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da: AreaGiovani

La cerimonia ad Area Giovani: 143 i ragazzi che hanno partecipato ai progetti di cittadinanza attiva

«Troppo spesso si sente dire che i giovani non si impegnano e non hanno voglia di fare. Per fortuna momenti come questo smentiscono i luoghi comuni. Nella nostra provincia sono stati 143 i ragazzi che hanno svolto volontariato con youngERcard, compresi 37 minorenni, un numero di cui non si può non tenere conto. Il desiderio di mettersi in gioco c’è: sta a noi, alle istituzioni ma anche agli enti e alle associazioni, non soffocarlo ma creare le condizioni perché possa crescere, contribuire a formare cittadini attenti e curiosi». Con queste parole il vicesindaco di Ferrara Massimo Maisto ha aperto l’evento organizzato nel pomeriggio di giovedì 10 dicembre presso il centro comunale Area Giovani: una festa informale per ringraziare chi ha scelto di dedicare parte del proprio tempo e delle proprie energie per la crescita della comunità in cui vive, partecipando ai progetti di cittadinanza attiva proposti localmente dalla carta regionale. Un’occasione per riconoscere l’impegno e la buona volontà delle nuove generazioni, premiate con una chiavetta usb e con dei voucher dal valore di 50 euro, spendibili per l’acquisto di un biglietto o di un abbonamentoTrenitalia o per un volo aereo a scelta, tramite il sito Volagratis.com.
«La scelta di regalare un viaggio a chi ha svolto più di 80 ore di volontariato non è casuale – ha spiegato Fausto Pagliarini, del Servizio Giovani comunale -. La Regione Emilia-Romagna, che ha lanciato youngERcard un anno e mezzo fa, ha voluto dare ai ragazzi un’ulteriore opportunità per fare nuove esperienze, imparare attraverso il confronto con l’altro, che è poi l’invito alla base di tutti i progetti attivati».
Tra i ragazzi che hanno partecipato all’evento, assieme a un nutrito gruppo di ferraresi, anche una delegazione di giovani provenienti da Fiscaglia, accompagnati dal responsabile Marveno Brina, e alcuni volontari che hanno prestato servizio a Ostellato.
I presenti hanno descritto brevemente le attività in cui sono stati coinvolti: aiutare i bambini a fare i compiti nei doposcuola e nei centri estivi, contribuire alla realizzazione di eventi come cene di quartiere e festival, affiancare gli operatori nei percorsi di ippoterapia per disabili, supportare le iniziative organizzate dalle biblioteche per promuovere la lettura, realizzare video per documentare l’attività scolastica e formare gli studenti in campo audiovisivo.
I 49 progetti proposti nel ferrarese da youngERcard hanno riguardato tanti ambiti diversi: dal sociale all’educativo, dal culturale all’ambientale. La lore realizzazione ha coinvolto sei Comuni – oltre al capoluogo estense anche Ostellato, Fiscaglia, Argenta, Bondeno, Comacchio – 21 associazioni, 3 cooperative, una biblioteca, un centro giovani e un centro sportivo.
Chi volesse maggiori informazioni sui progetti attualmente a disposizione può consultare il sito www.youngercard.it. Gli enti o le associazioni che volessero proporre dei progetti per accogliere dei volontari possono scrivere all’indirizzo areagiovani@edu.comune.fe.it.

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Pescando un pesce d’oro
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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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