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Non solo Mestieri del Mare, ma anche percorsi di narrazione del territorio, basati sul recupero e sulla valorizzazione del suo patrimonio identitario e culturale. Il Comune di Comacchio è partner dell’Istituto di istruzione secondaria “Remo Brindisi” del Lido degli Estensi, per l’avvio di un progetto innovativo, che unisce il giornalismo d’inchiesta al racconto della storia del territorio con tutte le sue eccellenze. Questa mattina alcune classi dell’indirizzo Tecnico Turistico del “Remo Brindisi” hanno incontrato Emilio Casalini, giornalista del programma “Report” (RAI 3), per definire i contorni di un lavoro sulla narrazione del territorio, che culminerà in un video di 7 minuti. “Gli studenti hanno carta bianca – spiega l’Assessore alla Pubblica Istruzione Maria Chiara Cavalieri -, e si cimenteranno in un racconto utile per scoprire o riscoprire pagine importanti della nostra storia, ma anche per promuovere il territorio in chiave turistica. L’Amministrazione Comunale – prosegue l’Assessore -, sostiene il progetto e supporterà i ragazzi durante il percorso.” Identità, coscienza e rispetto sono le parole chiave che Emilio Casalini evoca per attuare strategie di promozione turistica, che partono dalle storie dei luoghi, dalla loro essenza e dalle tradizioni. Il progetto intorno al quale si cimenteranno gli studenti, che questa mattina, appunto, hanno ricevuto il saluto dell’Assessore Cavalieri, racconterà il legame profondo tra gli abitanti e l’ambiente che li circonda, con l’obiettivo di stimolare un orgoglio sano e virtuoso, perchè è l’entusiasmo il motore principe dei grandi cambiamenti di crescita culturale ed economica. Il fine è quello di attrarre sempre più quel turismo slow, curioso, attento alla vacanza eco-sostenibile, improntata ai circuiti museali, agli itinerari escursionistici ed eno-gastronomici. Comacchio può offrire tutto questo.
Il progetto si ispira al libro d’esordio di Emilio Casalini “Rifondata sulla Bellezza” (Spino Editore), dove la narrazione identitaria assume il ruolo di protagonista nella promozione del territorio.
Giornalista di “Report”, Emilio Casalini nel 2012 ha vinto il premio giornalistico televisivo “Ilaria Alpi”.

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COMUNE DI COMACCHIO


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
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Francesco Monini
direttore responsabile


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