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da: ufficio stampa Ella Studio di Carla Soffritti e C.

Fino a giugno 2016, la splendida città rinascimentale è il luogo ideale per vivere la primavera tra parchi verdi, arte, cultura e festival. E il 22 aprile è cominciato il Festival l’Anno Ariosteo.

Tra i periodi più vivaci per vivere le atmosfere culturali ed artistiche di Ferrara, ci sono i mesi che precedono l’estate, quando il clima e l’aria primaverile rendono ancora più piacevole girovagare tra le antiche strade e le piazze rinascimentali della città estense sul mezzo di trasporto che qui è un cult: la bicicletta. Tra le vie medievali e gli spazi che lasciano immaginare il mondo delle dame, armi e cavalieri, si aprono rigogliosi giardini, spesso racchiusi tra regali palazzi antichi, o parchi verdi, come il grande parco dedicato a Giorgio Bassani, tra la città e il Po, e il parco del Sottomura (le mura degli Estensi) i cui percorsi si possono attraversare su 2 ruote e a piedi. Chi passeggerà da queste parti, fino a fine maggio, potrà incontrare un gregge di 800 pecore in transumanza “assunte” dal Comune per tagliare l’erba del Sottomura. Pecore-tosaerba, per rispettare i ritmi della natura, mantenendo rasato il manto erboso. Ma tante sono le occasioni per scoprire l’universo ferrarase, soprattutto grazie al Consorzio Visit Ferrara – che unisce circa 90 operatori turistici di tutta la Provincia – che consente di accedere ad offerte vantaggiose ed itinerari su tutto il territorio: www.visitferrara.eu

Un viaggio speciale nel mondo di Ariosto.
Se Ferrara è la città per eccellenza del Rinascimento (il suo centro storico è Patrimonio Mondiale UNESCO), molti dei suoi luoghi sono dedicati a Ludovico Ariosto, che alla corte degli Estensi scrisse il celebre poema dell’Orlando Furioso. In occasione dei 500 anni dalla sua scrittura che avvenne qui nel 1516, Ferrara celebra l’anno ariosteo con un ricco programma di eventi che farà immergere i visitatori nel suo mondo cavalleresco fino al 2017. Si comincia con una mostra bibliografica e documentaria nella Biblioteca Ariostea “1516-2016. Furioso da cinque secoli, ancora Orlando, per sempre Ariosto”, la più importante esposizione di documenti dello scrittore mai realizzata, che sarà visitabile fino al 24 settembre, la data in cui Palazzo dei Diamanti inaugura la grande mostra “Orlando Furioso 500 anni. Cosa vedeva Ariosto quando chiudeva gli occhi”. Dal 24 settembre fino all’8 gennaio 2017, negli spazi espositivi del capolavoro dell’architettura cittadina, opere di Mantegna, Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Tiziano, e poi sculture, libri, arazzi, armi, racconteranno l’immaginario ariosteo, negli anni in cui scriveva il poema che ha segnato la storia letteraria. La mostra è realizzata dalla Fondazione Ferrara Arte con il Mibact. Intanto, il 16 aprile 2016, la MLB Home Gallery, la casa-galleria di Maria Livia Brunelli, darà il via ad un ciclo di mostre ispirate ad Ariosto. La prima (fino al 26 giugno) dell’artista Giovanna Ricotta, si intitola “Furiosamente. Le donne, i cavalier, l’arme, gli amori”: una contrapposizione tra il mondo dei cavalieri e quello delle dame in 46 disegni, tanti quanti sono i canti del poema.

Il Palio più antico del mondo.
Per rivivere a pieno l’atmosfera cavalleresca, torna il Palio di Ferrara (www.paliodiferrara.it) , il più antico del mondo (dal 1259). Per tutto il mese di maggio, vessilli al vento e cavalieri al galoppo saranno protagonisti di una grande festa che trasformerà il cuore cittadino. Ogni fine settimana, i visitatori potranno assistere a giochi, spettacoli e prove al canapo, fino a domenica 29 maggio, quando in Piazza Ariostea andranno in scena la corsa delle putte, la corsa dei putti, la corsa delle asine e la corsa dei cavalli. Grazie alle proposte del Consorzio Visit Ferrara, si può scegliere il pacchetto di 1 notte con colazione, pranzo o cena tipica, e bicicletta in occasione della Benedizione dei Palii e l’offerta dei Ceri del 6 maggio (da 91 euro a persona) e l’evento del Corteo storico del 21 maggio (da 81 euro). Per assistere alle gare degli antichi Giochi delle bandiere estensi, il weekend del 14 e 15 maggio – 2 notti con pranzo o cena tipica, visita guidata alla città e carta turistica MyFe Card – è a partire da 187 euro a persona. Da 199 euro, lo stesso pacchetto per il fine settimana clou del Palio, dal 27 al 29 maggio, quando in piazza Ariostea si disputeranno le suggestive corse.

Grandi Festival.
– Dal 20 al 22 maggio, si terrà invece il primo festival italiano sul tema della condivisione e della sharing economy: il Ferrara Sharing Festival (www.sharingfestival.it). Nel centro storico persone interessate, esperti e rappresentanti di imprese potranno partecipare ad incontri, workshop e momenti di intrattenimento, con i migliori operatori dell’economia collaborativa e la social innovation.

– Prima edizione, dal 1° al 5 giugno, anche per il Ferrara Film Festival (www.ferrarafilmfestival.com), rassegna di film, arte, eventi cinematografici e spettacoli, con attori internazionali, personaggi, workshop a tema con esperti del settore, per costruire un ponte culturale tra l’Italia e gli Stati Uniti. Con Visit Ferrara, 2 notti con colazione, cena ed omaggio, sono da 157 euro a persona.

Per informazioni e prenotazioni: Consorzio Visit Ferrara
Via Borgo dei Leoni 11, Ferrara (FE)
Tel. 0532 783944, 340 7423984
E – mail: assistenza@visitferrara.eu
Sito web: www.visitferrara.eu

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CONSORZIO VISIT FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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