coordina la presenza degli operatori dell’Emilia Romagna, con un proprio stand interamente brandizzato di 36 mq, nell’ambito del progetto di promo-commercializzazione “Vacanze Natura”, realizzato in collaborazione con Apt Servizi Emilia Romagna, Provincia e Camera di Commercio di Ferrara.
Una quindicina gli operatori presenti, tra i quali anche alcuni di Rosolina Mare, con postazioni personalizzate per promuovere le proprie strutture o incontrare tour operator ed agenzie di viaggio. Come accaduto, poi, anche lo scorso anno, si rinnova la proficua collaborazione con l’Istituto scolastico superiore “Remo Brindisi” di Lido degli Estensi, con la presenza allo stand di 6 ragazzi, accompagnati dai professori Andrea Piccoli e Giorgia Legato, che proporranno per tutti i giorni della fiera degustazioni a base di prodotti enogastronomici del territorio.
Per il Comune di Comacchio, dunque, un’ottima occasione per diffondere sempre di più la conoscenza della sua ricca offerta turistica, promuovendosi in un paese di importanza strategica per il proprio mercato, come affermato anche dall’Assessore al Turismo del Comune di Comacchio Sergio Provasi, presente in fiera: “Le previsioni positive del mercato tedesco si confermano con lo straordinario afflusso registrato oggi; la presenza di numerosi operatori del territorio comacchiese e della prossima Destinazione Turistica sono un punto di riferimento nella più importante fiera del settore turistico in Germania”.

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COMUNE DI COMACCHIO


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di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

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Francesco Monini
direttore responsabile


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