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Da: Università di Ferrara

Il Dipartimento di Architettura di Unife, Centro Ricerche Architettura>Energia, si aggiudica il premio Italian Leadership Awards per la categoria Leadership in Green Building nel Settore Pubblico con il progetto ‘Unife Sostenibile SOSTENIBILE – Screening energetico del patrimonio edilizio dell’ateneo di Ferrara e proposte preliminari per la fase di programmazione degli interventi di retrofit’.
Il riconoscimento, recentemente consegnato a Sassuolo in occasione della cerimonia di premiazione dei vincitori dei GBC Italia Awards, intende celebrare l’eccellenza italiana del costruire sostenibile nella cornice di uno dei settori industriali che meglio rappresentano il MADE in ITALY, Confindustria Ceramica.

Il progetto ferrarese è stato condotto da un gruppo di lavoro costituito dai responsabili scientifici Pietromaria Davoli, Andrea Rinaldi e Giacomo Bizzarri e da Marta Calzolari, coordinatrice operativa, Vittorino Belpoliti, Elena Cattani, Stefania Pitzianti.

Spiegano Davoli, Rinaldi e Bizzarri: ‘L’esigenza di poter disporre di adeguati strumenti per un efficace audit energetico, al fine di consentire una programmazione delle politiche a lungo termine da parte dei singoli Stati membri per l’adeguamento energetico-ambientale dell’ambiente costruito, è accelerata dal recepimento e dall’attuazione a livello italiano (d.lgs. n. 102 del 4 luglio2014) della direttiva europea 2012/27/UE, soprattutto con riferimenti specifici agli edifici pubblici del Governo centrale. Inoltre, il d.l. 63/2013, convertito nella l. 90/2013 riporta l’obbligo di produrre gli Attestati di Prestazione Energetica per tutti gli edifici pubblici. Il progetto ha preso avvio da questo panorama normativo e dall’esigenza dell’amministrazione universitaria di possedere uno strumento di pianificazione energetica del proprio patrimonio immobiliare. Il risultato del lavoro è la messa a punto di un sistema di analisi speditiva dello stato di fatto del patrimonio edilizio universitario attraverso il quale poter programmare gli interventi di retrofit (involucro ed impianti), valutando preliminarmente sia gli effetti del miglioramento energetico, sia il rapporto costi/benefici delle operazioni programmate, attraverso un sistema rapido e di semplice applicazione, utilizzabile anche da non esperti del settore, che impieghi, infine, limitate risorse economiche. Attraverso l’uso dello strumento di analisi è possibile individuare le priorità di intervento mirate alla diminuzione dei consumi (e di conseguenza dell’emissione di gas climalteranti), a rendere efficiente la gestione delle risorse economiche e a migliorare il comfort degli utenti finali. Tale sistema di valutazione e programmazione preliminare può essere facilmente applicato ad ancora più estesi patrimoni e tessuti urbani’.

Il progetto si inserisce nel più ampio programma ‘UnifeSostenibile’ (http://sostenibile.unife.it)

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UNIVERSITA’ DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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