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Da Made Eventi

Torna sabato 9 dicembre uno degli spettacoli più amati dalla città
E domenica 10 dicembre il suggestivo concerto di “Sabbia sulle note”

Ferrara. Nell’ambito degli eventi del programma del Natale e Capodanno a Ferrara, il secondo weekend di dicembre offre alla città due grandi momenti di spettacolo. Si comincia sabato 9 dicembre con l’ormai classico appuntamento con le fontane danzanti di acqua e fuoco, che ogni anno richiamano in piazza migliaia di persone. Quest’anno lo spettacolo sarà del tutto nuovo e coinvolgente. Lo show, dal titolo Water in the time è realizzato dalla società Viorica Fontane, una delle più importanti a livello europeo. Quaranti minuti di giochi di acqua ed effetti speciali, con lunghe lingue di fuoco e l’effetto tsunami, dei grandi gettiti d’acqua che raggiungeranno i 30 metri di altezza. Lo spettacolo si terrà, come già lo scorso anno, in Piazza Castello alle ore 18 per essere poi replicato alle ore 19.30. Water in the time è offerto da CMV Energia e Impianti, partner di questo grande evento, fra i più attesi del panorama natalizio. Per sottolineare la grande spettacolarità dell’evento e la qualità della produzione di Viorica, basti ricordare che lo spettacolo che vedrete a Ferrara è stato utilizzato per festeggiare i 50 anni di Rolex e i 90 anni della maison Fendi. Lo spettacolo sarà ripreso da Telestense che poi trasmetterà lo show nei giorni successivi.
Domenica 10 dicembre invece, Nazario Borghi e Mauro Masi, rispettivamente cantante e sand artist, porteranno sul palco del Fideuram Christmas Village, in piazza Trento e Trieste, lo spettacolo “Sabbia sulle note”: le migliori canzoni della musica italiana cantate dal vivo e illustrate con disegni sulla sabbia proiettati su maxischermo. Ogni canzone è un mondo, un ricordo, una persona, un momento della vita e le immagini accompagneranno le note portando la musica dritta al cuore degli spettatori. Sul palco le musiche di autori come Lucio Dalla, Fabrizio De Andrè, Giorgio Gaber, Renato Zero, Michele Zarrillo, Edoardo Bennato, Domenico Modugno, Roberto Vecchioni, Adriano Celentano e Gianni Morandi. Lo show sarà presentato da Paola Sangermano di Radio Bruno.
Il programma degli eventi di Natale e Capodanno, è promosso e sostenuto dal Comune di Ferrara e realizzato dall’Ati Cultura, eventi e società, formato da Delphi International, Made Eventi e Sapori da mare in collaborazione con Fideuram, Vayra 1905 e Estense Motori.
Intanto prosegue l’attività della Krifi Ice Rink, la pista di pattinaggio di piazza Verdi, gestita da Engi Events, aperta tutti i giorni dalle 10 alle 13, dalle 14.30 alle 19.30 e la sera dalle 20.30 alle 23.30, che offre particolari condizioni alle scuole del territorio ferrarese.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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